guarda Andrea, la critica ci puo anche stare, ma da lettore decennale di Diabolik non posso fare a meno di schierarmi ASSOLUTAMENTE a favore del re del terrore, nonostante comunque anche io abbia qualcosa da dire a proposito di questo fumetto. Elencherò tutto in base al tuo post
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">A me sta antipatica.
La immagino ostentatamente postfemminista, altezzosa, sofisticata e arrogante. Più icona di una mentalità che realmente personaggio.
E poi le pellicce!!!! perché, vedete, nel mio immaginario quella donna ha gli armadi pieni di ermellini e visoni morti e a me queste cose non piacciono mica.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
qui stiamo parlando solo di quello che tu hai in mente perchè Eva Kant non ha niente a che vedere con quello che ti immagini. Forse potrà essere l'esempio della donna un po femminista che si ribella, gelosa e un po capricciosa, ma non quella snob che forse puoi pensare...ha temperamento forte e assolutamente contro ogni tortura suglia animali (qui comunque ci sarebbe da parlare per ore..[;)])
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">Ginko.
Ginko a me fa un po' pena. Mi da idea di essere combattuto tra una sorta di complesso di inferiorità intellettuale/sessuale nei confronti di Diabolik e la sua educazione, etica e formazione di probabile origine probabilmente balilla. E infatti di chi si innamora? di una duchessa di nome Altea... se non è frustrazione da amore irrisolto per la Kant, questo... <hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
ci puo anche stare...tutto sommato Ginko è sempre stato uno sconfitto in partenza, anche se non lo da a vedere..
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">Diabolik.
Beh. lui è il protagonista ed è ormai, mio malgrado, nell'immaginario collettivo. E me lo immagino sottosotto buono e romanticone, nonostante rubi e ammazzi qua e là. E questo un po' mi indispone. Perché le vie di mezzo mi piacciono poco, nonostante John Doe e Sawyer, a meno che l' autore non sia davvero bravo a gestire le contraddizioni interiori di un personaggio al punto da risultare convincente e coerente con le azioni dello stesso. <hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
anche qui ci puo stare..diabolik col tempo non è piu l'assassino implacabile dei primi decenni, forse non è piu il re del terrore ma solo un criminale che non si ferma davanti a neinte, ma che ci pensa sempre 2-3 volte prima di ammazzare..magari preferisce usare aghi narcotizzanti invece di aghi al cianuro, ma mantiene sempre la sua posizione, e non si fa piu sottomettere alle "crociatine" (come lui steso chiama) a cui ogni tanto si impunta eva Kant. Andrebbe fatto un lungo discorso sul buonismo e su certi comportamente del criminale, ma ci vorrebbero 100 pagine
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">Innanzi tutto il formato.
11,5x17 cm.
Che aveva, al tempo, una sua logica commerciale (sulla quale avrei da polemizzare, ma che comunque rispetto) ma che ritengo oggi, nella sua insindacabile gabbia a due vignette per pagina, veramente poco stimolante.
Poi la trama.
L'idea che ne ho è quella di un ostinato riproporre l'eterno duello tra il protagonista e Ginko. Qualcosa che mi ricorda Lupin e Zenigata, o Lupo Alberto e Mosé, ma senza l'autoironia e l'umorismo che contraddistingue i lavori di Monkey Punch e Silver.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
SUL FORMATO: beh, forse anche qui hai ragione, ma diabolik è questo. Se il formato fosse Bonelli non sarebbe Diabolik ma uno che gli somiglia. Ogni 6 mesi esce una storia in formato Speciale Bonelli sempre molto bella ma che si discosta in maniera netta da quella della serie originale, ed infatti gli autori preferiscono dedicarla per raccontare momenti passati di 1 dei 4 personaggi..tra 1 mese ad esempio tocca ad Eva Kant
Purtroppo mandare avanti Diabolik significa non creare qualcosa di speciale o di originale, ma cercare di far rientrare una testate entro determinati canoni già decisi nel 1962 o giu di li..stesso compito che tocca anche a Tex e Dylan Dog.
A mio avviso con Diabolik riescono ad ottnere risultati assolutamente migliori rispetto alle altre 2 testate che ho citato semplicemente perchè OGNI SOGGETTO viene passato al setaccio dal direttore Mario Gomboli e SCENEGGIATO ESCLUSIVAMENTE da 2 sceneggiatori (Martinelli e Faraci) e solo salturiamente da altri tipo Recchioni o Pasini (con risultati spesso negativi escluso recchioni).
Però è vero, è giusto dire che forse diabolik non si predispone a farsi leggere da un lettore di fumetti americani o di manga (anche per il doscorso dell'eterna lotta GINKO-DIABOLIK), ma a distanza di 50 anni mantiene il suo fascino e ottiene risultati che direi ottimi, forse campando anche di rendita con quanto creato negli anni passati, ma riuscendo comunque a vendere sulle 300.000 copie se si considerano le 3 uscite mensili[;)]
Sempre a proposito del dualismo criminale ispettore negli ultimi 2 anni questo è stato preso in considerazione seriamente dal direttore Gomboli che ha deciso di non far comparire Ginko per quasi una ventina di numeri...oppure comparendo in alcuni momenti da spettatore o da pritagonista ma in maniera diversa, e non da semplice vittima dei suoi trucchi.
Spero di non averti annoiato troppo, ma da grande fan mi sono sentito chiamato in causa [:D][;)]
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Caramba! Soltanto un aspirante cadavere oserebbe chiamare "vagabondo" Don Cico Felipe Cayetano Lopez Martinez y Gonzales... (Cico)
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"io ci vivo in questa città..l'ho vista morire, divorata dal di dentro da cancri come il tuo ex marito...niente Babbo Natale, nessun Robin Hood, io sono una fottutissima piaga d'Egitto, bambolina.." (Henry Dante)
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