Cravenroad7

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# 261 - Saluti da Moonlight
Insufficiente (1-4) 19%  19%  [ 7 ]
Mediocre (5) 19%  19%  [ 7 ]
Accettabile (6) 19%  19%  [ 7 ]
Buono (7-8) 27%  27%  [ 10 ]
Ottimo (9-10) 16%  16%  [ 6 ]
Voti totali : 37
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MessaggioInviato: gio mag 29, 2008 2:27 pm 
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Iscritto il: sab ago 27, 2005 7:04 pm
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Questa trama andava raccontata in modo diverso. Non dico che avrebbe potuto essere qualcosa di eccezionale, ma sarebbe stata una lettura assai meno legnosa e più piacevole.
Di Gregorio ha la tendenza al colpo di scena, ma mi chiedo: perché imbastire una narrazione tanto nebulosa e fondamentalmente inerte lasciando tutte le spiegazioni alle ultime dieci pagine?

SPOILER

in questo modo il confronto tra i doppi è assente, la presenza dei tre dell'inferno immotivata, i pensieri poetici dei protagonisti empi come i pensierini di un libro cuore senza cuore. Tutto spiegato in coda come in una lista della spesa.
Ma la storia non sta in piedi

Capisco cosa intendi dire, però secondo me giudichi male l'uomo...
Willem Defoe in "Le avventure acquatiche di Steve Zissou"


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MessaggioInviato: gio mag 29, 2008 2:44 pm 
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Iscritto il: ven set 23, 2005 2:31 pm
Messaggi: 3053
Località: Palermo
Ho votato buono dopo una seconda lettura.

POSSO SPOILERARE quindi OCCHIO!!!

Riuscire a sfiorare un capolavoro come Il lungo addio senza scadere nella qualità della storia è stata una vittoria di Di Gregorio (un po' come Masiero con il terzo episodio del Crepuscolo), segno che comunque dopo un periodo di oscurità, stanno crescendo in seno a Dylan tanti autori (Di Gregorio, Enna, Masiero, De Nardo, Rrobe) che insieme ai vecchi e, alleggeriti dal lavoro, autori (Barbato, Medda, Mignacco, Ruju) potranno dare una seconda giovinezza al nostro personaggio.
Per quanto riguarda la storia.
Parecchi passaggi sono indubbiamente lenti ma il tutto è pervaso da una poeticità e malinconia forse mai vista in Dylan (dai tempi del Lungo addio e Margherite, si intende). Data la mia cultura letteraria circoscritta e limitata, l'ho trovata pure originale, come storia. Le ultime pagine sono bellissime e come ne La stanza numero 63, anche qui Di Gregorio descrive tramite Dylan Dog cosa è lo stesso Dylan Dog. L'essenza malinconica, fanciullesca e sognatrice del personaggio. i suoi dubbi (sulla sua vita e quella altrui) e le sue paure (l'invecchiare, il perdere coscienza dei propri sogni).
L'unione con Moonlight secondo me era dovuta.
Abbiamo un Dylan bambino a Crossgate.
Uno adolescente a Moonlight.
Uno adulto a Londra (compreso la giovinezza poliziesca).
Se si voleva raccontare un Dylan di fronte ai problemi di crescita (fisica e mentale) dell'uomo, ci dovevamo trovare per forza maggiore a Moonlight. E di conseguenza a Marina (a meno che non si voleva raccontare un passato di Dylan adolescente ex-novo).
E proprio Moonlight è stata presa di striscio (a parte un sogno) dato che l'ambientazione è comunque Londra. Che dire... Di Gregorio è stato bravo nel non cadere nel banale. In una presunta continuazione trita e ritrita e magari di pessima fattura. Bravo.
I disegni di Freghieri... autore che adoro. Splendidi (anche se non come Il Guardiano del faro). Il suo Dylan è quello più malinconico e le sue donne le più belle (tutte e tre le comparse della storia, a cominciare proprio da Marina, anche se sembra "cresciuta" nella sua adolescenza).
Copertina indescrivibile. Splendida, nel soggetto, nei colori, nelle sensazioni che trasmette. Bravissimo Stano.


"Un uomo fa quello che è suo dovere fare, quali che siano le conseguenze personali, quali che siano gli ostacoli, i pericoli o le pressioni. Questa è la base di tutta la moralità umana"
Giovanni Falcone

"Bisognerebbe amare, amare follemente, senza vedere ciò che si ama, perchè vedere è comprendere e comprendere è disprezzare"
Guy De Maupassant


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MessaggioInviato: gio mag 29, 2008 2:51 pm 
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Iscritto il: ven set 23, 2005 2:31 pm
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Località: Palermo
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Dario84</i>
<br />SPOILER



Invece mi è sembrato intelligente e ben meditato il richiamo a Marina e a <i>Il lungo addio</i>, perché l'argomento viene sfruttato in modo trasversale: la storia è una riflessione sulla perenne giovinezza e sulle idealità dell' "old boy" (non "uomo", ma appunto "old boy", una sorta di ragazzo invecchiato, cresciuto, ma pur sempre ragazzo). Come parlare della condizione di giovinezza mentale di Dylan se non andando a pescare nell'unica storia della serie che offre uno squarcio sulla gioventù adolescenziale del protagonista? Quindi Marina e Moonlight diventano una metafora per parlare di Dylan, mentre non è accaduto ciò che si era paventato: cioè che <i>Saluti da Moonlight</i> imabastisse una trama pretestuosa per parlare soltanto di Marina e sfruttare commercialmente vecchie glorie del passato della serie. Meglio di così!

<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Scritto con più eleganza, ma è quello che volevo dire io. Condivido Darione.

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MessaggioInviato: gio mag 29, 2008 3:15 pm 
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Iscritto il: lun nov 20, 2006 10:46 pm
Messaggi: 1585
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Dario84</i>
<br />
Invece mi è sembrato intelligente e ben meditato il richiamo a Marina e a <i>Il lungo addio</i>, perché l'argomento viene sfruttato in modo trasversale (...cut...) Quindi Marina e Moonlight diventano una metafora per parlare di Dylan, mentre non è accaduto ciò che si era paventato: cioè che <i>Saluti da Moonlight</i> imabastisse una trama pretestuosa per parlare soltanto di Marina e sfruttare commercialmente vecchie glorie del passato della serie. Meglio di così!
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Per certi versi, hai ragione... non completamente, però. Marina e Moonlight non sono un tutt'uno. Almeno non per me.

<i>Il lungo addio"</i>, lo sappiamo benissimo, è Marina.
Una storia d'amore che racconta i sentimenti come forze estreme e irripetibili... parole non dette al momento giusto che poi è troppo tardi per ripetere. Marina rappresenta questo tipo di emozioni : assolute e irrisolte.

<i>Saluti da Moonlight</i> è Moonlight. E ci si riaggancia all'idea del passato che non ritorna, ma proponendo una nuova chiave di lettura: il passato non ritorna perchè con il tempo si cambia e non si è più disposti ad accettare ciò che si era e voleva essere.
E questo è un sentimento universale (con le dovute proporzioni) che ha a che fare con Dylan Dog e la sua adolescenza (identificata con Moonlight) ma non coinvolge nello specifico la figura di Marina Kimball.

In questo senso trovo la sequenza di pagina 7 decontestualizzata al senso della storia e pleonastica, a differenza di quella, ad esempio di pagina 19-20 indispensabile in termini di continuity del personaggio e per le dinamiche dell'albo.

Anche se in effetti: <blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Lord Blendings</i>
Se si voleva raccontare un Dylan di fronte ai problemi di crescita (fisica e mentale) dell'uomo, ci dovevamo trovare per forza maggiore a Moonlight. E di conseguenza a Marina (a meno che non si voleva raccontare un passato di Dylan adolescente ex-novo).
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Non so se mi sono capito. [:)]

A.



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MessaggioInviato: gio mag 29, 2008 5:09 pm 
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Iscritto il: lun apr 07, 2008 1:41 pm
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Località: Trieste
appena finito di leggere....era chiaro che marina fosse solo una trovata publicitaria ma credevo ci fosse un legame per lo svolgimento della storia invece il suo spettro non e utile se non nel rendere la storia malinconica...si sarebbe potuto raccontare la stessa storia senza fare riferimenti a moonlight...la storia di per se è carina(certo risentita già parecchie volte)ma per lo meno è ricca di contenuti emotivi e con alcune utili lezioni di vita....il dylan malinconico non mi è mai piaciuto,si sente la mancanza delle uscite di graucho e della collaborazione di bloch..se dovessi ordinarlo per gradimento nella classifica degli albi usciti quest'anno va al secondo posto dopo l'albo del mese scorso che seppur in egual modo poco originale era a parer mio maggiormente dylaniato...capite cosa intendo dire...

NELLO SPECIFICO:

DISEGNI:mi e piaciuto parecchio fraghieri che aveva un non so che di nuovo...poetico(come ne richiedeva l'albo)continuo a non gradire l'aspetto ''perfetto'' del suo dylan...in acune tavole sembra abbia un nasino alla francese..in ogni caso un gran bel tratto e di facele interpretazione....voto 8-
TESTI:credo che di gregorio abbia dovuto riempire alcune vignette un po ''a forza''non trovate???alcuni dialoghi sono legnosi e il testo in generale fatica a decollare ovvero non mi prendeva in modo particolare...i richiami a grandi poeti e grandi citazioni è azzeccato e aiuta ad entrare nell' ottica della storia.Trama sempliciotta aiutata dall'apparizione del direttore della sezione degli inferi di londra..spiegazione dell'accaduto molto prevedibile...voto6.5
SOGGETTO:in stile dilandoghiano ,ma nulla di entusiasmante....voto 6.5
TOTALE:buon lavoro...voto 7.....


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MessaggioInviato: gio mag 29, 2008 5:40 pm 
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Iscritto il: ven set 02, 2005 11:51 pm
Messaggi: 223
Album bellissimo per quello che mi riguarda, questo è il Dylan che amo [come "tipologia" di storia].

Applausi a Di Gregorio che ha saputo:

- Tirare fuori un elemento così "pesante" del passato di Dylan e l'ha gestito con cura, sobrietà e coraggio.

- Imbastire una storia a mio parere interessante, stimolante e con diversi spunti di riflessione: moralistici quanto volete ma che rispecchiano a pieno il mondo di Dylan Dog.

- Dare una sorta di "spiegazione" a tutto l'universo di Dylan e al suo rapporto con lo scorrere del tempo.


Esagererò ma per me questo è già un piccolo classico e Di Gregorio sono convinto abbia i mezzi e le potenzialità per diventare un autore di punta della serie. Almeno lo spero.

Fuori Dal Blu... E Dentro Al Nero.


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MessaggioInviato: gio mag 29, 2008 7:11 pm 
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Iscritto il: dom ott 02, 2005 2:00 am
Messaggi: 3485
Località: ancona
Non mi ha entusiasmato più di tanto,però si è fatto leggere abbastanza bene.

Non so voi,ma a me la figura del Gandhi ha ricordato tantissimo Renato Pozzetto nella "Patata Bollente",più per il soprannome che per altro...mancava solo la scritta sul muro "Il Gandhi è un culo" e poi potevo anche schiattare.



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Per apprendere bisogna prima disapprendere.


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MessaggioInviato: gio mag 29, 2008 7:21 pm 
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Iscritto il: mar ago 29, 2006 5:03 pm
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Località: Cagliari_GeNova
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Andrea</i>
<br />Chiaro, che siamo lontani dalla perfezione, ma credo comunque di aver letto una storia accettabile.
Non la trovo scritta particolarmente bene (i dialoghi sono a volte legnosi e ci sono veramente troppe poesie citate) e a tratti l'ho trovata appesantita da moralismi e luoghi comuni.

Ma è anche vero che buona parte di quegli stessi luoghi comuni mi (ci?)appartengono e quindi questo "Saluti da Moonlight" tutto sommato si è fatto sentire a livello emotivo.
Diciamo che è un numero da rileggere con la coscienza del finale, per cogliere e apprezzarne alcune sfumature.

In definitiva: sarebbe potuta essere una storia eccellente se raccontata meglio (e come ormai sapete la forma è per me più importante dell' idea).

Due annotazioni:
- Ho trovato di cattivo gusto la sequenza della manifestazione.
- <b>I riferimenti a Marina sono abbastanza furbi e pleonastici.</b>A.

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<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

penso invece che il riferimento a marina sia fondamentale per capire la storia..i riferimenti ai sogni di dylan..e marina è il sogno di dylan.

per me è bellissimo, a parte le sceneggiatura che qualche volta è un po forzata mi è piaciuto proprio il significato della storia,,la malinconia..e anche l'impostazione delle tavole..i disegni..i flashback...
complimenti!!

se trovate un voto alto sarà il mio..

_______
..che possa amarci chi ci ama,
a chi invece non ci ama possa dio cambiargli il cuore..
ma se il cuore non può cambiare..
...che gli storca una caviglia così sapremo con chi non bere!
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Chi non sceglie rimane sempre un mediocre


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MessaggioInviato: gio mag 29, 2008 8:13 pm 
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Iscritto il: mar giu 12, 2007 12:09 am
Messaggi: 937
La vittoria di Di Gregorio sta nel non esser caduto nella banalità, nel non aver infangato un numero storico come <i>Il Lungo Addio</i> ma, anzi, aver creato un nesso logico e non inutile fra i due albi.
Nonostante la sceneggiatura imperfetta, che rende lenta la lettura, la storia è valida, alterna momenti poco riusciti (generalmente la prima parte) ad altri molto ben scritti e organizzati (a me le ultime pagine, anche a una seconda lettura, hanno emozionato). L'autore riesce a dare al suo albo malinconia, un velo di tristezza, e anche qualche spruzzo di speranza. Anche se mi sembra eccessivo dire che una malinconia così non si vedeva da <i>Il Lungo Addio</i> o <i>Margherite</i>...cioè, per dire, ma il capolavoro di Sclavi era il numero 74, IMO dopo ci sono state moltissime storie malinconiche (di recente basta pensare a <i>L'Ospite Sgradito</i>, o anche a <i>Il Guardiano del Faro</i>).

E quindi, in conclusione, alla storia darò 7, che forse da 7 non è, ma a me che me frega?[:D][;)]

----------------------------------------------
<i>La lacrima che scende dal volto truccato del clown è smascheramento, esibizione, tragedia di una personalità rivelata nell'ultimo modo possibile</i>


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MessaggioInviato: gio mag 29, 2008 9:14 pm 
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Iscritto il: dom gen 09, 2005 2:46 pm
Messaggi: 4391
Località: Rezzato (BS)
Ops.. Non ho messo i miei voti.

SOGGETTO: 7
SCENEGGIATURA: 7,5
DISEGNI: 7,5
COPERTINA: 7



Nei musei l'Infinito viene giudicato/ eco di voci che dicono che questa deve in qualche modo essere la salvezza/ ma Monna Lisa deve avere il "Blues dell'autostrada"/ lo si capisce dal modo in cui sorride/ guardo la primitiva violacciocca ghiacciare/ mentre le donne dalla faccia di gelatina starnutiscono/ sento quella con i baffi dire: 'Gesù, non mi trovo più le ginocchia'/ Oh, gioielli e binocoli pendono dalla testa del mulo/ ma queste visioni di Johanna rendono tutto così crudele.

'Visioni di Johanna' - Bob Dylan, 1966


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MessaggioInviato: gio mag 29, 2008 9:30 pm 
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Iscritto il: mar mag 03, 2005 8:56 pm
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Non riesco a loggarmi e non posso votare.
SPOILER
Comunque l'ho trovata tra il discreto ed il buono, perchè tocca on garbo delle vicende da cui siamo passati, passiamo, passeremo tutti.
Peccato però che a volte la già evidenziata presenza di luoghi comuni ed alcune incogruenze finisca con il rendere a volte troppo prevedibile l'intreccio.
La sceneggiatura è di buon livello, le citazioni "poetiche" mi sono molto piaciute.
Freghieri offre una buona prova, a volte nelle tavole di flashback però si sforza troppo di imitare Ambrosini.

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- Nella tua guerra contro il mondo ti conviene stare dalla parte del mondo. (F.Zappa)
- Il gioco è divertente finché qualcuno non si fa male davvero. A quel punto diventa esilarante! (M.Patton)
- E'impossibile distinguere un uomo pazzo da uno normale
mentre camminano per strada. (C. Bukowski)
- Meglio avere le mani sporche di sangue che lavate con l'acqua di Pilato. (G. Greene)


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MessaggioInviato: gio mag 29, 2008 9:58 pm 
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Iscritto il: ven ago 25, 2006 4:45 am
Messaggi: 2656
Località: vasto (ch)
[?][?] non riesci a loggarti e hai risposto al post ?[:0]

_______________________

....Eh sì, son tutti Hacker col kernel degli altri....
(ripetete)
K??LKéR?éL?éGLJ?LTR?....
Il MIO Video Blog:
http://weloveyoutube.blogspot.com


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MessaggioInviato: gio mag 29, 2008 10:05 pm 
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Iscritto il: mar mag 03, 2005 8:56 pm
Messaggi: 5225
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by KhA`ronT</i>
<br />[?][?] non riesci a loggarti e hai risposto al post ?[:0]

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<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Si, perchè ogni volta che clicco sull'opzione di risposta posso inerire nome utente e password.
Ma di loggarmi non riesce proprio.
EDIT: Rettifico. ora ci sono riuscito.[:D]
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MessaggioInviato: gio mag 29, 2008 10:55 pm 
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Iscritto il: mer nov 21, 2007 2:07 am
Messaggi: 1330
Acquistato. Lo leggo ora. Non ho mai creduto, nè sperato che l'albo possa minimamente avvicinarsi a Il lungo addio e credo che questo mi aiuterà ad apprezzare la storia, a meno che non sia realmente disastrosa. Vedremo. A dopo per i commenti.


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MessaggioInviato: gio mag 29, 2008 11:20 pm 
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Iscritto il: mer ott 04, 2006 11:52 pm
Messaggi: 1515
Località: Viareggio
voto: 7
Di Gregorio dimostra per l'ennesima volta di essere un autore capace di emergere dal mare dei nuovi autori affiorati negli ultimi anni sulle pagine di Dylan, in quello che credo ormai si possa definire il post-Sclavi (scriverà ancora per Dylan Dog e me lo auguro, perchè resta insuperabile, ma non lo farà più con la frequenza di una volta...sigh!). Ha dimostrato con appena 4 storie di essere l'unico che sperimenta e stupisce, che cita, rimescola e ricrea senza scadere nel banale e nello stupido...l'unico, oltre forse solo a Medda in alcuni casi, che può essere affiancato a Paola Barbato....in attesa ovviamente del grandissimo RRobe!

Mi chiamo Dog. Dylan Dog.


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