a me questa storia, tutto sommato, nn è dispiaciuta. Quando ho aperto l'albo e ho letto che lo sceneggiatore era Ruju devo confessare che mi aspettavo una di quelle classiche storie che partono da leggenda ed esoterismo e finiscono con una spiegazione ultrarazionale, quasi scientifica, alla C.S.I.
Invece mi sono dovuto ricredere, perchè la trama in generale è abbastanza scorrevole, priva di forzature, se nn in qualche punto in cui si notano palesemente gli escamotage adottati
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per esempio quando la signora indiana incaricata della cura degli ospiti di Ruthwen Manor dice a Dylan che ha la sensazione che il pericolo venga da qlcs che giace SOTTO di loro. Si capisce perfettamente che è un modo per indirizzare le indagini di Dylan che altrimenti nn saprebbe nemmeno da dove partire!
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il buonismo secondo me nn è un tratto nuovo del personaggio, e nn è tantomeno accentuato da Ruju che invece, in questo caso lo contrappone ad un Block severo anche se dalla sua parte, cm sempre.
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Quando dice a Dylan: "Lo sai qual è il tuo difetto ragazzo? Che sei troppo comprensivo..."
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ben riassunto e ben rappresentato il tema dell'immigrazione clandestina, anche se nn si aggiunge nulla di originale ai luoghi comuni che già si sono formati sull'argomento.
Interessante la faccenda relativa al demone del pozzo e alla storia della casa del nobile demonologo, peccato che il suo sviluppo nn sia stato poi così approfondito, cosa che toglie qualche punto alla storia nel complesso. Se fosse stato meglio sviluppata si sarebbe creata una suspense maggiore...
Fianle un po' scarico ma nn inaccettabile, frettoloso ma coerente con il resto della storia e soprattutto, stavolta, Ruju rimane sul tema dell'esoterico e nn si sforza di dare una spiegazione razionale al tutto. O, per lo meno, nn eccede nel farlo, dato che cmq il soggetto in questione da questo punto di vista gli lascia poco spazio:
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Unico spunto di razionalità è quello in cui Dylan afferma che il demone nn è capace di ingannare più persone contemporaneamente e lo sfrutta a suo vantaggio per tendere una trappola a Stefan Lasko.
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Piccatto: vaghe le sue tavole, tratto marcato ma impreciso, sulla falsariga di Dall'Agnol. Sufficienti in ogni caso per rendere apprezzabile, nel complesso questa storia.
"Non permettere mai a nessuno di dirti che non sei in grado di fare qualcosa, nemmeno a me...Perchè quando gli altri non ne sono capaci, lo dicono a te che non lo sai fare...Se hai un'idea inseguila e non guardare in faccia a nessuno."
From: La ricerca della felicità
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