SPOILER
Bella storia, dai toni molto classici e "old times". Quello che mi ha stupito molto molto piacevolmente è stato il rispetto delle caratteristiche del protagonista e dei comprimari della serie: Dylan che si fionda alla ricerca della bomba dopo aver conosciuto appena la cliente (secondo me molto nella logica del personaggio, dove invece mi sarebbe sembrato fuori luogo il consiglio della visita psicanalitica); Bloch "cinico" e apparentemente insensibile anche in seguito alla morte di Dylan (nonostante l'assenza di scetticismo verso le visioni di Johanna); Groucho macinabattute ad oltranza, sempre e comunque e in qualunque circostanza, anche in seguito alla morte di Dylan. Inoltre rapporto con la cliente mensile e scena di sesso (un po' gratuita, ma personalmente gradita); digressioni sulla vita delle persone comuni; un "cattivo" interessante ed una morte manipolatrice e fintamente benevola, che briga alle spalle degli altri personaggi per il proprio tornaconto; l'eterno tema del conflitto Eros/Thanatos con Johanna che assurge ad emblema del primo...insomma, per me c'è tutto quello che avrei voluto trovare (soprattutto, usato bene!) e fra l'altro inserito in una sceneggiatura costruita come si deve (mi riferisco soprattutto all'intreeccio di inizio e fine, la parte di mezzo è una successione tutto sommato semplice di sequenze "piazzo la bomba, disinnesco la bomba").
Unico appunto: Dylan che per due volte di fila stacca in extremis il filo giusto dalle bombe dell'attentatore. Un po' forzato. Come l'innamoramento fulmineo fra Dylan e Johanna, ma vah beh...(come ho già scritto nel commento a "Da una lontana galassia": due vignette, primo piano di Dylan, primo piano della donna di turno, vignetta lunga con bacio/sesso. Insomma!)
Notazioni sparse:
- la scena finale sul treno mi ha rimandato con la mente a quella per certi versi simile de "L'ombra del dubbio" di Hitchcock.
- l'immagine dell' "uomo in bianco" potrebbe essere ispirata a quella dell' "uomo in grigio" del "Peter Schlemihl" di Chamisso. Entrambi scendono a patti con qualcuno, nel secondo caso, anche se non viene mai detto esplicitamente, si capisce che l' "uomo in grigio" è il diavolo, mentre nel primo "l'uomo in bianco" viene scambiato per tale da Johanna (salvo poi scoprire che si tratta della morte).
- i disegni di Freghieri sono i disegni di Freghieri, sempre un po' uguali a se stessi, però secondo me sono molto adatti al patinato, dove acquistano un effetto in più.
- sinceramente mi sembra un po' esagerato tutto questo osannare la figura finale della morte. Per carità, bella e d'effetto con quel panneggio baroccheggiante, ma almeno per me niente di trascendentale.
- veramente d'effetto le sequenze con le esplosioni della morte di Dylan (la prima solo immaginata a pag. 80 e la seconda reale).
Bei dialoghi, bei personaggi, bell'intreccio, bella storia.
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Dagli occhi vermigli grondano oramai
lacrime sanguigne, per tetri calamai.
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