Più rapida che posso.
ZioMaro: ho disegnato fumetti dagli 11 ai 16 anni, circa, molto stile manga, e non ho assolutamente MAI pensato di disegnare per professione. E' davvero -ancora oggi- solo un hobby.
Carlo Maria: tutti sognano una serie propria. Ma diamo tempo al tempo, io sono in Bonelli (e nel fumetto in generale) davvero da troppo poco... Quanto alle letture devo infrangere il mito dello sceneggiatore letterato o appassionato di letture di genere o di fumetti. Io leggo di tutto, a parte l'ovvio King, da Benni a Pennac, da Poe a Vargas Llosa, dalla Litizzetto alla Rowling. Di tutto di più. Niente Marvel, mai letto uno (cheddevofà? Così è.). Alias era solo perchè cercavo uno pseudonimo, Paola Barbato alias? Alias. Adoro i Simpson, il mio preferito è Mr. Burns. La proposta di un microcosmo intorno a Dylan potrebbe essere, ma perchè solo io? E poi il rischio del macchiettismo, dello stucchevole, del già detto, già sentito... Inserire questo microcosmo ORA dopo tutti questi numeri suonerebbe tanto fasullo... La "spiega" finale non la ritrovo poi in TUTTI. Per me è solo che faccio trame troppo ingarbugliate e riesco a sciogliere ancora troppi pochi nodi lungo il suo svolgersi, ammucchiandoli alla fine (ma sempre meno). Non è comunque una scelta forzata o dettata dall'editore. Infine... ti sembrerebbe elegante e soprattutto leale da parte mia fare commenti sui miei colleghi, della serie o no? Mi piacerebbe se loro ne facessero su di me? Se sono bravi, se devo lodarli certo, ma le tue domande si focalizzano su quelle che secondo te sono le loro pecche. Io non sono "lobbysta", non difendo i colleghi a prescindere, ma mi sento libera di parlare solo di me, il lavoro altrui lo rispetto e di conseguenza non ne parlo in termini critici o analitici. Scusa, ma sento di comportarmi così. Chiudo dicendo che Groucho non è Poe, e nemmeno è Cico. Non è una spalla comica e basta, quindi per muoverlo e farlo interagire intelligentemente all'interno della storia, sapendo che parla per paradossi, giochi di parole, battute e barzellette anche quando davvero partecipa al dialogo e quindi trovare spunti attinenti alle scene non è facilissimo. Ad altri parrà facile, ma una sequenza di 3 tavole, 24 vignette in cui lui parla per 18 vuol dire trovare 18 battute che si inseriscano perfettamente nello sviluppo della scena, con coerenza, ed è tutto fuorchè facile. Piuttosto che buttargli in bocca la prima barzelletta che trovo pur di farlo comparire preferisco non mettercelo.
'Notte.
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