Un Gigante che ho letto volentieri e che, oltrettutto, ha un po' allietato la mia convalescenza.
Finora ho rivisto soltanto la prima storia, il che mi mette in condizione di esprimere un guidizio più compiuto. Editerò man mano che l'operazione di rilettura andrà avanti.
S
P
O
I
L
E
R
<i>L?assedio di Sand Manor</i>
Di ogni storia condivido sostanzialmente le riserve e le osservazioni di Dario84 e la valutazione più generale offerta da rimatt. Per quanto attiene in particolare a quella d?apertura, agli appunti del primo aggiungo qualche ulteriore riflessione.
- Mentre gli altri sono intenti nelle ricerche in biblioteca, a guardia della salma di Sand vengono lasciati i due gemelli Manners (p. 43) con la motivazione ?non si sa mai, i demoni potrebbero riprovarci?: ma, per loro stessa ammissione, i fratelli ?non capiscono un tubo di magie e incantesimi?, così mi domando come possano essere d?aiuto nell?eventualità di un attacco.
- Nessuno si insospettisce del fatto che Sand, che pure ?ha sacrificato la vita intera? (p. 10) allo studio di demoni e affini, non si fosse accorto di avere già tra i suoi libri la formula per battere Darghorr, prontamente reperita a p. 65; e trovo altrettanto strano che lo stesso Darghorr, che pure è al corrente della scoperta (sempre a p. 65 si vede chiaramente che anche Corinne raggiunge la biblioteca), non abbia preso alcuna precauzione, facendosi anzi mettere in grave difficoltà sia dal pentacolo protettivo (p. 85; ma qui è più comprensibile: vero che anche in questo caso era presente quando è stato tracciato, ma non è certo della sua efficacia) che dalla formula del grimorio (p. 88; questo sì prevedibile).
- Sempre sulla fatidica formula testé menzionata: ancora a p. 65 Nelly dichiara di conoscere ?un po?? la lingua in cui è scritta, ma mi pare invece piuttosto sicura: bacchetta Kerwin per ?la trascrizione fonetica completamente sbagliata? di certi termini (p. 74) e non sbaglia una virgola nella pronuncia dell?esorcismo (pp. 88-89) prima di essere ?bruscamente? interrotta.
- Trovo anch?io le modalità dei chiarimenti finali alle pp. 93-95 piuttosto improbabili, per quanto possa essere apprezzabile il tentativo di ?variazione sul tema?, se così posso dire.
- Più in generale, ancor meno delle anonime caratterizzazioni dei personaggi (qualche sorriso me l?ha strappato Darghorr, che però, come dice Dario, sembra più forzatamente che realmente ?comico?), ho gradito i dialoghi, quando improbabili quando ridondanti e inutili (varie battute potrebbero essere soppresse, bastando la vignetta a mettere in condizioni di comprendere).
- Non riesco a entrare in empatia con i disegni di Freghieri (soprattutto i volti non mi comunicano alcuna espressività), ma non posso andare oltre il mero gusto personale.
Insomma, non disprezzabile <i>in toto</i> (l?idea di base e alcuni sviluppi non sono malvagi), ma con qualche infamia e senza lode. Direi comunque la peggiore delle quattro.
P.S. Quasi a mo? di curiosità. Dylan, ancora piuttosto sconvolto dagli omicidi a cui ha assistito (!), si accomiata con un ?<b>Ma</b> la prossima volta, <b>però</b>, l?arbitro lo scelgo io??: per quanto ormai anche l?Accademia della Crusca riconosca la non erroneità di tale uso, mi fa venire sempre un po? l?orticaria (come l?andare a capo con l?apostrofo)!
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<i>Cuore di zombie</i>
Toccante perché sobria e diretta. Effettivamente qualche ulteriore pagina avrebbe giovato, ancor più che per lo svolgimento dei fatti in sé (già sufficientemente chiari) per lo sviluppo delle relazioni padre/figlia e marito/moglie. Personaggi ottimamente caratterizzati pur nei limiti imposti dalla brevità (per quanto mere comparse, anche Dylan e Bloch fanno la loro onesta figura), dialoghi fluidi e piacevoli, bel montaggio delle scene.
Anch?io ho molto apprezzato i disegni di Bigliardo e l?infrazione della classica ?gabbia?.
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<i>Il Dogma</i>
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<i>Febbre di ghiaccio</i>
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Ciao,
Federica
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Se i mortali si guardassero da qualsiasi rapporto con la saggezza, la vecchiaia neppure ci sarebbe.
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