<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by vace</i>
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1. Cos'è Akumatsu?
2. Mi dici poi com'è "Il regno"? Avevo una mezza intenzione.....ma gli autori li conoscevi già?
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1.
Akumatsu è una delusione. [:D]
Prima che lo leggessi, la JPop (costola manga della casa editrice BD) lo promuoveva con queste parole: "Un manga rivoluzionario, drammatico nei toni con i quali affronta la visione del mondo contemporaneo (...)
Chi ama i manga di anti-eroi (chi ha detto Death Note?) non rimarrà deluso da questo fumetto (...)"
Sulla carta gli elementi che suscitano il mio interesse c' erano tutti. Ho letto il primo numero e non ci ho trovato nulla di buono. Involontariamente grottesco e caricaturiala (quindi per nulla incisivo) nel descrivere i mali della società giapponese. Bidimensionale il protagonista. Senza l' alternarsi delle prospettive ideologiche e di indagine che è la chiave del successo di autori migliori che si misurano su simili tematiche (chi ha detto Death Note?)
2.
Il regno è davvero bello.
Karen Andrews mi aveva già esaltato sull' Year One di Octopus. Villarrubia lo scopro per la prima volta e mi fa impazzire (probabilmente la storia è anche adatta al suo stile -CG negli sfondi, solitamente non la tollero- su altre cose non mi avrebbe altrettanto convinto)
Ti dico. più che un possibile futuro di Spider Man (come voleva essere nelle inteznzioni) è' il futuro di un universo alternativo: questo Peter Parker è molto in contraddizione con il se steso attuale.
Angosciato, psicolabile, violento, pessimista.
Ma questa è forse una considerazione da nerd.
La storia in sé per sé funziona, con qualche approssimazione e superficialità nel raccontare il contesto fascistoide in cui si muovono i personaggi (uno degli infiniti punti di forza del DKR), e diventa più che altro una riflessione sulla senilità: la solitudine e il dolore (concreti e simbolici) che ci si trascina appresso.
Le didascalie di pensiero sono di una malinconia infinita. Incantano.
Le allucinazioni di Parker realmente disperate.
Tanto Miller. Volutamente.
Io lo consiglio. E' molto nelle mie corde.
Da mettere per sempre a destra dei propri numeri dell Uomo Ragno.
A.
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