Cravenroad7

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#17/G - La statua di carne
Insufficiente (1-4) 14%  14%  [ 1 ]
Mediocre (5) 0%  0%  [ 0 ]
Accettabile (6) 14%  14%  [ 1 ]
Buono (7-8) 71%  71%  [ 5 ]
Ottimo (9-10) 0%  0%  [ 0 ]
Voti totali : 7
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MessaggioInviato: mar nov 18, 2008 2:57 pm 
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Iscritto il: mer nov 21, 2007 2:07 am
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Ho letto ieri sera le ultime due. Dylan ha tante qualità ma certe volte è davvero una gran carogna.
Comunque sia.. La terza storia, la foresta perduta, è realmente troppo fantasy per i miei gusti, come qualcun altro ha detto. Anche se non è poi così malaccio.. lo sarebbe se gli sceneggiatori cominciassero a sfornare tutte storie del genere ma una tantum non è che mi dispiaccia così tanto in fondo. Sull'accettabile andante.

L'ultima è una ciofeca.. Le illustrazioni sono confusionarie (a parte la prima tavola che è splendida) e la trama è esageratamente surreale (cosa che non mi è mai dispiaciuta ma qui si esagera). Il finale è terribile. Ma preferisco non dare un voto alle storie brevi.

Nel complessivo accettabile, anche se la prima storia si becca un bel buono.


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MessaggioInviato: mer nov 19, 2008 4:01 am 
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Iscritto il: gio ott 26, 2006 8:53 pm
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Letto.
Devo dire che su molti punti sono in disaccordo con la maggior parte del forum: ho votato "mediocre", "La statua di carne" è IMO la peggiore delle quattro storie, le brevi di Gualdoni e Di Gregorio mi sono piaciute nonostante le imprefezioni, "La foresta perduta" mi è sembrata poco pretenziosa e godibile (esattamente l'opposto rispetto alla prova di Enna).
Domani scrivo un commento approfondito.
Buona notte a tutti! [;)] _


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MessaggioInviato: mer nov 19, 2008 5:18 pm 
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Iscritto il: gio ott 26, 2006 8:53 pm
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h.12:42

SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER

<b>LA STATUA DI CARNE</b>
Storia dopo storia emergono sempre più chiaramente i pregi e i difetti di Enna. Fra i primi vanno riconosciute la buona penna e la capacità di creare atmosfera: anche ne ?La statua di carne? il riempimento di ogni singolo balloon sembra frutto di un?accurata scelta di vocaboli, le sequenze della trama sono ordinate in modo sapiente e funzionale alla narrazione, la location principale (il cimitero) pare staccarsi dalle pagine e prendere vita (ma qui il merito è anche di Mari).
Sull?altro piatto della bilancia, però, Enna (quanto meno su Dylan Dog) continua a dare l?impressione di non avere niente da raccontare: le sue storie sono estremamente fredde, non comunicano alcun messaggio al lettore, a volte si limitano ad intontirlo con frasi poetiche e paroloni. ?La statua di carne? è un giallo ben scritto, ma poco innovativo e dall?esito prevedibile (prima i sospetti sono orientati sugli scultori, poi viene fuori lo psicopatico di turno). E anche qui, come sempre, quel che Enna sembra dare in termini di atmosfera, poi lo riprende con gli interessi a causa dell?estrema pesantezza del suo raccontare: l?ironia a volte c?è (buonissime le battute con cambio di scena come quella a pagina 42), ma prevale un realismo serioso e a tratti insopportabile. Ciò che più dispiace è che la pesantezza di cui sopra non deriva dall?approfondimento psicologico (come a volte accadeva con la Barbato), ma dalla ridondanza di dialoghi e didascalie, dallo scarso interesse suscitato dal soggetto. Insomma, per emergere dalla mediocrità servirebbero più idee e meno parole.

<b>CALL CENTER</b>
Si tratta della migliore prova di Gualdoni, peccato che i troppi indizi disseminati già nelle prime pagine abbiano portato molti lettori ad intuire in anticipo la sorpresa conclusiva (che resta comunque dylaniata e divertente). Il soggetto e la sceneggiatura sono incalzanti e adeguati alla lunghezza della storia: accompagnate da una buona dose d?ironia, le due vicende principali (il call center e il killer degli autostoppisti) camminano parallelamente fino ad intrecciarsi nel finale.
Voltolini ha un tratto chiaro, ma poco personale e a volte impreciso.

<b>LA FORESTA PERDUTA</b>
Una storia d?avventura con venature fantasy. Come lettori dylaniati è difficile non storcere il naso, si potrebbe persino lamentare uno ?sputtanamento? del personaggio. Eppure leggere ?La foresta perduta? subito dopo ?La statua di carne? è come respirare l?aria fresca di un bosco dopo aver trascorso mezz?ora in ospedale: Faraci su Dylan Dog sarà anche fuori posto (il sottoscritto ha tanto amato ?I peccatori di Hellborn? e ?Piovuto dal cielo?, quanto detestato ?Un mondo sconosciuto?, ?Demon blob? e ?L?accalappiasogni?), ma bisogna riconoscerne il linguaggio semplice ed efficace, nonché la capacità di scrivere storie leggere, scorrevoli, con dialoghi veloci e spesso divertenti. Nulla de ?La foresta perduta? è credibile (lo si nota già dall?inizio con la strampalata dichiarazione di intenti di Herbert), ma il Groucho che fa ridere (ottima la gag dell?accendino), la tresca amorosa fra Dylan e Tania, i continui litigi dei tre cattivi e il finale meno retorico del previsto si fanno leggere con piacere. Purché ovviamente ci si avvicini all?ultima prova di Faraci con aspettative sufficientemente basse e purché si dimentichi che si tratta di un Dylan Dog.

<b>UNO, NESSUNO E CENTOMILA</b>
Dulcis in fundo: in questo Dylandogone è proprio il caso di dirlo. Di Gregorio confonde e stupisce con una storia che ha il sapore dei vecchi Dylan. La surrealtà dell?incipit è spiazzante, poi i volti dei personaggi si scambiano e il lettore perde la bussola, ma resta incollato alle pagine grazie al frenetico susseguirsi degli eventi. Il ?ritorno? di Rowena è sensazionale, così come il passaggio dalla finzione alla realtà (con il lancio della pistola da parte di Groucho).
Il metafumetto è un ottimo espediente per ridare freschezza a Dylan, l?importante è che Di Gregorio stia attento a non abusarne, altrimenti ciò che ora è sorprendente ben presto diventerebbe prevedibile_


V.M. (vietato ai minori)
V.M. -dal 1986-


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MessaggioInviato: mer nov 19, 2008 7:44 pm 
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by V.M.</i>
<b>UNO, NESSUNO E CENTOMILA</b>
Il metafumetto è un ottimo espediente per ridare freschezza a Dylan, l?importante è che Di Gregorio stia attento a non abusarne, altrimenti ciò che ora è sorprendente ben presto diventerebbe prevedibile_<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

A me sembra semmai un ottimo modo per affossare definitivamente il personaggio, e oltretutto Di Gregorio ne ha già abusato: le sue ultime tre storie sono metafumettistiche. Sarebbe ora di cambiare registro, no?


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MessaggioInviato: mer nov 19, 2008 9:13 pm 
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Io non so manco cos'è il metafumetto...


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MessaggioInviato: mer nov 19, 2008 10:05 pm 
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by rimatt</i>
<br />A me sembra semmai un ottimo modo per affossare definitivamente il personaggio, e oltretutto Di Gregorio ne ha già abusato: le sue ultime tre storie sono metafumettistiche. Sarebbe ora di cambiare registro, no?
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">"Oltre quella porta" era un metafumetto [@Larry: il termine indica un fumetto che "va oltre" il fumetto, quindi anche un fumetto SUL fumetto] nonché (IMO) uno dei migliori Dylan Dog successivi al decennale. Anche capolavori del passato come "Morgana" o "Caccia alle streghe" (cito i primi e non unici esempi che mi vengono in mente) avevano evidenti elementi metafumettistici (del primo ricordo lo Stano che partecipa alle sedute spiritiche con Dylan e la Trelkovski, del secondo le storie di Daryl Zed e le didascalie del finale). Insomma, non credo che il metafumetto possa affossare il personaggio, anzi, si potrebbe persino arrivare a sostenere che il metafumetto caratterizza Dylan Dog fin dalle origini.
Se poi ti riferisci solo a Di Gregorio, in futuro potrei anche darti ragione ("La stanza numero 63" era un albo del tutto inconsistente, i finali dei suoi ultimi albi in effetti sono simili), ma al momento non me la sento di criticare un autore che reputo molto promettente e che ha già scritto una storia (IMO) eccellente, "Saluti da Moonlight"_


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MessaggioInviato: mer nov 19, 2008 11:52 pm 
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Per me quella storia è forse la peggiore degli ultimi anni. Peggio di Ruju, De Nardo e Faraci messi insieme, non fosse altro che per come dipinge il personaggio (tecnicamente può essere anche passabile, ma chissene). Comunque, il mio discorso è generico: sono stufo di storie che riflettono su un personaggio che c'è già, ha delle caratteristiche forti e ben delineate e non ha certo bisogno di essere ridefinito! Dateci delle belle storie, che sfruttino bene il personaggio! Personalmente non chiedo altro.

Citi bene: ci sono già stati esempi di metafumetto, sulla testata. Ma quanti? Dylan è una testata che può ospitare anche riflessioni di questo tipo, ma solo entro certi limiti. Un autore che scrive solo questo genere di storie (3 sulle ultime 3, lo ribadisco) può far danni (e per me già li ha fatti).


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MessaggioInviato: gio nov 20, 2008 12:51 am 
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by rimatt</i>
sono stufo di storie che riflettono su un personaggio che c'è già, ha delle caratteristiche forti e ben delineate e <b>non ha certo bisogno di essere ridefinito!</b><hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">Su "Saluti da Moonlight" avevamo già espresso le nostre rispettive posizioni nel topic dell'albo, non credo ci sia molto da aggiungere. In "Uno, nessuno e centomila", invece, non mi è sembrato di assistere ad un tentativo di ridefinire il personaggio: la storia l'ho trovata fin troppo sclaviana (perché surreale, ironica, non lineare e con un pizzico di moralismo), inoltre credo che Dylan, di fronte al produttore che vuole girare un film-tv su di lui nel quale la sua vita viene banalizzata, si sarebbe comportato nella stessa maniera anche se ai testi ci fosse stato Tiziano. Insomma, a mio modesto parere la storia è dylaniata e Dylan Dog è ben caratterizzato.
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by rimatt</i>
Un autore che scrive solo questo genere di storie (3 sulle ultime 3, lo ribadisco) può far danni<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">Su questo siamo perfettamente d'accordo, il troppo stroppia. Infatti, come ho già scritto, se Di Gregorio continuerà a ripetersi non esiterò a darti ragione [;)] _


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MessaggioInviato: gio nov 20, 2008 10:40 am 
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Località: Verona
Perché <i>Uno, nessuno e centomila</i> sia "sclaviana" gli manca un elemento fondamentale: l'ironia. Qui non ce n'è manco un pizzico, purtroppo.


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MessaggioInviato: gio nov 20, 2008 11:01 am 
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Iscritto il: dom mag 13, 2007 3:52 pm
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a mio parere la sceneggiatura del buon di gregorio è puro esercizio di stile...ma nemmeno tutto 'sto stile alla fine...


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MessaggioInviato: gio nov 20, 2008 11:22 am 
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Iscritto il: lun nov 03, 2008 4:45 pm
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penso che rimatt abbia ragione...Di Gregorio ha voluto calcare i passi del Nostro,ma ci è riuscito solo in parte...L'ironia e la sorpresa è cio che gli è mancato...Speriamo si riprenda [:D]


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MessaggioInviato: gio nov 20, 2008 5:22 pm 
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Iscritto il: gio ott 26, 2006 8:53 pm
Messaggi: 2493
So che sembrerò pedante [V], però IMO l'ironia (che pure spesso è mancata anche con Sclavi, penso a "Marty", a "Johnny Freak", a "Il sorriso dell'Oscura Signora", alla stessa "Caccia alle streghe", ecc. ecc.) nella storia di Di Gregorio c'è eccome: alle pagine 221 e 222 non c'è frase del cliente che non sia sdrammatizzata da una successiva battuta di Groucho, così come [<b>SPOILER</b>] la sequenza in cui Rowena torna in vita e il successivo lancio della pistola hanno dell'ironico (per capirlo basta rileggere le parole della ritornante, tutt'altro che seriose). Solo la presa di posizione del "vero" Dylan non è ironica, ma sono convinto che sarebbe stata la stessa con qualunque sceneggiatore, quindi la ritengo pienamente in linea con il personaggio_


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MessaggioInviato: ven nov 21, 2008 8:25 pm 
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Iscritto il: mar nov 18, 2008 3:58 pm
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sono d'accordo con Nebbia, la copertina è veramente bella e anche le storie non sono male. non mi è piaciuta troppo quella della foresta ma la prima e la seconda fanno valere a questo gigante un voto 7.


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MessaggioInviato: ven nov 21, 2008 9:11 pm 
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Iscritto il: dom gen 09, 2005 2:46 pm
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Località: Rezzato (BS)
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by muni</i>
<br />sono d'accordo con Nebbia, la copertina è veramente bella
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Grasssie! [;)] Grande Stano!


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MessaggioInviato: ven nov 21, 2008 10:35 pm 
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Iscritto il: lun nov 21, 2005 1:08 pm
Messaggi: 8737
Località: Eternia
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by muni</i>
<br />sono d'accordo con Nebbia, la copertina è veramente bella e anche le storie non sono male. non mi è piaciuta troppo quella della foresta ma la prima e la seconda fanno valere a questo gigante un voto 7.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
hey! il mio avatar!. [:(!][:)]


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