Cravenroad7

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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Dario84</i>
<br />MAH! L'idea di dare dei soldi al signor Palahniuk per leggere cose di questo tipo non mi arride affatto!
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Solo due cose Dario.
1) E' un Palahniuk piuttosto cupo questo...specie nel seguito, ancora due paginette. Sarà ancora peggio...il finale poi [:0]
2) E' un racconto...e quindi coglie solo in parte l'essenza del suo scrivere
3) La traduzione...non è certo perfetta, il contenuto è questo ma potrei alvorarci per renderlo più fluido. Non vorrei che per un fatto di traduzione ti passasse la voglia anche solo di avvicinarti per una volta a Chuck [;)]
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Sono felice di natura, mi piace la gente, non sono sospettosa e voglio vedere tutti felici e insieme
(Anne Frank, "Diario")

Sono il giovane pioniere scricchiolino!


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MessaggioInviato: lun set 10, 2007 9:02 pm 
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by GiovanePioniere</i>
<br /><blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Dario84</i>
<br />MAH! L'idea di dare dei soldi al signor Palahniuk per leggere cose di questo tipo non mi arride affatto!
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Solo due cose Dario.
1) E' un Palahniuk piuttosto cupo questo...specie nel seguito, ancora due paginette. Sarà ancora peggio...il finale poi [:0]
2) E' un racconto...e quindi coglie solo in parte l'essenza del suo scrivere
3) La traduzione...non è certo perfetta, il contenuto è questo ma potrei alvorarci per renderlo più fluido. Non vorrei che per un fatto di traduzione ti passasse la voglia anche solo di avvicinarti per una volta a Chuck [;)]
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Dal mio punto di vista le cose stanno così: io valuto solo in base a ciò che ho letto perché non conosco altro dell'autore (e non c'entra la traduzione), però da queste poche righe penso che la sua sensibilità non combacia con la mia. Non mi piace leggere cose che fanno tanto figo perché trattano di trasgressione (o almeno solo per questo, perché come narrazione mi sembra molto asciutta e "silenziosa", nel senso che non mi parla, non mi prende né al cuore né alla testa), una carota infilata nel sedere e una madre che forse la trova.
Qual è la differenza rispetto ad un'Isabella Santacroce, un J. T. Leroy o un Alejandro Jodorowsky? Che parlano esattamente delle stesse cose: sesso estremo, rapporti estremi con droghe, alcol ed altro, personaggi che vivono in modo conflittuale, nevrotico ed imbarattazato il proprio rapporto con la società...ma oltre questo? Oltre raccontarmi di questo riescono davvero a "parlarmi" e a "comunicarmi" qualcosa? In molti casi no, perché la narrazione si perde proprio nella narrazione della trasgressione...e basta.
E questa cosa la trovo molto noiosa.

Di Palahniuk ripeto non ho letto nulla, però penso a quante cose non ho letto e potrei leggere, quanti classici antichi moderni e contemporanei, e poi penso ad un adolescente che si ficca una carota su per il sedere. Capirai che non mi sento ben disposto verso l'autore, però per curiosità credo che ne leggerò comunque qualcosa, mi hai convinto.


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MessaggioInviato: lun set 10, 2007 9:07 pm 
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Anch'io non so molto di Palahniuk...ma aspetta il finale. Di questa storia dico.
Non è trasgressione. Assume un significato molto ampio.

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MessaggioInviato: lun set 10, 2007 10:06 pm 
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Ahi ahi ahi, Dario...non sai quanto sei lontano dalla realtà.
Chuck è un autore acutissimo che "analizza" da par suo le contraddizioni della società soprattutto, spingendo decisamente il pedale oltre la soglia del buon gusto ma provocando effetti davvero stimolanti per il lettore. illuminalamente.
vai con "Fight club" e "Soffocare" a questo punto...poi ci dirai

________________________________________________
Il professore mi diceva di studiare, il televisore di comprare, il politico di votare, il prete di pregare, io ho studiato, votato, ho persino pregato, non ho potuto comprare e alla fine ho visto premiato solo chi ha comprato.


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MessaggioInviato: lun set 10, 2007 10:45 pm 
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http://www.blackmailmag.com/CHUCK_PALAHNIUK.htm

Soffocare è narrato in prima persona da Victor Mancini, figlio di un?anarchica finita più volte in prigione a causa dei suoi ripetuti quanto fantasiosi attentati al sistema. Victor ha trascorso l?infanzia tra diverse famiglie adottive (aspettando ogni volta un nuovo rapimento da parte della genitrice), ha mollato gli studi di medicina, è sessodipendente, frequenta un centro di disintossicazione per persone che sperano di liberarsi in dodici fasi dal sesso compulsivo, ha un lavoro di pura sopravvivenza (con una paga da fame) in un villaggio del 1734 ricostruito ad arte come attrattiva turistica. Non sapendo quasi niente del suo passato, Victor deve barcamenarsi come può nel presente. Annaspa, ci prova. è un perdente che non smette un solo momento di sputare considerazioni raggelanti. Ogni giorno, dopo aver scelto con cura un nuovo ristorante sull?elenco telefonico, si siede a tavola, ordina da mangiare e inscena platealmente un soffocamento da cibo fino all?intervento provvidenziale di un salvatore: "Soffocando, diventi una leggenda che queste persone alimenteranno e ripeteranno fino alla fine dei loro giorni. Crederanno di averti dato la vita. Potresti addirittura essere la buona azione di una vita, il ricordo che in punto di morte giustifica un?intera esistenza."

Ogni giorno, Victor trova dunque un eroe sconosciuto che continuerà a prendersi cura del povero sfigato per lungo tempo: arrivano assegni e biglietti d?auguri da ogni parte del mondo. Il denaro serve a pagare la degenza della madre, colpita dall?Alzheimer, in una clinica piena di gente fuori di senno. Piena di matti e di infermiere arrapanti. E di dolore. Ogni romanzo di Chuck Palahniuk ci porta infatti in un inferno di sofferenza umana illuminato da una luce grottesca, da uno humour nerissimo per alcuni versi accostabile a quello di Bret Easton Ellis. La realtà è solo apparentemente deformata dagli effetti di una fantasia torrenziale: è il linguaggio crudo di questo straordinario scrittore a fare da zavorra.

"Se stai per metterti a leggere, evita."

Non raccogliete l?invito.
_________________________________________________________________

Sembra esattamente ciò che ho scritto sopra...ma chi si ricorda quanto può essere trasgressiva la normalità? Senza la sesso dipendenza, una madre anarchica e malata di Halzeimer ed una trovata come quella di soffocare ogni giorno per rendere importante la vita di qualcuno.


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MessaggioInviato: mar set 11, 2007 2:27 pm 
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Stiamo a metà...[:I]


GUTS (part III)

Un altro mio amico di scuola aveva un fratello in marina che spiegava come i ragazzi del Medio Oriente si masturbino diversamente da come facciamo noi.
Il fratello era di servizio in uno di questi paesi, dove al mercatino pubblico si vendevano aprilettere quantomeno stravaganti. Ognuno di questi oggetti non era altro che una laminella sottile di ottone lucidato o di argento, lunga forse quanto la tua mano, con una grossa punta ad una estremità, simile ad una palletta di metallo o a uno di quei fantasiosi manici intagliati delle spade.
Il fratello in marina racconta di come gli arabi si facciano venire prima il cazzo dritto e poi s iinfilino questa sbarretta di metallo dentro il pene, per tutta la lunghezza dell?erezione. Si masturbano con la sbarretta dentro e questo li fa godere molto di più. Una roba più intensa.
E questo fratellone che viaggia per il mondo gli spedisce frasi francesi, russe. Utili consigli di smanettamento.
Così, dopo uno di questi, un giorno il fratello piccolo non si fa vedere a scuola. La notte mi chiama per dirmi di prendergli i compiti nelle due settimane successive. E' in ospedale. Deve dividere la stanza con gente anziana in attesa di qualche operazione alle viscere. Racconta di come debbano divedere la stessa televisione. E tutta la sua privacy è costituita una tendina. I suoi non vanno a visitarlo. Al telefono racconta di come vorrebbero uccidere il fratello in marina, ed anche di come il giorno prima si era fatto.
Se ne stava sprofondato nel letto della sua camera. Aveva acceso una candela e, tirate fuori certe vecchie pornoriviste, era pronto per segarsi. Questo dopo aver sentito i racconti del fratello...quegli utili consigli sulle masturbazione degli arabi.
Si guarda intorno per trovare qualcosa che faccia al caso suo. Una penna a sfera è troppo grossa, e una matita lo stesso, e pure ruvida.
Ma sgocciolato giù per un fianco della candela se ne stava un sottile, liscio moccolotto di cera che poteva proprio funzionare. Con la punta del dito lo stacca dalla candela e lo modella fino a renderlo liscio, tra i palmi delle mani. Lungo, liscio e sottile. Fatto e arrapato lo fa scivolare dentro, sempre più a fondo lungo il canalino. Con la punta di cera fatta sporgere dalla cima comincia a lavorarselo. Ed anche adesso dice che questi arabi sonno dannatamente furbi. Hanno reinventato completamente le seghe. Sdraiato sulla schiena, le cose vanno così bene che non controlla la cera. E? a un passo dallo schizzo quando vede che la barretta non fa più capolino dalla punta. La sottile stecchetta....scivolata dentro. Del tutto. Tanto in profondità che non riesce nemmeno a scorgere la punta all'interno del canalino del piscio. Da sotto la mamma gli urla che è ora di cena. Dice di scendere. Subito.
Lui e il ragazzo della carota sono persone differenti, ma tutti quanti viviamo vite abbastanza simili. Ed è dopo cena che le viscere cominciano a dolere. E la cera. Immagina che si debba sciogliere e che finirà col pisciarla fuori. Comincia a fargli male anche la schiena. I reni. Non riesce a stare in piedi. Parla al telefono dal suo letto d'ospedale e in sottofondo riesci a sentire rintocchi di campane, gente che urla. E i raggi X mostrano la verità, qualcosa di lungo e fino, piegato due volte nella vescica. Questa lunga e sottile V dentro di lui sta catturando i minerali della sua pipì. Sta diventando più grande e ruvida, ricoperta di cristalli di calcio, e si sposta, lacerando i tessuti della vescica e bloccando il piscio. Il poco che esce dal suo uccello è rosso di sangue.
Questo mio amico e i suoi genitori, l'intera famiglia, se ne stanno a guardare la radiografia, coi dottori e le infermiere, la grande V di cera che fiammeggia bianca davanti a tutti. Deve dire la verità. Il modo in cui gli arabi si segano. Quello che suo fratello gli ha scritto. E al telefono comincia a piangere. I vecchi hanno pagato l'operazione alla vescica col suo fondo per il college. Uno stupido errore e non sarà mai avvocato.
Infilarsi la roba dentro.
Infilarsi dentro qualcosa.
Una candela nel cazzo o la testa nel cappio. Sapevamo che sarebbe stato un bel casino.

(continua)


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MessaggioInviato: mar set 11, 2007 2:43 pm 
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certo che ci va giù pesante! io di palahniuk ho letto solo fight club e soffocare e, pur non trovandoli in linea con i miei gusti, devo dire che questo scrittore è molto talentuoso!!comunque questo racconto è molto più "scuro" rispetto a ciò che ho letto...

-------------------------

Dio li fa...Chuck Norris li accoppa...McGyver li aggiusta...[;)]


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Alèèè, l'ho finito [:p]
Peccato che ho lasciato una paginetta tradotta al lavoro.[V]
Lo metto tutto in linea domani.
E' molto triste come storia. [xx(]

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fino ad ora il termine "triste" è l'ultimo che mi era passato per la testa...

________________________________________________

Ti offenderesti se qualcuno
ti chiamasse "un tentativo"?


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MessaggioInviato: ven set 14, 2007 4:02 pm 
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Ecco finalmente il finale, di questa storia che ci pare inedita in Italia, pubblicata invece su un magazine americano con lo scopo di ricreare l'atmosfera "malata" del racconto breve "La Lotteria" di Shirley Jackson.

GUTS (IV parte)

Ed ora ciò che ha incasinato me.
La caccia alla perla. Vuol dire segarsi sott?acqua, rimanendosene seduti sul fondo della piscina dei miei genitori. Un respiro profondo e una spinta verso il basso, e via il costume. Sedere laggiù per due, tre, quattro minuti. Grazie alla frequenza delle mie masturbazioni avevo una notevole capacità respiratoria. Le volte che avevo casa tutta per me, ci passavo l?intero pomeriggio.
Schizzato fuori, lo sperma rimaneva come sospeso in grosse masse grasse. Dopo si apriva la caccia alla perla, c?era da recuperare tutto per poi ripulirsi le mani sporche con un asciugamano.
Pure col disinfettante della piscina non riuscivo a non preoccuparmi per mia sorella. O, Dio Onnipotente, per la mamma. Era la mia paura peggiore: mia sorella adolescente e vergine che crede di aver messo su qualche chilo e che invece da alla luce un bambino ritardato con due teste. Entrambe le teste che mi guardano. Me...fratello e zio.
Alla fine dei conti, non è mai quello di cui ti preoccupi che ti incula.
La parte migliore della caccia alla perla era il bocchettone d?entrata del filtro e della pompa di ricircolo. La parte migliore era spogliarsi e mettercisi seduti sopra. Come dicono i francesi: ?A chi non piace farsi succhiare il culo??.
E ancora, da ragazzino intento a segarsi, in un minuto ti ritrovi avvocato mancato. Un minuto prima mi sto sistemando sul fondo della piscina e il cielo è tutto ondulato e celestino da là sotto, con otto piedi d?acqua sopra la testa. Il mondo è silenzioso tranne che per il battito nelle orecchie. Il mio costume a strisce gialle è annodato attorno al collo, per sicurezza, nel caso arrivi un amico o un vicino di casa...c?è sempre qualcuno che deve chiederti com?è che quel giorno hai saltato gli allenamenti di pallone.
Il risucchio costante del bocchettone mi lambisce. Il mio culo bianco e ossuto continua a a spassarsela.
Un minuto, ho abbastanza aria e il cazzo in mano. I miei sono andati al lavoro e mia sorella al corso di balletto. Nessuno sarà a casa prima di qualche ora. Sono vicino all?orgasmo...mi fermo. Torno in superficie per prendere un?altra boccata d?aria. Torno sul fondo e mi risistemo. Ripeto l?esercizio...Ecco perchè le ragazze vogliono sedersi sulla tua faccia. Col risucchio ti sembra di fare una cagata che non finisce mai.
Ho il cazzo duro e il culo succhiato allo sfinimento, non ho nemmeno bisogno d?aria. Il battito del cuore nelle orecchie, rimango sotto finchè vivaci stelle di luce cominciano a strisciarmi negli occhi. Le gambe stese e divaricate, col retro delle ginocchia a strusciare contro il fondo. Le dita dei piedi stanno diventando blu, un poco avvizzite per tutto quel tempo passato in acqua.
Lascio che succeda...le grosse gocce bianche vengono fuori. Le perle. E allora ho bisogno d?aria. Ma quando cerco di scalciare contro il fondo, non riesco. Non riesco a spostare i piedi sotto di me. Ho il culo incollato. I paramedici d?emergenza dicono che ogni anno 150 persone rimangono appicciccate in questo modo, risucchiate da una pompa a ricircolo. Lascia che ti catturi i capelli o il culo e rischi di affogare. Perchè in un anno un mucchio di gente lo fa. E la maggior parte in Florida. La gente non ne parla. Nemmeno i francesi parlano sempre di tutto.
Alzo un ginocchio, provo a far leva con un piede, riesco ad alzarmi per metà, quando avverto lo strappo al sedere. Riesco a incuneare pure l?altro piede sotto di me, scalcio contro il fondo. Adesso sta scalciando a vuoto, senza toccare il pavimento, ma senza riuscire nemmeno ad arrivare alla superficie. Scalciando ancora acqua, annaspando con le braccia, sono forse a metà strada, ma non riesco ad andare oltre. Il battito nelle orecchie sempre più forte e veloce. Le scintille vivaci di luce si incrociano, mi volto e guardo sotto....ma non ha senso. Questo spesso cordone, una specie di serpente blu, cosparso di vene, è uscito fuori dal bocchettone e mi si è attaccato al culo. Certe vene stanno perdendo sangue, sangue rosso che sott?acqua sembra nero fuoriesce dai piccoli squarci della sua pelle. Le strisce di sangue filano via, si dileguano nell?acqua e sotto la sottile pelle blu riesci a vedere pezzi di cibo mezzo digeriti. E? l?unica spiegazione. Un qualche orribile mostro marino, un serpente...qualcosa che non ha mai visto la luce del sole si è nascosto in fondo alla piscina, dentro il bocchettone, aspettando il suo pasto. Prendo a calci la scivolosa massa annodata che invece continua ad allungarsi, tirandosi fuori dal foro sul fondo. Adesso è lungo quanto la mia gamba ed ancora si tiene aggrappato al mio culo. Un calcio ancora e sono a un passo dalla superficie. Lo sento ancora dietro. Ancora poco. Dentro il corpo del serpente adesso riesco a scorgere cereali e noccioline. Una palletta arancione allungata. Il genere di vitamine per cavalli che mio padre mi fa prendere, per metter su peso. Per entrare nella squadra di football. Con supplemento di ferro e grassi omega 3. Vedere quella pillola mi salva la vita. Non è un serpente. E? il mio intestino crasso, il colon tirato fuori. Quello che i medici chiamano prolasso. Le mie viscere risucchiate dallo scarico. I paramedici ti diranno che la pompa di una piscina aspira 80 galloni d?acqua al minuto. Ovvero 400 libbre di pressione. Il grosso problema è che siamo tutti collegati al nostro interno. Il tuo culo è solo l?estremità della bocca. Se la lascio andare, la pompa continua a lavorare, srotolando le interiora, fino a che non si prende anche la lingua. Immagina anche di farti una cagata da 400 libbre e puoi riuscire a capire come ciò possa letteralmente rivoltarti. Posso solo dirti che le viscere non fanno troppo male. Non come la pelle. Tutta la roba che stai digerendo. Il materiale fecale. Nell?estremità superiore c?è il chimo, coi ripiegamenti carichi di roba liquefatta, piccole tasche costellate di cereali e cereali e piselli. Tutta questa zuppa di sangue e cereali, merda e sperma e noccioline mi galleggia attorno. Persino con le viscere srotolate fuori dal culo, con me cerco di trattenere quello che ne rimane, il primo pensiero rimane quello di rimettermi il costume. Che Dio non voglia che i miei mi vedano l?uccello. Una mano al culo, l?altra acchiappa il costume giallo a strisce e lo tira via dal collo. Certo che entrarci è impossibile...
Vuoi sentirti gli intestini...allora vai a comprare un pacchetto di quei preservativi di pelle d?agnello. Prendine uno e srotolalo. Riempilo di burro d?arachidi. Cospargilo di gelatina e tienilo sott?acqua. Poi prova a romperlo. A tirarlo. E? troppo scivoloso e tosto. Non riesci nemmeno a tenerlo. Un preservativo di pelle d?agnello...è esattamente un vecchio intestino. Riesci a capire con che cosa ho a che fare? Lo lasci per un secondo e sei sventrato. Nuoti verso la superficie per respirare e sei sventrato.
Non nuoti e affoghi.
E? una scelta: decidere se morire subito o tra un minuto da adesso.
Quello che i miei genitori troveranno al ritorno dal lavoro è un grosso feto nudo, ripiegato su se stesso. Galleggia nell?acqua scura della loro piscina. Legato al fondo da uno spesso cordone di vene e viscere attorcigliate. L?esatto opposto di un ragazzino che si impicca mentre si sta segando. Questo è il bimbo che hanno riportato a casa dall?ospedale 13 anni fa, che speravano entrasse nella squadra di football e conseguisse una bella laurea. Ed ora chi si sarebbe preso cura di loro da vecchi? Di tutte le loro speranze e dei loro sogni?
Adesso galleggiano nudi e morti. E, tutte intorno, grosse perle di sperma lattiginoso.
Oppure mi ritroveranno avvolto in un asciugamano insanguinato, crollato a metà strada tra la piscina e il telefono della cucina, coi resti lacerati delle viscere che ancora sporgono dai pantaloncini del costume a strisce gialle.
Nemmeno i francesi potrebbero parlarne.
Il fratellone in marina ci ha insegnato una bella frase. Una frasse russa. Noi diciamo: ?Ne ho bisogno come un buco in testa? e i russi: ?Ne ho bisogno come un morso al culo.?
Mne eto nado kak zuby v zadnitse.
Tutte quelle storie di animali in trappola che si strappano a morsi una zampa?beh, un qualsiasi coyote ti dirà che un paio di morsi sono molto meglio della morte.
Perciò, anche se sei Russo, un giorno potresti aver bisogno di quei denti?
Altrimenti tutto ciò che devi fare è piegarti, uncinare un ginocchio col gomito e tirare la gamba verso la faccia. Ti mordi e ti azzanni il culo. Ti manca l?aria e strapperesti a morsi qualsiasi cosa pur di respirare ancora.
Non è certo qualcosa di cui parleresti ad una ragazza al primo appuntamento. Specie se ti aspetti un bacio quella sera. Se ti dicessi che sapore ha, non mangeresti più i calamari.
Difficile dire da cosa sono rimasti più disgustati i miei genitori: il modo in cui mi sono ficcato nei casini o come ne sono uscito. Uscito dall?ospedale mia madre mi dice: ?Non eri in te, tesoro. Eri in stato di shock.? Ed ha imparato a fare le uova in camicia.
Tutta quella gente ottusa o che si dispiace per me?
Ne ho bisogno come un morso al culo.
Adesso la gente mi dice che sono troppo magro. Alle cene si incazzano quando rifiuto la carne alla griglia che hanno cucinato. Mi ucciderebbe. Prosciutto cotto. Tutto ciò che mi rimane nelle viscere per più di un paio d?ore esce fuori ancora intatto. Fagioli lima cotti in casa o pezzi di pesce tuna-light, mi siedo sulla tazza
e me li ritrovo sotto a galleggiare.
Dopo che hai subito una resectomia intestinale integrale ti assicuro che non riesci a digerire tanto bene la carne. La maggior parte delle persone ha cinque piedi di intestino crasso. Sono fortunato se a me ne rimangono sei pollici. Così non sono entrato nella scuola di football. Non ho preso la laurea. Entrambi i miei amici, quello della carota e quello della cera sono cresciuti, sono diventati grandi, mentre io non peso una libbra di più di quel giorno dei miei 13 anni.
Un altro grosso problema era che mio padre aveva pagato un mucchio di soldi per la piscina. Alla fine aveva detto che era stato il cane. Era caduto in acqua ed affogato. Il cadavere trascinato nella pompa. Persino quando il tecnico aprì il filtro e tirò fuori il tubo di gomma con dentro il rimasuglio d?intestino e la grossa pillola arancione, anche allora mio padre disse: ?Quel cane era pazzo?? Dalla finestra della mia stanza riuscivo a sentirlo: ?Non potevamo lasciarlo solo un secondo??
Poi mia sorella saltò il suo periodo.
Anche dopo aver cambiato l?acqua della piscina, dopo aver venduto la casa ed esserci trasferiti in un altro stato, dopo l?aborto di mia sorella, i miei non ne parlarono più.
Mai.
La nostra carota invisibile.
Adesso puoi riprender fiato.
Io non l?ho ancora fatto.



FINE


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ma questa storia,e anche quella precedente,non si trovano su "Cavie"?
Ora non ho il libro sotto mano ma son più che sicuro che si trovano in quel libro


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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by mordilloz</i>
<br />ma questa storia,e anche quella precedente,non si trovano su "Cavie"?
Ora non ho il libro sotto mano ma son più che sicuro che si trovano in quel libro
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Vacio dice di no... bohhhhhhh io sapevo che era edito solo su un giornale inglese...nn vorrei aver fatto del lavoro inutile [:0]

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o-h-m-i-o-d-i-o!

comunque è vero, l'ho trovato un pò, anzi molto triste anch'io!

-------------------------

Dio li fa...Chuck Norris li accoppa...McGyver li aggiusta...[;)]


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Il racconto si chiama Budella (GUTS) ed è il primo di Cavie, scritto da San Vuotabudella.


Senti, essere il piu' grande scrittore americano sotto i quaranta non e' per niente facile. E' dura,credimi.


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Ci starebbe bene un gioco di parole: una presa per il culo.

Abbastanza triste.


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