Cravenroad7

Forum dylaniato
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MessaggioInviato: mar feb 12, 2008 5:37 pm 
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Metereopatia però è di MIgnacco


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MessaggioInviato: gio feb 14, 2008 7:16 pm 
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Intendeva dire "Il dono degli Hurlington": i titoli si somigliano molto:)

________________________________________________

Non potrei mai morire per quel che credo perchè potrei essermi sbagliato.


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MessaggioInviato: sab feb 16, 2008 7:58 pm 
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Già, facile confondersi. anche le trame sono praticamente uguali :)


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MessaggioInviato: dom feb 17, 2008 11:23 pm 
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Iscritto il: sab ott 02, 2004 7:32 pm
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Leggendo gli ultimi commenti nel topic dell'albo del mese mi è sorto un pensiero: mi sembra che in origine le storie riuscissero a unire entertainment e riflessione, mentre oggi spesso le due cose sono antitetiche: o escono storie impegnative, ma ricche di spunti, o escono avventure che non lasciano niente.
Personalmente preferisco di gran lunga le prime alle seconde (specie perchè spesso sono realizzate male), ma
1)mi chiedo perchè non riescono più a fare le due cose contemporaneamente
2)ho l'impressione che in redazione puntino più sulle seconde che non sulle prime

voi che dite?

________________________
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"Evey Evey Evey Evey Evey"[/url]


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MessaggioInviato: lun feb 18, 2008 11:42 am 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
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Località: Verona
Cosa dico? Meno male che c'è Medda! [:)]

Ciao

Teo


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MessaggioInviato: lun feb 18, 2008 12:42 pm 
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Iscritto il: lun dic 04, 2006 11:38 pm
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by the Imp</i>
<br />Leggendo gli ultimi commenti nel topic dell'albo del mese mi è sorto un pensiero: mi sembra che in origine le storie riuscissero a unire entertainment e riflessione, mentre oggi spesso le due cose sono antitetiche: o escono storie impegnative, ma ricche di spunti, o escono avventure che non lasciano niente.
Personalmente preferisco di gran lunga le prime alle seconde (specie perchè spesso sono realizzate male), ma
1)mi chiedo perchè non riescono più a fare le due cose contemporaneamente
2)ho l'impressione che in redazione puntino più sulle seconde che non sulle prime

voi che dite?
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">Considerando che:
1. come produzione più recente sono limitata agli ultimi tre anni;
2. come produzione meno recente sto costruendomi delle basi con la <i>Granderistampa</i>,
non posso che concordare.

Ciao,
Federica
_____________________________________________________________________

Non so se son peggio le balle oppure le facce che riescono a fare.


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MessaggioInviato: lun feb 18, 2008 1:05 pm 
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Iscritto il: mar nov 21, 2006 6:58 pm
Messaggi: 3982
Fedy, pensavo che fossi una lettrice di vecchia data[:0]

<hr noshade size="1">Con Pasqualon ci puoi giocare
PASQUA-LON
e tante forme puoi inventare
PASQUA-LON
con mille giochi divertenti
PASQUA-LON
mille colori differenti,
gioca un po' con Pasqualon!!!


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MessaggioInviato: lun feb 18, 2008 1:51 pm 
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Iscritto il: lun dic 04, 2006 11:38 pm
Messaggi: 1815
Lettrice di vecchia data... di fumetti in genere, non del nostro <i>Dylan Dog</i>. [:)]
Ma, d'altra parte, si vede dai miei interventi (e, in piccola parte, anche dal gioco delle Citazioni) che non ho il polso a 360? della serie e che ragiono albo per albo (giusto per Marzano ho potuto dire qualcosa di più generale perché è un autore recente di cui ho più contezza).

Ciao,
Federica
_____________________________________________________________________

Non so se son peggio le balle oppure le facce che riescono a fare.


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MessaggioInviato: lun feb 18, 2008 2:41 pm 
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Iscritto il: mar mag 03, 2005 8:56 pm
Messaggi: 5225
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by rimatt</i>
<br />Cosa dico? Meno male che c'è Medda! [:)]

Ciao

Teo
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Beh un pò caustico ma sono abbastanza d'accordo. Gurardando la divisione fatta da Imp, chi riesce a conciliare le due cose nel Dylan attuale è solo Michelone. Per ora va benino anche Enna comunque. Vedremo se le aggiunte di un Recchioni o altra gente saranno proficue in questo senso.

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- Nella tua guerra contro il mondo ti conviene stare dalla parte del mondo. (F.Zappa)
- Il gioco è divertente finché qualcuno non si fa male davvero. A quel punto diventa esilarante! (M.Patton)
- E'impossibile distinguere un uomo pazzo da uno normale
mentre camminano per strada. (C. Bukowski)
- Meglio avere le mani sporche di sangue che lavate con l'acqua di Pilato. (G. Greene)


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MessaggioInviato: lun feb 25, 2008 5:45 pm 
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Iscritto il: mer ott 11, 2006 11:40 pm
Messaggi: 1034
a me questa discussione pare tanto una branchia della serie "(h)ottanta nostalgia compilation"..
la mia sensazione è che il dyd a cui ci si riferisce sia quello di sclavi e di chiaverotti. peccato che il secondo non scriva più per il nostro, e il primo è tornato da poco, è cambiato rispetto a quello che scriveva le prime storie di dyd (e anche il suo dyddo è cambiato, non dico in meglio o in peggio) e comunque non scrive con regolarità (e per regolarità intendo 4-5 storie all'anno).
questo è un dato di fatto, imprescindibile, e non mi sembra corretto incolpare marcheselli o chi per esso del fatto che gli autori che scrivono per dyd NON SONO chiaverotti o lo sclavi di 20 anni fa.
oltretutto bisogna considerare un elemento che secondo me è fondamentale: la rigida definizione delle caratteristiche e del mondo di dyd, che erano la guida in cui si muovevano con NATURALEZZA sia sclavi che, anche se in modo diverso, chiaverotti, sono dei paletti ben definiti alla creatività di altri autori, che si muovono in un contesto anche di attualità ben diverso, e pertanto possono diventare dei limiti all'espressione originale della poetica di ognuno oppure dei clichè da mettere in un certo numero per poi poter dire quello che si vuole.. secondo me in questi anni quella che ha "osato" di più, uscendo dal seminato, è la barbato, e di questa scelta, personalizzazione essenziale per poter dare il meglio di se, "paga" le conseguenze, nel senso che anche i suoi estimatori riconoscono che quello è "il suo dylan" e non l'archetipo originale.
del resto la poetica di sclavi, il gusto ironico e splatteroso di chiaverotti, non sono cose che si insegnano o che si possono pretendere dagli altri autori, e farlo darebbe (ha dato?) dei risultati quantomeno stucchevoli..

la soluzione per me è accettare che QUESTO OGGI è dylan dog. quello che esce ogni mese. e nel maxi. e nel gigante.
apprezzandolo per quello che è, e non rimpiangendo sempre quello che è stato e che NON SARA' MAI PIU', marcheselli o non marcheselli (e io direi anche sclavi o non sclavi, visto che mi sembra di ricordare che è babbo tiziano che da' l'ok alle storie, no?)

se posso auspicare una cosa, è che le redini si allentino, se posso fare una richiesta a chi gestisce la serie è di permettere agli autori di OSARE DI PIU', di spingere agli estremi la loro personalizzazione di dyd anche a costo di sacrificare qualche tratto del dyd di 20 anni fa.. visto che non lo avremo mai più (è triste, ma ne sono fermamente convinto), almeno avremo qualcosa di interessante, originale e inedito, e non tante brutte copie..

***
<i>Acido acido acido
e poi sfregare bene
cola via la pelle
si vedono le vene
denti in bella vista
si affaccian dalla bocca
le labbra son tende strappate
che cadono accartocciate
Ed ecco...via la faccia
così volevo diventare
un uomo senza storia
che nessuno a memoria
potrà mai imparare.</i>

(copyright schricchiolus 08)

***


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MessaggioInviato: lun feb 25, 2008 6:28 pm 
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Iscritto il: mar set 04, 2007 5:25 pm
Messaggi: 1892
Località: il forno
io sono(ahimè) uno dei famosi "adolescenti dell'86".ho già spiegato in altri topic, la forza che ebbe l'impatto di un nuovo tipo di fumetto sulla generazione di allora e in particolare la rottura che creò dylan nel mondo fumettistico di quei tempi.personalmente ritengo che anche molti albi di quel periodo, fossero un classico esempio di fumetto popolare creato con l'unico scopo di divertire il lettore."gli uccisori",tanto per fare un titolo dei primissimi, non mi sembra racchiudere chissà quale messaggio o l'espressione del genio di tiziano.lo stesso vale,sempre secondo me,per albi come "killer" o "il male" che ,sono convinto,fossero proposti oggi da un qualsiasi giovane autore,troverebbero critiche ferocissime.
e ricordiamoci che le sceneggiature allora erano di sclavi,ovvero dell'ideatore del personaggio,non di un autore che come credo accada oggi deve"subire"la forza di quest'ultimo.allora ,però,questi albi cosi "semplici",venivano accettati per quello che erano in virtù dell'originalità del prodotto proposto.oggi purtroppo son passati più di vent'anni e dylan è diventato una cosa un pò "scontata".credo sia veramente difficile per un autore non cadere nel "già visto" o proporre citazioni cinematografiche senza essere criticato per il plagio .

*************************************

Ragazzo, una donna è molto simile a... un frigorifero!
Sono alte circa 1 metro e 80, 135 chili, Loro fanno il ghiaccio,
e.... uhm...Oh, aspetta. In realtà, una donna è molto più simile a una birra.
Hanno un buon profumo, sono belle a guardarsi,
venderesti tua madre per averne una...
Ma non ti puoi fermare a una, vuoi berti
un'altra donna!


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MessaggioInviato: mar dic 09, 2008 2:22 pm 
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Iscritto il: lun nov 20, 2006 10:46 pm
Messaggi: 1585
http://prontoallaresa.blogspot.com/2008 ... grind.html

Direi che ci riguarda.
Vale la pena di parlarne.

A.
<hr noshade size="1">
http://dallacantina.blogspot.com


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MessaggioInviato: mar dic 09, 2008 9:15 pm 
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Iscritto il: lun dic 26, 2005 11:47 pm
Messaggi: 8059
Località: Torino
Poco da dire: sono d'accordo con lui; ho sempre usato come metro di valutazione, e quindi come punto principe dei miei commenti l'intensità di un tema, la pregevolezza di un'idea, il piacere di leggere dialoghi brillanti, il coinvolgimento creato da una sceneggiatura solida ed emozionante, tutti elementi che andranno poi a costituire la bellezza d'insieme di una storia più che le regole da seguire per rispettare le varie fisime, aspetti e fisionomie del personaggio. Nel senso: prima che un fan di Dylan sono da sempre un fan delle "belle storie di Dylan".
Prova ne è la Barbato, per dire un nome su tutti, quello che balza subito in testa nel trattare tematiche come questa: non mi ha mai creato nessun problema, da lettore, il fatto che per un certo periodo il nostro rifiutasse a priopri il sesso con le clienti per esempio; per quanto mi riguarda l'ho sempre considerato un interessante punto di vista della scrittrice - criticabile, sì - ma comunque rispettabile.

Rrobe poi scrive :"... comincio a tollerare male quando i lettori pensano che le loro idee sul personaggio siano il dogma che gli autori devono rispettare".
Chiaro: altro discorso sarebbe vedere domani Dylan mangiare carne a sazietà, bere vino e toccare il culo alle ragazze in strada; ovviamente Recchioni non fa riferimento a comportamenti estremi, eccessivi o speculari a quelli odierni del nostro.
Però.
Provocazione pro e contro:
contro: non sembra che l'autore stia cominciando a mettere le mani avanti per parare gli eventuali colpi che - si presume, ma io ne sono certo - arriveranno un pò ovunque in seguito alla pubblicazione dei suoi episodi, secondo voi?
pro: bè, ha già fatto tutto lui, posso solo incanalare all'interno del forum il suo pensiero : credo che su questo punto molti di voi abbiano qualcosa da dire, Rimatt in primis o sbaglio?;) (cito Rimatt perchè mi sembra che su questi punti sia sempre stato piuttosto intransigente, mi corregga se sbaglio).


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MessaggioInviato: mar dic 09, 2008 10:26 pm 
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Iscritto il: mer set 28, 2005 11:37 am
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Dice Rrobbe,
<i>Basti vedere il caso di "Dylan Dog".
Un pubblico di persone che seguono il personaggio da dieci, venti anni, e che sono convinte di "sapere chi è Dylan Dog".
E se il tuo Dylan Dog non è "il loro", allora sei tu che hai sbagliato perché hai tradito le loro aspettative.</i>

Per quanto riguarda quest'aspetto "dogmatico", "il Dylan che rispetta le coordinate dettate dal creatore etc.", credo che, almeno qui, non si lamenti quasi piu' nessuno, avendoci perso la speranza, e' ormai un fatto assodato e ce ne siamo fatti una ragione...semmai quando ne capita uno ogni tanto viene evidenziato e giustamente applaudito.

<i>E poco importa se la storia sia buona o meno... il tradimento (nei confronti del lettore, non del personaggio) è un crimine inammissibile.</i>

Ovviamente parlo per esperienza in questo forum e magari non e? indicativo come credo, pero? mi sembra che nessuno come la Barbato abbia ?sfasciato? Dyd e allo stesso tempo sia forse l?autrice piu? acclamata, lo stesso dicasi in parte per Chiaverotti che ha un bel seguito (basti veder il link)

https://www.cravenroad7.it/forum/topic.a ... hichpage=1

Infine trovo un po? contradditorie queste affermazioni del Rrobbe, che si e' riletto il Dyd dei primi 50 numeri e che si e? ispirato in parte a quelli per scrivere le sue. E meno male[:D]


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MessaggioInviato: gio dic 11, 2008 12:31 am 
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Iscritto il: lun nov 20, 2006 10:46 pm
Messaggi: 1585
Io sono cresciuto con i Comics americani dove snaturare il personaggio è quasi parte del marketing di un editore.
Lo ha fatto Miller con Daredevil.
Lo ha fatto Ennis con quasi tutti i personaggi non suoi cui ha messo mano.
Lo ha fatto Straczynski con Peter Parker.
Ma in Italia è diverso l'approccio del lettore al fumetto.

Io, tendenzialmente, sono per il potere dell'autore sul personaggio.
Per fare un esempio parzialmente off-topic: Recchioni ha un ottimo controllo sul personaggio David Murphy, mentre John Doe sembra a volte prendere il sopravvento sui due scrittori (senza che la cosa porti necessariamente a risultati negativi).
Questo non va confuso con il potere del personaggio sulla storia (anche se con Sclavi molto spesso bastava ed avanzava).

In Dylan, però.
Ci sono dei limiti (il cui controllo ipotizzo ormai essere appannaggio di Marcheselli) che non vanno superati e sono i paletti accennati da Vace.
E buona parte di questi limiti sono imputabili alla struttura editoriale della serie, totalmente priva di una sua continuity.
Perchè un Nathan Never (almeno fin dove l'ho letto io) si è molto evoluto e snaturato, in maniera piuttosto graduale oltre che dichiarata, rispetto ai primi numeri della saga.
Dylan, per quello che ci ha offerto in termini di continuity, è rimasto quello di 20 anni fa, dunque è maggiormente richiesta dai lettori una giustificazione a reazioni che non gli appartengono.

A.
<hr noshade size="1">
http://dallacantina.blogspot.com


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