In netto ritardo commento brevemente anche questo (positivamente):
Trama avventurosa piacevole e divertente, ma che non manca di approfondimento.
In particolare riesce a tracciare perfettamente il confronto fra le personalità dei protagonisti, Ugo e Vittorio: sono tutti e due coraggiosi, altruisti, onesti, insomma, sono fonadamentalmente buoni.
La differenza è che Vittorio è un uomo perfettamente inserito nei suoi tempi, che non trova niente di sbagliato nel sistema di cui fa parte, fatto di diseguaglianza, di violenza. Ugo invece ha una sensibilità decisamente in anticipo sui tempi, per cui non riesce a usare violenza nemmeno contro i disonesti, neanche se sono suoi nemici, salvo ovviamente per auto difesa, nè riesce a non avere scrupoli nell'approfittare di chi, è costretta dal bisogno a svendersi al suo padrone, anche quando persino lei ha perfettamente accettato il meccanismo.
Ovviamente questo serve a criticare la società, più che il povero vittorio che di quella scocietà è figlio.
Insomma, riesce a unire perfettamente una trama movimentata all'introspezione dei protagonisti.
Un appunto è nella poca realisticità degli scontri, in cui le pallottole dei banditi in superiorità fischiano allegramente attorno ai nostri eroi... per una volta va bene, ma non vorrei diventasse una caratteristica fissa, che mal si sposerebbe con l'ambientazione storica e precisa del fumetto.
Bellissimi i disegni sotto la pioggia, ma sono il fiore all'occhiello di un ottimo lavoro.
P.S: sono curioso di capire come hanno modificato l'immagine di pag. 64 nel metterla nell'anticipazione del numero 1... parte dell'immagine è rovesciata, ma non riesco a capire dove inizi la parte rovesciata e dove finisca la parte dritta...
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"Che pena vedere Umberto Eco sfogare la sua acredine verso il capo del governo italiano dalle colonne di un giornale straniero.Peccato perche' il suo astio incontenibile e' pari soltanto alla sua insipienza politica e intellettuale" (Sandro Bondi)
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