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#17/G - La statua di carne
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Buono (7-8) 71%  71%  [ 5 ]
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Voti totali : 7
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 Oggetto del messaggio: # Gigante 17
MessaggioInviato: mar ott 28, 2008 9:08 pm 
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Una statua che uccide, una convalescenza senza pace, un popolo di streghe/amazzoni e un insolito Dylan Dog alla ricerca della propria identità!

Immagine

Dylan Dog Gigante n. 17, annuale
Copertina: Angelo Stano

La statua di carne
Soggetto e Sceneggiatura: Bruno Enna
Disegni: Nicola Mari


A questo mondo non c'è più rispetto, tantomeno per i morti. Per questo, forse, le statue di un vecchio cimitero, stanche di restare a guardare la vita che scorre, hanno deciso di scendere dai loro piedistalli di pietra e vendicarsi a nome di coloro che non possono più farlo. Questo, almeno, è ciò che crede Violet, che quelle sculture le ha realizzate.

Call Center
Soggetto e Sceneggiatura: Giovanni Gualdoni
Disegni: Stefano Voltolini


Costretto a casa da una gamba ingessata in seguito ad un brutto incidente d'auto, l'inquilino di Craven Road è tempestato dalle telefonate di una cortese ma insistente ragazza, pronta a tutto pur di vendergli un set di pentole. Una vera e propria persecuzione dalle imprevidibili e letali conseguenze...


La foresta perduta
Soggetto e Sceneggiatura: Tito Faraci
Disegni: Maurizio Di Vincenzo


Esiste un luogo, smarrito nel tempo e nello spazio, dove dimorano antichi miti e incredibili forze ancestrali. Dylan, al seguito di una missione esplorativa, parte alla ricerca di questa terra mitologica, scoprendo presto a sue spese che certe creature leggendarie dovrebbero essere lasciate riposare in pace, a meno di non volerne subire la collera.


Uno, nessuno e centomila
Soggetto e Sceneggiatura: Giovanni Di Gregorio
Disegni: Fabio Celoni


Un omicida senza volto sta seminando morte tra le giovani ragazze che hanno la sfortuna di incrociare il suo cammino. Anche la fidanzata di Dylan Dog cade sotto la violenza cieca del misterioso serial killer. Lanciato sulle sue tracce, l'Indagatore dell?Incubo rischia di perdere la propria identità, divenendo, di volta in volta, vittima, testimone e assassino!

_______________________


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 Oggetto del messaggio: #17/G - La statua di carne
MessaggioInviato: sab nov 08, 2008 12:14 pm 
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Comprato! La copertina è spettacolare! Una delle migliori di quest'anno! I colori sono mille volte più brillanti e l'angelo sembra disegnato in maniera diversa.

EDIT: sono il primo a scrivere in questo topic! [:D][8D]


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MessaggioInviato: sab nov 08, 2008 1:56 pm 
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Mi sa che rischi seriamente di essere segato, però, nel qual caso il tuo primato passerà a me! [:D]

Ho letto le prime due storie, e direi che non c'è malaccio... Forse il triplice Ruju di questi mesi ha offuscato la mia capacità di giudizio, ma mi pare che la Enna/Mari, pur priva di guizzi e fin troppo pesante, sia comunque dignitosa, anche - se non soprattutto - per l'estrema abilità del disegnatore nell'impregnare le proprie tavole di angoscia e di autentico dolore. Caratteri ben definiti, direi, anche se - al solito - la penna di Enna non è certo leggera. Comunque più che accettabile (ci sono un paio di forzature, a dire il vero, ma vabbé).

Gualdoni/Voltolini realizzano un lavoro onesto ma non entusiasmante, né dal punto di vista della scrittura né da quello del disegno (il tratto di Voltolini mi sembra ancora in fase di definizione). Però la vicenda è ben calibrata sulle 24 pagine, e, per quanto risaputa, è solida e abbastanza divertente. Il miglior lavoro di Gualdoni per Dylan, a parer mio.


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MessaggioInviato: sab nov 08, 2008 3:00 pm 
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qualcuno posti una tavola di Voltolini.


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MessaggioInviato: sab nov 08, 2008 3:42 pm 
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Lettura terminata.

Chi, a proposito della Faraci/Di Vincenzo, paventava si trattasse di <i>Un mondo sconosciuto</i> parte seconda non era troppo lontano dalla realtà. Si tratta di una storia fantasy nemmeno particolarmente originale, scritta con sufficiente brio ma troppo lontana dalle tematiche dylaniane per essere davvero convincente. Se non altro si è deciso di ospitarla su un Gigante, e non sulla serie regolare: un punto a suo favore. Sempre piacevoli i disegni di Di Vincenzo.

Le note dolenti arrivano in chiusura, con la Di Gregorio/Celoni: possibile, mi chiedo, che il giovane sceneggiatore si ostini a scrivere storie SU Dylan e non DI Dylan? Tempo fa Dario l'aveva detto: negli ultimi tempi, <i>Dylan Dog</i> (la testata) tende a parlarsi troppo addosso, a ospitare sempre più spesso riflessioni quasi metafumettistiche sulla natura del personaggio. Che è quanto accade qui, né più né meno: 24 pagine (almeno sono poche) per raccontare un'indagine su Dylan, prive di una trama vera e propria e appesantite dall'ormai consueto pistolotto finale (qui più breve che altrove, ma c'era meno spazio). I disegni di Celoni "respirano" molto bene in grande formato, e sono un piacere per gli occhi. Un unico appunto: in alcune vignette i neri troppo pesanti dannneggiano leggermente la leggibilità.


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MessaggioInviato: sab nov 08, 2008 3:45 pm 
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Iscritto il: gio mag 29, 2008 9:23 pm
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Ho letto call center!

Insomma, non male :
Parte molto bene per poi cadere leggermente nelle ultime paginette, comunque il soggetto è buono e molto interessante, la sceneggiatura scorre via , purtroppo i disegni mi risultano indigesti.

Vorrei scannerizzare una tavola così da farla vedere al nostro skeletrino...peccato che io non abbia lo scanner!!!![:D]

storia 6
disegni 4

A breve leggero l'altra storia di poche pagine ... posso già dire che i disegni sono da 10


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MessaggioInviato: sab nov 08, 2008 6:48 pm 
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Per il momento ho letto solo la prima e mi è piaciuta parecchio; Mari superbo:

SOGGETTO: 7
SCENEGGIATURA: 7,5
DISEGNI: 8,5

@ Rimatt: il mio primo post è ancora là, per cui sono ancora io il primo! [;)]


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MessaggioInviato: sab nov 08, 2008 7:56 pm 
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Ho letto Uno,nessuno e centomila[V]

Che fai di gregorio?? Ci sei??? Sei connesso???

Bene sappi che io da te mi aspetto di più[^][:(!][V]!!!

Storia 4
disegni 10

Poche pagine noiose e ...puf...[8][:(]


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MessaggioInviato: sab nov 08, 2008 8:05 pm 
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Larry_Varedo</i>
<br />Ho letto call center!

Insomma, non male :
Parte molto bene per poi cadere leggermente nelle ultime paginette, comunque il soggetto è buono e molto interessante, la sceneggiatura scorre via , purtroppo i disegni mi risultano indigesti.

Vorrei scannerizzare una tavola così da farla vedere al nostro skeletrino...peccato che io non abbia lo scanner!!!![:D]

storia 6
disegni 4

A breve leggero l'altra storia di poche pagine ... posso già dire che i disegni sono da 10
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
vA BENE anche ina foto con il cellulare.


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MessaggioInviato: sab nov 08, 2008 8:30 pm 
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Iscritto il: lun nov 03, 2008 4:45 pm
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ragazzi ho appena comprato il gigante ed è il primo gigante che compro...ma mi viene un dubbio... I giganti precedenti sono anch'essi cosi "giganti"?.La grandezza mi ha sorpreso...


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MessaggioInviato: sab nov 08, 2008 8:32 pm 
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Iscritto il: mar giu 12, 2007 12:09 am
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Dunque, Gigante Accettabile (6).

<i>La Statua di Carne</i>. Conferma quello che penso di Enna: ottimo sceneggiatore, scarso soggettista. Anche qui, come in tutte le sue storie, il soggetto è poco interessante, banale (<i>Anima d'Acciaio</i>), poco originale (<i>L'Inferno dei Vivi</i>)... insomma, sempre roba scontata.
Comunque, i soggetti, IMO, sono sempre sorretti da brillanti sceneggiature che rendono piacevole la lettura, esaltano l'abilità di scrivere dell'autore e alzano indubbiamente il valore dell'albo.
Questa storia è una delle meno riuscite di Enna, ma resta ad ogni modo ben scritta.
I disegni di Mari sono un grosso punto in più per la storia.
Voto: 6/7

<i>Call Center</i>. Bah. Voleva essere la storia breve e divertente (giustamente), ma mi ha lasciato un po' perplesso. Non saprei dire con precisione perchè.
Scorre, si legge bene senza intoppi, è appoggiata da disegni tutto sommato buoni (il Dylan di Voltolini ha una faccia cattiva[:o)]), eppure...
Boh.
Voto: 6

<i>La Foresta Perduta</i>. Niente di eccezionale, niente di scandaloso. Come dice rimatt, un'avventura fantasy senza guizzi e la solita morale che l'uomo è cattivo (tranne Dylan[|)]).
Per lo meno, non mi sono annoiato a leggerla: Faraci almeno la parte centrale (l'avventura) la gestisce bene, IMO, e mi è piaciuto pure Groucho![:o)] Ha reso più leggera la lettura.
Di Vincenzo non mi è piaciuto particolarmente.
Voto: 6

<i>Uno, Nessuno e Centomila</i>. Sapete cosa ci vorrebbe, secondo me? Una fusione fra Enna e Di Gregorio, così verrebbe fuori un ibrido con la capacità di scrivere ottime sceneggiature (Enna) su soggetti interessanti (Di Gregorio).
Di Gregorio propone un'altra storia interessante, appunto. O almeno il soggetto lo è (non mi interessa se è una storia su DD o di DD o per DD o fra DD, l'importante per me è che sia una buona storia). Purtroppo l'autore fa un po' di confusione in fase sceneggiatura: non è brillante e coinvolgente, anzi, dà l'impressione che scriva velocemente per arrivare alla fine e rivelare il colpo di scena.
Dunque, ennesima occasione sprecata, perchè secondo me Di Gregorio di idee buone ne ha.
Voto: 6

In conclusione, un Gigante un po' deludente (mi aspettavo di più da Enna e la breve di Gualdoni), ma tutto sommato piacevole da leggere.


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MessaggioInviato: sab nov 08, 2008 8:32 pm 
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Ragazzi, in questo topic lasciate spazio ai soli commenti inerenti storie, per piacere.

Premetto che devo ancora leggere la storia di Enna.
Per quanto mi riguarda, La foresta perduta è quel tipo di avventura che non vorrei mai trovare tra le pagine di Dylan (mondi nascosti, semibestie, "sorelle", linguaggi sconosciuti - questa volta fortunatamente non sottotitolati - mi riportano inevitabilmente al già citato "Un mondo sconosciuto" che ritengo, come molti altri qui dentro, una delle peggiori storie della testata a partire dal soggetto stesso dell'opera). Per di più quest'ennesima avventura di Faraci mi piace ancor meno della sua precedente.

Le due brevi:
"Call center" non è orrenda ma la boccio, Gualdoni nelle 24 pagine che ha a disposizione dovrebbe cercare di gigioneggiare un pò di più con la sceneggiatura giusto per accattivarsi un minimo il lettore e stimolarlo nella lettura.
E invece non succede: una storiella nata per divertire che non diverte affatto (la gag del telefono è trita) e tutto è rimandato alla "sorpresa" finale (con tanto di doppio senso sulle pentole e i loro coperchi[B)])
<b>ps spoileroso </b>: ma c'è effettivamente un errore a pag.118?: La pistola che spara è quella di Groucho mentre il fumetto diretto verso il possessore dell'arma è quello di Robertson che, come vedremo nella vignetta seguente, non pare abbia sparato.
E' anche presente il termine "attimino" nel testo, e che Diavolo![:(!]

"Uno, nessuno e centomila" conferma la maturità del narrare per immagini di Di Gregorio ma evidenzia anche gli aspetti meno gradevoli, che sono poi quelli citati da Rimatt nel suo post; insomma, a volte mi fa un pò tenerezza questo autore quando infarcisce i suoi testi, per bocca di Dylan, di riflessioni che troppo spesso lasciano il tempo che trovano o di confidenze strettamente intime, personali che rischiano entrambe di cadere nel patetismo più imperante.
Sia chiaro però che questa "situazione" non la vivo così male come, per esempio, accade a Rimatt ([:D], Teo sa che lo prendo di mira alfine di creare una ogni qualvolta una discussione interessante e coinvolgente il più possibile) anche perchè questa moderna favola pirandelliana "Uno, nessuno e centomila" la pongo tranquillamente al di sopra delle ultime sfornate di Ruju e Marzano, per quanto sia poi possibile comunque fare un raffronto tra episodi di 94 pagine con quelli di 24.
@Rimatt: E' buffo comunque che tu abbia fatto appunti del genere proprio a questa storia, nel senso che... hai presente quel che dice Dylan nelle ultime pagine, no?
<b>SPOILER</b>
"...migliaia di potenziali clienti vi riconoscerebbero.." "Riconoscerebbero chi? Me o uno dei tanti Dylan che avete deciso di raccontare [...] qualunque cosa io sia non è condensabile in un filmato di pochi minuti o in una serie episodica, sono una persona non un personaggio e desidero rimanere tale [...] non voglio diventare un'immagine che qualcun altro ha dato di me, è già abbastanza complicato essere se stessi!.."

ecco, nel senso che l'autore sembra quasi volersi difendere dalle accuse rivoltegli spesso da questo forum (DD:"sono una persona non un personaggio") andando a ricordare in primis l'impossibilità di creare e/o di essere un nome che meccanicamente richiama delle mosse, degli stili di vita o dei modi di fare (proprio perchè Dylan è sviluppato da un pool di autori) e che quindi per forza di cose tende ad esulare da uno schematismo comportamentale prestabilito, appunto: Dylan non vuole essere tratteggiato, lo si dice chiaramente! Ma queste sono soltanto considerazioni molto, molto personali:) ...elucubrazioni, possiamo dire.
Nonostante tutto spero anche io che Di Gregorio in futuro riesca a sviluppare trame ben più consistenti anche perchè ricordo che questa è già la sua sesta storia per il personaggio.


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MessaggioInviato: dom nov 09, 2008 9:35 am 
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Iscritto il: gio mag 29, 2008 9:23 pm
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Umberto8</i>
<br />ragazzi ho appena comprato il gigante ed è il primo gigante che compro...ma mi viene un dubbio... I giganti precedenti sono anch'essi cosi "giganti"?.La grandezza mi ha sorpreso...
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Si.

LA FORESTA PERDUTA
Questa storia è sullo stesso stile di <i>Un mondo sconosciuto</i>, particolare, carina, ma allo stesso tempo brutta e inadatta a Dylan Dog.
Comunque non ha né infamia né lode.
probabilmente fra qualche settimana non me la ricorderò più[8)].
Belli i disegni, però nulla di eccezionale: sono semplicemente ingranditi e non ci sono le belle tavole ridondanti di ... HORROR CULT MOVIE per esempio.

storia 5/6
disegni 7-


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MessaggioInviato: dom nov 09, 2008 10:47 am 
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Iscritto il: dom gen 09, 2005 2:46 pm
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Letto anche la seconda storia (ieri sera). Non è nulla di che ma ==SPOILER== mi ero accorto sin dalla prima vignetta che quello era l'inferno, o comunque qualcosa di simile!FINE SPOILER==, per cui ero già pronto a quella grande 'rivelazione' finale.
I disegni sono buoni, ma Dylan stesso mi sembra un pòscarno e malaticcio. Ok, che ==SPOILER== ha appena subito un incidente in auto (scarso lo 'ouch!' che proviene dal maggiolone quando lui si schianta contro l'albero! Non ci sta proprio!), ma è troppo deperio!==FINE SPOILER== Guardate invece l'ultima vignetta a pagina 108: Dylan ha un nasone e delle borse sotto agli occhi incredibili! Peggio di brendon! Ma comunque i disegni rimangono accettabili (ricordano un pò Di Vincenzo o sbaglio?)

SOGGETTO: 6
SCENEGGIATURA: 7
DISEGNI: 7 (è un voto di fiducia, diciamo!)


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MessaggioInviato: dom nov 09, 2008 12:15 pm 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
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Località: Verona
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by vace</i>



<b>SPOILER</b>
l'autore sembra quasi volersi difendere dalle accuse rivoltegli spesso da questo forum (DD:"sono una persona non un personaggio") andando a ricordare in primis l'impossibilità di creare e/o di essere un nome che meccanicamente richiama delle mosse, degli stili di vita o dei modi di fare (proprio perchè Dylan è sviluppato da un pool di autori) e che quindi per forza di cose tende ad esulare da uno schematismo comportamentale prestabilito, appunto: Dylan non vuole essere tratteggiato, lo si dice chiaramente! Ma queste sono soltanto considerazioni molto, molto personali:) ...elucubrazioni, possiamo dire.<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Ed è proprio questo che non mi convince: Dylan è un personaggio, non una persona. Anzi, è un personaggio seriale. Il che significa che la sua personalità è ben definita e codificata, in modo che - teoricamente - lo possa scrivere chiunque: Dylan veste così, ha queste caratteristiche, questi tic, questo modo di pensare. Tenendo presente tutto ciò, Dylan può essere scritto bene - teoricamente (e due!) - anche da chi non ne condivide le idee, perfino da chi ha un modo di pensare antitetico (ovvio che la cosa non è facile). Che ogni autore scriva un proprio Dylan è sbagliato e dannoso, a mio modo di vedere: è proprio quel che non si deve fare, quando si mettono le mani su un personaggio seriale. Mi sembra che Di Gregorio non l'abbia capito, o comunque non voglia attenersi a questa regola.

E a parte tutto questo, a che pro interrogarsi per l'ennesima volta sullo status del personaggio, sul suo essere "persona e non personaggio"? E che palle... Scrivete qualche storia di Dylan, invece di perdervi in elucubrazioni tanto gratuite quanto noiose! [}:)]


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