Cravenroad7

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# 260 - La condanna di Casper
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Mediocre (5) 14%  14%  [ 4 ]
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MessaggioInviato: sab mag 03, 2008 6:00 pm 
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<br /><blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by rimatt</i>


Insomma, non ne puoi più di Dylan. [:0]

Ciao

Teo
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

più semplicemente non ne posso più di vignette riempite di nulla [;)]
chiarisco che non voglio dialoghi tipo i fratelli karamazov, ma neanche riempitivi. la solita ritrosia a fornire appoggio di bloch, i soliti piagnistei sulla pensione che potrebbe svanire, lo stupore di dylan davanti a fenomeni ultraterreni sono una pallazza tremenda tanto per far camminare la storia.
insomma, è mai possibile che dopo 20 anni dylan si dimostri impressionato perchè

SPOILER
SPOILER
SPOILER
dei morti potrebbero trovare un varco dall'aldilà e tornare nell "aldi..qua" [:)]" ne avrà viste o no di tutti i colori nelle sue avventure, per accettare una simile eventualità?

e bloch, santo cielo, ma che si ripigli perchè assomiglia sempre di più ad un basset hound dalle orecchie pendule e dallo sguardo lagnone..
ed è possibile che qualcuno esclami "non ti è piaciuta la fossa che ho fatto per te?" ad una morta uscita fresca fresca dalla tomba?
cioè, spero non sia umorismo...[B)]
per non parlare di groucho che spunta nel parco al momento giusto mentre il mostro di 8 metri si materializza, e il mostro in questione che dopo una scena pazzesca stramazza in due secondi


ok, non mi è proprio piaciuto [:D]



"fletto i muscoli e sono nel vuoto"


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MessaggioInviato: sab mag 03, 2008 7:13 pm 
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Ma un Dylan che non si stupisce più (perché tanto, ormai, ne ha viste di tutti i colori) non sarebbe più Dylan.
Un Bloch che non si lamenta del soprintendente, e non fa almeno un po' di scena prima di accontentare Dylan, non sarebbe più Bloch.
Un Groucho che non dialoga a colpi di battute sceme, e che non è presente quando c'è bisogno di lui, non sarebbe più Groucho.

Insomma, in questa storia c'è una gestione degli elementi di contorno che è quantomeno accettabile... Eppure la cosa desta perplessità? La storia procederebbe anche senza i lamenti di Bloch, lo stupore di Dylan e le battute di Groucho... Però, se così fosse, non avrebbe più ragione di esistere, perché mai come in quest'albo sono questi "elementi di contorno" a FARE la storia, a costituirne l'essenza. E quindi, è del tutto normale che - non apprezzando questi <i>clichés</i> dylaniani - la storia non ti sia piaciuta.

Ciao

Teo


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MessaggioInviato: sab mag 03, 2008 8:55 pm 
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Località: Palermo
Mah... il bello dei forum.
C'è chi vuole il Dylan all'antica pieno di clichè e chi, invece, un Dylan più moderno che faccia tesoro delle esperienze passate e che la sua vita, come la nostra, abbia un'evoluzione.
C'è chi vuole Dylan ancora misterioso dal passato oscuro e chi vuole più chiarezza.
C'è chi vuole morte e sepolte le storie del passato e chi, invece, vorrebbe rivedere ambienti, personaggi e amori di storie (più o meno celebri) del nostro eroe.

Insomma. Ce n'è per tutti i gusti (ma così si scrive ce n'è?)

Poi, come si dice a Palermo, ogni testa è tribunale. E nel mio, c'è stata la sentenza che Dylan Dog è una serie a fumetti fondata, fin dalle origini, sui Clichè. Sul ripetersi di situazioni e avvenimenti sovrannaturali che sorprendoso sempre il nostro eroe. E' come se all'improvviso ci ritrovassimo Bloch effettivamente in pensione. O Dylan sposato. O che so io. Ma come detto la nostra serie non è basata su queste evoluzioni dei personaggi. Quindi, a mio parere, si può criticare quanto vuole: i disegni, un soggetto non da Dylan, una sceneggiatura aliena al personaggio, una copertina, un finale, un cattivo uso del personaggio... insomma... di tutto... ma non le caratteristiche base su cui si fonda la serie stessa. Tutto questo fortemente IMO

EDIT: Che poi è la stessa cosa che ha scritto Rimatt... sono diventato pure ripetitivo [V]

"Un uomo fa quello che è suo dovere fare, quali che siano le conseguenze personali, quali che siano gli ostacoli, i pericoli o le pressioni. Questa è la base di tutta la moralità umana"
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"Bisognerebbe amare, amare follemente, senza vedere ciò che si ama, perchè vedere è comprendere e comprendere è disprezzare"
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MessaggioInviato: sab mag 03, 2008 9:02 pm 
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Iscritto il: lun dic 04, 2006 11:38 pm
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Ci sarebbe da aprire un topic: "L'annosa diàtriba"...

Ciao,
Federica
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Il se peut dire, avec apparence, qu'il y a ignorance abécédaire, qui va devant la science; une autre, doctarale, qui vient après la science: ignorance que la science fait et engendre, tout ainsi comme elle défait et détruit la première.


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MessaggioInviato: sab mag 03, 2008 9:24 pm 
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Iscritto il: dom ott 08, 2006 12:46 pm
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OT:

Beh, se non è un segno il fatto che siamo due delle dieci persone al mondo che pronunciano diatriba alla sdrucciola!

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Dagli occhi vermigli grondano oramai
lacrime sanguigne, per tetri calamai.

"Sei sul limite."
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MessaggioInviato: dom mag 04, 2008 12:03 am 
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Iscritto il: gio lug 28, 2005 10:13 am
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i clichè possono anche essere usati, ma non abusati.
se in ogni albo dylan specifica di essere vegetariano, di non fumare, di non saper usare il computer, di odiare il cellulare, fa una paternale a qualcuno, cade dalle nuvole se qualcuno gli propone di indagare su un incubo (il suo mestiere) oppure bloch usa i suoi antiemetici, si lamenta 40 volte della pensione e del soprintendente, io penso che si siano utilizzate metà delle pagine dell'albo in cose inutili.
perchè julia, che comunque ha i suoi clichè (la morgan che la pianta in asso ad esempio) ha una trama ben più ricca e approfondita? perchè questi clichè non sono messi tutti insieme in una specie di bignami del personaggio. sono un "contorno" fugacemente accennato,come rassicurante routine e poi il soggetto si arricchisce di ALTRE mille cose.
ferma restante l'inamovibilità della vita dei personaggi (nessuno si sposa, julia non si compra un'audi ecc. ecc)
nessun albo di julia sembra tirato via, mai.
in molti numeri di dylan si avverte il "ting" del cartellino timbrato.
e questo, secondo il mio modestissimo parere è uno di quelli.
aggiungo comunque che pur nella modestia dell'albo mi è piaciuto il finale, in cui si vede un dylan combattivo


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MessaggioInviato: dom mag 04, 2008 12:25 am 
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Iscritto il: ven set 23, 2005 2:31 pm
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Località: Palermo
Questo è indubbio. Ogni storia non deve essere una cozzaglia di clichè.
Ma che per decine di numeri i "clichè" sono con il contagocce... beh... questo non va. E negli ultimi anni (cioè da quando ci hanno salutato papà Sclavi e zio Chiaverotti) Dylan Dog è stato sempre meno... Dylan Dog. Una macchietta. Un ombra di se stesso. Basta mettere al confronto la più scarsa delle storie pre 121 con quelle do oggi. Sembrano due personaggi differenti.
Ne la Condanna di Casper abbiamo soltanto la presenza di 3 clichè: Bloch e la sua pensione, il soprintendente e il lancio della pistola di Dylan.
E un ritorno ai caratteri originari (che non sono dei veri e propri clichè ma rappresentazione veritiera delle caratteristiche dei personaggi): Dylan Ironico, Groucho comico, Bloch che si dispera, Trelkovski che fa la vecchietta "stonata" ma che la sa lunga.
Per questo, nonostante la storia sia deboluccia, la riteniamo almeno sufficiente. Perchè è un Dylan Dog.
Masiero non ci ha fatto vedere, oltre i tre clichè sopra citati, Dylan Suonatore, Dylan modellista, modellino distrutto, Dylan con la gamba nel bracciolo, Dylan vegetariano, Dylan claustrofobico, Dylan aereofobico, Dylan senza soldi, etc... etc... ce ne ha fatto vedere solo tre. O giù di lì... insomma... non credo che Masiero abbia abusato. E' che noi, oramai, eravamo abituati alla totale assenza, o alla presenza di uno, due clichè ogni due-tre storie.

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MessaggioInviato: dom mag 04, 2008 1:31 am 
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Iscritto il: dom ott 08, 2006 12:46 pm
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SPOILER

Mi sembra che l'albo parta da una base altamente standardizzata per situazioni (soggetto) e proceda altrettanto standardizzato nella sceneggiatura, ma con qualche guizzo di brillantezza inaspettato.

Soggetto: invasione del mondo infernale, ricerca dell'eletto che salva tutti, il solito circolo di "uomini straordinari" che vigila sui destini di tutta l'umanità. Praticamente, Buffy l'ammazzavampiri.

Sceneggiatura: tutto sommato buona, ma come per il soggetto dà l'idea del telefilm americano (salvo i guizzi già chiamati in causa). L'idea del "circolo" non mi è piaciuta per nulla: l''idea del "circolo" prevede anche la fallibilità del "circolo", ma questa cosa non succede mai. Per quanto in difficoltà e per quanto soffrano bla bla i nostri supereroi sono sempre al loro posto a fare il loro dovere e la tanto minacciata invasione infernale non si attua mai. Inoltre non capisco la recente tendenza di voler assolutizzare certe situazioni: prima i casi di Dylan Dog erano contingenti a Dylan Dog e a chi gli stava intorno, adesso invece si ricorre più spesso all'idea dei destini dell'umanità intera (come la "concorrenza" di Barbato del ventennale, ma almeno in quel caso c'era il pregio che la concorrenza non esisteva, era solo un ingranaggio del meccanismo narrativo).
La Trelkowsky semplicemente non mi sembrava la Trelkowsky: l'avrei vista con un sigaro in bocca a studiare una mappa dello stretto della Manica per lo sbarco in Normandia (per dire: eccessivamente determinata e risoluta, a guidare e pianificare un po' tutto e tutti, mica la simpatica sensitiva pluricentenaria di provincia con le sue amiche carampane a sorseggiare tè e a flirtare coi morti!).
Anche Groucho: sì, c'è Groucho, ci sono le battute di Groucho e le azioni che farebbe Groucho...ma non c'è Groucho: c'è la funzione di Groucho, ma non la sua umanità. Praticamente quello che si vede è un simulacro.
Anche Rose Brown si comporta esattamente come ci si aspetta che si comporti: fà la grassona scorbutica e grossolana, tutto qui.

E così di sèguito per tante altre cose: la bestia infernale accoppa sensitivi, il sensitivo traditore che s'illude di aver salva la vita, Dylan che dice "se sono veri amici non li perderai, e se ti abbandonano non sono veri amici" (!!!). Tutte queste cose mi hanno dato un'idea di sovraesposizione: si cerca di focalizzare troppo l'attenzione su alcuni particolari, tanto che alla fine questi risultano sbiaditi.

Domanda: se il mostro infernale con uno schiocco delle dita spezza il collo alle persone, perché non ha immediatamente ucciso Casper invece di dire "PREPARATI A MORIRE, PREPARATI A MORIRE" senza poi farlo morire davvero?
Domanda: il corpo ospitante della bestia è già morto, perché quindi un colpo di pistola dovrebbe mettere in difficoltà la bestia cotringendola a trasmigrare? E poi quello del prefinale sarebbe l'agguato teso dalla bestia? Gli zombettini e poi la bestia che fà cucù da sotto l'arco dell'ingresso?

In compenso ci sono quelli che ho definito i guizzi: alcune trovate, alcune scelte...sono azzeccate! Il dialogo iniziale della Trelkowsky con Miriam, che solo in un secondo momento si capisce essere già morta, il comportamento di Dylan in certi punti, la caratterizzazione di Bloch in altri, la velocità stessa del prefinale ha un che di davvero bello (parlo della corsa di Casper per congiungersi al tavolo con gli altri tre sensitivi; velocità che diventa una tara al momento del "risucchio" e della sconfitta della bestia, soluzione davvero trattata con eccessiva leggerezza). In generale le parti che riguadano le manifestazioni sovrannaturali, sono efficaci (soprattutto, come ha fatto notare Eras, il richiamo al video "Everybody hurts" dei R.E.M.).
E poi il personaggio di Casper (nonostante anche qui Casper sia un insieme di insicurezze tipicamente adolescenziali, con conflitti tipicamente adolescenziali e responsabilità tipicamente adolescenziali) mi è piaciuto, perché dopotutto l'adolescente secondo me è un insieme di elementi tipici ricorrenti, nel bene o nel male. Quindi, attraverso la composizione di diversi gradi di genericità, in modo imprevedibile si è ottenuto un "insieme" (Casper) ben individualizzato e precisato.

Appunti: ormai Casertano mi sembra Hitchcock, nelle sue storie lo si vede praticamente sempre! Oltre che al funerale è anche nell'ultima tavola (il fantasma nell'angolo in alto a destra). Inoltre l'amico grassone degli spacconi indossa una felpa degli italianissimi "furono" CCCP (CSI, PGR o qualsiasi altra reincarnazione abbiano subìto adesso).

Fra l'altro a me i disegni di Casertano fanno sempre impazzire: bellissimi, hanno una ricchezza inesauribile. La donna che dice "Papà?!" a pag. 33 ad esempio è impagabile.

Un ultimo appunto personale che ha poco a che vedere con la storia <i>in sè</i>: al momento della seduta spiritica finale al castello ci avrei visto bene Lord Grovney che con un vocione pronunciava una formula di "esorcismo" contro la bestia, ci sarebbe stato bene. :)

In generale la storia mi è piaciuta, abbastanza interessante.

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MessaggioInviato: dom mag 04, 2008 1:40 am 
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Iscritto il: dom ott 08, 2006 12:46 pm
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Lord Blendings</i>
<br />Ne la Condanna di Casper abbiamo soltanto la presenza di 3 clichè: Bloch e la sua pensione, il soprintendente e il lancio della pistola di Dylan.
E un ritorno ai caratteri originari (che non sono dei veri e propri clichè ma rappresentazione veritiera delle caratteristiche dei personaggi): Dylan Ironico, Groucho comico, Bloch che si dispera, Trelkovski che fa la vecchietta "stonata" ma che la sa lunga.
Per questo, nonostante la storia sia deboluccia, la riteniamo almeno sufficiente. Perchè è un Dylan Dog.
Masiero non ci ha fatto vedere, oltre i tre clichè sopra citati, Dylan Suonatore, Dylan modellista, modellino distrutto, Dylan con la gamba nel bracciolo, Dylan vegetariano, Dylan claustrofobico, Dylan aereofobico, Dylan senza soldi, etc... etc... ce ne ha fatto vedere solo tre. O giù di lì... insomma... non credo che Masiero abbia abusato. E' che noi, oramai, eravamo abituati alla totale assenza, o alla presenza di uno, due clichè ogni due-tre storie.<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">Ti correggo: oltre i tre da te menzionati, ci sono anche gli antiemetici e il maggiolino che si fracassa, più un'allusione al vegetarianesimo nella scena dell'hot dog ed un'altra allusione ad un cliché "secondario": il gioco di parole sul cognome di Dylan.
Sulla Trelkowsky <i>in character</i> poi sono poco d'accordo, come ho già scritto nel post precedente: fra l'altro, una Trelkowsky degna di questo nome avrebbe sbagliato il modo di dire a pag. 46: "Siamo tutti sulla stessa barca". [:D]

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MessaggioInviato: dom mag 04, 2008 9:15 am 
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Iscritto il: gio lug 28, 2005 10:13 am
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@dario 84- quando scrivi

<i>"Anche Groucho: sì, c'è Groucho, ci sono le battute di Groucho e le azioni che farebbe Groucho...ma non c'è Groucho: c'è la funzione di Groucho, ma non la sua umanità. Praticamente quello che si vede è un simulacro." </i>

questo vale anche per dyla e per bloch. i personaggi principali in questo albo sono completamente svuotati di qualsiasi umanità e originalità. si salva dylan quando

SPOILER
abbraccia stretto casper nel nascondiglio, mentre si dispera per i suoi poteri
SPOILER

altrimenti sono manichini della UPIM ai quali metti i vestiti e li giri nelle varie pose, poi tiri una cordicella e loro dicono "vegetariano", "pensione".........

@lord blendings- d'accordo, le caratteristiche dei personaggi, ma la STORIA dov'è? ripeto il paragone con julia. la storia è la colonna portante e sembra quasi che le pagine non bastino per portarla a termine. qui invece si capisce che sarebbe finita 30 pagine prima, e il vuoto si colma con bla bla bla




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MessaggioInviato: dom mag 04, 2008 10:32 am 
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Dario84</i>
<br />OT:

Beh, se non è un segno il fatto che siamo due delle dieci persone al mondo che pronunciano diatriba alla sdrucciola!
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">OT e probabilmente SPOILER insieme

Forse siamo due Eletti...
Certo, non mi piacerebbe trovarmi a essere inseguita da una specie di blob e a dover poggiare in tutta fretta la mano su un tavolo!
Va detto che è tutta colpa della mia professoressa del ginnasio: insisti oggi, insisti domani su questa "diatriba cinico-stoica", chiaramente non va più via (come l'odore del sesso?) dalla mente.
Vabbé, divago come al solito.

Ciao,
Federica
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MessaggioInviato: dom mag 04, 2008 10:59 am 
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Iscritto il: dom ott 08, 2006 12:46 pm
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Fedylaniata</i>
<br /><blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Dario84</i>
<br />OT:

Beh, se non è un segno il fatto che siamo due delle dieci persone al mondo che pronunciano diatriba alla sdrucciola!
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">OT e probabilmente SPOILER insieme

Forse siamo due Eletti...
Certo, non mi piacerebbe trovarmi a essere inseguita da una specie di blob e a dover poggiare in tutta fretta la mano su un tavolo!
Va detto che è tutta colpa della mia professoressa del ginnasio: insisti oggi, insisti domani su questa "diatriba cinico-stoica", chiaramente non va più via (come l'odore del sesso?) dalla mente.
Vabbé, divago come al solito.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">Nel mio caso è stata una scoperta universitaria al primo corso di letteratura latina (la professoressa costituiva un modello di prestigio che non si poteva mettere da parte). Sono cose che ti segnano...come un ferro rovente sulle natiche. [:)]

FINE OT

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MessaggioInviato: dom mag 04, 2008 12:06 pm 
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Iscritto il: mar giu 12, 2007 12:09 am
Messaggi: 937
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Lord Blendings</i>

Dylan modellista, modellino distrutto


"Un uomo fa quello che è suo dovere fare, quali che siano le conseguenze personali, quali che siano gli ostacoli, i pericoli o le pressioni. Questa è la base di tutta la moralità umana"
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"Bisognerebbe amare, amare follemente, senza vedere ciò che si ama, perchè vedere è comprendere e comprendere è disprezzare"
Guy De Maupassant<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">


Ecco, questo cliché è sparito! E' un po' di tempo che ci pensavo, e non vorrei sbagliarmi, ma non è dal Ventennale che non vediamo Dylan dedicarsi al suo modellino di galeone (e anche il suo modellino distrutto)? Forse, vado a memoria, anche nelle rappresentazioni del suo studio il galeone è sparito.

Bah[B)]

----------------------------------------------
<i>La lacrima che scende dal volto truccato del clown è smascheramento, esibizione, tragedia di una personalità rivelata nell'ultimo modo possibile</i>


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MessaggioInviato: dom mag 04, 2008 12:33 pm 
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Continuo a non capire del tutto la critica ai personaggi-simulacri (si vede che Dario ha appena letto Dick [:D] ). Forse in certe sequenze appaiono un tantito sfocati e non esattamente spontanei, ok... Però, quantomeno, Masiero ci prova, a scrivere un Dylan <i>in character</i>, rispettoso del modello sclaviano, ed è più di quanto facciano altri sceneggiatori (Barbato compresa). Stavolta mi è parso che il gioco gli sia riuscito meglio del solito: la perfezione è lontana, ma ribadisco che la storia mi sembra dignitosissima.

P.S. Nonostante gli studi classici, io ho sempre detto "diatrìba"! [:0]

Ciao

Teo


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MessaggioInviato: dom mag 04, 2008 12:42 pm 
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Messaggi: 5544
Utilizzando gli stessi ingredienti, come mai mia madre riesce a cucinare spaghetti migliori dei miei?

__________________________________
http://sediesuimuri.blogspot.com/


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