Cravenroad7

be che dire dario84 ha espresso tutto quello che volevo dire e che non sarei mai riuscito ad esprimere a parole...questa storia è assolutamente una genialata di sclavi,solo lui può fare certe storie nessun altro...all'inizio avevo timore che fosse davvero una storia senza senso e inconsistente invece poi tutti i nodi si allacciano ed imo questa è una delle migliori storie post 200(ed anche post 100 a dirla tutta)con disegni superbi ed una colorazione superiore anche al numero del ventennale...
concludendo grande Tiz come nel passato e grande brindisi
SOGG:7,5
SCENEGG:8
disegni:9
Colorazione:10

"Io sono il foglio di carta sulla strada che a ogni soffio di macchina o di camion si erge e grida credendosi una spada:io sono quel foglio di carta e niente più"(Tiziano Sclavi)

spoiler
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La sceneggiatura è superba: oltre tutto il resto e a parte le classiche dissolvenze di Sclavi, adesso ci sono anche le progressive restrizioni in orizzontale delle vignette (artificio molto evidente e tecnicamente efficace a pag. 68).
Sono anche queste cose cosa a contribuire al risultato di una storia.

Salve a tutti [:D] sono nuovo d questo or maèa tanto ke e cercavo uno ke trattasse del mio personaggio fumettistico preferito!!
Ho trovatoinoltre molto interessanti le affermazioni sul numero 250 e devo dire ke questa storia mi ha particolarmente deluso, mi aspettavo molto di più in effetti... anke se tra i "sogni" o "visioni" di Dylan, sono comparsi molti personaggi (tra cui anke Xabaras). Un sei xo glielo si deve, visto i bellissimi disegni e le nuove tecniche artstiche utilizzate!! Magari ci si rifarà con il maxi Dylan Dog, ke dall'anteprima delle tre storie inedite, sembra prometere molto bene [:D][:D]
p.s. sto cercando il bellissimo disegno a pag. 4 di dell'albo 250, di Gabriele dell'Otto per il Dylan Dog Color Fest, ma x ora non ho avuto successo... nex di voi ce l'ha? (non scannerizzata xo [;)])

Benvenuto! Ma intendi in formato cartaceo? Non credo sia nemmeno disponibile, sarebbe una tavola originale, per di più a colori, e per di più un acopertina, potrebbe costare anche 500 euro!

Io metterei 10 all'albo anche solo perchè dopo tanti anni viene rimessa una citazione deandreiana...


Scherzi a parte, metterei 10 come valutazione delle singole scene, mentre sono rimasto un pò deluso dalla storia che le tiene insieme, ma credo sia difficile fare di meglio, cmq la mano di Sclavi si sente sempre!
I disegni di Brindisi sono spettacolari, così come la colorazione.
Soggetto 6,5
Sceneggiatura 8
Disegni 8,5
Colori 9
Copertina 8

Nonostante qualche perplessità, cmq applaudo il coraggio nel fare un albo così sui generis, e mi ritengo soddisfatto dell'acquisto!

P.S: stavolta Dylan è anche più piccolo che nella locanda alla fine del mondo (almeno la parte di Dylan che vediamo)




@ AlexBD Ciao e benvenuto su questi lidi!
Credo che la copertina di Dell'Otto dovrebbe comparire prima o poi su www.sergiobonellieditore.it ... stay tuned
Ultimo appunto: evita lo stile sms, che è poco leggibile

Tutto quello che ho detto, fino a quest'istante compreso, è falso.

Albo difficile sia da commentare che da giudicare questo n?250.Sceneggiatura perfetta e storia che sembra pensata quasi unicamente per i splendidi disegni.
Sono d'accordo con l'analisi di Dario84.

SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

La parte con le spiegazioni del professor Knock secondo me è sempre un sogno di Dylan che cerca in qualche modo una spiegazione per i suoi continui salti da un incubi all'altro.

I riferimenti e le citazioni in quest'albo si trovano in gran quantità.

La frase di De André è a pag.37 seconda vignetta:la canzone è "sogno numero due".(uff...Imp mi ha fregato per pochi minuti!)
Sbaglio o la casa della ragazza ricorda molto quelle degli hobbit nel signore degli anelli?

FINE SPOILER!

Voterò per eccellente.

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Dario84</i>
S
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O
I
L
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"Il posto delle fragole" di Ingmar Bergman nella scena in cui i (vabbè, questo si sa, magrittiani) uomini in bombetta portano l'ascensore/tomba davanti a Dylan e dove egli vede se stesso

<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

SPOILER


Quella scena lì è dunque una citazione a "Il posto delle fragole" (film che non conosco)?
perchè è forse la mia scena preferita dell'albo [:D]


FINE SPOILER

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"Che poi si fa un gran dire che oggi non ci sono più princìpi, che non ci sono più valori in cui credere, ma il bello è che lo dicono come se fosse una legge. Non è mica vero: se vuoi credere in un valore PUOI! Per esempio, uno può smettere di credere che non ci sono più valori e tornare a credere, che so, all'uguaglianza sociale: non è proibito." (Groucho in Tre per Zero)

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Solomon Kane</i>
<br />
Sbaglio o la casa della ragazza ricorda molto quelle degli hobbit nel signore degli anelli?
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

vero! c'ho pensato anch'io!
Cmq albo molto bello, i disegni sono stupendi e arricchiti da una colorazione che li rende superbi! mediamente darei un 9! [:)]

Comunque... Grande Dario84... era proprio l'idea che mi ero fatto io... e io non l'avrei saputa spiegare meglio...

Oltretutto volevo aggiungere una cosa: tra le citazioni, in modo velato, ci sta pure Stephen King. A pag 64 il castello che Dylan vede è preciso a La Torre Nera arroccata in uno sperone roccioso con dietro il sole...

"Un uomo fa quello che è suo dovere fare, quali che siano le conseguenze personali, quali che siano gli ostacoli, i pericoli o le pressioni. Questa è la base di tutta la moralità umana"
Giovanni Falcone

"Bisognerebbe amare, amare follemente, senza vedere ciò che si ama, perchè vedere è comprendere e comprendere è disprezzare"
Guy De Maupassant

Leggendo il topic concordo alla grande con il pensiero espresso da Dario84 e chi concorda con lui.

<font size="6">SPOILER</font id="size6">
Sclavi ha confermato che una storia di DYD (finalmente) può non avere una consecutio logica ma essere soltanto un viaggio onirico nell'autocitazione o comunque nel citazionismo puro.
Proprio per questo mi è piaciuto.
Sclavi ha scritto un soggetto di base non eccezionale ma sceneggiatura esemplare, rendendo sicuramente onore ai disegni di Brindisi che sono eccezionali. Con una colorazione che meriterebbe non 10, ma 11.
Splash page, pagine a due o tre vignette non sono che la dimostrazione del gran lavoro di squadra.
Note di merito l'ultima vignetta che ha la migliore colorazionee dell'albo, poi la splash page di pagina 74 (omaggio al Quinto Elmento, forse anche a Blade Runner).
In pratica:
SOGGETTO 6,5
SCENEGGIATURA 9
DISEGNI 10
COLORI 10 e lode

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Nella tua guerra contro il mondo ti conviene stare dalla parte del mondo. (F.Zappa)

E'impossibile distinguere un uomo pazzo da uno normale
mentre camminano per strada. (C. Bukowski)

Meglio avere le mani sporche di sangue che lavate con l'acqua di Pilato. (G. Greene)

E' ARRIVATOOOOOO! Appena mi sono sistemato, me lo leggerò tutto in un colpo (che albo di Dylan dopotutto non lo si legge tutto in una volta sola?)!

siamo reietti...

questo albo parla dell'angoscia di essere scritti, come Dylan, e pensati, quali siamo tutti, del resto.


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Stanotte ho sognato che sognavo di te (T.Waits)

Buonanotte... e buona fortuna...

Abbiamo finalmente appurato che dio esiste, ora non rimane che trovarlo e gonfiarlo di botte (T.Sclavi)

N.250 ASCENSORE PER L'INFERNO

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I
L
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R

Scherzetto di Sclavi & Brindisi. Se si vuole fare il nonsense, che sia fatto bene: e finalmente, in un non-capolavoro come questo, si ha il coraggio di rinunciare allo scudo narrativo (ovvero: inventare una trama per dire che...) e aderire pienamente al filone "simbolico - allegorico". Che è un genere, e come tale merita rispetto, non la generale pernacchia con cui si tende a liquidare (per me fuorviante il paragone con L'ASSASSINO E' TRA NOI, che era semplicemente un brutto albo e/o/ma un imbroglio). Qui, invece, partendo da una citazione esplicita (il processo kafkiano - dyd lo dice sotto la doccia - ma vedi anche DAVANTI ALLA LEGGE, sempre Kafka, e un pizzico di Durrenmatt) Sclavi si scatena: e più che mai Bruno Brindisi ha un ruolo fondamentale nel restituire le sfumature della storia (andrebbero accreditati entrambi sia a testi che disegni, per così dire) dato che i volti sono particolarmente memorabili: con un pizzico di attenzione, notiamo che la Donna ha la chioma di Morgana e occhi/postura di Lillie (maliziosamente, potrei dire gli atteggiamenti "facili" di Bree , che nel finale Hicks è solo uno Xabaras un pò invecchiato etc.etc. Detto questo, la storia soffre di certe debolezze (Dyd vs la Classe Dirigente: siamo nella retorica ma, alla seconda lettura, potrebbe essere una proiezione generale dello spirito della serie) e snodi che ci lasciano perplessi (la mossa di judo! ma attenzione: dyd la fa in sogno, nel mondo immaginico... la seconda lettura, ancora). Mi sembra sostanzialmente azzeccata la svolta dell'ascensore, che rivela pienamente lo spirito burlesco di Sclavi. Della serie: che vi aspettavate? Dato il nome della serie, tutto deve avere una spiegazione strana e meravigliosa? Quella di discutere verità acquisite, dunque, è ancora la cifra scoperta dell'autore. Favolosa l'ultima pagina, una non-fine che finalmente (pardon...) casca a fagiuolo.
In definitiva: godurioso esercizio senza senso - non è un peccato -, che non innova (vedi anche IL SEGRETO DELL'ISOLA D'YD) ma è onesto, sfacciato e disinvoltamente passabile di numerose interpretazioni. Le cose stanno così, ma potrebbero stare in un altro modo e mondo. Colori divini, che passano dal pluviale all'infernale e sottoscrivono le indubbie capacità dello staff giustamente citato nell'Horror Club.

Voto: 7

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Jack Torrence</i>
<br /><blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Dario84</i>
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"Il posto delle fragole" di Ingmar Bergman nella scena in cui i (vabbè, questo si sa, magrittiani) uomini in bombetta portano l'ascensore/tomba davanti a Dylan e dove egli vede se stesso

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SPOILER


Quella scena lì è dunque una citazione a "Il posto delle fragole" (film che non conosco)?
perchè è forse la mia scena preferita dell'albo [:D]


FINE SPOILER

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"Che poi si fa un gran dire che oggi non ci sono più princìpi, che non ci sono più valori in cui credere, ma il bello è che lo dicono come se fosse una legge. Non è mica vero: se vuoi credere in un valore PUOI! Per esempio, uno può smettere di credere che non ci sono più valori e tornare a credere, che so, all'uguaglianza sociale: non è proibito." (Groucho in Tre per Zero)
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Mi autorispondo dato che ho appena visto la scena citata su youtube... Per chi la vuole vedere questo è il link http://www.youtube.com/watch?v=AnY8gczU-og
[:)]

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"Che poi si fa un gran dire che oggi non ci sono più princìpi, che non ci sono più valori in cui credere, ma il bello è che lo dicono come se fosse una legge. Non è mica vero: se vuoi credere in un valore PUOI! Per esempio, uno può smettere di credere che non ci sono più valori e tornare a credere, che so, all'uguaglianza sociale: non è proibito." (Groucho in Tre per Zero)

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Ema</i>
<br />N.250 ASCENSORE PER L'INFERNO

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Scherzetto di Sclavi & Brindisi. Se si vuole fare il nonsense, che sia fatto bene: e finalmente, in un non-capolavoro come questo, si ha il coraggio di rinunciare allo scudo narrativo (ovvero: inventare una trama per dire che...) e aderire pienamente al filone "simbolico - allegorico". Che è un genere, e come tale merita rispetto, non la generale pernacchia con cui si tende a liquidare (per me fuorviante il paragone con L'ASSASSINO E' TRA NOI, che era semplicemente un brutto albo e/o/ma un imbroglio). Qui, invece, partendo da una citazione esplicita (il processo kafkiano - dyd lo dice sotto la doccia - ma vedi anche DAVANTI ALLA LEGGE, sempre Kafka, e un pizzico di Durrenmatt) Sclavi si scatena: e più che mai Bruno Brindisi ha un ruolo fondamentale nel restituire le sfumature della storia (andrebbero accreditati entrambi sia a testi che disegni, per così dire) dato che i volti sono particolarmente memorabili: con un pizzico di attenzione, notiamo che la Donna ha la chioma di Morgana e occhi/postura di Lillie (maliziosamente, potrei dire gli atteggiamenti "facili" di Bree , che nel finale Hicks è solo uno Xabaras un pò invecchiato etc.etc. Detto questo, la storia soffre di certe debolezze (Dyd vs la Classe Dirigente: siamo nella retorica ma, alla seconda lettura, potrebbe essere una proiezione generale dello spirito della serie) e snodi che ci lasciano perplessi (la mossa di judo! ma attenzione: dyd la fa in sogno, nel mondo immaginico... la seconda lettura, ancora). Mi sembra sostanzialmente azzeccata la svolta dell'ascensore, che rivela pienamente lo spirito burlesco di Sclavi. Della serie: che vi aspettavate? Dato il nome della serie, tutto deve avere una spiegazione strana e meravigliosa? Quella di discutere verità acquisite, dunque, è ancora la cifra scoperta dell'autore. Favolosa l'ultima pagina, una non-fine che finalmente (pardon...) casca a fagiuolo.
In definitiva: godurioso esercizio senza senso - non è un peccato -, che non innova (vedi anche IL SEGRETO DELL'ISOLA D'YD) ma è onesto, sfacciato e disinvoltamente passabile di numerose interpretazioni. Le cose stanno così, ma potrebbero stare in un altro modo e mondo. Colori divini, che passano dal pluviale all'infernale e sottoscrivono le indubbie capacità dello staff giustamente citato nell'Horror Club.

Voto: 7
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Una disamina che mi trova molto d'accordo, tranne forse nel voto finale troppo basso.
Anche io ero rimasto perplesso sulla mossa di judo, ma forse è una delle poche pecche della sceneggiatura di Sclavi.

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Nella tua guerra contro il mondo ti conviene stare dalla parte del mondo. (F.Zappa)

E'impossibile distinguere un uomo pazzo da uno normale
mentre camminano per strada. (C. Bukowski)

Meglio avere le mani sporche di sangue che lavate con l'acqua di Pilato. (G. Greene)