Cravenroad7

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Bo.82</i>
<br />voto: 7
Di Gregorio dimostra per l'ennesima volta di essere un autore capace di emergere dal mare dei nuovi autori affiorati negli ultimi anni sulle pagine di Dylan, in quello che credo ormai si possa definire il post-Sclavi (scriverà ancora per Dylan Dog e me lo auguro, perchè resta insuperabile, ma non lo farà più con la frequenza di una volta...sigh!). Ha dimostrato con appena 4 storie di essere l'unico che sperimenta e stupisce, che cita, rimescola e ricrea senza scadere nel banale e nello stupido...l'unico, oltre forse solo a Medda in alcuni casi, che può essere affiancato a Paola Barbato....in attesa ovviamente del grandissimo RRobe!

Mi chiamo Dog. Dylan Dog.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Beh, io non mi scorderei di Enna, che almeno sotto l'aspetto sceneggiatura è superiore a Di Gregorio.

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<i>La lacrima che scende dal volto truccato del clown è smascheramento, esibizione, tragedia di una personalità rivelata nell'ultimo modo possibile</i>

Io punto molto sull'esordientissimo Bilotta. [:D]

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Dagli occhi vermigli grondano oramai
lacrime sanguigne, per tetri calamai.

"Sei sul limite."
"Io sono il limite."
"Quello che vuoi veramente, solo io lo posso dare."
"Non puoi darlo e non lo puoi comprare, perché tu...non lo possiedi."</font id="black">

Ok, letto.
Innanzitutto devo dire che la storia si sarebbe retta bene anche senza il rimando a Marina ed A Moonlight, che non ha quasi nulla a che fare con Il lungo addio.. anzi, direi che non ha nulla a che fare.
E' una storia calda e sognante, ben scritta e ben illustrata, suggestiva al punto giusto. La trama non è nuovissima ma si difende bene.
E' un albo che ho apprezzato e che si avvicina molto, per molti versi, al mio punto di vista. Insomma, per certi versi, mi sono un pò riconosciuto nella storia.
La mancanza di Groucho e la piattezza di Bloch non influiscono negativamente sulla storia. In altri albi ne ho sentito maggiore mancanza.
Il finale è molto bello.

Da segnalare qualche caduta dell'autore, come quando Dylan Pensa a Butterfly e, magicamente, la vede recitare poesie vicino alla metropolitana. Coincidenze un pò grossolane ma, sinceramente, ci passo sopra perchè la storia è gradevole.
Non ho gradito la morte di Butterfly, in quanto è probabilmente il personaggio più interessante di tutto l'albo, oltre che una delle più belle ragazze disegnate da Freghieri.. una meraviglia.

Per concludere è una storia che avrebbe dovuto avere un'altro titolo, in quanto non ha quasi nulla a che fare con Il lungo addio. In questo modo si finisce solo per rimanere delusi, in quanto ci si aspetta di tornare a quell'albo, inoltre, l'inferno delle ultime pagine ha rovinato un pò la bella trama.

Voto complessivo: Buono.

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by OmbraLuce</i>
<br />Ok, letto.
Innanzitutto devo dire che la storia si sarebbe retta bene anche senza il rimando a Marina ed A Moonlight, che non ha quasi nulla a che fare con Il lungo addio.. anzi, direi che non ha nulla a che fare.
E' una storia calda e sognante, ben scritta e ben illustrata, suggestiva al punto giusto. La trama non è nuovissima ma si difende bene.
E' un albo che ho apprezzato e che si avvicina molto, per molti versi, al mio punto di vista. Insomma, per certi versi, mi sono un pò riconosciuto nella storia.
La mancanza di Groucho e la piattezza di Bloch non influiscono negativamente sulla storia. In altri albi ne ho sentito maggiore mancanza.
Il finale è molto bello.

Da segnalare qualche caduta dell'autore, come quando Dylan Pensa a Butterfly e, magicamente, la vede recitare poesie vicino alla metropolitana. Coincidenze un pò grossolane ma, sinceramente, ci passo sopra perchè la storia è gradevole.
Non ho gradito la morte di Butterfly, in quanto è probabilmente il personaggio più interessante di tutto l'albo, oltre che una delle più belle ragazze disegnate da Freghieri.. una meraviglia.

Per concludere è una storia che avrebbe dovuto avere un'altro titolo, in quanto non ha quasi nulla a che fare con Il lungo addio. In questo modo si finisce solo per rimanere delusi, in quanto ci si aspetta di tornare a quell'albo, inoltre, l'inferno delle ultime pagine ha rovinato un pò la bella trama.

Voto complessivo: Buono.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

come fai a dire che non ha nulla a che fare con "il lungo addio"??
sopratutto con marina??tutta la poesia di ques'albo si basa sui sogni di dylan..tra cui marina..

ps: la copertina è favolosa..una delle più belle di sempre!!

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..che possa amarci chi ci ama,
a chi invece non ci ama possa dio cambiargli il cuore..
ma se il cuore non può cambiare..
...che gli storca una caviglia così sapremo con chi non bere!
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Chi non sceglie rimane sempre un mediocre

Devo rileggerlo, intanto: voto 4.

Una storia quella dei doppi già sentita, simil peter pan in "Il battito del tempo", "Ucronia", "L'inquilino del terzo piano", che poteva essere espressa senza il ricorso a Moonlight che ho trovato depistante e inutile.

Se Moonlight doveva essere ripreso, doveva ESSERE RIPRESO (lascio intendere il significato all'uso del caps lock).

Soprattutto dopo "Nel nome del padre" che ha lasciato molti dubbi aperti sul Dylan di Moonlight.

O si fa una storia che scioglie misteri, o analizzi ancora il rapporto tra Marina e Dylan. Rischi dalla cagata al capolavoro, ma gli sceneggiatori non se la sentono, e Tiziano non scrive.

Allora ecco che nascono queste storie con copertine ASSURDE, titoli pazzeschi, e poi leggi nell'editoriale quelli della redazione che mettono "le mani avanti". Ma insomma Dylan è Dylan, ma un po di coraggio in fondo è sempre un fumetto.

Per quanto riguarda la storia, anonima, e il ricorso a moonlight, assolutamente inutile.

Il Dylan solo e malinconio è espresso molto bene invece ma la sua estranietà alla storia affossa ancora di più l'albo.

Buon Freghieri e splendida copertina anche se SPRECATA.



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Dylan - "Ken al surreale c'è un limite"
Ken - "Credi davvero ?"
Dylan - "No."

Votato Buono.

Non saprei da dove iniziare...

è un 'albo strano questo, ma non per questo non valido.
Mi aspettavo una presenza maggiore dei ricordi di Marina, in fondo la poesia iniziale

SPOILER

ricorda molto la canzone che Sclavi ha scritto ne il Lungo Addio
ci sono delle parole identiche...
FINE

Orbene...questo albo è assolutamente l'opposto rispetto alla solita prevedibilità delle ultime storie. Per certi aspetti stravolge alcuni connotati di Dylan, forse per questo riesce a cogliere più in profondità la sua essenza.

SPOILER

incomprensibile il salto logico della cena a casa di Natael. Cioè insomma: c'è un morto ammazzato in città, casualmente a Dylan ricorda qualcuno, fa la verifica e non è lui, lo incontra per raccontargli i fatti e questo lo invita a cena.
Ma se si conoscevano appena di vista cm caspita è possibile ciò?

vabbè....

FINE

Toccante il finale: dopo il susseguirsi degli inseguimenti, delle morti premature e delle citazioni poetiche, la parte conclusiva fa riflettere su cm è facile che i nostri sogni si frantumino sui duri scogli della realtà.
Ma qualcuno prima o poi torna se è veramente stato un sogno forte, o almeno ci si illude che sarà così finchè anche la speranza non si dà per vinta.
Che tristezza, ma estremamente realistico.

Freghieri: superbo, nn ne ha sbagliata una. A parte l'aspetto dell'impersonalità delle tavole il suo è stato un lavoro lodevole. Ogni tavola è un elogio alla simmetria e alla perfezione dei dettagli.



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"Non permettere mai a nessuno di dirti che non sei in grado di fare qualcosa, nemmeno a me...Perchè quando gli altri non ne sono capaci, lo dicono a te che non lo sai fare...Se hai un'idea inseguila e non guardare in faccia a nessuno."

From: La ricerca della felicità

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">
tutta la poesia di ques'albo si basa sui sogni di dylan..tra cui marina..
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Si, ma è un'altra storia con un altra trama, ricamata su alcune sfumature (inedite) de Il lungo addio, ma siamo ben lontani da quell'albo. Del lungo addio abbiamo solo la malinconia di Dylan ed alcuni ritorni a vecchie scene. Se non avesse trattato di moonlight si sarebbe comunque retto in piedi.
Il lettore, attratto dal titolo, non è così interessato da personaggi o comparse (mai viste, tra l'altro) che abitavano a moonlight, in quanto cerca un ritorno al lungo addio, più che ad una storia totalmente diversa con qualche ritorno qua e là, per avvalorare il titolo dell'albo. Concordo difatti con Il volo delle struzzo, quando dice che metterci di mezzo moonlight è alquanto inutile.
A parte questa cosa però è una bella storia.

poi la storia corale (e data la quantità di personaggi messi in ballo questa lo è) a Di Gregorio proprio non si addice: non ho riscontrato in lui un'incisività di descrizione dei personaggi, quindi sarebbe bene che mettesse le mani avanti e si concentrasse su meno characters onde evitare gli appiattimenti di questo albo. Dylan lo gestisce più o meno bene, ma uno per non snaturare il nostro deve più focalizzare l'attenzione sul "cosa non fare" rispetto che sul "cosa fare". Con Dylan si cammina sulle uova e devo dare il merito a Di Gregorio di saper camminare sulle uova. Questo non esclude che sia altrettanto capace a fare delle frittate. Quindi, riesce a rompere delle uova e a fare delle frittate mentre cammina sopra delle altre uova senza romperle: un funambolo!

Aggiungo, senza scherno e paradossalmente nonché a onor del vero, che qualcosa quest'albo mi ha lasciato. Si, è un albo primaverile, da testosterone sentimentale...

Capisco cosa intendi dire, però secondo me giudichi male l'uomo...
Willem Defoe in "Le avventure acquatiche di Steve Zissou"

Io non capisco come si faccia a dire che anche senza i riferimenti a i Lungo Addio questa storia sarebbe stata la stessa...

POSSIBILI SPOILER

Per carità ok, ma serebbe stato tutto diverso. Marina e tutto ciò che ne consegue è -a mio parere- <b>fondamentale</b> se si vuole spiegare come Dylan affronta la vita e perchè è destinato a non "morire mai".
Senza i collegamenti a quegli episodi sarebbe stato quasi pretenzioso spiegare il tutto... collegandosi invece a quegli episodi ecco che il tutto assume una giustificazione forte e "concreta"... non so se mi spiego. [:)]

Fuori Dal Blu... E Dentro Al Nero.

Si Black ma pensi davvero che un lettore che attende una sorta di sequel de Il lungo addio, si troverà felice nel leggere delle storie di comparse mai apparse prima? E' apprezzabile il rimando a certe cose ma da qui a dire di essere stati accontentati mi sembra un pò esagerato. Niente da dire sulle ultime pagine, quello che vuoi, ma a me è sembrata una bella storia a parte, per gran parte dell'albo.
Almeno in Safarà, Hamlin ha avuto il suo ruolo fondamentale ed ha soddisfatto il lettore, che leggeva quell'albo con la voglia di aver a che fare proprio con lui, qui, invece, ci troviamo Dylan che si, ripensa a quella storia ed ha a che fare con personaggi (mai visti) che abitavano anch'essi a Moonlight, comparsette che vanno a rovinare le belle aspettative del lettore che, con la bava alla bocca, attende di approfondire sulla storia.
Cosa abbiamo ottenuto invece? Una interessante storia ricamata alla lontanissima sui personaggi terziari di Moonlight e una spiegazione che sapevamo già tutti quanti -ben scritta e molto suggestiva- sul Dylan sognatore, che non muore mai. E' proprio questo che amo di Dylan, figurarsi se c'è voluto Di Gregorio per illuminarmi d'immenso.

Belle le parole, bella la storia, ma non mi ha detto nulla di nuovo. Quando un lettore si trova un titolo del genere è giusto che debba essere accontentato e gli sceneggiatori dovrebbero inserire delle nozioni inedite o dei continui della storia da cui l'albo trae il titolo. Pensi che se sul Numero 200 avessero ricamato una storiella interessante basata sui mozzi del galeone, sarebbe stato così bello ed avrebbe accontentato i lettori?

io l'ho letto stamani.
non male,ma nemmeno eccelso.
poi io non sò scrivere tutto quello che scrivete voi.e non sono brava a fre analisi particolareggiate.
i disegni li ho trovati veramente buoni,la storia meno...mi ha lasciato una sensazione di insoddisfazione...di incompletezza.
comunque lo rileggerò prossimamente e vediamo se cambio idea[:)]

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I?m away lost in my thoughts
everyday my life goes by
at the speed of light


speed of light.... Stratovarius

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by OmbraLuce</i>

Cosa abbiamo ottenuto invece? Una interessante storia ricamata alla lontanissima sui personaggi terziari di Moonlight
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E nemmeno tanto interessante...cmq ovviamente ti quoto in tutto.

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Dylan - "Ken al surreale c'è un limite"
Ken - "Credi davvero ?"
Dylan - "No."

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by OmbraLuce</i>
<br />Si Black ma pensi davvero che un lettore che attende una sorta di sequel de Il lungo addio, si troverà felice nel leggere delle storie di comparse mai apparse prima?
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Non vedo perchè dovrebbe aspettarsi per forza un sequel... colpa soprattutto del lettore allora.
Ovviamente copertina e titolo, come dici anche tu, lascierebbero presagire dei richiami... ma non obbligatoriamente un sequel, oltretutto viene specificato chiaramente nella post sia del mese scorso che in questa. Se poi il lettore VUOLE (o vorrebbe, anche incosciamente) un sequel e giudica l'albo (che poi può piacere o meno eh, per carità) in funzione solo delle aspettative che si crea, allora c'è qualcosa che non va (parlo in generale). [;)]

Non sono molto d'accordo anche sul discorso "presentare cose inedite"... una bella storia potrebbe benissimo esistere anche senza dire "nulla di nuovo" secondo me.
Per quanto il concetto di "Dylan sognatore" sia arcinoto, io sono molto contento che qualcuno l'abbia tirato fuori... e mi fa strano vedere lamentele in questo senso, quando spesso si leggono critiche sulle uscite mensili che sono i soliti gialli, i soliti serial killer, sul "vecchio" Dylan che non c'è più... Ben venga un autore che ritiri fuori certe tematiche, magari anche senza aggiungere nulla di nuovo...

Poi magari sono io che mi accontento di poco eh... [:)]

Fuori Dal Blu... E Dentro Al Nero.

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">
Non sono molto d'accordo anche sul discorso "presentare cose inedite"... una bella storia potrebbe benissimo esistere anche senza dire "nulla di nuovo" secondo me.
Per quanto il concetto di "Dylan sognatore" sia arcinoto, io sono molto contento che qualcuno l'abbia tirato fuori... e mi fa strano vedere lamentele in questo senso, quando spesso si leggono critiche sulle uscite mensili che sono i soliti gialli, i soliti serial killer, sul "vecchio" Dylan che non c'? pi?... Ben venga un autore che ritiri fuori certe tematiche, magari anche senza aggiungere nulla di nuovo...
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Ma di questo sono più che contento anche io, anzi, mi ha fatto più che piacere. Solo che, prova ad immaginarti un albo con un titolo alternativo, un cliente che si presenta alla porta di Dylan con una storia che possa portare all'incontro di Butterfly & Co o semplicemente un incontro fortuito, che non faccia riferimento a Moonlight e a Marina ma che presenti comunque l'aspetto malinconico e sognante.. non credi che si sarebbe tenuto in piedi lo stesso, senza scomodare il discorso Moonlight e Marina?

Quel che dico è che secondo me una storia del genere valeva di più se non accomunata ad uno degli albi più belli di tutta la collana, in quanto è normale che si spera a qualcosa di più emozionante ed a rimandi più specifici. Se sei un lettore fin dagli inizi, sicuramente avresti preferito un incontro con Marina, in sogno, in un altro limbo, o in qualsivoglia modo od un ritorno meno lampo nella zona da parte di Dylan, intento a cercare di capire, conoscere meglio se stesso.. Avrei gradito questo dalla storia, seppur scontato.

Comunque sia ho gradito la storia di per se, ho votato un bel 7, quindi non mi sto lamentando sul piano della sceneggiatura, solo sul fatto avrei preferito qualcosa di più legato a Moonlight e Marina e meno a comparse (mai viste, tra l'altro). Tutto qui!

UFF... BRUTTA , BRUTTA E BRUTTA SONO INDECISO A VOTARE COMUNQUE...
STORIA 3
DISEGNI 10

TOTALE(FACCIO LA MEDIA) 6.5 ACCETTABILE
COPERTINA FANTASMAGORICA

MALA!!!