Cravenroad7

Comprato oggi e letto subito.
Lo promuovo a pieni voti.

Amborisini è bravissimo e non delude le mie (alte) aspettative.

La storia scorre molto bene, l'intreccio incuriosisce e mi invoglia nella lettura.
E' un fumetto colto e interessante, forse non per tutti, ma mi ha fatto davvero piacere che l'autore abbia continuato la strada intrapresa con NApoleone, ossia sondare la sfaccettata psiche umana. Questa volta il pretesto è l'arte e mi sembra che in questo numero l'obiettivo sia centrato in pieno. Belle le scene oniriche, interessanti i rapporti tra i personaggi, piacevoli e intelligenti i discorsi sull'arte e sulla bellezza.

Sui disegni c'è poco da dire: Amborisini è una garanzia.

La copertina è buona, e la prossima sembra ancora più bella, mi è sempre piaciuto lo stile "statico" dell'Ambrosini copertinista.

Unici appunti:
- Il protagonista fisicamente è piuttosto "anonimo", non colpisce molto e non mi "rimane in testa".
- E' ormai assodato che in Bonelli il protagonista, nelle copertine, deve impugnare un arma. Come per dire "in questo fumetto il protagonista ha una pistola e potrebbe usarla".

In ogni caso andrò avanti e continuerò a comprare questa serie.

Ale

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"I fumetti sono cose per bambini!.."
"Anche la pedofilia"
Leo Ortolani

Stupendo, un fumetto illuminante.

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Dagli occhi vermigli grondano oramai
lacrime sanguigne, per tetri calamai.

"Sei sul limite."
"Io sono il limite."
"Quello che vuoi veramente, solo io lo posso dare."
"Non puoi darlo e non lo puoi comprare, perché tu...non lo possiedi."</font id="black">

Assolutamente sublime, sentivo l'esigenzo di rileggere Carlo Ambrosini e di sentirmi avvolto nei suoi mondi.

Prime pagine che ti avvolgono e ti danno un senso di disagio assoluto.

Con calma scriverò delle riflessioni accurate.

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Non combattere contro i mostri o diventerai tu stesso un mostro.
E se guardi a lungo nell'abisso anche l'abisso guarderà dentro di te.

L'ho comprato anche io, a presto un mio commento!

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Andrea</i>

<br />3)L'uso delle fotocopie nelle vignette che riproducono le opere di Vermeer (lo trovo terribilmente antiestetico)

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Credo che il problema se lo sia posto anche l'autore ma allo stesso tempo credo che "disegnare il quadro" sarebbe stato più complicato.

In effetti stona un pò, però se Ambrosini ha scelto questa forma significa che per lui é risultata la più congeniale.

Ciao

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Non combattere contro i mostri o diventerai tu stesso un mostro.
E se guardi a lungo nell'abisso anche l'abisso guarderà dentro di te.

Che carino che è Ambrosini! Risponde di persona alle mail inviate sull'indirizzo di seconda di copertina.

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Dagli occhi vermigli grondano oramai
lacrime sanguigne, per tetri calamai.

"Sei sul limite."
"Io sono il limite."
"Quello che vuoi veramente, solo io lo posso dare."
"Non puoi darlo e non lo puoi comprare, perché tu...non lo possiedi."</font id="black">

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Dario84</i>

<br />Che carino che è Ambrosini! Risponde di persona alle mail inviate sull'indirizzo di seconda di copertina.

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L'avevo detto che a Mantova mi aveva dato l'impressione di essere una persona d'altri tempi [^]

Ovviamente devi dirci cosa gli hai scritto e cosa ti ha risposto [;)]

Forza su, non farti pregare [:D]

Ciao [:)]

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Non combattere contro i mostri o diventerai tu stesso un mostro.
E se guardi a lungo nell'abisso anche l'abisso guarderà dentro di te.

IO:

Che dire...non mi capitava di leggere qualcosa di così ben scritto, ma soprattutto di così stimolante, da parecchio tempo.

Ho un paio di curiosità:

1) Nel sogno iniziale di Dix la voce proveniente dalla credenza è una citazione dal film "L'occhio del diavolo" di Ingmar Bergman?.

2) In quarta di copertina c'è l'anteprima del secondo numero e mi interesserebbe sapere se anche in questo caso c'è un rimando, questa volta letterario: mi è venuto da pensare alle tigri di Borges (o magari alla terrificante simmetria della tigre di Blake).

Tornando al primo numero, ho apprezzato molto i personaggi dell'algida e fragile Hannika e del "quadrato" barone Stemaria, davvero stupendamente caratterizzati.

Due ultime cose:

1) Si era detto che Jan Dix sarebbe stata una serie atipica per certi versi all'interno dell'universo bonelliano (assenza di "ruffianerie" come passatempo, frase ricorrente, etc.), però alla fine della storia Hannika fa riferimento alla scrittura di un libro da parte di Dix. La domanda è ovvia: sarà questo un leitmotiv che percorrerà la narrazione attraverso i vari numeri?

2) Se possibile, mi piacerebbe sapere quale sarà la successione dei temi artistici trattati nei prossimi numeri. In realtà so che è chiedere troppo e guasterebbe anche la sorpresa, ma magari solo qualche piccolissimo accenno...comunque spero ci sarà anche qualche incursione nel mondo di Goya o in quello di De Chirico (Magritte sarebbe il non plus ultra!), ma aspetto con piacere di scoprirlo personalmente sulle prossime storie.


Ribadisco, bello, intelligente, vibrante. Quando la qualità non cede il passo al mercato.
Continuate così!

Cordialmente,
Dario
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LUI:

Caro Dario, permettimi di ringraziarti per le parole lusinghiere. Assieme ad altre la tua E-mail è la conferma che il rispetto dell'intelligenza propria e dei lettori sa creare livelli di comunicazione apprezzabili e confortanti. Consentimi però di essere evasivo sulle risposte alle tue curiosità : ti toglierei il piacere della scoperta. Sappi solo che Bergman è un mio nume tutelare e che Magritte , Goya e De Chirico sono tre giganti che se la serie dovesse protrarsi oltre i quattordici numeri previsti sarà difficile trascurare. Ricambio il cordiale saluto, Carlo Ambrosini



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Dagli occhi vermigli grondano oramai
lacrime sanguigne, per tetri calamai.

"Sei sul limite."
"Io sono il limite."
"Quello che vuoi veramente, solo io lo posso dare."
"Non puoi darlo e non lo puoi comprare, perché tu...non lo possiedi."</font id="black">

Bravo Dario [^]

La prima delle ultime due cose mi era balenata in testa anche a me e credo che il motivo percui Ambrosini sia stato evasivo é perché hai fatto centro [;)]

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Non combattere contro i mostri o diventerai tu stesso un mostro.
E se guardi a lungo nell'abisso anche l'abisso guarderà dentro di te.

Ambrosini legge internet, e magari riprende certe affermazioni e le commenta nella posta, sempre col solito garbo.
Mi ricordo che in uno degli ultimi Napoleone commento' certe affermazioni imputabili credo a Juan Galvez.

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vestiro' d'estate il mondo

A grandi linee condivido il giudizio di Oak.

Finito di leggere l'albo, questa è l'impressione che ne ho avuto: <i>troppo pomposo</i>. [B)]

O meglio, troppo pomposo in rapporto a quello che ha effettivamente da raccontare.
Ci sono storie, tipo <i>From Hell</i> di Alan Moore, un po' pesanti da digerire con le loro sovrabbondanti citazioni culturali e che tuttavia funzionano come orologi perchè la storia IN SE' è effettivamente complessa, sia per quello che ha da dire sia per come lo dice.


<b>Possibili SPOILER</b>

La storia di jan Dix, in fin della fiera, ha un soggetto eccessivamente semplice. Direi addirittura banale. In fin dei conti tutto si riduce a una scontatissima truffa, con un pittore mezzo genio e mezzo suonato (tipico luogo comune sugli artisti...) eliminato da gentaglia senza scrupoli che vuole sfruttare le sue opere per arricchirsi.
Ambrosini fa un interessante parallelismo tra il pittore fallito e Vermeer, ma il procedimento narrativo non è nuovo. Era già stato usato (e meglio) in varie storie di Napoleone.

Aggiungo che l'albo è troppo lungo per quel che ha da raccontare. 128 pagine sono decisamente eccessive! Soprattutto la prima parte è stata noiosa forte perchè la storia sembra non decollare mai e i personaggi sono ben poco interessanti (tranne il barone nano [:o)]).
Vorrei suggerire ad Ambrosini di NON imitare Berardi e gli interminabili prologhi di Julia.

Giudizio complessivo: 6,5


Ambrosini deve ancora prendere le misure del suo personaggio principale, che non ha una fisionomia incisiva (né dal punto di vista fisico né da quello caratteriale; sembra un Napoleone di riporto).
Soprattutto deve ideare soggetti meno banali. Non metto in dubbio il suo amore per l'arte, ma ciò non basta a rendere interessante trame vecchie come e più del cucco.

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Ti mostrerò la paura in una manciata di polvere...

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Dario84</i>
<br />Che carino che è Ambrosini! Risponde di persona alle mail inviate sull'indirizzo di seconda di copertina.


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Anche Manfredi lo fa.Non è un caso che questi due siano i miei preferiti e (per me) i migliori.



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Per apprendere bisogna prima disapprendere.

comprato e letto!!
forse mi aspettavo dipiù da un numero 1. io penso che il primo numero di una serie debba essere travolgente, inserire degli elementi che ti colpiscano e che ti pongano un sacco di domande. è successo per questo albo??per me no.
la lettura è piacevole, la sceneggiatura sopra le righe, bellissimi i cambi temporali e i sogni di dix, però manca qualcosa per farlo diventare veramente un numero1!! la mia votazione non va al di sotto del 7.5; ambrosini con un soggetto molto semplice riesce ad imbastire una storia veramente interessante...che sarebbe stata perfetta per essere il secondo albo..o un altro..non so se mi sono spiegato. avete letto demian??ricordate il primo albo??a me quell'albo è piaciuto tantissimo, soprattutto perchè è un perfetto numero 1!!
chi non trova in questo fumetto un ombra napoleonica??come detto da qualcun'altro non so se questo sarà un pregio o un difetto; dix rischia di essere sempre un ombra di napoleone..oppure il contrario.
l'ambientazione mi piace tantissimo..viaggiare tra l'arte con ambrosini sarà bellissimo (da quasi architetto sono felicissimo che questa serie abbia come sfondo proprio l'arte).
copertina: ci sono una serie di elementi che poi ritroveremo nella storia e dix che rimane in secondo piano, serissimo (mi sa che non ha mai sorriso nella storia). bellissima la tenda sulla destra che da un tocco di eleganza al tutto. a me la costina verde non dispiace, la trovo (anche questa) molto elegante, peccato che cambierà per ogni albo (la prossima dovrebbe essere blu)come in demian. brutte le immagini dei quadri all'interno delle pagine..

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..che possa amarci chi ci ama,
a chi invece non ci ama possa dio cambiargli il cuore..
ma se il cuore non può cambiare..
...che gli storca una caviglia così sapremo con chi non bere!
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Chi non sceglie rimane sempre un mediocre

comprato e letto tutto di un fiato. superlativo!! [:p].
ben scritto, ben strutturato e davvero coinvolgente. i dialoghi finalmente sono calibrati in modo tale da essere davvero naturali e scorrono senza intoppi, forzature, o banali scempiaggini da fotoromanzo.

disegni così così, non mi fanno impazzire, ma il prodotto finale è superbo! voto: 9
non posso davvero chiedere di più ad un fumetto...


non mi ricordo chi abbia scritto che manca la parte "biografica" del personaggio e ricordo che anche per demian un sacco di gente sul forum sentiva la mancanza di questo approfondimento.
dico solo che secondo me sarebbe una palla disumana leggere nel primo numero tutta la vita, morte e miracoli...
ma anche dopo, chissenefrega [:I]
quel che abbiamo capito finora può bastare per familiarizzare.
Ian è un tipo bello tosto e anche annika ha la sua personalità. diamo tempo al tempo


"fletto i muscoli e sono nel vuoto"

letto questo primo numero ,
a me è parsa una storia normale ,
il personaggio per ora è poco presentato , cioè poteva essere un Nick Raidre , un Dylan Dog , un Martin Mystere o Napoleone che il succo non cambiava.
Sicuramente Napoleone aveva piu' carne al fuoco.
Curiosa l'idea di una spalla d'azione per ora impeccabile , senza tic , o debolezze , cioè sembra una persona normale.
Coi prossimi numeri sicuramente ci si addentrerà di piu' nel personaggio. Le prime pagine sono forti !