Cravenroad7

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by uncertochucho</i>
<br />l'epistemologia formale che svuota il contenuto escatologico della forma arte trasformando il piano ontologico in una trasfigurazione onirico visiva, sicuramente trascendente, fa si che l'autore vittima di un gioco forza caricaturale nel riportare l' -io dylan- in un contesto pragmatico-terreno è in grado di riporre ottime idee nate genialmente -in media res- in un contenitore di zinco-piombo-alluminio.
il carretto passava e quell'uomo gridava gelati.
in sostanza una bella storia.

dopo l'estinzione degli esseri umani ci sarà quella degli esseri upiedi
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

sono sbiriguidamente d'accordo su tutto, tranne che su quell'uomo che passava e gridava gelati!
Abbiamo dovuto eliminarlo![:0]

[:o)]

<hr noshade size="1">Dato che un gatto cade sempre sulle zampe,
e una fetta di pane imburrato cade sempre dalla parte del burro:
legando un fetta di pane imburrata sulla schiena di un gatto e lasciandoli cadere nel vuoto,
il gatto e la fetta di pane continueranno a ruotare all'infinito senza mai toccare terra...
creando così il moto perpetuo!

Ho votato buono... perchè è una buona storia (che grande spiegazione? Nevvero?)
No... a parte tutto... penso che Enna stia prendendo sempre più confidenza con Dylan. La prima parte la reputo fantastica, la seconda un po' meno (e magari qui cala il voto) e il soggetto inconsistente. O per lo meno roba gia vista. Ma la sceneggiatura è da 10 e lode. Ci sono passaggi (grazie, anche ai superbi disegni di Freghieri), secondo me, da antologia: da pg 10 a pag 12, pagg 19 e 20, da pag 30 a pag 35 con il Dylan della penultima vignetta di pag 35 da brividi (come ha già detto qualcuno) e ancora: la sequenza assassina (stile Inferno di Dario Argento) pagg 50 e 51 e quella suicida delle pagg 62 e 63 nonchè il Big Ben di pag 67 e la sequenza delle pag 70-71-72 e infine l'ultima pagina.
Insomma: contento della storia di questo mese. E ora si attende la prossima.

"Un uomo fa quello che è suo dovere fare, quali che siano le conseguenze personali, quali che siano gli ostacoli, i pericoli o le pressioni. Questa è la base di tutta la moralità umana"
Giovanni Falcone

"Bisognerebbe amare, amare follemente, senza vedere ciò che si ama, perchè vedere è comprendere e comprendere è disprezzare"
Guy De Maupassant

Non mi è piaciuta molto e direi mediocre. Le do il beneficio del dubbio e la rileggerò di certo magari con calma ma mi è sembrata storia già vista.
Un po caotico il finale. Forse qualcosa di più spettrale e meno investigativo avrebbe dato un diverso sapore alla storia.
Mi è piaciuto molto dell'albo l'associazione dei rumori. dalle tavole sembrava quasi di sentirli

C'è stato di peggio

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Dylan - "Ken al surreale c'è un limite"
Ken - "Credi davvero ?"
Dylan - "No."

per me un albo STUPENDO.
non un capolavoro, ma la ''corruzione'' di dylan verso la schizzofrenia è resa con rara intelligenza nella sceneggiatura.
si respira aria pesante ed è merito degli ottimi disegni che sembrano uscire dalle tenebre.
finale al cardiopalma, ma tutto l'albo è avvincente e tesissimo ed ultima vignetta con sospiro di sollievo addirittura poetica.
BELLO DAVVERO!

''...verrà la morte e avrà i tuoi occhi!!!''
''Bevi Rosmunda nel teschio di tuo padre!''
...Sclavi, RIDACCI L'HORROR E LO SPLATTER!!!

ciao, purtroppo arrivo solo ora (l'edicolante era in ferie, ma per paura di perdere il numero l'avevo prenotato, e così ho dovuto atendere la riapertura..) pertanto sono ormai FUORI TEMPO MASSIMO per entrare nel vivo delle discussioni e pertanto mi perdonerete se non ho letto tutte le pagine di commenti ma ho saltato qua e la giusto x farmi 1 idea di come l'avete vista voi.

ho votato ECCELLENTE
in realtà il voto sarebbe BUONO, ma era talmente tanto che non leggevo una storia così coinvolgente e soprattutto godibile! dylan è tormentato, mi sembra "lo specchio dell'anima" e tutto è molto credibile, la storia fila liscia, la lettera di groucho e poi vedere che davvero c'erano i cartelli fuori dalle porte..ci sono stati dei momenti struggenti..carini i personaggi di contorno, ben dettagliati senza raccontarci tutta la loro vita nè farne i protagonisti dell'albo, la ragazza molto accattivante, la preferisco rispetto a "zelda" di poltergeist (anche se questa è meno incisiva, lo ammetto..però + simpatica!).
I disegni poi mi sono piaciuti molto, li ho trovati in sintonia con la storia (qui mi fermo perchè non ne capisco niente)

insomma una bella storia di dylan come non se ne vedevano da tanto. se la mia collezione andasse a fuoco e dovessi salvare un solo fumetto tra questo e ascensore per l'inferno, non avrei dubbi...

***
piccoli ruju crescono!

Sto scoprendo in Enna un buon autore dylaniato.
Bel soggetto e bella sceneggiatura, e non vorrei essere blasfemo se come mia impressione il Dylan di quest'albo lo vedo vicino al Dylan de Lo specchio dell'anima.
Bene, come sempre Freghieri.
La summa delle mie considerazioni dà un risultato finale di buono.

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Nella tua guerra contro il mondo ti conviene stare dalla parte del mondo. (F.Zappa)

E'impossibile distinguere un uomo pazzo da uno normale
mentre camminano per strada. (C. Bukowski)

Meglio avere le mani sporche di sangue che lavate con l'acqua di Pilato. (G. Greene)

Ho votato Buono (7)
Mi è piaciuto. Un bell'albo (tra l'altro disegnato molto bene)

h.20:41
A lettura appena iniziata ?Il guardiano del faro? sembra avere gli ingredienti per lasciare il segno: i dialoghi di Enna non sono mai fuori posto, il tema della pazzia e le atmosfere claustrofobiche sono alcuni tra i più adorati leitmotiv della serie dylaniata e il Freghieri che ammiriamo sforna la sua miglior prova degli ultimi tempi.
Ma il dipanarsi della trama ed il susseguirsi delle pagine spazzano via gran parte delle aspettative. Ciò è dovuto ad alcuni difetti, ma soprattutto a due furbi ed evitabili escamotage.

SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER

Il primo è il senso di déjà-vu che interessa sia l? intero soggetto (un? abitazione, la torre del faro, che porta alla follia: vedere ?La casa degli uomini perduti?), sia gli avvenimenti principali (l? interrogatorio di un assassino in prigione lo abbiamo già visto, per esempio, in ?Il prezzo della morte?; il Dylan che vede con gli occhi del carnefice era già presente in ?Lo specchio dell? anima?), sia il finale (fantasmi che chiedono la sepoltura del loro cadavere non sono una novità per chi sguazza nell? horror).
Tutto sembra magicamente dylaniato, ma nulla è sufficientemente originale.
Il secondo espediente è l? uso smodato delle didascalie: se da un lato esse meglio chiariscono il difficile stato psicologico di Dylan accrescendo il coinvolgimento del lettore, dall? altro spesso risultano troppo verbose ed inutilmente letterarie, tanto da rallentare il ritmo fino ad annoiare. Molto meglio sarebbe stato affidarsi alle sole immagini, al limite arricchite da poche frasi brevi e pungenti.
Enna mirava al capolavoro, ma (come già alcuni di voi hanno constatato) per raggiungere l? obiettivo ha scelto di far leva più sulla forma che sul contenuto, più sul mestiere che sulla voglia di stupire.
E così l? albo che ne viene fuori ha come maggior difetto l? inconsistenza della trama: la crisi di Dylan è ben rappresentata, ma qual è la causa scatenante? Un semplice faro che è ?catalizzatore di pulsioni terribili e contrastanti?. E qual è il grande segreto celato dal suddetto faro? Una serie di omicidi commessi dal suo vecchio guardiano. Insomma, tanto rumore per nulla.
Anche la caratterizzazione psicologica dei personaggi-non-protagonisti è poco approfondita, a volte solo accennata (Clifford), altre indecifrabile (il sindaco e la stessa Jay).

FINE SPOILER FINE SPOILER FINE SPOILER FINE SPOILER

Quel che resta è una storia mediocre.
Il voler recuperare a tutti i costi le atmosfere dei primi Dylan non può essere considerato di per sé un valore aggiunto: sono ugualmente necessarie idee nuove ed interessanti.
E comunque la differenza tra ?La casa degli uomini perduti? e ?Il guardiano del faro? non è esclusivamente cronologica: la prima (un capolavoro) catturava il lettore dal? inizio alla fine, lo risucchiava in un tunnel di delirii privo d? uscita; la seconda, ahimè, annoia dopo poche pagine e ben presto mostra tutti i propri limiti.
Si spera che per Enna, ormai alla quinta prova, l? appuntamento con il capolavoro sia stato solo rimandato_


V.M. (vietato ai minori)
V.M. -dal 1986-

Mamma mia, che onere che gli appioppi tra capo e collo al povero Bruno...
più che "si spera" potevi almeno scrivere "ci auguriamo", dai;)

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Ti offenderesti se qualcuno
ti chiamasse "un tentativo"?

Lo sapevo che VM non avrebbe tradito

Senti, essere il piu' grande scrittore americano sotto i quaranta non e' per niente facile. E' dura,credimi.

V.M. non si é smentito : un'analisi precisa , circostanziata e coerente.

Stroncato Enna !

Batti in aria le mani e
poi falle vibrar
se fai come Simone
non puoi di certo sbagliar !

Ma non l'ha stroncato. E comunque, Enna rimane IMO un passabile interprete del mondo dylaniato, anzi, forse l'unico decente, al giorno d'oggi (assieme a Medda).

Ciao

Teo

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by simone</i>
<br />V.M. non si é smentito : un'analisi precisa , circostanziata e coerente.<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">Grazie simone...mi metti in imbarazzo! [:I][:D]

Comunque no, in effetti non è una stroncatura vera e propria.
L' esperienza dylaniata di Enna fino ad ora non mi ha convinto quasi per niente, tuttavia è naturale che gran parte della mia insoddisfazione sia dovuta più a gusti personali che ad un ipotetico demerito dell' autore.
Del resto il fatto che due utenti come rimatt e Triss l' abbiano elogiato in più occasioni mi spinge a riflettere (ma non a cambiare idea [:D] ) _

V.M. (vietato ai minori)
V.M. -dal 1986-

Be', non è che di Enna apprezzi proprio tutto... Però <i>Anima d'acciaio</i> e (soprattutto) <i>Il guardiano del faro</i> mi sono sembrati convincenti: di questi tempi, non è poco. [;)]

Ciao

Teo