Cravenroad7

Eh eh... infatti! L'avevo letto tempo addietro sempre su UBC e la cosa mi aveva molto colpito...

Ciao,
Federica
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Non so se son peggio le balle oppure le facce che riescono a fare.

Numero molto bello.
Alcune riflessioni (molto) sparse.

- Julia è il fumetto meglio costruito di casa Bonelli al di là delle trame. Parlo di tecnica: inquadrature, ritmo, sceneggiatura.
- Berardi abusa troppo di determinati cliché comportamentali dei suoi comprimari. (In questo numero, Webb!)
- Gli occhi di Julia sono a cerbiatto, bellissimi e tutto quanto, ma se fai loro mezza decina di primi piani a numero perdono di efficacia.
- è molto bella la tecnica che Berardi usa per alleggerire i dialoghi più lunghi: mentre i protagonisti parlano le immagini si concentrano su particolari quotidiani e minimalisti senza alcuna attinenza con la trama (il gatto che gioca, Webb che chiude la porta all'impiegato curioso che origlia...)

A.



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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by piddu</i>
<br />Scusate, ma alla fine Julia è gravida o no?
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
Ancora no.[;)]

<hr noshade size="1">Temo di essere frainteso. Forse ho raggiunto il mio obiettivo.
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Scusate, ma qui i piccoli capolavori si ripetono mese dopo mese!!!!

"L'ho fatto per te", #114, è un esempio di come si possa costruire su un soggetto abbastanza semplice una sceneggiatura perfetta! Questo "perfetta" prendetelo con le molle perchè non sono un critico, come l'ottimo Triss.

SPOILER

Mi ha colpito in diversi punti ma uno su tutti quando lo psicopatico esce di casa e c'è fuori il canino che lo aspetta. Allora lui posa a terra la tazza e qui scatta automatico il pensiero "beh, niente di particolare, gli darà da mangiare" e invece lo allontana e porta quella tazza alla prigioniera in cantina! beh, secondo me è veramente geniale! Sono piccole cose,d'accordo,ma sono quelle che fanno grande una storia.
Un altro punto che mi ha sconcertato è quando la moglie dello psicopatico (che ancora non sappiamo essere una bambola), sotto sua richiesta fa un tristissimo sorriso al marito. Ci sono rimasto a bocca aperta!

Molto tenera la parentesi del nipote di Emily. Ultimamente hanno aumentato la frequenza gli accenni alla gravidanza desiderata di Julia, io resto sempre dell'idea che per il ventennale (che è solo FRA SETTE NUMERI!!!!) succederà qualcosa riguardo questo argomento!

Disegni ottimi!

Soggetto: 7,5
Sceneggiatura:9
Disegni:8,5
Copertina:8

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Quando ti intrattieni con una ragazza graziosa per un paio d'ore,sembra che siano passati solo due minuti; se starai seduto per due minuti su una stufa accesa, ti sembrerà di starci da due ore.
Questa è la relatività.

Albert Einstein

una bella storia con qualche incongruenza.

SPOILER
julia come sempre mantiene aplomb e sangue freddo nelle situazioni più disperate. ma la conferenza sui complessi di edipo nelle ultime scene è da manuale dell'assurdità.
due uomini asserragliati in una stanza, spari, urla e immagino paura da ambo le parti, finchè arriva julia in reggiseno, perfettamente a suo agio, analizza la situazione psicologica del soggetto, con un'estenuante retorica da seminario, manda in tilt lo psicopatico e lo spinge al suicidio....[:0]

perfettina ok, ma qui si esagera un peletto


"fletto i muscoli e sono nel vuoto"

si è vero, julia ha un pò troppo sangue freddo, ma ormai non ci faccio più caso! ^_^

SPOILER

quello che invece mi ha colpito è la figura dello psicopatico e della moglie.mi ha proprio scosso!
Invece a sfavore di julia possiamo dire che scopre il colpevole con una buona dose di culo...e questo non è la prima volta che succede (mi pare anche in "il giardino degli orrori" #99 e altri)! poi se lo psicopatico s'è suicidato non sarà solo per le parole di julia ma anche perchè avrà capito che la situazione non aveva scampo...

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Quando ti intrattieni con una ragazza graziosa per un paio d'ore,sembra che siano passati solo due minuti; se starai seduto per due minuti su una stufa accesa, ti sembrerà di starci da due ore.
Questa è la relatività.

Albert Einstein

non so se ci avete già fatto caso, ma i protagonisti delle prime pagine del numero 108 di julia sono mooolto simili a Mulder e Scully di X-Files, fra l'altro lui regala a sua figlia una astronave giocattolo....

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E a un Dio a lieto fine non credere mai.

[:0][:0]è vero!!! non ci avevo fatto caso!!!

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Quando ti intrattieni con una ragazza graziosa per un paio d'ore,sembra che siano passati solo due minuti; se starai seduto per due minuti su una stufa accesa, ti sembrerà di starci da due ore.
Questa è la relatività.

Albert Einstein

Oggi, con il consueto ritardo, ho letto il numero 115 di Julia.
Penso di provare verso il personaggio di Berardi quello che molti di voi provano verso il Magico Vento di Manfredi: una sorta di incredulo disagio di fronte ad una qualità media sempre altissima che ci costringe ad essere ripetitivi nelle analisi sui singoli albi.
Anche questo mese un ottimo numero.
Con un gran personaggio a dividersi la scena con la criminologa.
Ho notato rispetto al passato un approccio più agile e moderno da parte di Berardi nell'affrontare i dialoghi, particolarmente veloci e taglienti.
Come spesso succede, il finale è molto affrettato, ma credo che sia perchè non conta.

A.

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Invece oggi io ho comprato il 117 inanzitutto perchè lasciare quella copertina in edicola sarebbe equivalso a compiere un vero e proprio delitto!
Splendida!

E la successiva, se possibile, è ancor migliore. Soldi sta facendo dei lavori mostruosi come copertinista.
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Se è tardi per passare a trovarmi, insisti, se non ci sono in un posto, cerca in un altro, perché io son fermo da qualche parte ad aspettare te

Ho solo un numero... bello,ma un po' palloso...

MALA!!!

Troppo poco Mala, devi recuperare![;)]

<hr noshade size="1">Temo di essere frainteso. Forse ho raggiunto il mio obiettivo.
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No... non recupererò!

MALA!!!

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Andrea</i>
<br />Oggi, con il consueto ritardo, ho letto il numero 115 di Julia.
Penso di provare verso il personaggio di Berardi quello che molti di voi provano verso il Magico Vento di Manfredi: una sorta di incredulo disagio di fronte ad una qualità media sempre altissima che ci costringe ad essere ripetitivi nelle analisi sui singoli albi.
Anche questo mese un ottimo numero.
Con un gran personaggio a dividersi la scena con la criminologa.
Ho notato rispetto al passato un approccio più agile e moderno da parte di Berardi nell'affrontare i dialoghi, particolarmente veloci e taglienti.
Come spesso succede, il finale è molto affrettato, ma credo che sia perchè non conta.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
Ciao Andrea,
anch'io seguo Julia regolarmente e lo trovo uno dei migliori fumetti in circolazione, proprio come MV. Tuttavia, nello specifico, devo dissentire sul tuo giudizio sul N.115. è vero che i dialoghi sembrano più agili, sintetici e diretti; ma questo è dovuto ad una semplificazione dell'apparato analitico-psicologico che è invece consuetudine di Berardi approfondire nella testata. In questo caso, la semplificazione ha un po' appiattito la vicenda rendendola solo apparentemente più fluida. Neppure il nostro Robert Mitchum si solleva dalla pura citazione.[;)]

<hr noshade size="1">Temo di essere frainteso. Forse ho raggiunto il mio obiettivo.
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by MALA</i>
<br />No... non recupererò!
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
è meglio di Dylan Dog.[}:)]

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