Risposta (stralcio) di PAOLA BARBATO, all'articolo di Michele Medda:
----
Tu critichi L?Azienda ma pretendi L?Autore.
L?autore è quello che fa l?opera d?arte che poi il consumatore consuma.
E L?Autore, secondo te:
a) non deve avere contatti con il consumatore
b) non deve spiegazioni al consumatore che non ha saputo apprezzare quello che ha consumato (magari perché nessuno gliel?ha spiegato, e non tutti nascono imparati, sai?)
c) non deve presentarsi al mondo come essere umano ma come entità astratta.
Insomma, in poche parole L?Autore si deve chiudere nel suo eremo dorato o bronzeo o di latta (a seconda che lavori in proprio, per un?Azienda Illuminata o per L?Azienda), estrudere la sua arte e come la colomba dello Spirito Santo lasciare che scenda su di noi e con noi rimanga sempre.
Giusto?
Non è come lavorare in miniera, radical-chic, la vile moneta ecc., tutto molto divertente.
E infine L?Autore deve dimostrare orgoglio e dignità.
Deve essere irraggiungibile.
Inattaccabile.
E se lo attaccano fatti loro, L?Autore non risponde, non sente, non interagisce.
Ops. Ho usato il suffisso maledetto: -inter (al di là dei nostri antichi dolori e attuali palpitazioni).
L?Autore non deve avere un blog. E tra le mille frecciate al RRobe ne ho trovata una di cui mi sono beatamente appropriata e guai a chi me la tocca:
?O se semplicemente sbrodolassero per lunghe paginate su come è stato difficile diagnosticare la causa dell?allergia della contessa Serbelloni, o di quali struggimenti comporta compilare l?F24 del ragionier Cazzaniga??
Ah, questa sono io! Sissì, sono io che ho fatto la blog-cronaca del mio romanzo e che ho passato pagine a struggermi per il titolo (che mi hanno cambiato), per la copertina (che mi hanno cambiato), per il tempo che non avevo (e questo mi ha marchiata come lamentosa, visto che altri fanno le stesse cose che faccio io e non se ne lamentano ?poi magari nel frattempo non partoriscono, non allattano, non si trasferiscono, hanno i soldi per pagare una baby-sitter a tempo pieno e non sono in bancarotta, ma vabbè) ecc. ecc.
Io non dovrei avere un blog.
Dovrei essere un?Autrice, algida, distaccata, che scrive editoriali ma non legge i forum e schifa i blog degli altri, che produce arte ma non va al cinema, che riceve domande ma non risponde. Mai. Perché il lettore non è degno di risposta. Nemmeno se è lui che mi fa campare ?male- acquistando quello che faccio io.
Insomma, se sono Autrice non posso essere persona, non posso aver voglia di parlare del mio lavoro, di avere contatti con i lettori, che se a suo tempo ci fosse stato Internet e King avesse scritto un diario man mano che partoriva un libro vedevi che accessi!!!
Per avere un blog privato mi devo camuffare, fingere di non essere io, fingere di non fare il mio lavoro, fingere?
Ma, scusa, perché?
Il blog privato ok, ma solo perché ho sperimentato che nemmeno lo 0,1% riesce a distinguere la professionista dalla persona e quindi se ho la crisi dei 40 mi chiedono conto del finale di ?Oltre quella porta? (cheppalle).
Ma quello pubblico?
Ti sfugge un dettaglio palese a tutti noi? Scrivere un blog MI PIACE.
Mi piace, mi diverte, e MI FA PIACERE avere un contatto con i lettori.
E? una colpa? Perché un?Autrice? ma questa definizione mica è mia. Non è scritta col sangue o scolpita sulla pietra, è il TUO concetto di come ci si dovrebbe comportare.
E dopo essere andata fuori tema 12.000 volte ci arrivo: tu esprimi opinioni individuali, ma spesso tiri dentro gli altri come se fosse un dato di fatto che se non fanno come faresti tu sbagliano. Come mia madre, e mia madre va per gli 80. Non le piace come educo mia figlia, eppure ha davanti uno specchiato esempio dei risultati della SUA educazione. Ma insiste. Io e il RRobe e (troppi) altri sbagliamo? No, io e il RRobe (e infiniti altri) facciamo le cose diversamente da te. E se pubblichiamo poppe e appendici pendule (ci arriverò) non siamo meno autori degli altri, ne? meno seri. Come a dire che se ti vesti come uno sciamannato non sei un signore. Be?, ci sono più signori e signore di quanto non si creda nell?ambiente.
E se si divertono a pubblicare gli SPOILERISSIMI e a litigare con il lettore medio, quello massimo e -ahimè- quello minimo fatti loro.
Quello che esce in edicola e in libreria con la loro firma è quello che conta.
----
Applauso.
A.
_______
http://dallacantina.blogspot.com