OT apro c chiudo <blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">Visto che nessun altro ha risposto riguardo a quell'aneddoto su Godard-Mereghetti, si tratta forse del suo giudizio sull'autore:"Intrighi incomprensibili, dialoghi strampalati e pieni di citazioni, musica classica, fanciulle con le tette di fuori"?<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
Scusate, mi ero dimenticato di rispondere;
No, Zarathustra.
Tratto, come forse saprete, da un romanzo del nostro Moravia, "Il disprezzo" di Godard è uno dei film più apprezzati di sempre: "tragico e disperato, riflette sulla purezza del cinema e il mercantilismo della produzione, i compromessi cui costringe la vita e il rigore delle scelte morali".
Peccato che nella versione italiana di tutto questo non ci sia più niente: il produttore Ponti lo fece rimontare completamente, stampare con colori diversi da quelli previsti dal regista, accorciare di 20', cambiò la colonna sonora e (sbalorditevi pure!) il finale.... imponendo per giunta dei commercialissimi nudi della Bardot che nella versione originale non c'erano. Non contento il nostro produttore fece ancora doppiare i dialoghi quando nell'originale ogni personaggio si esprimeva nella propria lingua, provocando effetti grotteschi come nel caso dell'attrice che impersona l'interprete che, ovviamente, ripete le frasi già dette nella stessa lingua.
Risultato: Godard si incazzò non poco[:D] e noi, se si vuol vedere questo film, lo si deve vedere in lingua originale. Graaaazie signor Pooontiiiii
________________________________________________
E poi seduto in mezzo ai vostri "Arrivederci"...
mi sentivo meno stanco di voi...
ero molto meno stanco di voi.
F. De Andrè - Amico fragile
|