Cravenroad7

Forum dylaniato
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#16/G - L'assedio di Sand Manor
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MessaggioInviato: lun nov 26, 2007 1:20 am 
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Iscritto il: ven feb 03, 2006 3:29 pm
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A questo livello non mi ero spinto nemmeno io[B)][V]

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Gli uomini che meglio riescono a stare con le donne sono gli stessi che sanno starci benissimo senza.


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MessaggioInviato: lun nov 26, 2007 9:18 am 
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Secondo me sto dogma c'entra veramente poco con l'eutanasia! Primo perchè il tizio che vuole rinunciare alla vita non è che stia male, ma è semplicemente un po' stronzo (se mi concedete il francesismo), secondo perchè non vuole rinunciare alla vita, ma solo fare un esperimento, terzo perchè la barbato non prende alcuna posizione di rilievo a riguardo di questa scelta e all'eutanasia in generale!

<hr noshade size="1">Con Pasqualon ci puoi giocare
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MessaggioInviato: lun nov 26, 2007 12:11 pm 
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Iscritto il: dom ott 08, 2006 12:46 pm
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by MonnaGroucha</i>
<br />Secondo me sto dogma c'entra veramente poco con l'eutanasia! Primo perchè il tizio che vuole rinunciare alla vita non è che stia male, ma è semplicemente un po' stronzo (se mi concedete il francesismo), secondo perchè non vuole rinunciare alla vita, ma solo fare un esperimento, terzo perchè la barbato non prende alcuna posizione di rilievo a riguardo di questa scelta e all'eutanasia in generale!<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">Primo: il tizio non sta semplicemente male e non c'è dubbio che sia più che un po' stronzo (francesismo a parte), ma è ridotto ad un vegetale nella teca di vetro, avendo subito il suo cervello dei danni irreversibili nel corso dell'esperimento.
Secondo: non vuole rinunciare alla vita e fare solo un esperimento PRIMA dell'esperimento; DOPO l'esperimento, andato come è andato, il suo spirito ha due possibilità: restare nel proprio corpo ed esserne imprigionato, siccome ormai il cervello è partito e quindi non c'è possibilità che il corpo riprenda a "funzionare" come prima, oppure possedere il corpo di Dylan e concorrere in tutti i modi ad uccidere il proprio corpo in modo da rendere definitivamente libero lo spirito. E viene scelta la seconda ipotesi.
Terzo: io vedo una chiara presa di posizione dell'autrice nell'ultima vignetta di pagina 212 e nelle prime due vignette di pagina 213, ma in ogni caso questa resta la mia interpretazione chee magari non ha niente a che vedere con i reali intenti di Barbato.


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MessaggioInviato: lun nov 26, 2007 12:24 pm 
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Scusami non ho il gigante sotto mano e non ho assolutamente idea di cosa succeda a pagina 212 e 213.
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">Primo: il tizio non sta semplicemente male e non c'è dubbio che sia più che un po' stronzo (francesismo a parte), ma è ridotto ad un vegetale nella teca di vetro, avendo subito il suo cervello dei danni irreversibili nel corso dell'esperimento.<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
Forse hai frainteso quello che dicevo io, perchè non trovo il senso della tua frase.
Intendevo nel senso che il tizio non desidera la morte come può farlo un malato ridotto a vegetale , ma la desidera solo per fare un esperimento scientifico. E quindi è qui che sta la differenza.
Che non si può paragonare una persona che non trova più nessuna raione per vivere, con uno stronzo qualsiasi che gioca con la vita e con la morte (sua) e con il futuro dei suoi amici che rischiano di andare in galera!
Comunque, effettivamente se te intendi che il discorso dell'eutanasia si veda DOPO l'esperimento, allora si, già diventa più plausibile, perchè comunque a questo punto diciamo che ha delle motivazioni più "comprensibili" per desiderare di morire.
Il fatto è che io non ricordo che cerchi la morte quando entra nel corpo di Dylan Dog! Però potrei sbagliarmi perchè non adesso ho un vuoto totale, e come ho già detto non ho l'albo sottomano per poter verificare...

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MessaggioInviato: lun nov 26, 2007 1:53 pm 
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Località: Eternia
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by the Imp</i>
<br />Cmq, non ho capito il titolo della storia di Paola Barbato: alla fine il dogma è un elemento molto secondario della storia... l'ha scelto perchè sunava bene?

________________________
Non posso concepire un'intelligenza perfetta priva di autoironia.
Secondo me Dio bestemmia.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

è da vedere se l'ha scelto lei...

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non si può arredare un cimitero e poi chiamarlo casa.


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MessaggioInviato: lun nov 26, 2007 7:38 pm 
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">E perché?

Dogville...?
Dog...mah!
Dogma! <hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
Penso che si riferisca al Dogma 95, una prassi che alcuni registi nordici hanno deciso di rispettare quando girano i loro film (tipo luci naturali sul set, mai artificiali... vietato l'uso dei filtri davanti alle cineprese...camera in spalla senza staccare mai l'inquadratura... e molto altro ancora). In pratica sono i film precedenti del regista (vedi, tra i più famosi, "Idioti" di Von Trier o "Festen" del collega Vitenberg)


<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">Dario:" ma in ogni caso questa resta la mia interpretazione chee magari non ha niente a che vedere con i reali intenti di Barbato".<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
E le altre tue interpretazioni mensili che rilasci invece rispecchierebbero quelle reali degli autori? Ascolta, metti il braccio così...ma vààààà[:D]


[|)]Scherzo eh, caro[;)]..sei che sei sempre il mio "interprete di messaggi nascosti nei contesti" preferito![:)]

________________________________________________

Poche cose sono più dure da sopportare del fastidio di un buon esempio.


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MessaggioInviato: lun nov 26, 2007 9:20 pm 
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by vace</i>
<br /><blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">E perché?

Dogville...?
Dog...mah!
Dogma! <hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
Penso che si riferisca al Dogma 95, una prassi che alcuni registi nordici hanno deciso di rispettare quando girano i loro film (tipo luci naturali sul set, mai artificiali... vietato l'uso dei filtri davanti alle cineprese...camera in spalla senza staccare mai l'inquadratura... e molto altro ancora). In pratica sono i film precedenti del regista (vedi, tra i più famosi, "Idioti" di Von Trier o "Festen" del collega Vitenberg)<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">MA COSI' NON MI VENIVA LA BATTUTA!<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">Dario:" ma in ogni caso questa resta la mia interpretazione chee magari non ha niente a che vedere con i reali intenti di Barbato".<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote"><blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">E le altre tue interpretazioni mensili che rilasci invece rispecchierebbero quelle reali degli autori? Ascolta, metti il braccio così...ma vààààà[:D]<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">Quelli che rilascio di solito sono commenti, non interpretazioni, che per inciso in ogni caso non rispecchierebbero le reali intenzioni degli autori (tranne nel caso di Ruju, con cui sento di avere un'intima affinità e quindi in quel caso posso dichiararmi unico interprete e detentore dei suoi pensieri, anche perché sono quasi l'unico a cui gliene freghi qualcosa!)<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">[|)]Scherzo eh, caro[;)]..sei che sei sempre il mio "interprete di messaggi nascosti nei contesti" preferito![:)]<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
E tu eri il mio reazionario indignato preferito, ma ormai ti stai lentamente spegnendo, lentamente, lentamente...ecco, adesso sei cenere.


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MessaggioInviato: mar nov 27, 2007 12:56 am 
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Reazionario indignato? Vace? [:D]

Ciao

Teo


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MessaggioInviato: mar nov 27, 2007 1:05 am 
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by rimatt</i>
<br />Reazionario indignato? Vace? [:D]<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">In ogni caso questa resta la mia interpretazione che magari non ha niente a che vedere con i reali intenti dell'utente vace.[:D]


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MessaggioInviato: mar nov 27, 2007 7:38 pm 
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Iscritto il: lun dic 26, 2005 11:47 pm
Messaggi: 8059
Località: Torino
Non è che avessi intenti specifici al momento dell'iscrizione ma se mi merito quest'etichetta ci saranno dei motivi.
Poi adoro le tue INTERPRETAZIONI..che ci posso fare? :D
a volte leggo i tuoi COMMENTI solo per trovare traccia di esse. Giurin giuretta.




Non è vero, non solo per quello...:( anche per imparare parole nuove perchè non è che l'italiano me l'hanno imparato tanto bene a me

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MessaggioInviato: mer nov 28, 2007 7:37 pm 
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Iscritto il: mar dic 27, 2005 1:38 am
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<b>Letto L'Assedio di Sand Manor</b>: già dalle prime pagine avevo capito come sarebbe andato a concludersi. L'inizio è coinvolgente, ma ho avuto la sensazione di un finale veloce e pressaposchista. Comunque è stato piacevole leggerlo.

______________________

BenVenutI iN GolConDa!


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MessaggioInviato: gio nov 29, 2007 1:01 am 
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Iscritto il: gio ott 26, 2006 8:53 pm
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h.12:33

SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER

<b>L' ASSEDIO DI SAND MANOR</b>
Il nuovo-vecchio Dylandogone è aperto da Giancarlo Marzano con una storia che dopo appena qualche pagina già si mostra per quello che è: un raccontino con poche pretese e talmente fantasy da risultare poco coinvolgente.
Dopo le interessanti "Il capolinea" e "Il dono degli Hurlington" dallo sceneggiatore ci si aspettava quanto meno un deciso passo in avanti, ma non appena si assiste al comico (ma solo nelle intenzioni) dialogo iniziale fra Sand e il mostruoso demone Darghorr è facile perdere ogni speranza. Per fortuna in fin dei conti il resto della storia non è avaro di sequenze ben più riuscite (le visioni del gemello sensitivo Eric, il Dylan che ex abrupto piazza una pallottola in fronte a Corinne, il risveglio di Sand) e che dimostrano ancora una volta il talento -purtroppo fino ad ora espresso solo in parte- dell' autore.
I vari personaggi che il morente demonologo Desmond Sand ingaggia perchè veglino sul suo cadavere sono delle macchiette litigiose e prive di sentimenti, dal saccente occultista, ai gemelli sensitivi, alla permalosa strega bianca: i loro difetti tali sembrano essere all' inizio e tali rimangono fino al momento in cui ciascuno di loro viene sopraffatto dal malvagio Darghorr. Se si fosse trattato di un film e non di un fumetto si sarebbe potuto dire che gli attori recitano male: la dolce Corinne (la cui vera identità è rivelata solo nel finale) non sembra troppo turbata per la morte del padre; i protagonisti (forse perchè abituati ad avere a che fare con il soprannaturale?) non sembrano scomporsi più di tanto di fronte agli strani eventi che accadono durante la loro permanenza a Sand Manor, nè si curano troppo della morte di Glenn per mano del fratello Eric, improvvisamente uscito di senno: il rappresentare le emozioni dei personaggi in modo credibile sembra improvvisamente diventato un optional.
L' idea del patto con il Diavolo è tutt' altro che nuova, ma nel complesso il finale non dispiace: Corinne è un' incarnazione dello stesso Darghorr e Sand, più vivo che mai, aveva in realtà organizzato una sorta di gioco per divertire il demone e, in caso di vittoria, ottenere la possibilità di guarire dal proprio male altrimenti incurabile.
Il problema principale de "L' assedio di Sand Manor" è la diffusa mancanza di spessore non solo, come si è detto, nella trama e nella caratterizzazione dei personaggi, ma anche nella stessa sceneggiatura (a quanto pare fino ad ora il vero punto debole di Marzano): spesso non si riesce a capire se lo scopo dei dialoghi è far ridere o al contrario spaventare, coinvolgere il fruitore oppure creare distacco fra lui e la vicenda narrata. Insomma, la storia delude a prescindere dallo spirito o dal punto di vista che si adotta nel leggerla.
Neppure lo svogliato ma sempre godibile Freghieri aiuta, anzi, il suo tratto così realistico sembra poco appropriato per l' occasione (mancata).

<b>CUORE DI ZOMBIE</b>
Di fronte alla storia di uno zombie buono che rapisce una ragazzina per darle le attenzioni che i genitori le negano prevedere un finale strappalacrime è praticamente inevitabile. E in effetti è proprio ciò che avviene: lo zombie (in realtà il padre naturale della giovane) muore e Dylan consola la piccola Rory con le solite frasi di circostanza. Per fortuna l' esordiente Bilotta arricchisce un plot così banale con una serie di risvolti interessanti e una sceneggiatura che in 24 pagine e con tanta carne al fuoco sarebbe stato difficile orchestrare in modo migliore. Il linguaggio di Rory è molto spontaneo, tant' è che con poche battute subito si riesce a comprendere il dolce legame fra rapita e rapitore. Sono ben raccontati la love-story della madre della ragazza, il graduale manifestarsi della vera indole del suo malvagio marito (nonchè patrigno di Rory) e la sofferta ma liberatoria decisione di avvelenarlo.
Bigliardo è sempre più bravo: le sue tavole sono estremamente realistiche ma non per questo poco espressive. Se qualcuno sostenesse che al momento è fra i 3 o 4 migliori disegnatori dylaniati non ci sarebbe da scandalizzarsi.

<b>IL DOGMA</b>
La firma della Barbato è garanzia di qualità: "Il dogma" dimostra che l' autrice anche quando non mira al capolavoro è comunque in grado di catturare il lettore e di offrire una buona dose di idee fresche. Paola ha ormai piena consapevolezza delle potenzialità del personaggio, tant' è che sarebbe oggi inutile volerla accusare di aver tradito lo spirito del fumetto: nel bene e nel male il suo Dylan Dog E' il Dylan Dog degli anni '00 e va quindi considerato più un termine di paragone che una semplice interpretazione fra le tante.
Quella de "Il dogma" è una Barbato che sembra tornare alle origini della propria scrittura: la lunga, dettagliata e pseudo-scientifica spiegazione finale (un folle esperimento su se stesso da parte di un altrettanto folle studente universitario) riporta alla mente le fantascientifiche e/o fantasiose conclusioni de "Il sonno della ragione" o de "Il seme della follia". Sono però frutto dell' esperienza guadagnata negli anni la cura riposta nella fluida ed avvincente sceneggiatura e il notevole spessore psicologico che l' autrice attribuisce a tutti i vari personaggi.
Il soggetto (molto buono) è infatti incentrato proprio sulla psiche di Dylan, il quale è più volte vittima di strani svenimenti durante i quali la sua sua anima sembra abbandonare il corpo ed apparire alla Trelkovski. Pian piano ci si rende conto che durante tali "escorporazioni" c' è qualcuno che si impossessa della mente di Dylan cercando di guidarlo verso determinati luoghi (un' istituto universitario) e persone (la giovane e disinibita Julia): si tratta dello spirito di Owen Spears, un geniale studente che con l' aiuto di alcuni colleghi e di un' amica "intima" (la stessa Julia) qualche tempo prima aveva cercato tramite un esperimento scientifico di simulare la propria morte convinto di poter risorgere. L' Indagatore dell' incubo, invitato come testimone per garantire la giusta risonanza mediatica all' evento, si era piuttosto trovato ad assistere al fallimento di Owen e nell' ambito di una sorta di corto circuito aveva rimosso il ricordo di tale esperienza ed aveva "ospitato" nel proprio corpo l' anima dello studente, ormai in stato di coma irreversibile [per la cronaca: alcuni forumisti hanno letto l' epilogo della vicenda come una sorta di presa di posizione della Barbato a favore dell' eutanasia; è un' interpretazione suggestiva, ma che IMO va oltre le intenzioni dell' autrice].
E' innegabile che una così stramba trovata finale in parte rovini l' atmosfera e l' equilibrio che la storia sembrava aver raggiunto, ma per fortuna non risulta svilito il vero punto di forza de "Il dogma", vale a dire il modo in cui la vicenda è raccontata: ogni dialogo, ogni avvenimento (anche il più banale: vedere le telefonate di Petunia) è straordinariamente ricco di pathos. I tanti mostri e omicidi di Sand Manor al confronto sembrano avere lo stesso peso di una chiacchierata al bar con gli amici.

<b>FEBBRE DI GHIACCIO</b>
La storia breve che chiude il Gigante è da segnalare per il convincente esordio del disegnatore Antonio De Luca: il suo tratto è per certi aspetti vicino a quello di Roi (soprattutto nella rappresentazione delle ombreggiature), ma risulta comunque riconoscibile, dinamico ed espressivo, nonchè decisamente dylaniato.
Riguardo ai testi "Febbre di ghiaccio" non è altro che una prova di stile. A quanto pare la terza consecutiva da parte di Enna: la retorica che già aveva inutilmente appesantito "Il guardiano del faro" e "Vite in gioco" qui è l' unico collante di un soggetto praticamente inesistente o quanto meno del tutto pretestuoso. Il che non è un male per una storia di 24 pagine, anzi, l' idea di una sorta di poesia sull' Amore ("con la A maiuscola") accompagnata da immagini sembra piuttosto riuscita, pur richiedendo da parte del lettore notevoli sforzi interpretativi. Questo è Enna: prendere o lasciare.

FINE SPOILER FINE SPOILER FINE SPOILER FINE SPOILER

<b>Complessivamente:</b>
Il sedicesimo Dylandogone si presenta in una veste editoriale scadente: fra una storia e l? altra non c? è neppure una pagina di distanza, manca del tutto un indice e non serve essere dei critici d? Arte per notare che la posa di Dylan in copertina è tanto goffa quanto innaturale.
A conti fatti il livello qualitativo medio è accettabile, ?Il dogma? è persino una delle storie più interessanti dell? anno, tuttavia il ritorno al vecchio formato sembra rispondere esclusivamente a mere esigenze editoriali: la notevole quantità di autori, l? impossibilità per la serie regolare di assorbire l? intera produzione, la difficoltà di reperire disegnatori stakanovisti disposti a presentare 240 pagine in redazione rispettando le scadenze previste_



V.M. (vietato ai minori)
V.M. -dal 1986-


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MessaggioInviato: dom dic 02, 2007 12:21 pm 
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Innanzitutto devo dire che non approvo la scelta di tornare alla formula 4 storie, perchè visto che sto anche leggendo la granderistampa, mi aspettavo una storia lunghissima anzichè 4 storie che posso benissimo leggere acquistando più albi... spero davvero che tornino alla formula miniromanzo come l'anno scorso! ho votato buono
Facciamo un breve commento:

1: L'ASSEDIO DI SAND MANOR:
A differenza di molti di voi questa storia mi è piaciuto molto, magari perchè l'ho letta pian piano a vari giorni di distanza, per cui c'era sempre quella curiosità su chi fosse l'assassino (mi ha ricordato un pò e dieci piccoli indiani chiusi in una casa, fuori la tempesta, bisogna scoprire chi è l'assassino). Il demone era davvero simpaticissimo, il mio personaggio preferito della storia intera... gli altri personaggi sono stati ben caratterizzati, i dialgohi erano tesi ma che cosa ci si può aspettare in una situazione come quella? Insomma, è stata la storia che più mi è piaciuta del dilandogone, e soprattutto i disegni erano davvero straordinari e realistici in quel gioco di ombre...(vedi p. 6, 25) a parte che un Dylan così bello non l'ho mai visto, tutti i personaggi hanno una fisionomia perfettamente raffigurata!

2: CUORE DI ZOMBIE
Secondo me assolutamente inutile. Seeee... lo zombie rapisce la ragazzina e lei che fa? Non urla me gli corre dietro e lo aiuta a rapirla, che è la sindrome di Stoccolma? 30-40 paginette inutili, mi è sembrata una storia fintamente strappalacrime, improbabile e tappabuchi

3: IL DOGMA
Molto molto bella questa storia! Finalmente vediamo un Dylan diverso... trascurato, allo stremo delle forze, allucinato... i disegni sono ottimamente realizzati, soprattutto quello della vecchia sensitiva. E poi Dylan che si comporta da pervertito non l'avevo mai visto!! Per fortuna hanno deciso di inserire anche questa storia nel dylandogone sennò non si salvava quasi nulla :(

4: FEBBRE DI GHIACCIO
Bello e poetico, breve perchè non ci sarebbe stato altro da dire... una piccola poesia illustrata.


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MessaggioInviato: dom dic 02, 2007 2:19 pm 
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Iscritto il: sab ott 02, 2004 7:32 pm
Messaggi: 11287
Località: Napoli
Per curiosità, è la prima storia che leggi in cui compare la Trelkovsky?

________________________
Ci sono 11 tipi di persone sulla terra. Quelle che capiscono il sistema binario, quelle che non lo capiscono, e McGyver, che lo parla.


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MessaggioInviato: dom dic 02, 2007 5:38 pm 
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Iscritto il: mar giu 12, 2007 12:09 am
Messaggi: 937
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by baletnica2003</i>
1: L'ASSEDIO DI SAND MANOR:
A differenza di molti di voi questa storia mi è piaciuto molto, magari perchè l'ho letta pian piano a vari giorni di distanza,
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Cioè fammi capire, ma in quanti giorni l'hai letta??[:0]





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<i>La lacrima che scende dal volto truccato del clown è smascheramento, esibizione, tragedia di una personalità rivelata nell'ultimo modo possibile</i>


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