Premetto di non avere molto da dire sul numero del mese: una lettura piacevole, a differenza delle tre uscite precedenti, che trovo rappresenti lo standard di sufficienza per un albo dylaniato (e magari qualcosina in più?).
1) A dispetto dell?esilità del soggetto e della linearità del suo sviluppo, trovo, come già osservato da alcuni, che una maggiore lunghezza avrebbe giovato all?albo: ho avvertito come abbastanza fastidiosa, infatti, la sproporzione tra una prima parte fluida e rilassante, con un gradevole filino di splatter, e una seconda fin troppo serrata e culminante in una conclusione affrettatissima.
2) La sceneggiatura, in compenso, è leggera, sciolta, ironica quanto basta, i <i>clichés</i> della serie dosati con giusta misura (certo, non solo di questi deve vivere una buona storia), i personaggi ben inquadrati e gradevoli: oltre al nostro <i>Old Boy</i>, finalmente partecipe e sempre incline alla battuta, mi sembrano centrati pure i tre comprimari della testata (al di fuori di essi, comunque, anche Rose Brown mi è parsa, ad esempio, piuttosto divertente).
3) Avrei gradito che fosse stato dato un po? più di spazio al disagio di Casper (cui Masiero mette in bocca una battuta sul suo stesso nome), alle sue visioni, alla finale accettazione del suo potere e delle sue responsabilità.
4) Infine, i disegni. Premesso che preferisco leggermente il Casertano prima maniera (vorrei dire più ?realistico?, benché il suo sia da sempre un tratto tendente alla caricatura), devo dire che qui crea un?atmosfera adeguata. è innegabile che la fisionomia di Dylan sia molto cangiante, però! Spero comunque potremmo considerata superata l?involuzione riscontrabile ne <i>I mostri di Sullivan</i>, visto che ne in questo precedente <i>La condanna di Casper</i> si fa apprezzare maggiormente, e non poco.
Ciao,
Federica
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Il se peut dire, avec apparence, qu'il y a ignorance abécédaire, qui va devant la science; une autre, doctarale, qui vient après la science: ignorance que la science fait et engendre, tout ainsi comme elle défait et détruit la première.
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