Cravenroad7

Cosa si aggira per i campi di Ancient Rock? Tutti lo chiamano il Druido, sacerdote di antiche divinità sanguinarie. Si nutre di odio e alimenta le faide e i rancori del piccolo paese, è un fantasma omicida che celebra un eterno rito di fertilità. Dylan Dog deve affrontare i poteri più oscuri della natura stessa, dèi della terra che concedono agli uomini i frutti del raccolto... ma chiedono un tributo di sangue!

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Albo medio

storia 6
disegni 8
tot.7

lo so, piace solo a me.

Un pasticcio, uno dei tanti, di quando Ruju era costretto a fare gli straordinari e per questo ci ha rovinato.

brutto,l'ho letto tre giorni fa e gia non me lo ricordo

questo albo è stato significativo.
Capii che Ruju stava rovinando il personaggio.
Me lo ricordo troppo come albo di rottura dal passato glorioso di Dylan ed un periodo grigio.

l'ho preso ieri in collezione book. a me è piaciuto dai non è male.

la più sottovalutata di sempre e chi tradisce le attese è quel Freghieri svogliato per un decennio. E non è che prima fosse chissà che cosa.

Mai piaciuto come albo... non riesco a difenderlo...

Questo è eccome un albo sottovalutato!!

Certo non è un capolavoro... ma la trovo decisamente meritevole di stare tra le migliori dell'autore...

L'atmosfera tetra della campagna è resa perfettamente, Dylan è ben attivo nella storia e i dialoghi secondo me sono trattati in maniera persino brillante...Groucho in particolare è ottimo (ma non è una novità... Ruju lo ha sempre saputo usare)
Il prologo al tempo mi aveva messo i brividi..così come le scene notturne in cui il druido andava a colpire..

Freghieri ottimo..finale a sorpresa assolutamente azzeccato, che spiega molte cose...

Voto 7.5

Le mie 100 storie preferite di Dylan Dog: posizione n°73



Il druido, mensile n°160, dicembre 1999

Testi di Pasquale Ruju
Disegni di Giovanni Freghieri

Cosa si aggira per i campi di Ancient Rock? Tutti lo chiamano il Druido, sacerdote di antiche divinità sanguinarie. Si nutre di odio e alimenta le faide e i rancori del piccolo paese, è un fantasma omicida che celebra un eterno rito di fertilità. Dylan Dog deve affrontare i poteri più oscuri della natura stessa, dèi della terra che concedono agli uomini i frutti del raccolto ma chiedono un tributo di sangue!

L'albo più sottovalutato in 25 anni di DyD. Scelte illuminate dal virtuosismo cronologico che farà le fortune della Barbato alla beffarda miricia tra i menhir cui Freghieri contrappone il cozzare svogliato ma mirato di idillio e tenebra. Nel mezzo il maniaco in falce, costume e crani sfondati di coppiette paravento di raccoglitori posseduti dal'esigente terriccio quali la vendicativa carrozzina committente e la famiglia ospitante.

Non capisco sinceramente il motivo per cui questo albo sia così disprezzato. Non ha grandi difetti, anzi secondo me non ce ne ha, se non quello di non essere propriamente entusiasmante. Sono convinto che quando Ruju scrive una storia semplice, come questa, ci azzecca quasi sempre.
Le atmosfere da claustrofobiche a inquientanti sono rese bene dai giochi di luce di un grand artista come Freghieri, che qui non mi sembra poi neanche tanto svogliato, ha fatto molto molto molto di peggio. (Il prezzo della morte)

no dai! Nemmeno io capisco questa durezza! Concordo con ilvecchio
Questa storia non è per niente male!

Un buon albo...

Comprato e letto oggi. Devo dire che personalmente adoro Freghieri (lui e Brindisi sono tra i miei disegnatori preferiti) e quindi già questo dà una spinta in più all'albo. Di per sè mi sembra un albo abbastanza buono, e i commenti precedenti mi sembrano eccessivamente duri! La storia in sé non è niente male, soprattutto il finale Tuttavia, un albo abbastanza buono: 6,5

Albo ben sotto la sufficienza.

S
P
O
I
L
E
R

Buona la narrazione non lineare (l'inizio con Dylan prigioniero, senza che il lettore sappia come è successo) e buono il personaggio del ricco possidente mutilato e rancoroso.
Ma come 'giallo' l'albo proprio non sta in piedi!

E' il tipico giallo 'rujano', con una discreta atmosfera ma pieno di buchi, forzature e assurdità dal punto di vista strettamente narrativo.
Che il colpevole fosse la madre non ha nessuna importanza : è evidente dai dialoghi che padre e nonno erano coinvolti e complici. Il colpevole poteva benissimo essere uno degli altri due (magari Dylan poteva trovare una pipa anzichè un pettine...) e nulla sarebbe cambiato.
Idem per il druido: se anzichè il maggiordomo fosse stato il poliziotto non sarebbe cambiato nulla.

Assurdo il personaggio della ragazza, la regina degli imbecili! Benchè da sempre abbia vissuto tutti i giorni fianco a fianco con fanatici assassini che periodicamente fanno sacrifici umani rituali non si è mai accorta di NULLA!
Assurdo che i poliziotti, nonostante le numerose perlustrazioni, non abbiano trovato il sito megalitico - con un bel buco proprio in mezzo! (Non ne posso più di storie con poliziotti più idioti dei miliziani di Brendon!).

Bocciato.