Cravenroad7

Un sanguinario baronetto del '700, un sadico poliziotto dell'epoca vittoriana e una folle infermiera della Seconda Guerra Mondiale. Tre efferati serial killer vissuti in secoli diversi e che sembrano aver trovato il modo di tornare dalla morte per allungare la loro catena di delitti. A crederlo è Sheena Johnson, la giovane e bella cliente di Dylan Dog che grazie a una seduta di ipnosi regressiva ha capito che questi assassini si sono reincarnati proprio dentro di lei.

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Avviso: per rendere i topic delle ultime uscite più consultabile da chi vuole avere pareri in anteprima, tutti i commenti relativi all'attesa dell'albo,fatti prima di avere comprato e letto l'albo, andranno messi nei topic dell'area anticipazioni, in modo che almeno le prime pagine siano una serie abbastanza pulita di commenti.

Se qualcuno continua a postare qua non è grave, ma sappia che dopo qualche tempo i suoi post saranno cancellati senza preavviso... nell'area anticipazioni saremo più tolleranti, quindi se volete fare commenti pre lettura, fatelo là, ok?

Letto.
Roi è sempre impeccabile seppur alcune tavole iniziali perdano qualche colpo. Pochi riescono a dare un'anima e del fascino ai loro personaggi come sa fare lui. Il suo tratto "dark" è sempre molto affascinante.
Sheena è una ragazza veramente molto bella (senza occhiali).

E' un albo piuttosto violento (plausibile se si parla addirittura di tre maniaci) che contiene molte scene crude, soprattutto all'inizio. Ovviamente il tratto di Roi tende a smorzare la scena violenta, lasciando più che altro intuire l'azione, seppur sia piuttosto chiara.
E' una storia interessante, la sceneggiatura è ben impostata. Ruju ha superato di gran lunga la sua ultima storia (del color fest). C'è una vena di inquietudine per un buon 3/4 di albo, un pò per le illustrazioni di Roi, un pò per lo stesso Ruju che gioca bene le sue carte.
Qualche clichè già visto qua e là, soprattutto da parte di un Groucho abbastanza ispirato ma si può tranquillamente sorvolare.
Dylan rimane sempre un signore, sempre un anticonformista ammirabile. Capirete quando lo leggerete a cosa mi riferisco.
Bloch è solo una comparsa ma va bene lo stesso.. certo, se forse apparso un pò di più avrei gradito.

SPOILER
Il finale, invece, ha perso un pò di tono.. Ma forse è una sensazione personale.. il finale che scioglie la matassa, che rivela tutti i dubbi ed apre gli occhi al lettore è sempre la parte più difficile secondo me..presa nel verso sbagliato potrebbe rischiare di sfumare ed "ingrigire" l'intera storia, ma potrebbe anche essere il contrario.. dipende tutto dalla capacità di chi, nascosto tra le ombre, muove le marionette.
/SPOILER

Forse avrei voluto che l'albo durasse di più. Questo è un buon segno in quanto equivale all'averlo apprezzato..
Bella la citazione a Siouxsie Sioux.

Bell'albo.. Non so che voto dargli.
Buono. Avrei potuto dargli di più se il finale fosse stato un pò meno trito e ritrito.

Al prossimo albo

Letto ieri.

Soggetto 5=
Sceneggiatura 6 e 1/2
Disegni 8-
Copertina 7 1/2


SPOILER

Storia piena di cliché Dylaniati, dalla cliente giovane carina e confusa da un incontro col paranormale (con tanto di ambigua recalcitranza di Dylan nell'accettare il caso), alla trombata di metà albo in cui il nostro 'ingenuo' protagonista pernotta nell'appartamento della cliente che inopinatamente decide di sedurlo, fino all'acclaramento della natura dell'assassino, che è proprio chi non avrebbe dovuto essere epperò tutti pensavano che lo fosse. A dispetto di ciò, comunque, l'albo si fa leggere con piacere, sia per una sceneggiatura lineare e sia soprattutto per le atmosfere di Roi. Apprezzato anche il ritorno ad un certo gusto per lo splatter, sebbene - come è già stato evidenziato - più presunto che presente.
Un albo senza pretese, di quelli che non fanno rimpiangere troppo il vecchio Dylan, perché di puro intrattenimento come questo Chiaverotti e lo stesso Sclavi ne scrissero un bel po'.

Letto.

Spoiler.
Albo che parte già malissimo, con la paziente che non lavora perchè i genitori sono morti e lei percepisce un vitalizio...[xx(]

Per passare poi al barbone "esperto di araldica"[xx(]

Ed un finale talmente scontato, che mi chiedo se per Ruju non sia ora di prendersi una bella vacanza...[V]
Fine Spoiler

<i>Mediocre</i>

SPOILER








Ultimamente non mi dispiaciono le storie di Dylan.
Eppure qui c'era qualcosa che non mi convince. Belle le scene splatter (finalmente ritornano!), bello l'espediente dei frammenti di specchio che diventano uomo... però banale il finale, e soprattutto, bruttina la frase "la giustizia ha mille occhi"..

Un albo leggibile, ma niente di che...

Letto

Spoiler

Storia molto "horror",che scivola via per 3/4 in maniera veloce ed avvincente.Dai 3/4 in poi cominciano le forzature(il barbone esperto di araldica,la psicanalista inquietante ed il biglietto con la scritta Dylan Dog trovato dall'altro barbone).L'assassino si è rivelato,per me,scontato(avevo sospettato subito della bella dottoressa)così come il "metodo" usato,ossia l'ipnosi.Ottimo invece la trovata degli antenati assassini.
In definitiva un buon albo,da 6,5/7

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by GreenDay</i>
<br />Letto.

Spoiler.
Albo che parte già malissimo, con la paziente che non lavora perchè i genitori sono morti e lei percepisce un vitalizio...[xx(]

Per passare poi al barbone "esperto di araldica"[xx(]

Ed un finale talmente scontato, che mi chiedo se per Ruju non sia ora di prendersi una bella vacanza...[V]
Fine Spoiler

<i>Mediocre</i>
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Beh il primo punto è più che possibile...esistono assicurazioni sulla vita che possono garantirti rendite vitalizie piuttosto importanti

S
P
O
I
L
E
R



Salve a tutti, sono un lettore di Dylan di vecchia data, ho scritto poche volte in questo forum, ma visto che oggi ho un po di tempo dedico 5 minuti a quest'album.

Ma è un capolavoro, finale completamente inatteso, ma chi l'avrebbe mai potuto immaginare che l'assassino non era lo stalliere ma lei che aveva perso la memoria da giovane dopo aver fatto fuori l'intera famiglia! E la parte del bloch, enorme, non proprio come in "Memorie dall'invisivbile" ma davvero presente! Dylan poi, non lo vedevo così dinamico e sarcastico dai tempi di "Dopo Mezzanotte". Groucho, davvero sublime...

Un album da non perdere!! (se comprate Dylan da 20 anni e non rinuncereste a nulla pur di avere tutta la collezione completa!! altrimenti... lasciamo perdere)
Saluti a tutti.

edit by Imp: gli spoiler, mi raccomando!

Jepa!
Dopo le prime due righe ti conviene mettere la dicitura SPOILER
Sennò rovini il finale a chi ancora non ha letto!

Hem non ho capito se mi stai prendendo in giro o se fai sul serio!
Mi sembra fosse chiaro che non ci son spoiler nel commento. Un po di sarcasmo e di delusione per l'albo magari si...

Boh, non so...mi sono fermato a leggere fino a "l'assassino non era..." Lì ho chiuso gli occhi, spaventato [:0]
Non so che dici dopo, se riveli qualcosa della trama. Essendo tu nuovo pensavo non sapessi tutta la solfa degli spoiler. Se il tuo invece è un commento ironico (non lo so so visto che non l'ho terminato!) allora OK, sorry!

Hehe, no no leggi pure tutto, niente rivelazioni, oh, a meno che ti manchi da leggere qualcuno dei primi albi di dylan!

Letto ora.
Voto: 7, buono.
Spoiler (forse...scrivo quello che mi viene in mente, sicchè per sicurezza...)
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Un bell'albo! Leggendolo mi ha fatto venire in mente il sapore delle vecchie storie, non certo certo quelle storiche e meravigliose, ma quella moltitudine di albi forti e carini che il buon vecchio Chiaverotti confezionava quando era l'unico altro sceneggiatore a scrivere su Dyd, oltre al Sommo (=Sclavi).... quelle storie tipo "il mistero del tamigi", "Delirium", "La mummia", ecc....non avevano la genialità che tutti riconosciamo, me compreso, a quei capolavori che costellavano la serie a quell'epoca, ma sapevano regalare quella buona dose di horror e splatter che finivano lo stesso per soddisfarti...insomma, erano ganze! Di sicuro quelle di un tempo avevano un livello diverso, lo splatter e la forza visiva di allora ormai possiamo solo sognarcela, però quello che troviamo in "Reincarnazioni" è già qualcosa, pura manna dal cielo di questi tempi!
Insomma, anche questa avventura è ganza!!!
Finalmente Ruju non cerca di stupirci con roba complicata o scientifica, ne tira fuori come è solito fare leggende e tradizioni stravaganti ed esotiche (Upyr, osteomorfosi e via dicendo) di cui sinceramente possiamo fare a meno. Mette in scena tre semplici serial killer, gli fa fare nefandezze di ogni tipo e sopratutto, grazie all'apporto di un grande Roi, ce le mostra! Teste mozzate, siringhe negli occhi, schizzi di sangue....era ora! Non se ne poteva più di bugiardi, finti alieni e mocciosi predestinati!!! Vabbè, il finale non sarà ultra-sorprendente, però almeno ci prova a farci divertire un pò....quanto a Roi, ho già detto e ribadisco che si esibisce in una gran bella prova, a mio parere è il suo miglior albo da un bel pò di tempo a questa parte! I tre assassini sono disegnati magnificamente, sono davvero agghiaccianti! E la testa mozzata che si vede all'inizio a pag.9 vale già da sola tutto il resto dell'albo!
Un'ultima menzione per la copertina: all'inizio, non mi piaceva tanto....dal vivo invece riconosco che è davvero fantastica! La Sheena di Stano è fatta davvero molto somigliante a quella che ritroviamo nell'albo disegnata da Roi!
A conti fatti, trovo questo numero una bella boccata d'ossigeno....speriamo che sia sufficiente per rimanere in apnea il mese prossimo!!! Ma forse sono un pò troppo prevenuto...voglio provare a dare fiducia a Ruju, e sperare che col prossimo "Gli artigli del drago" non rovini quanto di buono ha fatto col numero di questo mese!

Premessa la presenza discontinua di SPOILER, esordisco con un solenne

Mmmah? la storia in sé si fa anche leggere, perlomeno fino a due terzi: poi, con l?avvento dei senzatetto Edward* e Algernon nella veste di <i>dii ex machina</i>, la prevedibile identità del colpevole e lo ?spieghino? finale ? per inciso, non mi pare che avere degli antenati assassini sia <i>condicio sine qua non </i> per diventare <i>killer</i>, sicché non trovo fondamentale l?introduzione dell?elemento genealogico ? fanno progressivamente cascare le braccia. Come rilevato, può apprezzarsi la rinuncia a spiegazioni pseudoscientifiche e affini, ma lo scioglimento dell?intreccio m?è risultato davvero deludente. Nella parte precedente qualche passaggio a mio avviso più ?zoppicante? (i dialoghi alle pp. 20-22 o 27-28) è controbilanciato da alcune scene d?effetto e disturbanti il giusto, ad esempio i tre omicidi iniziali ? specie il secondo ? e le apparizioni di cui Sheena è vittima in bagno ? in special modo l?ultima, con i frammenti dello specchio che si aggregano a formare la sagoma del poliziotto ?, un po? meno quelle per strada. Dylan, oltretutto, è discretamente gestito. Nel complesso, però, c?è poca carne al fuoco e l?albo risulta tutto sommato trascurabile e noiosetto.

Roi, dal canto suo, mi sembra recuperare smalto rispetto alla sua ultima prestazione: le sue tavole, pur essenziali e in qualche vignetta di non facile lettura, creano atmosfera e trasmettono, dicevo, un certo apprezzabile disturbo. Accurata anche la presentazione dei personaggi.

<font size="1">* La cui presenza consente di dar vita a uno sciapo siparietto retorico nella scena della biblioteca (p. 65), con i <i>soliti</i> pregiudizi cui Dylan si oppone col <i>solito</i> anticonformismo.</font id="size1">

Sono molto, molto perplesso. La trama poteva anche funzionare, anche se era già dal titolo in odore di <i>deja-vu</i>, ma il modo in cui è sceneggiata non mi è proprio piaciuto. Innanzitutto, l'aspetto prettamente giallo è ridotto al lumicino: praticamente c'erano due possibilità, e tra le due si è scelta la più banale.

S
P
O
I
L
E
R

Non so voi, ma all'entrata in scena dell'analista ho subito pensato: questa è l'assassina. Per un momento ho anche sperato che le cose non stessero così, però sono stato puntualmente smentito. E Dylan che combina? Ciondola. Se ne va di qua e di là, serve alla mensa dei poveri (scena che mi è suonata strana, anche se non so nemmeno io perché), si fa aiutare da un brillante senzatetto (personaggio potenzialmente interessante ma sfruttato non al meglio), non capisce un piffero, si fa disarmare da una pazza armata di solo coltello (la pistola è lì solo per bellezza?) e, dulcis in fundo, viene salvato dalla propria cliente. Bel protagonista! Ma la vera perla è un'altra: qual è la "parola chiave" che l'analista sussurra alla cliente per risvegliare i suoi istinti violenti? REINCARNAZIONE! Proprio così: una parola che nelle prime pagine dell'albo avevano già pronunciato in due: Dylan e la stessa Sheena. Ma è possibile, mi chiedo, che Ruju non abbia saputo trovare qualcosa di un po' più originale? [|)]

Roi meglio che nelle ultime prove dylaniane: non trascendentale ma più che dignitoso.