sarò sincero:
quando ho finito di leggere la storia il mio primo commento è stato "e quindi???".
si, ok, i disegni sono perfetti, le espressioni di dylan magistrali, i colori sfolgoranti e gli effetti luce resi con calda cremosità...tutto bello, ma "e quindi?".
la trovata della storia di per se è un bel colpo d'ala eppure rimane bloccata nel suo caos senza uno sviluppo vero e proprio...come dire, sclavi compie un esercizio di stile, impartisce una lezione di soggestto e sceneggiatura, ma è appunto una "lezione" piatta e retorica infarcita di citazioni fini a loro stesse.
fino a pagina 41 l'albo promette bene e le immagini sono potentissime ed inquietanti...ma dopo la scena del cimitero(e quella scena è davvero penosissima scusate) l'idea di partenza si accartoccia e viene tirata via senza una meta precisa ne un sostegno.
a questo punto le immagini e gli avvenimenti si susseguono come in un elenco(ci piazziamo il galeone, la donna con cui copulare di rito con la scusa che è tutte le donne di dylan in una...e dura 10 pagine 10 di nulla, il professor knock, botolo etc)fino ad arrivare alla soluzione della storia e a quel finale che sarà un colpo di scena magistrale, ma che sembra appiccicato li tanto per stupire e null'altro.
gli interventi della donna copulante che porta dylan a casa di frodo nella contea e che viene messa ko dalla mossa di judo(dio che tristezza quella scena...e la giustificazione di dylan terribile) li ho trovati solo riempitivi e un personaggio che poteva essere un cammeo dolcissimo diventa solo una "bambola gonfiabile"; knock una citazione quasi inutile...
già "ucronia" lo lessi e lo dimenticai nel giro di 5 minuti.
è secondo me un albo a metà questo, bello fino a pag 41 con una parte centrale da saltare e da recuperare da pag 80 fino al gran finale.
da leggere sicuramente, ma con i dovuti distinguo da quelli che sono i veri capolavori.
''...verrà la morte e avrà i tuoi occhi!!!''
''Bevi Rosmunda nel teschio di tuo padre!''
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