Cravenroad7

Sicuramene il primo mi ha emozionato di più, ma anche questo rimane su livelli qualitativi buoni...Però serve qualcosa in più che mi accenda l'entusiasmo!!!

Speriamo nei prossimi numeri...

Prima di tutto, ci tengo a dire che l'albo è ben sceneggiato, si legge piacevolmente e non fatica troppo a superare la sufficienza. Però si ferma lì, a parer mio. Stavolta Ambrosini gestisce meglio le 130 pagine, però ho comunque l'impressione che per raccontare la vicenda sarebbero bastate anche le canoniche 100. Un passo in avanti sembra essere stato fatto per quanto riguarda la caratterizzazione del personaggio principale: lo sento ancora lontano, ma non escludo di riuscire a familiarizzare con lui, poco alla volta; il rapporto tra Dix e Annika, invece, rappresenta IMO uno dei punti deboli dell'albo: è solo il secondo numero, eppure già trovo che il tira e molla fra i due sia stucchevole e sappia di deja-vu. La vicenda gialla è priva di particolare interesse, e il colpo di scena, come giustamente notato da Dario, è tale solo per modo di dire: davvero c'è qualcuno che nutriva dubbi sull'identità del colpevole? Non che si tratti di un peccato capitale, perché per fortuna <i>La stanza del giaguaro</i> ha altro da offrire, e così, tra una sequenza onirica e qualche interessante spunto sulla cultura "india" (con tanto di immancabile confronto con quella occidentale), la lettura procede senza grossi intoppi: è tutto risaputo, ma non privo di piacevolezza. Certo che 'sto <i>Jan Dix</i> fatica a prender quota... Ma del resto, due numeri sono pochi per trarre conclusioni, e ad Ambrosini do volentieri fiducia.

Gran lavoro di Camagni, specie per quanto riguarda l'inchiostrazione. In alcune vignette Dix è un sosia perfetto di Jeremy Irons, molto più di quanto non fosse nel primo numero. E tra due mesi, Bacilieri! [:p]

Appena finito di leggere, e devo dire di essere rimasta meno soddisfatta rispetto al primo numero. Ci penso un po' su... Diciamo che trovo fondate le critiche che fin qui avete mosso. Comparto grafico notevolissimo, comunque.

Altro piccolo errore: nel finale (p. 128) Mamerick diventa commissario, dacché a p. 64 lo avevamo lasciato ispettore...

A parte le sviste da voi elencate, la storia è stata molto intrigante e ben scritta. I disegni poi sono perfetti, da notare che ad ogni inquadratura su Jan Dix che è stata fatta, Irons è percettibile sempre (il profilo e le varie espressioni sono sempre dettagliatissime) particolare questo che non è sempre presente nei fumetti.
Mi ha un pò deluso quando l'aspetto giallo, e diciamo così "realistico" svelato sul finale, fa crollare a pezzi la parte mistica che pervade tutto l'albo.

Più o meno, stesso parere di rimatt: la perizia tecnic assicura la sufficienza, ma non c'è quel quid che faccia davvero decollare la serie. La parte più interessante dell'albo è quella amazzionica, imho.

Un paio di considerazioni spoilerose:

1)La vicenda gialla è davvero troppo esile. prevedibile, e l'avete detto tutti, ma anche superficiale: per caritò, non che pretenda chissà quale realismo, però, dopo il modo fortuito e pretestuoso con cui Dix arriva alla soluzione del caso, che alla fine la tipa confessi senza che Dix abbia in mano mezza prova, mi sembra davvero esagerato.
In fondo la trama gialla dovrebbe essere più che altro un pretesto per parlare d'arte, però il guaio è che finora non è uscito niente di particolarmente profondo.
2)La love story la trovo pure piuttosto perplimente (cit.).
A parte che è troppo clichettosa, ma soprattutto i comportamenti sono illogici.
Annika che si ingelosisce da subito di una a cui Dix ha a stento detto buongiorno (ma si vede che lo conosce bene), e questa, che pure sa che Annika sia la fidanzata di Dix, si stupisce a pag.124 che lei la odi.
Ma il peggio è Dix stesso: voglio dire, anche se a me piacciono i "puri", non mi sconvolge che tradisca la ragazza... ma Dix più he altro mi dà l'imprssione di essere uno troppo tonto per imprimersi nella mente il semplice concetto per cui se hai una ragazza non la tradisci, o almeno fai un debole tentativo per non farti scoprire. Che senso ha presentarsi da Annika con Karin? e poi dirle "mi manchi"? boh...

Mi accodo ai commenti.
Anche per me questa e' una buona storia, con qualche baco, ma leggibile, godibile, con buoni spunti. Il personaggio anche ora pero' stenta un po' a coinvolgermi...
Il primo episodio mi era invece sembrato una bozza troppo ingenua... un work in progress...
Faccio ora una domanda (forse stupida [:D]) tipica del lettore di fumetti che aveva apprezzato il personaggio precedente: era necessario chiudere Napoleone?

Ai posteri l'ardua sentenza... o meglio... ai prossimi episodi![:)]

Beh, se l'hanno fatto era necessario. Da un punto di vista economico.

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Triss</i>
<br />Beh, se l'hanno fatto era necessario. Da un punto di vista economico.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Risposta corretta[;)]

La mia questione a questo punto è: riuscirà Jan Dix lì dove Napoleone ha fallito? Ovvero, riuscirà ad acaparrarsi più lettori? [?]

Mi rispondo da solo...: la domanda perde il tempo che trova, nel senso, saranno solo i dati di vendita a darci questa risposta...
Di sicuro, da questo punto di vista, quello del mercato/delle vendite, ha un vantaggio rispetto a Napoleone. Napoleone era -diventata- una serie senza scadenza, Jan Dix è una miniserie, quindi, male che vada, l'editore non la fa proseguire...

Magari c'è anche questo secondo motivo: gli autori di Napoleone hanno ritenuto che il personaggio avesse esaurito il suo ciclo creativo, e fosse meglio ripartire con nuovi stimoli ed un nuovo progetto. Dico questo perchè la motivazione economica regge fino a un certo punto: Jan Dix non penso proprio venderà più di Napoleone.

Aggiungo che Carlo Ambrosini a Mantova mi diceva che stava lavorando a Dix già durante gli ultimi 2 anni di uscita di Napoleone.

Ma alla fine in questo albo che è successo? L'ho letto, ma non me lo ricordo...

Bò, ci son delle tigri che prendono vita e girano per la città... tralaltro idea copiata.

Bò, veramente sono giaguari ed in realtà ne è solo uno... sull'idea invece hai parzialmente ragione.

bè quindi non ti dico che ero sarcastico perchè già l'avrai capito :---l

Bah..
IMO una storia che si fa leggere, ben sceneggiata (nonostante qualche cosa lasci perplessi), ottimi disegni... e pure questo Dix continua a non sorprendermi, assolutamente. Come il primo albo, anche questa stanza del giaguaro è una buona storia (non ho mai preteso troppo dalla parte gialla dell'albo) ma niente di speciale. Il prossimo numero lo prenderò perchè devo essere sincero mi ispira, ma se si rivelerà come questi due, probabilmente mollo.