Cravenroad7

SPOILER POSTILLE:

1 - Groucho è eccezionale, semplicemente perfetto.

2 - La storia dei Monsterribles e delle associazioni dei genitori mi hanno ricordato molto la storia di Dylan Dog. D'altra parte la prima serie dei Monsterribles è dell' '84, anno di nascita del personaggio Dylan Dog, inoltre il Takurr è la carta n? 33, l'età attorno cui si aggira quella del personaggio, nonché quella di Sclavi all'epoca della pubblicazione del primo numero della testata.

3 - I Monsterribles mi fanno pensare a delle carte che impazzavano quando andavo alle elementari all'inizio degli anni '90, di cui però non ricordo il nome, qualcuno mi può aiutare? Erano anche quelle delle figurine horror-demenziali.

4 - Secondo me Medda toppa nelle digressioni e nelle didascalie: la digressione su Freddy Mullen è indecifrabile a mio parere. In effetti la digressione sulla persona comune che è un target sclaviano non si vede più molto spesso, però questa ha un che di troppo esagerato, fino al favoleggiante uomo che vive con quarantaquattro gatti in fila per sei col resto di due e che ringrazia pacatamente e senza imbarazzo un procione vestito da aviatore. Ci devo pensare un po' su...
La didascalia sull'OT a pagina 79 invece mi è sembrata soltanto brutta, senza mezzi termini. Non lo saprei spiegare ma mi ha dato l'idea di essere fine a se stessa, così come il pensiero del barbone a pag. 18.

5 - L'uomo col cappotto ad inizio storia in effetti non poteva non provocare un corto circuito con "Memorie", ma l'inganno è evidente quasi da subito: gli occhi bianchi a pallini sembrano strani, ma il classico guanto con tre dita più il pollice nella penultima vignetta di pag. 17 non lascia dubbi.

6 - Nella prima vignetta di pag. 30 si può leggere la comica svogliatezza di Saudelli nello scrivere sulle costolonature di alcuni raccoglitori "Bho bho bho" e "- Non lo so -". Ovviamente immancabili i piedi nudi (di Edwina morta e di Madelyn dopo l'impatto col tavolo a casa di Newman).

7 - Saudelli mi piace e non piace: ottime le inquadrature e le fughe prospettiche delle vignette, mentre sui personaggi sono più perplesso, soprattutto per quanto riguarda i volti: in particolare quello di Dylan sembra una tabula dealbata e racchiusa da una linea di contorno, con occhi naso e bocca.

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">5 - L'uomo col cappotto ad inizio storia in effetti non poteva non provocare un corto circuito con "Memorie", ma l'inganno è evidente quasi da subito: gli occhi bianchi a pallini sembrano strani, ma il classico guanto con tre dita più il pollice nella penultima vignetta di pag. 17 non lascia dubbi.

6 - Nella prima vignetta di pag. 30 si può leggere la comica svogliatezza di Saudelli nello scrivere sulle costolonature di alcuni raccoglitori "Bho bho bho" e "- Non lo so -". <hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Un voluto omaggio alle storie della Paperopoli Disneyana? (Topolino da sempre fumetto di culto per collezionisti)
5.Qui, Quo e Qua che spesso, dovendo interpretare il ruolo di un misterioso ADULTO per fini personali, si mettevano uno sopra l'altro e si coprivano con un cappotto stile "Memorie".
6."Via di là", "Via di qui" sono i casi più famosi e lampanti che mi tornano alla mente ripensando alla città dei paperi; mi sembra che Saudelli ricalchi molto questo stile anche soprattutto con le buffe caricature all'interno dell'albo (più verso il mondo di "Topolino" che rispetto al "Coniglio rosa" quindi, anche se quest'ultimo ci torna inevitabilmente in mente)
Le figurine: gli Sgorbions?
Edit: no, penso tu ti riferisca a quelle immediatamente successive (parliamo dei primi anni'90, giusto?).
Purtroppo per te i miei interessi allora vertevano già su altri divertimenti[|)]

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Dio è morto.
Nietzsche


Nietzsche è morto.
Dio

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Dario84</i>
4 - Secondo me Medda toppa nelle digressioni e nelle didascalie: la digressione su Freddy Mullen è indecifrabile a mio parere. In effetti la digressione sulla persona comune che è un target sclaviano non si vede più molto spesso, però questa ha un che di troppo esagerato, fino al favoleggiante uomo che vive con quarantaquattro gatti in fila per sei col resto di due e che ringrazia pacatamente e senza imbarazzo un procione vestito da aviatore. Ci devo pensare un po' su...<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

A me è sembrata una divertita parodia della classica digressione dylaniana/sclaviana: è vero che è esagerata, ma IMO la cosa è voluta. L'ho trovata uno dei momenti più spassosi dell'albo, a dire il vero. Mullen dice (più o meno, non ho l'albo sottomano) che aver perso i fumetti gli ha salvato la vita... Ma quando mai? è più <i>nerd</i> di prima, solo che ha cambiato gli oggetti delle proprie ossessioni!

Insomma, anche per interpretare questa sequenza utilizzerei la chiave di lettura dell'ironia.

Ciao

Teo

SPOILER

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Dario84</i>
<br />SPOILER POSTILLE:



4 - Secondo me Medda toppa nelle digressioni e nelle didascalie: la digressione su Freddy Mullen è indecifrabile a mio parere. In effetti la digressione sulla persona comune che è un target sclaviano non si vede più molto spesso, però questa ha un che di troppo esagerato, fino al favoleggiante uomo che vive con quarantaquattro gatti in fila per sei col resto di due e che ringrazia pacatamente e senza imbarazzo un procione vestito da aviatore. Ci devo pensare un po' su...
La didascalia sull'OT a pagina 79 invece mi è sembrata soltanto brutta, senza mezzi termini. Non lo saprei spiegare ma mi ha dato l'idea di essere fine a se stessa, così come il pensiero del barbone a pag. 18.

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La digressione sull'uomo comune si è vista, non spessissimo, ma si è vista : <i>Anima d'acciaio</i> , <i>I mostri di Sullivan.</i>.
In questo contesto anche a me è risultata un pò stramba. A me è sembrata un pò una di quelle pubblicità progresso contro l'alcolismo o la droga.
Ma il vero significato che Medda ha voluto dare alla parentesi su Freddy Mullen rimane un mistero per me, davvero non riesco a capire! Forse vuole suggerirci in anticipo il finale, liberarsi della collezione, dalla mania di accumulare porta ad una "salvezza", infatti quando Babbit invita Dylan a distruggere le carte il Nostro tentenna un pochino, come se ne fosse posseduto....che poi in effetti è così a pensarci bene, il collezionista diventa il collezionato....che figo[8D], Dylan ha una mia foto quindi!:P

EDIT : Il post di rimatt, che brilla di luce propria, (uh non ci vedo), ha colto nel segno IMO. Quindi quello che ho scritto qui sopra ha poco senso.

Aggiungo che Lea legata sulla sedia con le tette che strasbordano dal vestito è in pieno stile Saudelli, guardate il suo sito per la conferma

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Questa è la storia di un uomo che cade da un palazzo di 50 piani, mano a mano che cadendo passa da un piano all'altro, il tizio per farsi coraggio si ripete: fino a qui tutto bene.... fino a qui tutto bene....fino a qui tutto bene....
Il problema non è la caduta, ma l'atterraggio.


MY BLOG ------> http://pensieriframmentati.blogspot.com/<-------

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by rimatt</i>
<br /><blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Dario84</i>
4 - Secondo me Medda toppa nelle digressioni e nelle didascalie: la digressione su Freddy Mullen è indecifrabile a mio parere. In effetti la digressione sulla persona comune che è un target sclaviano non si vede più molto spesso, però questa ha un che di troppo esagerato, fino al favoleggiante uomo che vive con quarantaquattro gatti in fila per sei col resto di due e che ringrazia pacatamente e senza imbarazzo un procione vestito da aviatore. Ci devo pensare un po' su...<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

A me è sembrata una divertita parodia della classica digressione dylaniana/sclaviana: è vero che è esagerata, ma IMO la cosa è voluta. L'ho trovata uno dei momenti più spassosi dell'albo, a dire il vero. Mullen dice (più o meno, non ho l'albo sottomano) che aver perso i fumetti gli ha salvato la vita... Ma quando mai? è più <i>nerd</i> di prima, solo che ha cambiato gli oggetti delle proprie ossessioni!

Insomma, anche per interpretare questa sequenza utilizzerei la chiave di lettura dell'ironia.<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">Mmm...parodia non credo, secondo me è una digressione per così dire spontanea. Non dico che non sia volutamente esagerata, ma è esageratamente esagerata! E sull'ultima parte del tuo post sono d'accordo, è proprio questo che mi lascia perplesso. In realtà Mullen non si salva affatto, la sua vita è egualmente miserabile a prima, se non appunto di più: il cinema d'essay, la solitudine dei gattari...non c'è un reale riscatto della propria condizione, quindi di cosa ringrazia il procione? E' per questo che ci devo riflettere meglio.

Dario84: quella frase era solo una citazione (appunto), per segnalare l'atmosfera che sembra regnare in tutta la seconda parte della storia e si trascina fino alla fine. La lezione surreale di Medda (i collezionati sono meglio dei collezionisti) prima di tutto non serve all'autore, proprio perchè in grado di scrivere materiale eccellente senza rimandare alla voce "spiegazioni". Questo è ciò che intendevo dire, se il giudizio suonava severo non era certo per quella singola tavola; non mi è piaciuto l'esplicito generale dell'albo (il miglior Dyd non ha bisogno di esplicitare), non intendevo soffermarmi sulla singola affermazione. Un saluto.

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by vace</i>
<br />Le figurine: gli Sgorbions?
Edit: no, penso tu ti riferisca a quelle immediatamente successive (parliamo dei primi anni'90, giusto?).
Purtroppo per te i miei interessi allora vertevano già su altri divertimenti[|)]<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">Sììììììì, erano gli Sgorbions!

A questo indirizzo trovate tutte le immagini della prima serie:
http://marcopresti.altervista.org/sgorbions_serie1.php

Nel sito sta scritto che giravano fra la fine dei '70 e l'inizio degli '80, quindi io come me le ricordo? Mah!
Certo che a rivederle alcune fanno un po' impressione...quelli sì che erano tempi tosti, oggi siamo tornati al puritanesimo!

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Ema</i>
<br />Dario84: quella frase era solo una citazione (appunto), per segnalare l'atmosfera che sembra regnare in tutta la seconda parte della storia e si trascina fino alla fine. La lezione surreale di Medda (i collezionati sono meglio dei collezionisti) prima di tutto non serve all'autore, proprio perchè in grado di scrivere materiale eccellente senza rimandare alla voce "spiegazioni". Questo è ciò che intendevo dire, se il giudizio suonava severo non era certo per quella singola tavola; non mi è piaciuto l'esplicito generale dell'albo (il miglior Dyd non ha bisogno di esplicitare), non intendevo soffermarmi sulla singola affermazione. Un saluto.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">Sulla lezione ho dei dubbi: in realtà i collezionati non sono migliori dei collezionisti, perché sono essi stessi collezionisti. Ad esempio i Monsterribles inducono ad ammazzare la gente, quindi sono loro ad essere peggiori dei collezionisti umani, non il contrario. Se ti riferisci ai Thunderpets in effetti sono i personaggi più assennati della storia. Sul resto non posso obiettare nulla, quindi un saluto anche a te.

In generale, mi pare che quando Medda non avverta l'esigenza di poetizzare troppo, ma si concentri bensì sul "modus narrandi", insomma sulla storia, in quei casi escano fuori cose memorabili.
LA PRIGIONE DI CARTA, per i motivi che si è detto, non è tra i miei preferiti. Prendo IL BATTITO DEL TEMPO e LA TERZA FACCIA DELLA MEDAGLIA (tra i miei Dyd cult in assoluto), ma anche LA FAMIGLIA MILFORD e LA LEGGE DELLA GIUNGLA, lascio IL FIUME DELL'OBLIO, LA BESTIA, LA SAGGEZZA DEI MORTI e l'albo di questo mese. REALITY SHOW non l'ho letto.

Eppure in questa storia io non vedo alcun pistolotto posticcio o moralismo gratuito. Né una lezione da impartire. Ma una storia ben coesa e integrata nelle sue varie parti "moraleggianti".
Se volete vedere il vero moralismo rozzo basta prendere Il "Progetto" di Sclavi e Il Gigante sempre dello stesso.

<hr noshade size="1">Temo di essere frainteso. Forse ho raggiunto il mio obiettivo.
Il Mio Blog: http://trascorsi.splinder.com/

Quoto Triss, se c'è un albo che non vuol sostenere alcuna tesi è proprio questo. Ha troppo da correr via veloce e divertente (piccolo miracolo di sceneggiatura leggera ma saldissima secondo me) per fermarsi a riflettere sui mali (o presunti tali) del mondo.

Sono un antico poeta,
una crisalide in baco, una farfalla di seta.
Sono il Giovane Pioniere Scricchiolino!!

Ho votato accettabile perchè siam sotto Natale...

Le prossime "vittime" di Medda, dopo gli sfigati collezionisti, saranno i lettori "esigenti" dei forum, titolo: i custodi della "vera" fiamma (quella prima del n. cento)!

Ah ah ah! E' vero, magari qualcuno è un pò rompicoglioni (è il mio caso) ma che ci volete fare, proprio non mi è piaciuto; giustissimo quello che dice Triss sullo Sclavi moralista, ricordiamoci che quando papà ci si è messo ha saputo dare il peggio di sè Ma ricordiamoci anche che non sembra corretto ragionare per classifiche in negativo, ovvero: "Questa storia è meno moralista di...". Se suona moralista (è il mio caso, vol.2), lo suona punto e basta. Continuando a sragionare, mi pare che Medda abbia introiettato in filigrana alcuni tratti vagamente predicatori propri del creatore di Dyd, dato che non è la prima volta che accade. Fermo restando, sempre, la validità dell'autore che si afferma spesso, ma non questo mese. E infine: chi sono io per dire cos'è corretto e cosa no? Nessuno, naturalmente...

carina,meglio della colite di sicuro

cosa fanno le streghe al mare da bambine?i castelli di sabba!!