<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by simone</i>
<br />Sono abbastanza d'accordo con la prima recenzione postata dall'Insonne.
Dico abbastanza perché non concordo quando si afferma "che i dialoghi che Cornelio ha con i suoi eroi immaginari sono superflui".
Queste chiacchere danno un bel spessore introspettivo al personaggio.
Un pò come Ambrosini faceva "parlare, ragionare e riflettere" il suo Napoleone.
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Abbiamo parlato di questo argomento con l'ottimo Cajelli sul forum di Cornelio... Vi incollo uno stralcio:
"Gli spiriti della letteratura sono certamente figure archetipiche derivate, e certamente l'aver letto Napoleone ha influenzato i nostri scritti. L'approccio che abbiamo usato è però probabilmente più semplice rispetto allo splendido lavoro di Ambrosini (e tuo
). I personaggi che accompagnano Cornelio rappresentano schematicamente tre lati del carattere del protagonista: Sandokan - l'azione, Sherlock - la deduzione e Marlowe - lo stomaco, nel senso del travaglio interiore. Se volete possiamo anche rappresentarli come corpo, mente e cuore. Sono anche però, più semplicemente, tre tipi di lettura per tre fasce di età diversa: infanzia, adolescenza, età adulta.
La cosa però che ci diverte di più, è certamente il loro aspetto letterario e cinematografico, per questo gli spiriti della letteratura non saranno solo i tre che abbiamo presentato fino ad ora, ma ne arriveranno altri, alcuni anche molto buffi."
"Il noir è: aprire un cassetto e trovare, in mezzo alla posateria d'argento pulita e ordinata, un coltellaccio insanguinato... E ce l'avete messo VOI."
Giuseppe Di Bernardo
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