<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Dario84</i>
<br />Ma Federica, le tue osservazioni non sono mai "Tanto per..."!
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OT
Ti ringrazio della stima. [:)]
fine OT
Riletto e votato senza indugio Eccellente.
Da qui in poi può contenere SPOILER
Tutto funziona benissimo, e mi sono divertita come poche volte da quando leggo questa testata* (in tal senso, tra le tante uscite memorabili la palma va alla seconda vignetta di p. 36, che mi ha fatto veramente, ma veramente scompisciare). Costruito attorno a un'idea affascinante e densa di implicazioni - in sostanza la brama di possesso e le piccinerie umane ad essa connesse (ma anche i Monsterribles non sono esenti da questa smania...) - l'albo è ironico, cinico (leggo un certo "fastidio", non saprei come meglio definirlo, per gli adulti-bambini, che peraltro emerge chiaramente da diversi articoli sul sito del Nostro), perfettamente calibrato nella gestione dei tempi, percorso da una sottile rete di richiami che danno ulteriore coerenza al tutto e più volte mi hanno fatto sorridere (dalla questione dell'esempio dato ai bambini - pp. 7, 18 e 79 - ai fallimenti delle avances di Dylan alla gag dell'apertura della porta - pp. 8 e 94 -, per limitarmi a qualche caso più evidente). <i>Last but not least</i>, <i>Il feroce Takurr</i> può vantare un'ottima caratterizzazione dei personaggi (spicca in particolare un Groucho antologico, ma si fanno apprezzare tutti, anche quelli che vivono soltanto per una manciata di vignette).
Su certi singoli aspetti, mi limiterò a quotare quanto osservato da altri.
- sulla spiegazione sovrannaturale:
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Dario84</i>
<br /> Diciamo che la parte soprannaturale è un di più che potrebbe essere estromesso dalla mera trama giallistica, facendo funzionare egualmente bene le cose... La "psicosi del collezionista" dilaga e conduce all'omicidio. La trama giallistica sta in piedi ottimamente anche così, ma ad arricchire il tutto c'è il versante soprannaturale che offre la sovraspiegazione dei "collectible" che in realtà sono i veri collezionisti, etc. etc. etc. <hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
- sulla prevalenza dell'ironia:
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Dario84</i>
<br /> ... però anche il Dylan di Barbato riesce ad essere eccellente (quando ci riesce) seppure toccando altre corde e altri interessi. L'importante è lavorare bene...<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
- sul versante "didascalico-moraleggiante" e sulle "accuse" di spiegazionismo e retoricità:
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Dario84</i>
<br /> ... mi è sembrata una tirata d'orecchie piuttosto discreta, non così insopportabile...
Molte cose restano sottintese e a ben guardare viene spiegato lo stretto necessario per dare un senso della vicenda...
Tutta questa retorica come ho già scritto non la vedo, semmai mi sembrava più presente in "Reality Show", ma se guardi al passato non dirmi che "La prigione di carta" era esente da retorica!<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by triss</i>
<br /> Eppure in questa storia io non vedo alcun pistolotto posticcio o moralismo gratuito. Né una lezione da impartire. Ma una storia ben coesa e integrata nelle sue varie parti "moraleggianti".<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
A livello di riflessioni più puntuali sulla trama, stuzzicanti e condivisibili le affermazioni di Teo (mi piace più di rimatt! [:)]) sulla digressione delle pp. 59-60, che comunque non ho trovato felicissima, aldilà di tutti i significati che le si possono attribuire, e di Dario sulla collocazione delle card nel museo, che di fatto ne sancisce l'assenza di un possessore. Soltanto non ho capito - sarò ottusa! - in che senso i Thunderpets prendano in consegna tutte le carte dei Monsterribles. Si intende tutte quelle in circolazione? E che fine ha fatto il raccoglitore in casa di Dylan?
Due parole, per concludere, sui disegni: "adeguati al tipo di storia" mi sembra riassuma efficacemente le mie impressioni, perché di per sé non mi hanno mandato in visibilio, specie i volti (che Saudelli sia uno dei più affermati e apprezzati disegnatori in circolazione, non può che confermare la mia assenza di senso critico su questo versante).
<font size="1">* Di quanto ho letto, soltanto <i>Il Dogma</i>, e può sembrare paradossale, ha <i>quasi</i> - perché non con la stessa continuità - eguagliato l'albo del mese sotto questo profilo.</font id="size1">
Ciao,
Federica
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You must be the change you want to see in the world.
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