Cravenroad7

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 Oggetto del messaggio: La gestione della storia di Dylan
MessaggioInviato: dom ott 14, 2007 2:09 pm 
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by La Donna Di Groucho</i>
<br />Anch'io rimasi molto incuriosita leggendo questo albo, dalle origini di Dylan....
poi però su 250 numeri più speciali vari, mi fosse riuscito trovare delle risposte?!?!?!

nel senso: non è stato mai spiegato, com'è che si sono ritrovati il padre di Dylan e xabaras a combattere nella torre di invernary!
non è mai più stato fatto riferimento allo studio di xabaras in quel posto!
oltretutto la storia di xabaras c'entra poco e niente co sti abitanti che sono morti viventi, ma per altri motivi!
e oltretutto, come possono essersi affrontati lì xabaras e il padre di dylan se sono la stessa persona??? parlava allo specchio???

potremmo supporre che sia stato dopo che si sono divisi in due (nel numero 100 sul galeone...ecc...) ma non torna lo stesso perchè il padre (quello buono) era su un altro pianeta, insieme al suo rospolpo domestico!
quindi, a meno che non avesse fatto una settimana bianca a invernary, non torna un accidente!

Mi dà veramente il nervoso, perchè vuol dire che quell'accenno ne "la zona del crepuscolo" altro non è che un abbocco per i fessi che ci sono cascati! cioè tutti noi!
[:(!][:(!][:(!][:(!]

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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by rimatt</i>
E perché?

All'epoca Dylan Dog era ancora in fase di rodaggio, per così dire. Evidentemente, Sclavi pensava di sviluppare il rapporto Dylan/Xabaras in maniera diversa da come poi ha fatto, ed è IMO normale che certi spunti non siano stati utilizzati. [;)]

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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by La Donna Di Groucho</i>
<br />Si appunto per questo mifa innervosire!!

perchè magari il lettore era lì che pensava: o mamma chissà che caspita di passato c'ha questo caspita di Dylan Dog!!!
e per traslazione: chissà che caspita c'ha in mente Sclavi!

....
e invece?
invece Sclavi non aveva in mente alcun che!
è inutile che mi dai degli indizi per cercare di capire dove vai a parare, se non lo sai neanche te! è un inganno, bello e buono!
io l'ho sempre vista così!
come i telefilm che partono senza sapere come finiranno! e finiscono presto o tardi in base agli ascolti!
non è giusto! io quando mi appassiono a una storia è perchè penso che esista già interamete nella mente dell'autore!
se sapessi che questo crea la storia a seconda delle mie reazioni, non mi interesserebbe più sapere come va a finire!!

e poi soprattutto perchè avrei preferito uno sviluppo in quel senso (cioè seguendo quella scia) piuttosto dello sviluppo che ha effettivamente avuto "La storia di Dylan Dog"!

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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Philip Crane</i>
<br />Sì anch'io penso che Sclavi avesse avuto in mente tutt'altro all'inizio. Del presunto padre cacciatore di incubi si fa più di un cenno nei primi albi poi con una svolta comunque mica male la storia assume contorni più classici, "edipici" direi. Difficile dire quale sviluppo sarebbe stato preferibile, a me questo non è dispiaciuto pur annoverandomi tra i non estimatori del numero 100 ad esempio.
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by the Imp</i>
<br />Sono d'accordo con la donna baffuta.
Anche se, per ragioni angrafiche ho letto il 100 prima dell'1, per cui, avendo capito fin dall'inizio come la cosa andava a parare, non me ne sono fregato troppo, trovo molto poco professionale la cosa, e anche irrispettosa verso il lettore.
Anche se non aveva intenzione di esplicitare tutto subito, anche se non sapeva se la serie sarebbe durata abbastanza da giungere al momento in cui certi misteri sarebbero stati svelati, Sclavi avrebbe dovuto avere un'idea almeno vaga della storia di Dylan. Mi immagino come saranno rimasti i lettori di Dylan dell'86 che si facevano 1000 pippe mentali a indovinare, per poi scoprire che non c'era niente da indovinare.
In una serie dove la storia del protagonista è secondaria rispetto alla storia del mese, è un peccato veniale (ma cmq ha portato a una situazione piuttosto imbarazzante che la Barbato ha gestito come poteva nel ventennale), ma in una serie dove ciò non avviene è un peccato mortale... pensate alle saghe letterarie, dalla fondazione ad Harry Potter... come sarebbero venute se gli autori avessero scritto girno per giorno senza sapere dove si andava a parare?

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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by La Donna Di Groucho</i>
<br />Bravo the Ing!
infatti!! a sto punto vo a vedere Beautiful, che ogni giorno non sanno più icchè fargli fare, e allora o li fanno risposare per la 60? volta, o magari morire, tanto poi resuscitano...
che lavoro è?

come ha detto il nostro più affascinante e intelligente moderatore ([8D]) sicuramente uno che ha seguito la serie dall'inizio, se ne sarà accorto molto meglio della presa in giro di cui è stato vittima.
Resta comunque una presa in giro!

E poi vi lamentate dei finali rabberciati, quando il numero 100 (e seguito) è il finale più rabberciato di tutti!

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MessaggioInviato: dom ott 14, 2007 2:15 pm 
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by simone</i>

Non sono un lettore del 1986 ma poco ci manca poco e devo dirti che la curiosità di sapere la storia di Dylan Dog l'avevo ma non me ne sono fatto mai un cruccio se Sclavi ha scoperto le carte o meglio le ha disegnate col tempo.

E' stato anche bello così

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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by rimatt</i>

Nel 1986 c'ero, e leggevo Dylan Dog. Più che a farmi le pippe (mentali), ero impegnato a gustarmi quelle GRANDI storie.

Sclavi ha disseminato indizi che poi ha abbandonato? E chissenefrega! [8D]

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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Triss</i>
<br />Rendono più affascinante la serialità.

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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by KhA`ronT</i>
<br />che poi quali sarebbero gli indizi abbandonati ?

xabaras che affronta il padre nella torre è stato risolto nel numero successivo alla saga dove si vede che è DYLAN ad affrontarlo...

gli indizi pre-100 facevano supporre che xabaras fosse il padre (basti vedere lo speciale sogni) e, io che li ho letti "cronologicamente", non mi sono affatto trovato deluso.

poi prendendo il ventennale, apparte xabaras che a mio avviso viene "umanizzato" troppo, si fanno degli accenni al padre "adottivo" di dyd che secondo me ha ancora molto da dire
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by La Donna Di Groucho</i>
<br />più che abbandonati mi sono semrbati rabberciati tutti insieme in un collage poco credibile!
Comunque il numero 100 mi è piaciuto molto.... ma non er ail finale che potevo essermi immaginata.
Anche Fin che morte non vi separi mi è piaciuto (anche perchè non spiega alcunchè su xabaras e compagnia)
Gli altri celebrativi un pò meno....

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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by KhA`ronT</i>
<br />in effetti avrei preferito uno xabaras che aveva "attraversato" i secoli vivendoli, ogni volta con un identità diversa fino ad arrivare ai giorni nostri, avrebbe mantenuto l'atmosfera demoniaca che aveva in tuttigli altri albi.....

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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by the Imp</i>

La risposta di rimatt è un pò fuori target.
Che siano grandi storie è indubbio, e sul fatto che tutto sommato questo aspetto influisca poco in una serie dove la continuity è tanto blanda, sono d'accordo anch'io.
Però se discutiamo se sia meglio un pò di pianificazione nel creare una storia, o sia meglio mettere un pò di roba alla rinfusa, tanto qualcosa esce fuori, preferisco di gran lunga la prima... non ci saremmo trovati con un ventennale tanto pasticciato se Sclavi non avesse voluto uccidere Xabaras scordando che Dylan avrebe dovuto riincontrarlo nel numero 100, per esempio.
Poi posso pure ammettere a Triss che certi pasticci hanno il loro fascino, per puro spirito di contraddizione.

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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by rimatt</i>
<br />Ma vedi, Imp, quel che voglio dire è che ritengo MOLTO sbagliato il voler a tutti i costi tappare i buchi apertisi nel corso degli anni. Ovvio che ne venga fuori un pasticcio... Perché intestardirsi nel volerlo fare, allora? Non si poteva lasciare tutto come stava? Incoerenze, illogicità, continuity blanda e/o assente? Per me non è un problema...

Riguardo alla pianificazione, poi, credo che per lo Sclavi dell'epoca fosse quasi impossibile, essendo egli uno scrittore molto "istintivo" (seppure non sprovveduto). Del resto, bisogna ammettere che gli spunti affioranti in quegli albi sono molto, ma molto suggestivi. Ripeto: IMO l'errore non sta tanto nel non aver pianificato tutta la storia di Dylan, quanto nel cercare di aver voluto dare una coerenza a ciò che coerente non è.


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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by the Imp</i>
<br />Mmm, non so.
Secondo me non sarebbe stato difficile mantenere la stessa suggestione senza rinunciare del tutto a ogni logica.
Cmq ora forse è un errore tappare i buchi, ma non so come potrebbe progredire la storia di Dylan continuando con lo spirito degli esordi... continuiamo a mettere nuovi elementi a caso, senza mai svelare niente sui vecchi? alla lunga 1) potrebbe essere frustrante per il lettore 2)potrebbe uscire qualcosa di tanto confuso da perdere anche la suggestione (tipo certi pasticci marvel)E allora la soluzione qual'è? bloccare tutto e non scrivere più niente che riguardi il background di Dylan? boh!

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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Triss</i>
<br />La storia di Dylan non deve progredire. è progredita troppo, a mio giudizio. è stato svelato l'indicibile, il superfluo, l'inutile ed è stato introdotto un meccanismo spiegazionista che a lungo andare ha ammalato qualsiasi buon proposito di lasciare all'immaginazione del lettore la scelta di completare o meno, ciò che è rimasto sospeso.
I misteri si distruggono con le eccessive informazioni e rivelazioni.

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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Dante86</i>
<br />Secondo me il fatto che ci siano molte contraddizioni nello sviluppo del passato di dylan rovina la serie e nn poco.
Tra l'altro in una serie cm questa in cui la continuity è praticamente assente, almeno sul passato misterioso di Dylan ci deve essere un'idea coerente, perchè alla fin fine è l'unico filo conduttore logico che fa andare avanti la serie.
La soluzione alternativa sarebbe stata quella di abbandonare definitivamente ogni prospettiva di sviluppo del passato di dylan e lasciare tutto sospeso, affibbiando ai nemici e personaggi ricorrenti la funzione di collante tra le varie avventure.
Che Sclavi avesse o nn avesse all'inizio un'idea precisa in mente sulla storia del personaggio nn è rilevante: per me se la poteva anche inventare a serie avviata, purchè ne mantenesse la coerenza.
Cmq IMO la situazione è ancora salvabile senza ricorrere a troppi artifici...

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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by rimatt</i>
<br /><blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Dante86</i>
Tra l'altro in una serie cm questa in cui la continuity è praticamente assente, almeno sul passato misterioso di Dylan ci deve essere un'idea coerente, perchè alla fin fine è l'unico filo conduttore logico che fa andare avanti la serie. <hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

E questo è il punto: ci deve per forza essere un "filo conduttore logico" che faccia andare avanti la serie? Dylan vive le proprie avventure in una sorta di eterno presente in cui egli rimane (anzi, DOVREBBE rimanere) sempre uguale a se stesso. Non ci dovrebbe essere alcuna evoluzione.

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MessaggioInviato: dom ott 14, 2007 2:42 pm 
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La sensazione che ha dato la serie in questi 20 anni è che per i primi 10 il fattore continuità sia stato molto importante sia per i lettori che per gli autori.Forse lo stesso Sclavi privo di "pressioni" fantasticava sui possibili e probabili sviluppi della saga.Col tempo,la richiesta sempre maggiore di storie "tappabuchi"(da me non certo apprezzata)ha un pò scocciato il Tiziano,tanto che per sua stessa ammissione, ha tolto di mezzo(indirettamente) il personaggio chiave(Xabaras),ha passato le redini ad un altro sceneggiatore e promesso di non mettere più mano sul passato di Dylan.Credo che tutto ciò sia stato influenzato proprio da quella continua richiesta, cresciuta di pari passo con la fama della serie,di dare una risposta alle tante domande rimaste in sospeso.Il punto è che Sclavi non ha mai voluto davvero trovare delle risposte e d'altronde è stata questa la filosofia vincente della serie.L'assurdo,l'onirico,il surreale....tutti ingredienti essenziali che si son persi proprio cominciando a tessere trame assurde per far combaciare il tutto.Ma il tutto di cosa?A me come a tanti altri lettori le cose andavano bene così e mi piace immaginarmi ancora all'età di 15 anni nel mio letto, a fantasticare sul volto del padre di Dylan e sul passato di quest'ultimo, senza però aspettare davvero una risposta....
Quel maledetto numero 100 ha distrutto i sogni di migliaia di ragazzi,me compreso!

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MessaggioInviato: dom ott 14, 2007 3:12 pm 
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Triss</i>
<br />La storia di Dylan non deve progredire. è progredita troppo, a mio giudizio. è stato svelato l'indicibile, il superfluo, l'inutile ed è stato introdotto un meccanismo spiegazionista che a lungo andare ha ammalato qualsiasi buon proposito di lasciare all'immaginazione del lettore la scelta di completare o meno, ciò che è rimasto sospeso.
I misteri si distruggono con le eccessive informazioni e rivelazioni.
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E allora che si dovrebbe fare, secondo te? lasciare tutto sospeso così, ed eliminare del tutto le storie che riguardano Dylan personalmente?

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Non si può più fare nulla adesso, perché bisognerebbe eliminare soltanto le storie in stretta continuity, cioè quelle che hanno dato un retroterra assurdo ad un personaggio che vive di serialità.
Ciò che è stato detto nel n.7 resta così com'è.

<hr noshade size="1">Temo di essere frainteso. Forse ho raggiunto il mio obiettivo.
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MessaggioInviato: dom ott 14, 2007 4:35 pm 
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Non mi sono spiegato: fermo restando che i numeri usciti sono usciti, e non sono cancellabili, cosa faresti coi numeri futuri se fossi il curatore della serie? solo storie in cui dylan indaga per cento sterline al giorno, senza che ci siano più riferimeni al suo passato?

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C'è un Ventennale che ormai difficilmente può esere eluso senza che l'indagine "canonica" non appaia come una stortura ulteriore. Dylan Dog vive di idee editoriali poco chiare e molto confuse, nel senso che ciò che viene fatto, è realizzato senza sapere a quali conseguenze porta.
Riguardo al n.7 per me non rappresenta alcun male in sé. è un numero pieno di fascino, e in quel periodo la testata era in fase di costruzione.
Cmq, per una risposta diretta: se io fossi il curatore della serie chiamerei in pianta stabile Medda e Enna e comincerei a far loro scrivere le storie: troverebbero da soli la strada di riassetto.
Forse sono andato un po' oltre. Ma una risposta netta non è facile, perché io, a dirla tutta, cambierei gradualmente il contesto che si è creato. O che è stato creato. I riferimenti al passato potrebbero pure starci, ma dovrebbero essere narrativizzati e espressi non con albi-raccolta dove viene data una struttura razionale ( o continuity ) paradossalmente persino ai meccanismi della serialità, che è invece affare strutturale.
Detto tra noi, di continuity oggi ce n'è troppa. Ci vogliono buone storie "canoniche", secondo me.

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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by sBARBATO</i>

Quel maledetto numero 100 ha distrutto i sogni di migliaia di ragazzi,me compreso!

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Più che quel 100... a me quel Ventennale![xx(]

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<i>La lacrima che scende dal volto truccato del clown è smascheramento, esibizione, tragedia di una personalità rivelata nell'ultimo modo possibile</i>


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Se fossi il curatore sella serie utilizzerei Cagliostro per tutta una serie di colpi di spugna...la magia puo' aiutare

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Aiutare ad annientare ogni tensione narrativa, con il suo ruolo di deus-ex-machina in pianta stabile. [;)]
Dipende da _chi_ fa uso di quella magia e da _come_ se ne fa uso. Una cosa è certa: non sarà fatto l'uso più auspicabile: eliminare il ventennale e il n.200, oltre a tutta un'altra serie di numeri che hanno dato vita all'incredibile magia di questi due bellissimi appuntamenti.
Immagino siano questi alcuni "colpi di spugna", no?[:o)]

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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Triss</i>
<br />C'è un Ventennale che ormai difficilmente può esere eluso senza che l'indagine "canonica" non appaia come una stortura ulteriore. Dylan Dog vive di idee editoriali poco chiare e molto confuse, nel senso che ciò che viene fatto, è realizzato senza sapere a quali conseguenze porta.<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
Concordo, ma dal punto di vista della gestione della storia personale di Dylan è sempre stato così, la differenza è che ciò che prima era suggestivo, a lungo andare è diventato fonte di un caos indistricabile.


<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">
Riguardo al n.7 per me non rappresenta alcun male in sé. è un numero pieno di fascino, e in quel periodo la testata era in fase di costruzione.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
Concordo, ma ho espresso già le mie riserve sull'inserire elemeti senza avere idea di come gestirli in futuro. E' un problema che non incide sulla bellezza del singolo albo, ma che crea problemi alla serie intera nel futuro.

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">
Cmq, per una risposta diretta: se io fossi il curatore della serie chiamerei in pianta stabile Medda e Enna e comincerei a far loro scrivere le storie: troverebbero da soli la strada di riassetto.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
ok, ma ti chiedevo come gestiresti le storie "speciali" non quelle canoniche

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">
Forse sono andato un po' oltre. Ma una risposta netta non è facile, perché io, a dirla tutta, cambierei gradualmente il contesto che si è creato. O che è stato creato. I riferimenti al passato potrebbero pure starci, ma dovrebbero essere narrativizzati e espressi non con albi-raccolta dove viene data una struttura razionale ( o continuity ) paradossalmente persino ai meccanismi della serialità, che è invece affare strutturale.<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Se la metti così sono d'accordo, ma prima sembrava che volessi eliminare del tutto qualsiasi albo in cui è presente la storia personale di Dylan. Pur'io sono d'accordo che non bisogna pubblicare storie che razionalizzano troppo per non distruggere la suggestione degli esordi, però sono convinto che bisogna creare una storia coerente, tenerla bene in mente, e poi pubblicarne solo degli stralci, che lascino un pò di spazio alla fantasia del lettore, ma che non siano incoerenti fra loro. E per fare questo non si può continuare a improvvisare, come si è fatto finora.

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">
Detto tra noi, di continuity oggi ce n'è troppa. Ci vogliono buone storie "canoniche", secondo me.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

E anche su questo sono d'accordo... la qualità di Dylan Dog è sempre dipesa dalle storie "normali" più che dai vari 100, 200, decennali, ventennali.
Però in questo topic stavamo parlando di come gestire i numeri "speciali"

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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Triss</i>
<br />Aiutare ad annientare ogni tensione narrativa, con il suo ruolo di deus-ex-machina in pianta stabile. [;)]
Dipende da _chi_ fa uso di quella magia e da _come_ se ne fa uso. Una cosa è certa: non sarà fatto l'uso più auspicabile: eliminare il ventennale e il n.200, oltre a tutta un'altra serie di numeri che hanno dato vita all'incredibile magia di questi due bellissimi appuntamenti.
Immagino siano questi alcuni "colpi di spugna", no?[:o)]
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Infatti.Il "progetto" avrebbe come atto finale quello di far fuori lo stesso Cagliostro[:D]

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Località: vasto (ch)
io sono un estimatore delle storie sul passato di dylan ma, devo amettere che le ultime prove ( ventennale in primis) sono state,diciamo, fallimentari.
l'errore che è stato fatto secondo me NON è stato svelare troppo o cercare di tappare i buchi ma, a differenza di quello che succedeva nei primi albi, relegare tutto agli albi celbrativi. concentrare tutti gli spunti in poche storie.
a mio avviso si avrebbe avuto un risultato migliore se "ogni tanto" si sarebbero avuti PICCOLI accenni alla storia di dyd.
piccoli esempi passati

la zona del crepuscolo : si accenna che il padre di dyd ha combattuto con xabaras
sogni: dyd ha un allucinazione in cui il "padre" gli dice di finire il galeone
il numero 200 ( se non erro) in cui xabaras fa solo una comparsata per vendere il galeone a hamlin
oppure la "donna" di "oltre quella porta" molte comparsate ma ancora non si sa nulla di lei....

POI ben vengano i "centenari" in cui si svela un po dippiù ma non devono essere numeri slegati tra di loro.

Si dovrebbe fare così in futuro per i "genitori" adottivi di dylan di cui si è detto POCHISSIMO fino ad ora ma di cui mi piacerebbe sapere qualcosa


....Eh sì, son tutti Hacker col kernel degli altri....
(ripetete)
K??LKéR?éL?éGLJ?LTR?....
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MessaggioInviato: dom ott 14, 2007 9:41 pm 
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by KhA`ronT</i>
Si dovrebbe fare così in futuro per i "genitori" adottivi di dylan di cui si è detto POCHISSIMO fino ad ora ma di cui mi piacerebbe sapere qualcosa
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
Spero che almeno quelli li lascino in pace. Dylan Dog NON è il personaggio per il quale valga la pena sapere tutte queste cose, che siano storie celebrative o meno. è la continuity blanda a rendere più affascinante i personaggi seriali. Mentre quella ferrea li distrugge.


A proposito di incongruenze, Tex ha combattuto due volte la Guerra di Secessione, in due albi distinti e distanti nel tempo.
E questo non ha alcun peso logico né di coerenza nella serie: è bello perché è così.

Ciò oltretutto dovrebbe essere indicativo di come vada gestito un personaggio seriale, ad esempio, come Dylan Dog, che continua ad essere oggetto d'attenzione mormbose per particolari del tipo:- Ma come mai porta sempre gli stessi vestiti?
Ecco, il duecento ha svelato anche questo. E, lasciatemelo dire, chi ha deciso che venisse fatto questo non ha capito un tubo della serie né della serialità. Che sia pure Sclavi in persona!

<hr noshade size="1">Temo di essere frainteso. Forse ho raggiunto il mio obiettivo.
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MessaggioInviato: dom ott 14, 2007 10:03 pm 
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by the Imp</i>
Concordo, ma dal punto di vista della gestione della storia personale di Dylan è sempre stato così, la differenza è che ciò che prima era suggestivo, a lungo andare è diventato fonte di un caos indistricabile.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
Non certo a causa del n.7, ma sempre per il duecento e il ventennale che hanno voluto introdurre a forza elementi fortemente disturbanti, di illogicità disturbante.

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">
Concordo, ma ho espresso già le mie riserve sull'inserire elemeti senza avere idea di come gestirli in futuro. E' un problema che non
incide sulla bellezza del singolo albo, ma che crea problemi alla serie intera nel futuro.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
Il numero 7 deve essere lasciato così com'è, a sé stante, senza doverci andare con la logica. è il tentativo di dare una logica a tutto che genera il caos in una serie. Una logica del tipo di quella che abbiamo già visto.
Quindi non ritengo che, se si deve fare scempio come è stato fatto con altri elementi, questo numero per il modo come è fatto e per il tempo trascorso dalla sua pubblicazione, debba essere toccato. Se viene toccato, non posso che parlare di morbosità.
Così come non dovrebbero essere toccati altri dello stesso genere. Ecco risolto il problema. Che poi è semplicemente un rientrare nei "canoni" della serialità, cioè in ciò che si è negato con forza negli utlimi anni della testata. Per questo nascono questi interrogativi.
Anche perché dubito che si saprebbero riprendere quegli elementi per raccontare una storia a se stante, che sarebbe sempre possibile. Un altro finale, un altro sviluppo determinato e racchiuso in un solo albo ( speciale ).Sclavi l'ha già fatto con L'Ultimo Uomo Sulla Terra: finale ideale della serie.
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">
ok, ma ti chiedevo come gestiresti le storie "speciali" non quelle canoniche
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
Nell'immediato futuro, cioè domani, è meglio non pensare a questa eventualità perché proprio gli albi celebrativi hanno creato più danno che utile. Attualmente, e nelle condizioni in cui si trova la serie, è meglio lasciar perdere celebrazioni sui particolari umani di Dylan Dog.

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">
Se la metti così sono d'accordo, ma prima sembrava che volessi eliminare del tutto qualsiasi albo in cui è presente la storia personale di Dylan. Pur'io sono d'accordo che non bisogna pubblicare storie che razionalizzano troppo per non distruggere la suggestione degli esordi, però sono convinto che bisogna creare una storia coerente, tenerla bene in mente, e poi pubblicarne solo degli stralci, che lascino un pò di spazio alla fantasia del lettore, ma che non siano incoerenti fra loro. E per fare questo non si può continuare a improvvisare, come si è fatto finora.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
La serialità non è mai stata coerente. ( Vedi Tex nel post di Karont! ) Perché non ne ha bisogno. I problemi si verificano proprio quando la razionalizzazione è già troppa.
Tuttavia, avevo dato l'impressione di voler cancellare le storie con riferimenti alla vita del personaggio proprio perché è così. Poi ho immaginato semplicemente di ritrovarmi in mano la serie e di doverla gestire io. Io soltanto.
Per come la gestiscono alla Bonelli, appunto, è meglio non parlarne più. Anche perché al punto in cui siamo c'è ben poco da dire che possa essere detto senza suscitare ulteriore fastidio.

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">
Però in questo topic stavamo parlando di come gestire i numeri "speciali"
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
Una storia speciale potrebbe essere far vivere Dylan Dog in un'altra dimensione. Oppure riunire alcuni personaggi importanti della serie per occuparsi di un caso.
La Bonelli ci ha abituati a pensare sempre in termini di svelamento di segreti del personaggio.
Ma le storie, Speciali lo possono essere in una miriade di modi.


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