Questi due autori, ogni qualvolta collaborano insieme, diventano due vere e proprie forze della natura: travolgenti almeno quanto uno tsunami che sta per sommergere il lettore e trasportarlo in un abisso grottesco abitato da strani esseri mentre stravaganza e follia degne del miglior Lynch prendono il sopravvento sin dalla prima pagina.
Strepitosa, a dir poco.
E senza dubbio la migliore delle tre.
Questa volta non ci sono pecche o indecisioni di sorta nella sceneggiatura di Carlo mentre i disegni di Bacilieri mi hanno regalato una Amsterdam da ammirare e rimirare nei particolari per ore (ed io che ci sono stato non ho potuto fare a meno di constatare l'impegno del disegnatore nel ritrarre anche il particolare più - sembrerebbe - insignificante).
Era dai tempi di Napoleone che non respiravo quest'aria "folleggiante" (e anche un pò perversa) e riviverla proprio ora, a distanza di qualche anno, è stata un'esperienza piacevolissima.
Poi, Bacilieri....ragazzi, qui potrei parlare per ore:)
Bellissimi gli omaggi a Pedro Almodovar e a Carlo Ambrosini stesso che l'autore ha salutato rispettosamente per rappresentare Gabriel Salinas e Kaspar Edverding, poi la campagna olandese coi mulini, l'espressività di certi occhi che regalano sguardi che non si dimenticano, il ritorno della "lente d'ingrandimento" sui campi lunghi, Vivi travestita da prostituta (ragazzi, ma che figona è?[:p]..[:D]), la cura maniacale nella rappresentazione della wunderkammer e tanto altro ancora.. (e sarebbero poi quelle piccolezze che permettono al disegnatore di farsi spazio nell'Olimpo dei Grandi!)..FANTASTICO!! LO ADORO!
Onore e gloria anche al merito scribacchino, comunque: scrivere per Bacilieri non è affatto facile ma questo non è certo un problema per Ambrosini che sembra conoscere le manie e le caratteristiche dell'autore meglio di chiunque altro; per concludere, io non ho trovato affatto "debole" l'anello del disbrigo finale, anzi: trovo che la scena che va a concludere la vicenda sia tra le più "potenti" tra quelle lette in un fumetto negli ultimi tempi (e almeno brutale quanto un Argento d'annata, aggiungo).
Insieme a "Gli occhi e il buio" di Simeoni penso sia la miglior cosa prodotta in Italia negli ultimi anni.
<font size="1">Anzi, piccolo ot interno...
ragazzi, se avete apprezzato questa storia nonchè l'atmosfera che la imperniava, fate di tutto per recuperarvi almeno i 10 Napoleone disegnati da Bacilieri che, a mio avviso, sono un qualcosa di spettacolare e di imperdibile (alcuni risultano essere ancor più pittoreschi di quest'abo). Tre sono scritti da Ambrosini (9, 13, 18) e gli altri da Paolo stesso (22, 28, 34, 39 con Ostini, 45, 51 e 53).</font id="size1">
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