Cravenroad7

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# 262 - L'incendiario
Insufficiente (1-4) 8%  8%  [ 3 ]
Mediocre (5) 16%  16%  [ 6 ]
Accettabile (6) 24%  24%  [ 9 ]
Buono (7-8) 46%  46%  [ 17 ]
Ottimo (9-10) 5%  5%  [ 2 ]
Voti totali : 37
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MessaggioInviato: sab giu 28, 2008 1:58 pm 
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Iscritto il: gio mag 29, 2008 9:23 pm
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L'incendiario:

storia: 7
disegni: 8
tot. 7,5 BUONO
S
P
O
I
L
E
R

La storia inizia ,IMO, in un modo molto affrettato : La dama va de dylan gli parla dell'incendio e dopo poco lo catapulta in un altro tempo e in un altro luogo per cercare di nn far accadere quello che ormai è successo.
Poi praticamente metà albo è inutile dato che si parla del ambiente scolastico con qualche piccola interferenza di chance (la dama mascherata).
Comunque questa vita scolastica è descritta molto bene e in modo molto scorrevole : compaiono personaggi classici (la fidanzatina, il bullo , il falso amico, la prof odiosa , la prof simpatica ecc...).
Infine è molto bello il finale quando tutti si salvano tranne dylan alias nil nobody[^] che brucierà vivo a pag. 96.
Niente paura il nostro mito non è morto , ma quello che è successo è stato solo un modo per tornare nella sua dimensione

Tutto sommato la sceneggiatura e il soggetto sono 7 BUONO, i disegni sono eccellenti 8.


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MessaggioInviato: sab giu 28, 2008 2:14 pm 
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Iscritto il: lun mag 19, 2008 10:59 pm
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Concordo in parte con MALA , però io considero il finale un po' forzato[|)] e buttato la...
Voto finale: Eccellente!!! Troppo bella la descrizione dell'ambiente scolastico[^]


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MessaggioInviato: sab giu 28, 2008 8:22 pm 
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Iscritto il: mar giu 12, 2007 12:09 am
Messaggi: 937
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by simone</i>
ha citato le opere di Edward Hopper ed in particolare il quadro "Nighthawks" che Tiziano Sclavi indicò a Giampiero Casertano per raffigurare alcune scene di "Memorie dall'invisibile".

<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Ecco, questa era una cosa che non sapevo[:)]


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MessaggioInviato: dom giu 29, 2008 3:56 am 
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Iscritto il: mer gen 14, 2004 5:00 am
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Spermatozoo n?1</i>
<br /><blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by simone</i>
ha citato le opere di Edward Hopper ed in particolare il quadro "Nighthawks" che Tiziano Sclavi indicò a Giampiero Casertano per raffigurare alcune scene di "Memorie dall'invisibile".

<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Ecco, questa era una cosa che non sapevo[:)]
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
Solo che questa citazione è stata esplicita..quella di Tiziano implicita..che è un po più d'autore [^]

Ripeto cmq il mio grande voto 8 a questa storia![:p]


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MessaggioInviato: dom giu 29, 2008 5:19 am 
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Iscritto il: mer nov 21, 2007 2:07 am
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Interessante. Si respira, anche se alla lontana, uno stile Sclaviano. Storia molto molto interessante. Credo che dovrei rileggerla un'altra volta per apprezzarla maggiormente, comunque sia voto un bell'8 anche io.


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MessaggioInviato: dom giu 29, 2008 8:44 am 
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Iscritto il: mer ago 01, 2007 1:27 pm
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Evvai[:D][:D][:D]

Anche questo mese è stata "promossa" questa storia...[8D]

Il futuro di Dylan Dog incomincia a promettere bene[;)]


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MessaggioInviato: dom giu 29, 2008 8:56 am 
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Iscritto il: mer nov 21, 2007 2:07 am
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Beh, devo dire che gli ultimi due albi stanno risalendo in fatto di qualità.


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MessaggioInviato: dom giu 29, 2008 9:06 am 
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Iscritto il: mer nov 21, 2007 2:07 am
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by MALA</i>
<br />L'incendiario:

storia: 7
disegni: 8
tot. 7,5 BUONO
S
P
O
I
L
E
R

La storia inizia ,IMO, in un modo molto affrettato : La dama va de dylan gli parla dell'incendio e dopo poco lo catapulta in un altro tempo e in un altro luogo per cercare di nn far accadere quello che ormai è successo.
Poi praticamente metà albo è inutile dato che si parla del ambiente scolastico con qualche piccola interferenza di chance (la dama mascherata).
Comunque questa vita scolastica è descritta molto bene e in modo molto scorrevole : compaiono personaggi classici (la fidanzatina, il bullo , il falso amico, la prof odiosa , la prof simpatica ecc...).
Infine è molto bello il finale quando tutti si salvano tranne dylan alias nil nobody[^] che brucierà vivo a pag. 96.
Niente paura il nostro mito non è morto , ma quello che è successo è stato solo un modo per tornare nella sua dimensione

Tutto sommato la sceneggiatura e il soggetto sono 7 BUONO, i disegni sono eccellenti 8.

<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Si, concordo sull'inizio affrettato che ha fatto storcere il naso anche a me. Avrei gradito più vignette della situazione, con Dylan dapprima da solo e poi con la presenza di Chance.
Il voto che avrei dato è 7 e mezzo ma ho arrotondato con otto.
L'albo l'ho letto ieri sera, massacrato dalla stanchezza e quindi non l'ho proprio gustato, ma in questi giorni darò un'altra letta e dirò meglio la mia.


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MessaggioInviato: dom giu 29, 2008 11:12 am 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
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Località: Verona
Ho sempre sostenuto che De Nardo è un bravo autore mai entrato in sintonia con Dylan Dog, e quest'albo sembra darmene conferma: la miglior prova dylaniana dello sceneggiatore è un albo in cui Dylan non c'è. Si potrebbe discutere a lungo sull'opportunità di pubblicare storie come questa sulla serie mensile, dove il vero Dylan compare sempre meno (si veda l'anti-Dylan del terribile <i>Saluti da Moonlight</i>), ma rimane il fatto che <i>L'incendiario</i> è una lettura piacevole, divertente, sottilmente inquietante. In più, ad alcuni interrogativi non viene data risposta, e al momento di chiudere l'albo il lettore è lasciato in una situazione di sospesa incertezza: un bel valore aggiunto, IMO. Insomma, m'è sembrata una bella storia. E, per essere onesti fino in fondo, l'assenza dell'Indagatore dell'incubo non significa che l'albo non sia "dylaniano": anzi, forse lo è di più di <i>Il gran bastardo</i> o <i>24 ore per non morire</i> (discrete sceneggiature di De Nardo penalizzate dalla scarsa attinenza con il mondo del nostro Dylan).

Su Brindisi non c'è molto da dire: ottimo come sempre. Mediterò ancora qualche giorno sul voto da assegnare a <i>L'incendiario</i>, ma credo che difficilmente scenderò sotto il buono: è stata una piacevole sorpresa, per il quale il tanto bistrattato (anche da me) De Nardo si merita dei sinceri complimenti.

Riguardo all'identità di Chance, anch'io punterei su [spoiler]Nil[/spoiler], se non fosse che Dylan le si rivolge più volte usando il femminile. Detto questo, la storia rimane notevole anche senza conoscerne l'identità. [;)]


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MessaggioInviato: dom giu 29, 2008 11:33 am 
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Iscritto il: mer apr 02, 2008 5:37 pm
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Ho votato 6.
Il soggetto è bello e la storia mi sembra scritta sufficientemente bene, però non è quello che mi aspetto da Dylan Dog.
La descrizione dell'ambiente scolastico mi è sembrata un po' stereotipata e poco interessante. E' necessaria per come è stata improntata la storia, ma non l'ho trovata molto in tema con il fumetto in generale. Avrei preferito che fossero state fatte scelte diverse all'interno dello svolgimento della storia.
I disegni sono belli, voterei 7.


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MessaggioInviato: dom giu 29, 2008 10:06 pm 
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Iscritto il: dom ott 08, 2006 12:46 pm
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SPOILER

a) Chance è Anna Flyte. Lo si capisce dalla spiegazione riguardante il quadro coperto in casa della professoressa. Inoltre la professoressa [è/sarebbe] la prima vittima del secondo incendio, nonché la sua esecutrice materiale, per quanto involontaria, [avendo dato/avendo potuto dare] il via al fenomeno del flashover. Naturale che sia lei ad andare a chiedere l'aiuto dell'alter ego Dylan Dog.

b) Nil Nobody. Cognome dal significato trasparente, come il nome per chi mastica un po' di latino: <i>nil</i> o <i>nihil</i>, che vuol dire "niente". Praticamente "niente e nessuno". Insomma, si poteva fare un po' di meglio...

c) Sono sempre più convinto che basti davvero poco per [soddisfare/raggirare] il lettore di Dylan Dog. Non che la sceneggiatura non lo meriti, ma è la classica "sceneggiatura De Nardo" leggermente virata sul paranormale, quindi non capisco chi dice che è la migliore sceneggiatura dell'autore se praticamente è la sceneggiatura tipo di molte storie dell'autore! In "Saluti da Moonlight" basta un Dylan musone e degli uomini ingrigiti e insoddisfatti per rendere la storia un capolavoro (sempre salvaguardando il buono, che immancabilmente c'è, della storia. Ma insomma, che esagerazione!) In questo caso De Nardo fa una storia alla De Nardo, solo con uno spettro ustionato e un ragazzo fragile e insicuro e "L'incendiario" diventa la migliore prova di De Nardo! (sempre salvaguardando il buono, che immancabilmente c'è, della storia). A questo punto ben venga un albo come "Il feroce Takurr", che non scende a patti col lettore e non lo vuole compiacere, ma ciò nonostante resta un'ottima prova!

d) Allora, si sa che Dylan deve evitare un incendio e non si è sicuri dell'identità del piromane: questi elementi dovrebbero innescare un giallo, ma durante la storia non ci si pone minimamente il problema di seminare indizi sugli altri personaggi per creare la tensione della "scoperta del colpevole" e per distogliere il lettore dal fatto che il piromane possa essere veramente Nil. Le pagine scorrono con una limpidità disarmante (forse troppo) sulla storia liceale dei protagonisti, senza che durante tutta la vicenda aleggi l'ombra del sospetto su nessuno. Eppure le premesse c'erano! Poteva essere Jeembo, vittima del sistema scolastico in cui non era integrato e su cui nutriva spirito di rivalsa; poteva essere Kyle, per vendicarsi del suo ritiro dalla scuola da parte dei genitori; poteva essere Peggy, incapace di reggere la tensione delle aspettative che lei stessa e gli altri nutrivano nei suoi riguardi, etc. etc. etc. Invece niente! La vicenda parla di bigliettini, compiti copiati, punizioni in biblioteca, minacce... i professori buoni/cattivi i compagni pettegoli/elitari, la classica ragazza rampante che se la fa col "tipo sbagliato" (Nil), il classico Sansone, il classico alternativo, i genitori che decidono la vita dei figli, gli appuntamenti di nascosto, gli sguardi scambiati... stereotipi, così come la vicenda (però devo dire che in qualche modo, che ancora non ho capito, De Nardo riesce a rendere interessanti e "coerenti" i suoi personaggi, nonostante le ovvietà).
Unica nota veramente positiva è l'aver appreso nel finale che il piromane era stato sempre proprio Nil.

Bella l'idea dell'alter ego per una volta "cattivo" (Nil) di Dylan Dog: il Dylan Dog che ha ceduto e che si è lasciato sopraffare, lo sconfitto. Banalizzato il ricorso al tema degli infiniti universi paralleli con infiniti Dylan che hanno fatto cose diversificate, come sposarsi o addirittura non essere mai nati. Banalizzato anche il finale con la morale "ma Nil continuerà a vivere dentro di me" e tutte le cose che ne conseguono. Già visto, già detto (anche se, ribadisco, De Nardo riesce comunque a rendere interessante il già visto e il già detto).

La figura di Chance non mi ha entusiasmato particolarmente, non tanto perché non sia stata giostrata in modo adeguato (anzi, anche più che adeguato), quanto per una mancanza di originalità di fondo: dopotutto, una figura incappucciata, ipotesi parallele... mi ha ricordato troppo, ma questa non è colpa di De Nardo, "La scelta" di Barbato.

Poi sto tanto a criticare la scorrevolezza della vicenda, ma in realtà non deve essere semplice ottenere una tale impressione di linearità, e qui la bravura si vede. Il problema è che il proposito è riuscito troppo bene.

Bella l'immagine finale di Nil/Dylan ustionato.


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MessaggioInviato: dom giu 29, 2008 10:06 pm 
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Iscritto il: dom set 09, 2007 7:41 pm
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by OmbraLuce</i>
<br />Beh, devo dire che gli ultimi due albi stanno risalendo in fatto di qualità.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Quoto assolutamente. Questi ultimi due albi stanno facendo ben sperare... se non avessi letto le recensioni del maxi (che ancora non ho letto) [xx(]


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MessaggioInviato: dom giu 29, 2008 10:41 pm 
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Iscritto il: sab lug 03, 2004 10:42 pm
Messaggi: 11094
<font size="4">SPOILER</font id="size4">





<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Dario84</i>
a) Chance è Anna Flyte. Lo si capisce dalla spiegazione riguardante il quadro coperto in casa della professoressa. Inoltre la professoressa [è/sarebbe] la prima vittima del secondo incendio, nonché la sua esecutrice materiale, per quanto involontaria, [avendo dato/avendo potuto dare] il via al fenomeno del flashover. Naturale che sia lei ad andare a chiedere l'aiuto dell'alter ego Dylan Dog.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
Mi sembra che la tua interpretazione non sia da sottovalutare.[;)]
Tuttavia, alla luce della stessa, non si comprende perché a pag. 98, prima vignetta, Dylan riferendosi a Chance dica: "(...) Vorrei chiederle: dov'è Peggy? Dove sono Jeembo, Kyle, <b>la professoressa Flyte</b> ecc.?"
Se Dylan, inoltre, ricorda tutta la vicenda di Nil Nobody, come afferma nel finale, rammenterà anche la spiegazione del quadro coperto, e quindi saprebbe anche, in questa dimensione, chi è chance!
Eppure, pare non saperlo.


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MessaggioInviato: dom giu 29, 2008 10:52 pm 
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Iscritto il: dom ott 08, 2006 12:46 pm
Messaggi: 4831
SPOILER

Dal mio punto di vista:
alla fine della storia, dopo il salvataggio dall'impiccagione, Dylan prende il possesso del corpo di Nil, sventando l'incendio.
Avendo sventato l'incendio salva il mondo di Branford, inclusa Anna Flyte, che quindi non è mai diventata Chance. E poi non sta scritto da nessuna parte che Dylan sappia chi è Chance!

Riguardo il secondo punto, Nil non sa chi sia il personaggio incappucciato. Il lettore lo sa, in virtù dell'antefatto dialogico fra Chance e Dylan, ma per Nil Chance resta una figura incappucciata che gli appare di tanto in tanto (giustamente per lui non avrebbe senso capire che è la professoressa, non essendo ancora avvenuto l'incendio nel "secondo" mondo di Branford, ed essendo la professoressa ancora in vita al tempo in cui l'incendio ancora non è accaduto).

In conclusione, né Dylan (punto 1), né Nil (punto 2) sanno chi è Chance, ma lo sa il lettore in virtù della spiegazione fornita all'interno della'albo. [;)]


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MessaggioInviato: lun giu 30, 2008 5:51 am 
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Iscritto il: mer nov 21, 2007 2:07 am
Messaggi: 1330
<font color="red"><b>SPOILER</b></font id="red">
Anch'io ho capito, come Dario, che Chance fosse la professoressa, proprio dalle vignette del quadro che ritraeva il suo sogno di vedersi riflessa allo specchio in quel modo.
Sul fatto della suspance mancata, come detto sempre da Dario, io credo che la stessa storia non sia stata impostata sull'idea del giallo, in quanto sin dall'inizio sono state messe le carte in tavola sulla piromania di Nil. E' stato Nil ad appiccare l'incendio, addolorato per gli eventi, tornando nel suo anormale stato di piromane.
Sicuramente con un pò di suspance in più a mo' di giallo sarebbe stato un albo più colorato, ma sarebbe stata una storia diversa ed impostata diversamente. Ad essere sincero sono anche un pò stufo dei gialli, in quanto di gialli ce ne sono stati un pò troppi, mesi e mesi.

Non mi ha dato molti problemi la quasi assenza di Dylan e la totale di Groucho, se non per citazione. Per un albo solitario ci può anche stare.
Di per se l'albo non mi ha annoiato, non ho saltato alcuna vignetta, ho letto il tutto con molta attenzione. Non si grida al capolavoro, non si grida all'eccellente seppur io abbia votato proprio eccellente, ma si supera il buono. 7 e mezzo è il voto ideale.
Un buon De Nardo, non si può di certo negare.

<font color="red"><b>/SPOILER</b></font id="red">

Arrivederci al prossimo albo.


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