Cravenroad7

Sarò breve: questo numero dimostra la grande abilità di Manfredi come narratore!!! Personaggi psicologicamente interessanti, intrecci bellicosi ed amorosi... In poche parole, c' è si tutto per tutti i gusti!!![:)][:)][8D][;)]

Ecco il mio programma elettorale: "Più fumetti per tutti e sgravi fiscali alle case editrici che editeranno nuove testate!!!"
Avrei avuto un' infanzia normale se non avessi scoperto Silent Hill e conosciuto Chuck Norris...

Mi sfugge una cosa: nell aprima di copertina, dove si fa il punto della situazione e si riassumono i numer precedenti si parla di "Ugo che presenta Matilde a Vittorio e per quest'ultimo è subito colpo di fulmine".
Ma...
<font color="blue">SPOILER (all'albo #2)</font id="blue">
...riguardando l'albo #2, Ugo si limita a parlare a Vittorio di questa Matilde quando son a bere la sera prima della partenza per la tenuta.
<font color="blue">FINE SPOLIER</font id="blue">

Quindi, chiedo se mi son perso qualcosa o se altri han notato ciò.

Credo si tratti di un involontario spoiler, sfuggito per errore alla redazione (in sostanza, vengono anticipati fatti che devono ancora accadere). [;)]

Ciao

Teo

Quello proposto da Rimatt è uno spunto a mio parere interessante.
L' empatia è la capacità di comprendere in maniera istintiva e profonda i sentimenti, le azioni e le motivazioni di una persona.
Il termine è quanto mai appropriato nella scrittura proprio perché nato in tale contesto come rapporto di partecipazione emotiva al raccontato del narratore.

Manfredi non scrive personaggi con cui entrare in empatia.
Più che altro, credo (dico credo perché con Magico Vento sono spaventosamente indietro con la lettura) dipenda dal fatto che l'autore esplicita davvero poco le reazioni/emozioni che suscitano determinate situazioni.
Motivo in più per vederlo quanto prima all'opera su Tex. Personaggio in sintonia con questo tipo di caratterizzazione.
Ben diverso, dunque, da un John Doe con cui non entro in empatia perché personaggio scritto e costruito su parametri che non mi corrispondono.

Ovviamente non è valida l'equazione personaggio con cui non entro in empatia=serie che non mi piace.

A.



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http://it.youtube.com/And12480
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Andrea</i>
Motivo in più per vederlo quanto prima all'opera su Tex. Personaggio in sintonia con questo tipo di caratterizzazione.<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Personalmente, non vedo l'ora. Anche perché, quand'è in forma, Manfredi scrive eccezionalmente bene.

Ciao

Teo

Si tratterà di aspettare qualche annetto, temo.

<hr noshade size="1">Temo di essere frainteso. Forse ho raggiunto il mio obiettivo.
Il Mio Blog: http://trascorsi.splinder.com/

Letto.
Bel numero. Lento (che per me è spesso un pregio) ma scorrevole.
Presentati tutti i personaggi. Ora è il tempo di raccontare la storia.

A.

P.S. Per me Volto Nascosto è una donna.

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Mah..ti dirò: per me invece la donna è Ugo. Il dubbio mi era venuto già nel secondo albo a dir la verità ma ho evitato di scriverlo; ci sono state diverse situazioni che, per forza di cose, mi hanno irrimediabilmente spinto a pensarlo, una su tutte la mancata copulazione servita su un piatto d'argento nella cascina (non che un maschio debba accettare certi "regali" a scatola chiusa per definirsi tale, sia chiaro) ma non solo....è proprio la persona in sè con i suoi pregi, i difetti, il modo di vedere le cose e pensare in una determinata maniera...del tutto femminile, diciamolo pure. Non so...sarebbe bello trovare questa confessione di Ugo magari proprio nell'ultimo numero.











forte, eh?

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Mi contraddico? Certo che mi contraddico! Sono grande, contengo moltitudini

e se fosse Volto Nascosto ad essere una donna? E magari alla fine si innamora di Ugo,a sua volta donna,e ne esce fuori una storia lesbo.....questo si che è forte!:)




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se riuscite a leggere questo...non avete bisogno degli occhiali.

@vace: Ugo ha dimostrato ampiamente la sua virilità nel 3

@andrea
bella ipotesi... però anche se la maschera deforma la voce mi sembra strano nessuno se ne accorga... boh.
Io penso che abbia qualche deformità o malattia, visto il commento di Menelik e il suo momento di spossatezza

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Dio è morto (F. Nietzsche); Nietzsche è morto (Dio); Nietzsche e Dio sono morti (Chuck Norris).

Commenti su UBC:

http://www.ubcfumetti.com/bonelli/?IT-VNASC-3

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Non combattere contro i mostri o diventerai tu stesso un mostro.
E se guardi a lungo nell'abisso anche l'abisso guarderà dentro di te.

letto anche questo...il personaggio di ugo mi piace sempre più...con quel suo 'occhio da tiratore' poi
il bambino sim è uno spettacolo!

Sono i dettagli che rendono Manfredi un grandissimo sceneggiatore:
1) Il conte Antonelli diventa un personaggio emblematico (riguardo il trattato di Uccialli); non si capisce se sta dalla parte dei buoni o dei cattivi (scusate questa distinzione così manichea)
2) lo svenimento di Volto Nascosto
3) L'uccisione del Generale Martinelli, che getta quell'ombra di mistero in più, già ben delineata, attorno a Ugo.

Infine viene approfondita ancor di più Matilde: la sua instabilità mentale e la sua infanzia possono avere dei risvolti interessanti.
Finito il prologo ora mi aspetto il ritorno in Africa.

Promosso anche questo, anche se il primo mi sembra ancora il migliore.