Le mie 100 storie preferite di Dylan Dog : posizione
n°66 Morte a domicilio, mensile n°152, maggio 1999
Testi di Pasquale Ruju
Disegni di Giampiero Casertano
Di porta in porta, per vendere sempre lo stesso aspirapolvere. Affrontando i rifiuti, la meschina ostilità e lo scherno di vecchie signore inacidite. Dura la vita del commesso viaggiatore! Timothy Penderwhile non ne può più, deve uscire da questo quotidiano orrore e forse ha trovato chi può aiutarlo. è una voce che risuona nella sua testa, una voce che sa sempre cosa fare e che gli dice che adesso è tempo di uccidere!Il K2 rujano, un'oasi per buongustai in un periodo aridissimo: Sclavi in decadenza cattocomunista, Medda centellinato, lo stesso Ruju tra primigeni successi e incredibili cazzate, l'unica nota lieta nelle grazie di Brendon e Magico Vento galeotti i rispettivi creatori. Ce ne voleva di sensibilità per rendere credibili e godibili un aspirapolvere killer e una videoteca infestata; con il demone maialone del Madagascar Ruju segue la lezione di Ferrandino in
Il signore del silenzio n°39 quindi non commette gli errori che in futuro Faraci non avrà vergogna di reiterare vedi
Il grande sonno n°217. L'esordio di Ruju sulla serie regolare
Il richiamo della foresta n°128 è parecchio indicativo dell'interessante contaminazione africana, sclavianamente
Maledizione nera n°76 docet. Tanti elementi convergono all'exploit: Geraldine Rowling la giornalista è una simpatica girlfriend, Groucho è persino fondamentale. Timothy Penderwhile è il miglior personaggio inventato da Ruju e riflettendoci cugino tutt'altro che lontano del maggiordomo di
La casa dei fantasmi n°211 altro riuscitissimo. Entrambi interpreti di uno splatter raffinatamente dissacratorio dei paletti bonelliani, destinato ad una plateale autodistruzione; di stragi di poliziotti come quella nel finale non se ne vedevano dai tempi di
Il male n°51. Penderwhile strizza l'occhio ai classici lupi solitari o agnelli alienati. Il richiamo è pure al classico filone di
Gli uccisori n°5; i lavoratori sono gli uccisori posseduti da un demone o un tumore sociale che non discerne il lavoro dallo sfruttamento, la soddisfazione dall'insoddisfazione. Meglio le pittoresche casalinghe di Ruju che l'elitè di escort di
Il marchio rosso n°52 uno degli Sclavi più ebeti. Altri echi di classicità ? Il depistaggio tragicomico, ricorrente soprattutto nei primi capolavori di Sclavi. Bloch! E se va bene Bloch va bene anche Dylan. Mrs Penderwhile ricorda Mrs Scorsese piuttosto che uno dei tanti mostri materni sclaviani. Casertano determinante. Copertina memorabile.