Tralasciamo un attimo i miei gusti personali e le mie valutazioni.
Voglio dire, leggo Tex, Dyd, Nathan Never, Magico Vento, Brad Barron, Volto Nascosto e i vari Romanzi a Fumetti. Tra alti e bassi le reputo tute buone serie per infiniti motivi più o meno soggettivi.
Parliamo della Sergio Bonelli Editore dal punto di vista del mercato (al di là dell' infinito rispetto che mi lega a Via Buonarroti).
La critica più macroscopica da rivolgerle è il suo costante ritardo sulla realtà editoriale del momento e (conseguentemente?) il suo restare indefferente ai nuovi imput di mercato, ostinatamente chiusa nel suo cortile (cosa che per altro ha anche molti lati fortemente positivi: primo fra tutti un rispetto per il lettore che è decisamente l' ultima delle priorità per altre case editrici).
Esempi.
1) L' idea delle miniserie è arrivata con un paio d'anni di ritardo.
In italia l' invasione manga (facendo le dovute proporzioni) aveva dimostrato che personaggi immutabili nel tempo ed editorialmente infiniti potevano essere affiancati da personaggi in moltopiùrealistica, biologica, evoluzione.
D' altra parte rispetto agli anni passati il lettore è oggi molto più attento a chi scrive il personaggio che al personaggio stesso.
La Marvel stessa sotto la guida di Quesada ha inaugurato una gestione per cicli narrativi di tot numeri per i personaggi della sua casa editrice.
La Vertigo (DC Comics) per molte serie ha stabilito una longevità di una sessantina/centinaio di numeri.
E via dicendo.
2) Soltanto in tempi recenti la Bonelli si è aperta a nuovi scrittori provenienti anche da altre realtà editoriali. Ma in passato si tendeva a far ruotare la stessa rosa di sceneggiatori.
Durante un incontro, Ortolani stesso, mi raccontava che a suo tempo si era proposto alla Bonelli. Ricevendo un sempre cordiale, ma inequivocabile, "le faremo sapere".
3) Non c'è una vera e propria cultura della ristampa "elegante" del proprio materiale per garantire longevità ai propri prodotti senza riciclare i precedenti formati. Le miniserie per quanto valide si perderanno nel tempo. I "Romanzi a Fumetti" anche e soprattutto.
A.
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