Cravenroad7

Forum dylaniato
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#2 Color Fest
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MessaggioInviato: ven ago 08, 2008 11:06 pm 
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Iscritto il: ven mar 28, 2008 10:24 pm
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Scusami per il nome sbagliato.
adesso ho capito che era una battuta uscita male.[;)]
Facciamoci una bella risata [:o)]


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MessaggioInviato: ven ago 08, 2008 11:15 pm 
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Iscritto il: ven ago 25, 2006 4:45 am
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Località: vasto (ch)
dario è colpa tua.....
mi proponi come moderatore e poi non leggi attentamente i miei post ?
lo dico nelle regole di usare le faccine per esprimere che stai a fa na battuta :P


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MessaggioInviato: sab ago 09, 2008 11:57 am 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
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Località: Verona
A dire il vero, neanch'io avevo mai letto un fumetto disegnato da Di Giandomenico prima di questo <i>Color Fest</i>. Mi ero imbattuto molte volte nei suoi lavori, però, sia in fumetteria sia gironzolando per la rete, e li avevo trovati bellissimi, tecnicamente impeccabili. Mi ero già fatto l'idea che fosse un gran bell'autore, insomma. [:I]


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MessaggioInviato: sab ago 09, 2008 2:46 pm 
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Iscritto il: lun set 26, 2005 4:13 pm
Messaggi: 3107
Località: Viterbo
I disegni di Stano sono eccezionali, troppo troppo belli!
Un fenomeno...


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MessaggioInviato: sab ago 09, 2008 2:55 pm 
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Iscritto il: ven feb 23, 2007 2:58 pm
Messaggi: 5368
Località: Inland Empire
[:D]

Allora, ho appena finito di leggere il secondo Color Fest e ancora sto ridendo per la battuta di Groucho della bambina sull'altalena [:D]
Troppo bella, complimenti a Gualdoni!

Allora partiamo proprio dalla fine con <i>L'inferno in Terra</i>, storia abbastanza didascalica e comunque avvincente per il suo continuo -è il caso di dirlo- spostamento di fronte. Il Dylan di De Angelis non mi entusiasma.

<i>Il Mago Degli Affari</i>. Ben scritta e dell'andatura romanzesca nelle parti biografiche, ma molto poco originale. Una variazione druidica dello yuppie Ellissiano, ma meno disturbante.

<i>Videokiller</i>. Storia, questa sì, assai disturbante. Sia per le tinte di Stano (bianco e grigio, rosa...) che per la sceneggiatura molto tesa e congegnata benissimo della Barbato. Sicuramente le storia più avvincente del quartetto. Inquietante anche nella parte comica e di raccordo dell'orologiaio, con i ding dong che si scatenano all'unisono e scuotono pure il lettore.
Pieno merito alla Barbato, ma questo è la classica storia che uno come Stano esalta. Se affidata ad un altro poteva essere "interessante", qui si arriva al "superbo". Stano sa estrapolare l'orrore dei piccoli gesti, della quotidianità, il distorcimento della prospettiva mentre si precipita nell'incubo.

<i>Il Pianeta dei Morti</i>. Inizio fiammeggiante. Un Dylan mai visto così devastato e dolente. Una storia assolutamente accattivante, commovente, piana di citazioni interne, quasi autoreferenziali. E un finale spiazzante (anticipato dalla scena del paziente zero a metà) che incupisce e rasserena al tempo stesso.

Insomma, ancora una volta un bel Color Fest.
Per l'anno prossimo propongo di....

...inserire una delle storie brevi di Chiaverotti e Pennacchioli rimaste nel cassetto. Perchè we love...[:X]

Complimenti a tutti gli autori.


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MessaggioInviato: sab ago 09, 2008 3:28 pm 
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Iscritto il: sab feb 12, 2005 3:19 pm
Messaggi: 447
Sicuramente Color Fest in generale migliore del primo...


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MessaggioInviato: sab ago 09, 2008 3:51 pm 
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Iscritto il: mer set 28, 2005 11:37 am
Messaggi: 3262
Mi accodo al gruppone e voto eccellente anch?io.
Con un ex aequo al primo posto per <b>Videokiller</b>*, quasi un esercizio di stile dell?ultimo Sclavi in cui la Barbato riesce meglio di Tiz stesso, e <b>L?Inferno in Terra</b>, <i>I figli degli uomini</i> calato perfettamente nelle atmosfere dylaniane, avvincente e sentito e senza perdere mai di vista l?ironia (l?intera pag. 109 e? la migliore della pubblicazione per me).

<b>Il pianeta dei morti</b>, buona storia, che si regge soprattutto su un Dylan sapientemente delineato <i>se cosi? andassero le cose</i>. Inevitabilmente cupo quindi, e con alcune trovate di buon effetto, come l?ultima pagina <i>giustamente</i> nostalgica.

Infine <b>Il mago degli affari</b>, la storia piu? debole, anche se tutto sommato passabile. Sono d?accordo con gli argomenti indicati da altri (in sostanza, piatta ma professionale) tranne sul fatto che deluda. Routine si, ma in fondo sono solo 32 pagine.

A questo punto non so come valutare questo Color Fest (un passo e mezzo avanti al precedente) in relazione all?andamento generale della testata, e probabilmente non ha neanche senso farlo, visto che rappresenta un po? il Natale per i lettori. Mi auguro di vedere Bilotta e Gualdoni ancora su questi schermi, e di confermarsi anche sul mensile? riconosco che qualcosa si sta muovendo, intravedo un possibile (e imo necessario) rinnovamento considerando anche Recchioni o Celoni, vedremo.

*Una finezza della Barbato, quando Dylan tira fuori il tesserino scaduto senza ricordarcelo con parole o pensieri che appesantirebbero la lettura, chissa? quando ci ricapita.


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MessaggioInviato: sab ago 09, 2008 5:13 pm 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
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Località: Verona
Giustissima osservazione, quella di Tyler sul tesserino di Dylan. Una Barbato raffinata e molto sclaviana, stavolta!


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MessaggioInviato: sab ago 09, 2008 5:28 pm 
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Iscritto il: dom ott 08, 2006 12:46 pm
Messaggi: 4831
Ma Barbato E' Barbato, deve essere Barbato e soprattutto scrive da Barbato. Secondo me è riduttivo appiattirla sul modello di Sclavi e di certo non le rende il giusto merito.


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MessaggioInviato: sab ago 09, 2008 8:08 pm 
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Iscritto il: gio mag 08, 2008 7:37 pm
Messaggi: 392
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*Una finezza della Barbato, quando Dylan tira fuori il tesserino scaduto senza ricordarcelo con parole o pensieri che appesantirebbero la lettura, chissa? quando ci ricapita.
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Ancora meglio: neanche mezza parola per spiegare il morto che Dylan trova nella stanza accanto (tanto si capisce cosa è successo). Ecco questo non lo farebbe davvero più nessuno! Forse neanche Sclavi.


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MessaggioInviato: sab ago 09, 2008 9:30 pm 
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Iscritto il: dom ott 02, 2005 2:00 am
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Località: ancona
Vi quoto a tutti.Bellissimo questo Color Fest.Ottimi disegni,ottimi colori ed ottime storie....oddio,ottime tre su quattro.
Quella di Ruju proprio non c'azzecca.Solo i disegni di Mari la tengono ad un livello sufficente,ma giusto quello.


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MessaggioInviato: sab ago 09, 2008 11:39 pm 
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Iscritto il: sab set 10, 2005 1:11 am
Messaggi: 29
Località: Napoli
Votato buono, ma forse sono stato un po' tirchietto (anzi quasi sicuramente)

SPOILER

Il pianeta dei morti

Sceneggiatura 7,5
Soggetto 8
Disegni 7+
Colori 8

Questa era una storia che correva lungo il filo sottile che porta a scrivere di Dylan Dog senza parlare di Dylan Dog, per non considerare poi l'ambientazione catastrofico-futurista decisamente scontata. E invece no: Bilotta dà voce ad un protagonista annichilito e sull'onda della piena involuzione, dove l'empatia topica per il diverso e l'ermaginato diventa quasi una forma di intrasingenza, fino a portare alla fine del mondo umano. Anche la fitta rete di citazioni dylaniate non è pretestuosa, bensì perfettamente funzionale alla creazione di un background realistico. La storia avrebbe meritato qualche pagina in più, e difatti si trovano delle compressioni nella sceneggiatura piuttosto evidenti (il litigio di pagina 21 ad esempio); bruttino anche il Dylan 'guascone' di pagina 25, ma tutto sommato, visto l'alto livello della storia si può chiudere un occhio e mezzo. Belli i disegni, superba la colorazione.


Videokiller

Sceneggiatura 8+
Soggetto 7+
Disegni 7,5
Colori 8

Ottima prova della Barbato, sul piano autoriale speculare alla prima storia del fest (dove il soggetto superava la sceneggiatura)... sceneggiatura che qui è un meccanismo ad orologeria (è proprio il caso di dirlo!), senza sbavature, con dialoghi secchi e privi di sfumature poetiche o da linguaggio alto, in cui la Barbato ogni tanto cade e che non sono sempre perfettamente coerenti con la storia; c'è la volontà di buggerare il lettore e l'autrice ci riesce due volte, ma questo meraviglia poco chi ha letto anche i suoi romanzi. Unico difettuccio è l'assenza di coinvolgimento emotivo del lettore rispetto alla prima storia, una carta che invece l'autrice in genere gestisce abbastanza bene ma di cui, in una storia di 32 pagine, non sente necessariamente la mancanza. Proprio nell'esaurire il racconto in una sorta di divertissement surreale, la Barbato scrive una storia pienamente Sclaviana (mi riferisco allo Sclavi da storie brevi), ma questo, per un'autrice così diversa dal papà di Dylan, non deve essere visto come un limite, bensì come un riconoscimento a giocare ad armi pari con chi ha creato il personaggio.
Stano fa un buon lavoro con i disegni, e ancor meglio fa con i colori, divertendosi a dipingere con un finto effetto acquarello; il passo in avanti rispetto al numero 100 è evidente, tuttavia, mentre lo Stano in b/n riesce a creare delle ottime atmosfere anche in storie non eccelse (v. la furia dell'upyr, poco più che discreta), nell'uso del colore non raggiunge gli stessi risultati. In più, fissazione mia, non gli perdono le digitalizzazioni dei Big Ben a pag. 41: è probabile che servissero a fornire un aspetto iperrealistico alle chincaglierie esposte, una verosimiglianza che va oltre la realtà se paragonata agli altri oggetti disegnati, ma non sembra che l'effetto abbia una sua finalità nella storia.


Il mago degli affari

Sceneggiatura 7
Soggetto 5=
Disegni 7
Colori 8-

E' una storia di puro intrattenimento. Si legge facilmente perché Ruju sa fare il suo mestiere di sceneggiatore, ma qui ha dimenticato che le 32 pag. servono a sperimentare un po' sulle trame invece di svuotare dei fondi di magazzino. Tutti i misteri sul personaggio e sull'origine delle sue abilità vengono già spiattellati a pag. 79, rendendo abbastanza inutili le seguenti, mentre un po' di riscatto lo si ottiene grazie all'ironia che invita a non prendere troppo sul serio la storia (pag. 93, ultima vignetta; pag 95, seconda), all'identità del cliente di Dylan (personalmente non c'ero arrivato), e di nuovo all'ironia dell'ultima vignetta dell'ultima tavola.
Per quanto riguarda Mari, posso solo dire che è bravo ma non mi fa impazzire... o meglio, a voler essere onesti, sul tratto di Mari mi definisco un reazionario: dopo aver letto Phoenix ho pensato di trovarmi davanti ad uno dei migliori illustratori della serie; ma da quando ha deciso di semplificare il suo stile non sono mai riuscito a perdonarlo (o a perdonare chi lo ha costretto/convinto) e quindi tendo ad essere severo verso un ottimo disegnatore che invece aveva già dimostrato di essere eccellente. Tenderini qui fa un lavoro molto buono, è evidente che si è divertito a giocare sui riflessi dell'auto sportiva di Warwick, e tutto sommato affronta una prova non facile sulle tavole di Mari: il risultato potrebbe essere considerato ottimo se non si fingesse sulla perdita complessiva di naturalezza sia del disegnatore che del colorista.


Inferno in terra

Sceneggiatura 8=
Soggetto 6,5
Disegni 8
Colori 8

Il primo concetto personificato che a me è venuto in mente, precedente alla Pace di questa storia, è stata la Hope di Totentanz (gigante n.1). Entrambe demiurgiche ed entrambe al fianco di Dylan durante tutta la storia, queste due figure hanno però un ruolo molto diverso: in Totentanz Hope aiuta Dylan a trovare il fil rouge tra tutti i suoi incubi - che poi sono gli incubi dei morti - ed alla fine anche la Speranza stessa è morte; ne L'inferno in terra invece la Pace (rectius, la madre della pace) è l'Altro visto non più come un diverso da emarginare semplicemente a causa della sua stessa diversità, ma piuttosto come incarnazione materiale di una crepa sociale, latrice dello scompiglio, e della distruzione, di valori solo in apparenza condivisi e osservati per mera consuetudine. Non è un caso che nelle prime tavole appaia con la testa coperta proprio perché si pensasse subito a una donna di religione islamica; non è un caso che la donna diventi bersaglio della violenza generata dalla paura e dalla stupidità. La storia procede benissimo per buona parte: si sente il senso di inadeguatezza di Dylan che cerca di trovare un ospedale fino all'ultimo e fa leva su un ottimismo esemplare pur di rassicurare la donna; molto bella anche la trasposizione in una città simbolo dell'occidente del contatto assurdo e costante con la morte violenta così tipico delle città mediorientali, dal mortaio sul mercato di pag. 113 al campo minato di pag. 114, che non a caso si trova in un parco giochi per bambini. Epperò Gualdoni osa troppo a pagg. 126 e 127, dove il tono diventa improvvisamente didascalico, e in cui l'autore si prende troppo la briga di spiegare i significati sottesi delle tavole precedenti; anche il Groucho finale, che ricorda da lontano quello de "il ritorno di killex", acquisisce un tono troppo da 'manifesto' e chiarisce un punto di vista già perfettamente palesato in precedenza. Qualcuno una volta scriveva che le storie vengono usate quando non si hanno parole per descrivere qualcosa: bene, Gualdoni ha imparato la lezione, ma la dimentica nelle ultime pagine.
De Angelis mi sembra faccia un lavoro di alto livello, anche se in realtà non sono in grado di giudicare le capacità di un disegnatore da una storia colorata. Aspetto altre sue prove. Per quanto riguarda i colori, pur essendo le atmosfere di Rudoni diverse da quelle di Tenderini, soprattutto per una scelta diversa delle luci, mi sembra che abbiano una tecnica abbastanza simile - almeno nei risultati - ed è anche lui promosso a pieni voti.


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MessaggioInviato: dom ago 10, 2008 4:52 am 
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Iscritto il: sab ago 27, 2005 7:04 pm
Messaggi: 1949
Mari è il cavazzano del 2000 !
hO DETTO


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MessaggioInviato: dom ago 10, 2008 4:52 am 
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Iscritto il: lun apr 07, 2008 1:41 pm
Messaggi: 1637
Località: Trieste
videokiller...lasempre più sclaviana barbaro ottimo lavoro
Sceneggiatura:8
Soggetto:8
Disegni:8,5
Colori:9

Il mago degli affari...mi dispiace per ruju ma la sua e secondo me uns buona prova ma nn hai livelli delle altre storie
Soggetto:6,5
Sceneggiatura:7(troppe didascalie dialoghi forzati )
Disegni:7
Colori:8

L'inferno in terra...ottimo lavoro di gualdoni...deangelis carino ma nn entusiasmante la storia e molto buona..
Soggetto:7
Sceneggiatura:8
Disegni:8
Colori:8,5

Tirando le somme la mia classifica e':
Il pianeta dei morti
L'inferno in paradiso exequo con videokiller
Il mago degli affari

Un bel color fest che mi ha emozionato molto..più billitta e gualdoni su dylan...
K altre storie hanno publicati su dylan billotta e gualdoni apparte cuore di zombi???


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MessaggioInviato: dom ago 10, 2008 10:31 am 
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Iscritto il: ven mar 28, 2008 10:24 pm
Messaggi: 15
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">[i]
K altre storie hanno publicati su dylan billotta e gualdoni apparte cuore di zombi???


<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">


Io di Bilotta ho recuperato da pochissimo,la Dottrina, e posso assicurarti che è una miniserie eccezionale, disegnata da Di Giandomenico, inoltre anche il volume di Giulio Maravilgia,sempre realizzato in coppia con il disegnatore.
Comunque se vai al sito di Comicus: http://www.comicus.it/index.php
Trovi uno speciale dedicato a Bilotta.
Mentre per quanto riguarda DI Giandomenico, ho letto che ha disegnato e anche sceneggiato una miniserie dedicata alle origini del personaggio di DareDevil dal titolo "Battlin' Jack Murdock" per la Marvel Comics, e che uscirà per la Panini ad Ottobre, inoltre un fumetto dal titolo "Oudeis" che la critica di internet definisce capolavoro.
Vedrò di recuperarli, mi incuriosisce questo autore che oltre a saper disegnare, scrive anche, appena recuperati questi, vi dirò se ne vale la spesa.


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