Secondo me è un albo da 6 politico.
Do 6 a tutto: soggetto, sceneggiatura e disegni. Piccatto è svogliato, ma perlomeno stavolta non disegna Dylan come se avesse una mascherina nera sugli occhi... [xx(]
Il problema delle storie in stile "Dieci piccoli indiani", ovvero con un numero ristretto di personaggi che vivono in uno spazio circoscritto per parecchio tempo (in questo caso parecchie pagine), è che per funzionare DAVVERO hanno bisogno di personaggi fortemente caratterizzati.
E qui purtroppo non è così. I personaggi sono troppo standard.
Lo aveva capito bene Sclavi, quando aveva scritto "Sette anime dannate". Certo, il grassone, l'avaro e l'ometto pasticcione erano caricature più che caratterizzazioni, ma funzionavano. Rileggendo quello Speciale ti rendi conto che i personaggi erano efficaci perchè ciascuno parlava e agiva in una maniera precisa, come solo lui potrebbe fare, quindi l'uscita di scena faceva sempre un certo effetto al di là della non indifferente quantità di sangue nell'albo.
I personaggi di "Reality Show", invece, non sono caratterizzati, non in maniera sufficiente perlomeno. Di una ci viene detto che è "la più bella", ma sfido chiunque a dimostrare che le altre sono brutte! Di un altro ci viene detto che è il più antipatico, ma anche qui non c'è nulla di preciso che confermi il giudizio.
Quello che dice o fa il tizio A potrebbe benissimo dirlo o farlo il tizio B... o la tizia C... o la tizia D... Uno vale l'altro, perciò non ci frega più di tanto di chi va o chi resta. Nessuno lascia il segno.
In definitiva, l'albo è più che altro costruito in funzione della sorpresa finale. Ci può stare, a patto che la sorpresa sia, appunto, una "sorpresa" sul serio.
E invece anche qui, nisba.
S
P
O
I
L
E
R
Io lo avevo capito subito che Dylan dopo l'incidente era caduto in una specie di coma. Mi ero fatto l'idea che fosse finito in uno dei tanti Inferni gestiti dal burocrate dalla doppia faccia. Okay, non era esattamente così, ma è evidente che la faccenda della casa soprannaturale, con la Morte a dirigere il tutto e i fantasmi dei matti che votano è tutto fuorchè una sorpresa.
Qualunque lettore di Dylan appena un po' scafato poteva aspettarsi una soluzione simile.
E' infine evidente che l'albo è troppo lungo per quel che ha da raccontare. La sequenza del dottore col prete è un puro e semplice riempitivo! [:(!] Siamo in un albo di Dylan Dog, ragazzi! C'è davvero bisogno di tante pagine e tanti pistolotti per esprimere il concetto "è impossibile! è inspiegabile"?!
P.S.: Da quando Dylan "la televisione non la vede mai"?!
Capirei una risposta tipo "in tv guardo solo i film horror, le rare volte che li danno alle tre di notte", ma così...
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Ti mostrerò la paura in una manciata di polvere...
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