mi scuso coi mod (specialmente con imp che a 'ste cose ci tiene,ma so che mi capirà) per eventuali parole scurrili,dovute al narrato di un'esistenza tortuosa.
premesso che a me studiare è sempre piaciuto,anche fare i compiti a casa, forse a causa di problemi legati alla mia condizione di figlio unico con madre iperprotettiva.la casa era praticamente il mio cosmo unico.
elementari: avevo una sola maestra,ricordo che in quinta si parlava di integrarne altre due, ma tutti i genitori spinsero perchè ciò non avvenisse.La mia maestra era molto old school,roba tipo: scocciare la bocca a chi parlava troppo, legare alla sedia (sempre tramite nastro adesivo)chi si muoveva troppo; io scordavo spesso gli accenti, una volta me ne lasciò uno gigante con pennarello indelebile sulla mia fronte,da allora non ho mai più sbagliato un accento.a me comunque piaceva la maestra fabbri,ora da quello che ne so è un'attivista della lotta contro i tumori,e ciò dimostra che non era una donna cattiva.per il resto in classe ero una sorta di gesu cristo che porge l'altra guancia e anche l'altra chiappa, infatti ancora conservo nel culo (nella parte destra del mio gluteo) un pezzo di plastica di una grappetta che un mio compagno mi ruppe all'interno di esso infilzandomela.cosa che se accadesse adesso la grappetta dal culo glie la farei arrivare in trachea.
medie: cortisone.allergie.
ero un bambino asmatico a causa di reazioni allergiche legate ad acari e graminacee.
la cura con cortisone e antistaminici mi aveva gonfiato come un cirrocumulo di lardo.
non è che studiassi tanto alle medie,poi arrivò un professore di educazione artistica, in seconda media,che mi chiamava pastasciutta.è facilmente sciibile la reazione a catena di prese per il culo che poi si creò tra tutta la classe.avvenne perciò che nell'estate tra la seconda e la terza io decisi di smettere di mangiare,complice anche lo sviluppo del mio corpo (peli,barba,uccello, cose tipiche dell'adolescenza), io perdevo chili come un soggetto vessato dall'agire dell'ormone dht i capelli.l'unico problema è che da esagerato maniacale quale sono, smisi completamente di mangiare. quando avevo fame andavo al cesso e mi ingozzavo di dentifricio.tornai il primo giorno di terza che ero un metro e ottantacinque e pesavo quarantacinque chili.quella mia rinascita fu parallela al mio rinascere scolastico.feci gli esami e presi ottimo.ma il cervello ne aveva risentito.
superiori: dire che lo scientifico era uno spasso è poco.non sono mai stato un trascinatore,un leader,un tipo al quale le ragazze scrivevano nei cessi "bono", ma quel grondare di vita mi piaceva.c'è da dire che ero uno studente modello,complice anche la mia viscitudine che a causa delle mie insicurezze psicologiche si faceva strada,roba tipo "teacher's pet",un mix di falsità,leccaculismo e sorriso splendente che mi aiutò nel mio iter scolastico.l'incantesimo con la classe (che già per siffatti motivi non è che mi adorasse, anche se io passavo tutto a tutti -tipo agli esami ho fatto la terza prova di inglese a 7 persone inventandomi 7 short stories differenti-) si ruppe definitivamente in 5a superiore.durante la gita a berlino eravamo assieme ad una classe piena di fighe, io, nella mia vita, qualunque casino che ho combinato è da legare alla figa.perchè io ci perdo la testa se una ragazza mi piace,ci perdo la dignità, ci perdo la faccia.insomma, c'era una tipa che mi piaceva e io, ubriaco come un mostro di bomarzo, non so bene perchè, inizio ad agitarmi interiormente.all'epoca avevo un vhs di marilyn manson dove egli spaccava una bottiglia di vino nel cesso di un backstage,fatto sta che ebbi la brillante idea di replicare la graziosa scenetta.eravamo fumati ed ebbri in questa camera di albergo squallida e per tale motivo bellissima.la ragazza da me bramata faceva le moine ad un altro,io prendo una delle tante bottiglie di birra e mi reco al cesso, nel marasma assoluto nessuno se ne accorge,mi viene l'idea geniale di imitare la rockstar,sbatto la bottiglia nella tazza,la bottiglia rimane intatta,il cesso si apre a metà.esco. nessuno si è accorto di niente.ho la brillante idea di raccontare tutto l'accaduto a quello che fino ad allora credevo il mio migliore amico.lo prego,certo che essendo il mio migliore amico non mi tradirebbe mai,di non dire niente a nessuno della cazzata da me fatta.il giorno dopo insceno un'inenarrabile cazzata sul fatto che secondo me il danno sarebbe stato fatto da esterni (un mio compagno di classe aveva portato in camera due pakistani per comprare il fumo e tutti li avevano visti), tutte le classi riunite mi guardano male,il mio migliore amico me l'aveva messa nel culo,io mi ero trasfigurato nell' acmè della stronzità.il top dei rifiuti sociali.capì allora che l'amicizia non esiste.forse perchè sono troppo difficile per essere amico di qualcuno.capì che la vita essendo merda occorre essere vissuta in qualità di merde.
università:quattro bambini viziati accessoriati di bancomat dei genitori a bologna.in via borgonuovo.il dams,almeno per me.la laurea triennale nel duemilaquattro di organizzatore musicale,lo stesso anno il mio primo contratto discografico.la mia prima tourneè.cazzo gabri siamo un passo da avercela fatta.
poi ho mandato tutto a puttane. come sempre nella mia vita.
ma oggi mi fa meno male.
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