<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Ema</i>
<br />Intendo che non ci siamo capiti ma chissà, forse sarò io, magari mi sono spiegato male.
Mi scuso con tutti ma sono costretto a puntualizzare l'ovvio: a tutto ciò che scrivo negli interventi, e intendo proprio tutto, va prefissa la formula "secondo me". "Secondo me" LA FURIA DELL'UPYR è una storia indecente, "secondo me" molti autori sono cotti etc.etc.
E' dunque "secondo me" che l'albo del mese non piace neanche al suo autore;<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">Te la metto su un piano molto semplice, che è il modo in cui la penso io. Per me ci sono due ipotesi: 1) la materia della storia piace all'autore della storia; 2) la materia della storia non piace all'autore della storia. Nel primo caso vi sono due ulteriori opzioni: la storia può avere o meno un riscontro presso il pubblico, ma a prescindere dall'esito l'autore è soddisfatto del proprio lavoro. Nel secondo caso invece l'ipotesi è solo una: l'autore non è motivato e non essendolo cerca un argomento (qualsiasi) che ottenga almeno il riscontro del pubblico (perché per me è impensabile un autore consapevole di fare qualcosa che non soddisfi nè lui nè il pubblico). Nell'ipotesi (1) hai torto, perché che piaccia o meno al pubblico la storia piace all'autore; nell'ipotesi (2) potresti avere ragione, ma in quel caso la storia dovrebbe piacere al pubblico (cosa che sembra effettivamente essere da quel campione ridotto di forumisti che vota il sondaggio mensile sull'albo) o almeno al 50%+1 dei lettori: in quel caso la storia ha colto nel segno e tu rappresenti l'elettore democraticamente scartato dal governo del paese, cosa che permette all'autore di continuare a scrivere indiscriminatamente le sue storie fino a quando non avrà più il riscontro dei lettori (o almeno della loro maggioranza). C'è una terza ipotesi: l'autore è svogliato e non gli piace la storia che sta scrivendo ma PENSA di ottenere il riscontro del pubblico attraverso di essa, senza che ciò si concretizzi nei fatti. Ammettiamo anche la terza ipotesi: ma secondo te in questo caso Ruju si andava a impelagare nelle desolate lande dell'Europa dell'est e nell'argomento del nucleare, a scomodare mostri di cui prima non si conosceva neanche l'esistenza (l'upyr) per ottenere il riscontro del pubblico? Invece di imbastire la classica storia londinese con mostro soprannaturale/serial killer, cliente da sedurre, rapporto di Bloch passato sottobanco, cose che sono diverse da come sembrano? Sotto questo profilo come storia mi sembra più attinente "I mostri di Sullivan", non "La furia dell'upyr"! E più de "I mostri di Sullivan" mi sembra attinente "Il cimitero dei freaks": però non mi sembra che lì, nonostante le disastrose incongruenze di sceneggiatura, si sia detto che la storia non piaceva neanche a Barbato! (Mi permetto di istituire un annoso confronto fra autori, che detesto sempre fare, solo perché dopo viene tirato in ballo l'immancabile "deus ex machina Sclavi dei primi numeri"). Quindi scarto l'ipotesi numero (3). Ma c'è addirittura un'ipotesi (4)! Ruju è demotivato e SA di scrivere una brutta storia che non piacerà neanche al suo pubblico, ma la scrive lo stesso per masochismo verso se stesso, verso i lettori e per temibile tracotanza! Oddio, può essere, ma lo ritengo improbabile...
Non mi sembra ci sia un'ipotesi (5), ma se c'è ti invito a sottoporla alla mia attenzione.<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">non dovete intenderla come pretesa di entrare nella testa di Ruju - non mi interessa, ne preferisco altre - ma come una semplice istanza critica che emerge in sede di lettura.<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote"> Caspita, caspita, qui ci avrei messo due punzecchiatine davvero cattive, però in fondo sono un buono...<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">Tanto svogliata, sciatta e tirata via mi è sembrata la prova di PR, da pensare che lui stesso per primo si smarcasse dalla materia a disposizione;<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote"> Sullo "svogliata", vedi sopra; sullo "sciatta", in alcuni punti lo è (e nel mio commento all'albo non mi sono acriticamente astenuto dal sottolinearlo); il "tirata via" è opinabile, ma dalla mia personale lettura (che non necessariamente coincide o deve coincidere con la tua) non lo è (anche qui rimando al mio commento sull'albo, dove ho cercato di motivare il più lucidamente possibile, come faccio sempre e con ogni autore, le cose che mi sono piaciute e quelle che invece non lo hanno fatto)<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">si può e si deve "amare la materia", da lettori è lecito chiederlo, e non specifico cosa intendo che non serve, soprattutto in un forum come questo pieno di innamorati/nostalgici del primo Sclavi.<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">Si può ma non si deve amare la materia: si può obbedire anche ad un semplice criterio di mercato, o ad un criterio stilistico, conducendo egregiamente il proprio lavoro. D'altra parte è impensabile che a tutti gli autori che si succedono su Dylan Dog piaccia l'horror (genere su cui si è basata la testata fin dagli inizi; cito solo questo elemento per comodità e perché è il filo rosso che lega o dovrebbe legare tutta la serie dalla sua prima pubblicazione ad oggi) o che gli piaccia in egual misura col passare del tempo: a volte può essere solo un semplice pretesto, "la materia". Ma se per la "materia" intendi in senso più ampio "ciò che un autore scrive" invece di "l'argomento di cui un autore scrive" rimando alle ipotesi (1)-(4) di cui sopra.<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">E' in questo senso che The Imp sbaglia, perchè mi fa un ammonimento non sulla forma ma sulla sostanza di un pensiero; è esattamente come richiamare chi dice "la storia è brutta", dopo che mille volte abbiamo evocato il diritto di critica, ma con questa postilla spero che la mia posizione sia ora luminosa e l'equivoco rientrato. Dario, non ti arrabbiare, anche tu potevi scrivere LA FURIA, magari l'avresti scritta meglio.<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">Non mi arrabbio mica, anzi, cerco di usare il raziocinio.<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">Perdonando il raptus dariano, però, - egli ama Ruju (che gusti)<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">Ahahahahah, cioè, non ho capito, è diventato un processo alle intenzioni? "Che gusti"? Grazie per esserti reso censore e tutore dei miei gusti.<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"> e il peccato è più lieve se si pecca per troppo amore -<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">E' desolante rendersi conto di come spesso si parli a vuoto: io non amo nessuno, non mi piace nessuno IN ASSOLUTO. Se amo Ruju, allora amo Sclavi, Chiaverotti, Medda, Di Gregorio, Manfredi, Enna, Barbato...perché ognuno ha prodotto storie che mi sono piaciute. Come ognuno di essi ha prodotto storie che mi sono piaciute di meno o mi hanno disgustato, incluso Ruju: allora odio Ruju, Sclavi, Chiaverotti, Medda, Di Gregorio, Manfredi, Enna, Barbato...sembra un carme catulliano: "odi et amo"! Inoltre come ho già ribadito tante e tante e tante altre volte, di Ruju mi piace SEMPRE un certo stile, quel "quid" di scrittura che è solo suo e che è diverso da quello di ogni altro autore; ma non mi sembra di essermi mai coperto gli occhi innanzi a incongruenze o elementi che abbassano il valore di una storia: io dò il voto mensile su una storia tenendo conto di entrambi gli aspetti ed è questo il motivo per cui ho ritenuto BRUTTA una storia come "tutti gli amori di Sally" (che funziona come metafora ma narrativamente non sta nè in cielo nè in terra) e BELLA una storia come "Il cimitero dei freaks" (che non funziona nè come metafora, nè narrativamente, però aveva quell'atmosfera, quel qualcosa di vibrante e suo peculiare che me l'hanno fatta apprezzare). E questo metodo critico lo attuo SEMPRE e con TUTTI.<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">mi piacerebbe piuttosto ascoltare la sua opinione (positiva, presumo) nella sostanza, giusto per curiosità e per rispondere al mio solito dubbio ricorrente: "Ma come è potuta piacere questa <i>roba</i>?"<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">Tutto quello che avevo da dire è scritto nel mio commento, valga quello come risposta.<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">E per me intanto questo mese PR resta PRRRRRRRRRRRRRR
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">Ahahahah. Gratuita. Va beh, uno dei prossimi giorni proverò a scrivere che secondo me Medda ha pensato "La bestia" fra una lavata di piedi e l'altra e che Barbato ha scritto "L'ultimo arcano" sotto effetto di un fungo allucinogeno, ma pentitasi di
quell'aborto di storia voleva buttarla nel cassonetto, salvo poi accorgersi che invece del cassonetto l'aveva buttata in una cassetta delle lettere con l'indirizzo della Bonelli. AHAHAHAH.
Ehm...
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Dagli occhi vermigli grondano oramai
lacrime sanguigne, per tetri calamai.