Cravenroad7

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# 255 - La stanza numero 63
Insufficiente (1-4) 16%  16%  [ 5 ]
Mediocre (5) 28%  28%  [ 9 ]
Accettabile (6) 19%  19%  [ 6 ]
Buono (7-8) 34%  34%  [ 11 ]
Ottimo (9-10) 3%  3%  [ 1 ]
Voti totali : 32
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MessaggioInviato: gio nov 29, 2007 7:05 pm 
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Iscritto il: ven ago 25, 2006 4:45 am
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Località: vasto (ch)
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Vicious</i>
<br />storia senza infamia e senza lode... comunque non sopporto vedere la morte spaventata, insomma dopo tutte le seghe mentali sulla morte che ci siamo fatti con i numeri di Sclavi!
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

pensa che invece è una delle cose che ho apprezzato dippiù :)

_______________________

....Eh sì, son tutti Hacker col kernel degli altri....
(ripetete)
K??LKéR?éL?éGLJ?LTR?....
Il MIO Video Blog:
http://weloveyoutube.blogspot.com


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MessaggioInviato: gio nov 29, 2007 7:18 pm 
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Iscritto il: mar nov 13, 2007 3:40 pm
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io preferisco la stanza numero 69 [;)]


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MessaggioInviato: gio nov 29, 2007 7:31 pm 
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Iscritto il: gio set 21, 2006 12:50 pm
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Ma va?

Che si fa in quella stanza Jack??

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Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.

http://pensieriframmentati.blogspot.com/


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MessaggioInviato: gio nov 29, 2007 7:33 pm 
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Iscritto il: ven feb 23, 2007 2:58 pm
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farà strani giochini coi cicciobello...[|)]

We live a lifetime in a day
like butterflies (not quite the same!)
A lifetime in a day
in which we learn to fly out of our cage...


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MessaggioInviato: gio nov 29, 2007 7:49 pm 
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Iscritto il: lun dic 04, 2006 11:38 pm
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Ho appena chiuso l'albo, ma ancora non sono riuscita a farmi un'idea precisa... è necessario uno "scandagliamento" ulteriore per entrare nel merito. Comunque

Possibile SPOILER

il significato del 63 era stato già individuato in tempi non sospetti (a partire dal messaggio di KhA`ronT del 10/29/2007 - 20:14:34)!
A dire la verità, non appena ho letto ?Goose Studios?, mi è subito ritornata alla mente questa riflessione e il giochetto su cui si regge tutta la storia mi è apparso chiaro sin da subito.

Ciao,
Federica
_____________________________________________________________________

Se i mortali si guardassero da qualsiasi rapporto con la saggezza, la vecchiaia neppure ci sarebbe.


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MessaggioInviato: gio nov 29, 2007 7:50 pm 
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Iscritto il: dom mag 13, 2007 3:52 pm
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si,69 giochi di mano (scusate mod non mi picchiate vi prego)

cosa fanno le streghe al mare da bambine?i castelli di sabba!!


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MessaggioInviato: gio nov 29, 2007 7:50 pm 
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Iscritto il: mer ott 04, 2006 11:52 pm
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Località: Viareggio
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by dylanbau</i>
<br />questo albo ha un sacco di primati, sono molto felice:
1) la storia più brutta in assoluto di dyd
2) la copertina in assoluto più brutta di dyd
3)sceneggiatura più brutta di dyd

il tutto impacchettato dai disegni di cossu, che non mi piace molto, però in questa storia mi è piaciuto un pò più del solito.

orribile.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">


ESAGERATO!!!!![:0][:0][:0]
cmq ognuno è libero di dire la sua...

Mi chiamo Dog. Dylan Dog.


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MessaggioInviato: gio nov 29, 2007 7:56 pm 
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Iscritto il: mer ago 01, 2007 1:27 pm
Messaggi: 222
Ho votato eccellente!
Finalmente si rivede la vera ombra di Dylan Dog.
Storia con molti cambi di ritmo, che porta il lettore ha spaginare l'albo non solo con le mani, ma anche col pensiero...
Magari qualche vignetta in meno, come ho letto in qualche altro commento, avrebbe giovato alla storia, però questo rimane soltanto un piccolo appunto tanto per non ammettere che questo giovane sceneggiatore ha le carte in regola per ri-dare un pò di freschezza a questo "Dylan" che negli ultimi tempi ci stava regalando storie non proprio coinvolgenti, con qualche passo falso di troppo...
Trama incastrata alla perfezione e non era facile riuscire a NON cadere nel ridicolo o nel già visto.
Speriamo gli venga data qualche altra possibilità in futuro e soprattutto che non ci faccia pentire di tutti questi elogi[;)]
Bisogna fare i complimenti anche ad Ugolino Cossu che ha realizzato dei disegni azzeccati che si adattano molto bene alla trama de "la stanza numero 63"

Quindi, secondo il mio parere, un ottimo ritorno dell'indatore dell'incubo...in questi ultimi tempi devo ammettere incominciavo ad avere nostaglia del "vecchio" Dylan!!!


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MessaggioInviato: gio nov 29, 2007 8:32 pm 
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Iscritto il: dom nov 06, 2005 3:48 pm
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by dylanbau</i>
<br />questo albo ha un sacco di primati, sono molto felice:
1) la storia più brutta in assoluto di dyd
2) la copertina in assoluto più brutta di dyd
3)sceneggiatura più brutta di dyd

il tutto impacchettato dai disegni di cossu, che non mi piace molto, però in questa storia mi è piaciuto un pò più del solito.

orribile.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Io rispetto i gusti di tutti, però questo giudizio mi sembra davvero esagerato! Ho già commentato questa storia precedentemente, e non intendo farlo di nuovo, però è curioso notare come molti di noi o lo amino o lo odino. In ogni caso Di Gregorio fin dal suo esordio (sulla serie regolare) riesce a fare parlare molto di sé, in positivo o in negativo; e questa penso sia per lui una cosa buona: è meglio parlarne male che non parlarne proprio.

.... sembra di sentirlo ancora dire al mercante di liquore: "Tu che lo vendi, cosa ti compri di migliore?". (F.De André)


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MessaggioInviato: gio nov 29, 2007 9:11 pm 
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Iscritto il: mar nov 13, 2007 3:40 pm
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Eraserhead</i>
<br />Ma va?

Che si fa in quella stanza Jack??

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eh non si puo dire [:D]


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MessaggioInviato: gio nov 29, 2007 9:28 pm 
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Iscritto il: dom gen 09, 2005 2:46 pm
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E' arrivato oggi e stasera me lo leggerò con calma prima di andare a dormire.

" [...] la vittoria è un'illusione dei filosofi e degli stolti."

"L'urlo e il furore" di William Faulkner (1929)


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MessaggioInviato: gio nov 29, 2007 9:29 pm 
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Iscritto il: dom ago 28, 2005 9:58 pm
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FORSE SPOILER... PROBABILMENTE... DICIAMO DI SI'

Nonostante i disegni di Cossu (che, tutto sommato, questa volta mi pare si sia sforzato un po' di più), la storia non è malaccio, solo che mi ha ricordato un episodio della serie "HAMMER House of Mystery and Suspence" e per la precisione "Child's Play". Se avete almeno trent'anni potreste ricordarvi la serie della mitica casa cinematografica inglese "HAMMER" che in Italia prendeva il nome di "L'ora del mistero". Nel caso ricordiate l'episodio, ditemi se anche secondo voi non c'è qualche punto di contatto con la storia di DYD, perlomeno nella soluzione del tutto.
La suddetta rimembranza, tuttavia, è giunta soltanto alla fine della storia, quando, cioé, viene svelato il "trucco". Quindi un bravo a Greg perché comunque ha sceneggiato bene anche se certi dialoghi mi sono parsi un po' troppo allungati e pretestuosi (e i videogiochi possono essere bellissimi... non me li toccareeeeeeee!!!).
Comunque una cosa simile si è vista anche in un gigante... ma non ricordo quale anche perché il titolo era strano e non ho voglia di scendere al piano di sotto a cercarlo (mi pare "DYD nell'isola d'YD" o qualcosa del genere.)
Ottima l'idea di affidare a Cossu i disegni: dovendo rappresentare "una fidanzata come tante" e "un killer come tanti" la scelta migliore non poteva che cadere su un disegnatore che fa le facce tutte uguali!
Ho votato accettabile, puntando ottimista sul futuro di Di Gregorio.

L'amore è il motore del mondo. L'odio è il freno che gli impedisce di schiantarsi.


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MessaggioInviato: gio nov 29, 2007 11:18 pm 
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Iscritto il: dom gen 09, 2005 2:46 pm
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Località: Rezzato (BS)
Letto!
Bravo Di Gregorio! Ha emsso insieme delle situazioni bizzare, orrorifiche e surreali che hanno creato una storia che ricorda un pò lo spceiale numero sette 'Sogni' (Sclavi-Freghieri) e la sopra citata da Skizo 'Il mistero dell'isola d'Yd' (Sclavi-Riboldi) dal sesto Gigante. Cossu è forse ad una delle sue prove migliori.

SOGGETTO: 7,5
SCENEGGIATURA: 7
DISEGNI: 8
copertina: 7,5


EDIT: a quando i voti per il Galeone?


" [...] la vittoria è un'illusione dei filosofi e degli stolti."

"L'urlo e il furore" di William Faulkner (1929)


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MessaggioInviato: ven nov 30, 2007 1:11 am 
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Iscritto il: dom ott 08, 2006 12:46 pm
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SPOILER

Alcune notazioni:

1) Quando l'assassino attira Bloch negli studi gli chiede di deporre le armi, cosa che Bloch sembra fare, ma una volta negli studi non esita a sfoderare la propria rivoltella. Incongruenza.

2) La Morte. La storia si configura immediatamente nell'ottica del paradosso: nell'universo di Dylan Dog (e forse non solo nel suo) essa è il termine ultimo di confronto, qualsiasi cosa succeda la spiegazione non può eccedere la volontà ultima della Morte. Nel momento in cui Di Gregorio mette in scena una Morte che patisce, che non è artefice degli eventi ma vi assiste impotente o inconsapevole (basti pensare alle uccisioni di Decker e Jane ad opera dell'aracnide e della Donna di Cuori, ma non della Morte, che non riesce ad uccidere Groucho o ad evitare l'infestazione degli spettri) le congetture sono due: l'implosione dell'universo narrativo di Dylan Dog o la spiegazione attraverso un'ottica sovraordinata degli eventi, in cui la Morte non può essere la Morte che siamo abituati a conoscere e quindi non possono esserlo anche gli altri personaggi.

Un altro aspetto risulta affascinante, una volta che si sia disposti a cadere nella rete del paradosso di cui sopra: ammettendo, nella logica interna al racconto, che la Morte sia veramente tale, sono molto interessanti le strategie attraverso cui viene rinviato il momento estremo del suo incontro con i vari personaggi: il comico (Groucho riesce a scampare agli zombi soltanto dopo averli "stesi a colpi di battute" e nella stanza numero 22 la stessa comicità o prontezza di spirito è contemporaneamente la causa dell'avversione della Morte, nonché la chiave per sfuggirle attraverso il labirinto); il gioco (incarnato nella Donna di Cuori, il vero perno centripeto degli eventi; il gioco si fa beffe della Morte, fino alla sua umiliazione nel castello infestato, il gioco rende impotente la Morte fino ad assumerne le funzioni, inoltre nella camera della libreria la Donna e la Morte non compaiono insieme, perché non possono farlo, l'una esclude l'altra: sembra prevalere la Morte sulla Donna con l'ingresso in extremis nella camera, ma solo in virtù di una condizione posta dalla Donna stessa, il gioco è sovrano perché è capace di ritorcersi insensatamente anche contro se stesso, a patto che si giochi secondo le sue condizioni...qualcuno afferma che Dio giochi a dadi); il racconto (Jane sembra essere vittima del pupo Alderico e sembra che Guglielmo da Torrevalle giunga a salvarla, ma in realtà a salvarla è la lunga analisi metanarrativa cui le marionette si abbandonano, attraverso il distanziamento posto fra il fatto che sta accadendo ed il lungo commento riguardante il fatto stesso, fino alla prevalsa di quest'ultimo; lo stesso avviene con Decker e l'uccisore della vecchia Londra).
Comico, gioco, racconto: il racconto distanzia e allontana la Morte, il comico la esorcizza, il gioco la trascende addirittura; dopotutto sono queste le direttrici della grande prosa di tutti i tempi, basti pensare al Decamerone, al Don Chisciotte, a Il castello dei destini incrociati, alle Mille e una notte. Proprio la struttura di quest'ultima fornisce un ulteriore chiave di lettura: in ogni stanza un personaggio sembra essere sul punto di morire, Decker assalito dai manichini o dall'omicida, Dylan sotto le macerie del dinosauro o precipitato dal ponte, Groucho e gli zombi, etc. ma in tutti questi casi i personaggi riescono a salvarsi con un cambio di scena, esattamente ciò che avviene ogni notte a Sherazad con un nuovo racconto.
In ogni racconto e in ogni stanza è implicita la possibilità del fallimento e della fine, ma è il racconto stesso, neanche ciò che viene raccontato, a rappresentare una garanzia di vittoria, garanzia che ha le sue basi solo in se stessa, nell'atto stesso del narrare.

3) La storia che si legge è una storia che non è mai stata scritta: al momento della conclusione uno dei ragazzini ipotizza che il gioco si potrebbe svolgere Come Se i personaggi fossero stati reali e Come Se ogni stanza rappresentasse un'ambientazione in stile Dylan Dog e tutto il resto, ma di fatto i ragazzini hanno giocato una banale partita al gioco dell'oca (o "La stanza numero 63" che dir si voglia) senza fare nulla di tutto ciò, quindi la storia non è altro che un saggio di narrativa potenziale, un saggio sulle regole e sulle capacità dell'immaginazione, in cui i personaggi e gli eventi non sono né realì né il loro contrario, semplicemente sono impliciti, insiti nelle capacità stesse del gioco e del racconto: sono Possibili.

Albo carino.


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MessaggioInviato: ven nov 30, 2007 1:19 am 
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Iscritto il: gio set 21, 2006 12:50 pm
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Località: Vageno
Posso dirti una cosa Dario?

Oltre a scrivere da Dio hai una capacità analitica davvero notevole.

Non lo dico per ruffianeria, lo penso veramente.[;)]

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