<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by bertuccia2004</i>
non scurrili ma brillanti. i dialoghi di detective dante e john doe sono ben altra cosa rispetto a quelli di dylan.
ultimamente si rimpastano luoghi comuni (vuoi un thè? me?) con espressioni monastiche alla stregua di POFFERBACCO, e battute pietose di grucho.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
Ma stiamo parlando di altri fumetti, in questo caso.
Dylan Dog ha perduto il suo linguaggio originario, che era, comunque, tutt'altra cosa da Jd e DeDa. E il inguaggio, in un personaggio seriale, è parte costitutiva e caratterizzante: elemento di riconoscibilità.
Far esclamare a Dylan "cazzo", sarebbe improprio rispetto alle sue coordinate-base.
Ma, in fondo, di queste coordinate-base se ne frega la Casa Editrice, optando per la "castrazione" sistematica.
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Solomon Kane</i>
<br />Sono d'accordo con voi sul discorso dello splatter...ma non in questo albo comunque!! In questa storia lo splatter(che cmq in piccola dose c'è) non ci stava per niente bene.
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Nessuno, infatti, mi pare abbia affermato che questa storia necessitasse di splatter. Il discorso è nato dai limiti che la casa editrice impone a se stessa in base a criteri discutibili.
<hr noshade size="1">Temo di essere frainteso. Forse ho raggiunto il mio obiettivo.
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http://trascorsi.splinder.com/