Cravenroad7

Forum dylaniato
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#248 - Anima d' acciaio
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MessaggioInviato: mar mag 01, 2007 11:55 am 
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Iscritto il: mer gen 14, 2004 5:00 am
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Menomale che ai pennelli c'era Celoni....

Il soggetto l'ho trovato molto banale (la pistola maledettaecc)....la sceneggiatura invece discreta
in fin dei conti...

Albo che sale di livello però grazie ai disegni..

-----------------------------------------
Dylan - "Ken al surreale c'è un limite"
Ken - "Credi davvero ?"
Dylan - "No."


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MessaggioInviato: mar mag 01, 2007 2:35 pm 
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Iscritto il: sab ott 02, 2004 7:32 pm
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@ Dante

Hai ragione,m'ero scordato del meccanico, però cmq Dylan mi sembra si comporti in modo un pò antipatico... in genere non è così insofferente verso le clienti...

Tutto quello che ho detto, fino a quest'istante compreso, è falso.


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MessaggioInviato: mar mag 01, 2007 3:10 pm 
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<i>POSSIBILI SPOILER</i>

Riguardo la mosca: credo che non la si debba interpretare né più né meno di quello che è, o quasi: il fatto che Kirsten venga portata al suicidio nonostante la propria indole buona per me testimonia solo della cinica spietatezza della pistola, come testimonia la battuta "Una volta è capitato. Una volta, hai proprio ucciso una mosca...". Non avendo nulla a cui appigliarsi, nessun senso di colpa degno di questo nome, la pistola sfrutta un pretesto grottesco, l'uccisione, "una volta", di una mosca: proprio degno di un'anima senz'anima, o appunto di un'anima d'acciaio.

E riguardo al resto che dire? La storia non mi è dispiaciuta, però secondo me nella sceneggiatura ci sono delle pecche (oltre a altri elementi altrettanto degni di nota, ma in positivo).
Digressione: il pesce mi ha ricordato molto l'albo 120, "Abyss".
Tornando alle pecche credo che soprattutto una sia grave: pagina 38, seconda vignetta, "*storicamente falso."...queste due semplici parole azzerano completamente quella che tante volte è stata tirata in ballo col nome di sospensione dell'incredulità: in questo modo l'autore mette una bella lastra di vetroresina fra il lettore e la storia, dicendogli palesemente che quello che sta raccontando è uno stratagemma narrativo, che è appunto falso, bloccando l'immedesimazione del lettore con ciò che legge.

Inoltre ricorrono in modo eccezionale gli "sclavismi" e i "dilandoghismi", come già notato: l'uomo-nullità (e con esso una breve parentesi monografica, un medaglione insomma), il richiamo a storie del passato, il dialogo surreale Dylan-Groucho (con il primo altrettanto umorista quanto il secondo), il lancio della pistola, gli antiemetici, Jenkins, il soprintendente, Bloch che a pag. 22 rispolvera il caro stilema "è dall'anno X che non faccio Y", il quinto senso e mezzo, il tirare le somme a fine storia con la scrittura diaristica.
E' vero che ricorrono, ma non mi sembra che qualcuno se ne sia lamentato finora, segno che se usati in modo sapiente (anche se per nulla parsimonioso) possono essere gradevoli e addirittura geniali: mi riferisco al lancio della pistola assolutamente strepitoso (prima col lancio del telefono di Groucho e poi con lo scardinamente dello stereotipo nell'incendio dell'ufficio postale: avviene il lancio come nella migliore tradizione della serie, ma a lanciare è Bloch e la pistola capita in mano alla persona sbagliata e, sorpresa, non spara! In altre storie il colpo di pistola era l'elemento risolutivo di uno scontro, qui paradossalmente quella della pistola è comunque una funzione risolutiva, pur non sparando e, anzi, proprio per questo motivo. Tutto quello che riesce a emettere è il fatale click che ha percorso per intero la vicenda e che si è rivelato non meno letale di una pallottola); invece l'uso di Jenkins mi sembra del tutto sprecato, privo del sapientemente "stupido" surrealismo che dovrebbe contraddistinguerlo (altra piccola pecca per me).

Inoltre due elementi secondo me stonano: la breve digressione iniziale su Chester Wise e la sua interruzione (durante tutta la storia ho dato per scontato il suo ritorno) e i continui riferimenti di Bloch al caso del piromane per il quale passa in secondo piano il caso dei suicidi (siccome in una storia un elemento come questo al 99% non è superfluo e non resta fine a se stesso ho subito collegato questo elemento sospeso all'unico altro elemento sospeso della storia, appunto Chester Wise: Chester Wise era il piromane e sarebbe tornato alla fine della storia...).

I disegni di Celoni.
Non mi sono piaciuti. Il che non vuol dire che non sia un eccellente disegnatore, per carità. Però non mi sono piaciuti. Ovviamente il giudizio è complessivo, ci sono eccezioni anche in questo (la visione di Vesna è bellissima, quella della mosca o della prima apparizione della madre di Barry e Ron lo sono altrettanto e così alcune altre immagini, ma prese singolarmente).

Soggetto e sceneggiatura.
-Il soggetto: per me la questione non si pone, ovvero credo che il soggetto di una storia sia influenete per minima parte sul rendimento finale di una storia; ciò che conta è il come la storia viene sviluppata. Un ottimo esempio sono i film di Hitchcock, per esempio "Rear Window" ("La finestra sul cortile"; in spagnolo il titolo è bellissimo: "La ventana indiscreta") o "Vertigo" ("La donna che visse due volte"), basati su soggetti poco più che inconsistenti, eppure ciò non sminuisce il loro valore di capolavori indiscussi del cinema.
-La sceneggiatura: su di essa non mi esprimo perché già ci sono stati tanti commenti, l'unica cosa che dico è che può migliorare (la tecnica dell'autore) perché in alcuni punti mi ha dato l'idea di essere un po' rozza, non rifinita (ed è un peccato perché in altri punti i passaggi o alcune scelte sono davvero eccellenti, come si capirà dalla riflessione che segue).

Chiudo su una riflessione riguardante Chester Wise e la storia della pistola:
a pagg. 38-39 Jessie fa la storia della pistola, dicendo che lo stabilimento inglese in cui fu fabbricata andò a fuoco e che nell'incendio perse la vita una famiglia di immigrati, etc.
Successivamente si scopre che sul luogo in cui originariamente si trovava la fabbrica, il "centro del bersaglio", è stato costruito un ufficio postale, quello in cui lavora Chester Wise.
Quello che ipotizzo è questo: che Chester Wise abbia subito "l'effetto Shining", ovvero che sia stato condizionato (in quanto persona debole) dalle presenze morte nel primo incendio di metà '800 a diventare piromane (dopotutto, fuoco per fuoco, una sorta di legge del contrappasso) e che quelle che Jessie ha visto nel secondo incendio, quello alle poste, erano le prime vittime, quelle della fabbrica, mentre è lecito credere che Wise abbia visto quelle dei suoi incendi in quanto manifestazione dei sensi di colpa come per tutti i possessori della pistola. Insomma, per un unico ente, l'apparizione delle persone nelle fiamme, una sovrapposizione di due significati, o forse tre: le persone apparse fra le fiamme potrebbero essere sì le vittime del primo incendio, ma potrebbero essere anche la causa della maledizione della pistola, persone riapparse in seguito al "suicidio" della pistola dopo il suo ritorno al luogo d'origine.
Questa plurisemia non ulteriormente riducibile secondo me è un gran punto di forza della sceneggiatura.


<i>edit by skymulder: ho aggiunto lo spoiler</i>


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MessaggioInviato: mar mag 01, 2007 3:18 pm 
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Dimenticavo: la pistola spacciata per un gatto nella scatola potrebbe essere un richiamo al gatto di Schroedinger, citato peraltro in "Ucronìa"?


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MessaggioInviato: mar mag 01, 2007 5:02 pm 
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Iscritto il: ven giu 27, 2003 10:00 pm
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by the Imp</i>
<br />@ Dante

Hai ragione,m'ero scordato del meccanico, però cmq Dylan mi sembra si comporti in modo un pò antipatico... in genere non è così insofferente verso le clienti...

Tutto quello che ho detto, fino a quest'istante compreso, è falso.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

mmm.. nel numero 1 Dylan era arrivato quasi a chiamare la polizia per fare arrestare la sua cliente , inoltre assieme a Groucho la spaventava , questo è il vecchio Dylan che mi piace e anche per questo mi sembrava piu' Dylan in questo albo.


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MessaggioInviato: mar mag 01, 2007 5:14 pm 
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Iscritto il: mar ott 19, 2004 2:43 pm
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Località: Sardegna
Dario84 aggiungi un avviso di SPOILER grazie ;

Riguardo...

SPOILER

...alla mosca secondo me hai ragione, è la stessa chiave di lettura che ho dato io.


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MessaggioInviato: mar mag 01, 2007 5:46 pm 
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Iscritto il: lun set 26, 2005 4:13 pm
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Località: Viterbo
Guardando il sondaggio rimango sconcertato. Ma come è possibile che dopo aver smantellato quasi tutti i lavori dal 150 in su si trovino degli ECCELLENTI su questa storia..mah..

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Caramba! Soltanto un aspirante cadavere oserebbe chiamare "vagabondo" Don Cico Felipe Cayetano Lopez Martinez y Gonzales... (Cico)
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"io ci vivo in questa città..l'ho vista morire, divorata dal di dentro da cancri come il tuo ex marito...niente Babbo Natale, nessun Robin Hood, io sono una fottutissima piaga d'Egitto, bambolina.." (Henry Dante)
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Diabolik il Forum: http://www.forumfree.net/?c=71571


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MessaggioInviato: mar mag 01, 2007 6:00 pm 
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Iscritto il: mar ott 19, 2004 2:43 pm
Messaggi: 10746
Località: Sardegna
Forse perchè la storia merita[:)]...io quando ho votato,nonchè quando ho letto l'albo,non pensavo certamente ai precendenti 100 albi.


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MessaggioInviato: mar mag 01, 2007 6:32 pm 
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Iscritto il: ven mar 18, 2005 12:15 pm
Messaggi: 12588
Località: Verona
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Dario84</i>
-Il soggetto: per me la questione non si pone, ovvero credo che il soggetto di una storia sia influenete per minima parte sul rendimento finale di una storia; ciò che conta è il come la storia viene sviluppata. Un ottimo esempio sono i film di Hitchcock, per esempio "Rear Window" ("La finestra sul cortile"; in spagnolo il titolo è bellissimo: "La ventana indiscreta") o "Vertigo" ("La donna che visse due volte"), basati su soggetti poco più che inconsistenti, eppure ciò non sminuisce il loro valore di capolavori indiscussi del cinema.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Cito solo questo passaggio perché mi trova in parziale disaccordo. Vero che il COME si racconta è più importante di COSA si racconta, però è anche vero che il soggetto racchiude in sé l'intero sviluppo della storia: in sostanza, mancano solo i dialoghi. E se un soggetto è palesemente "sbagliato", non c'è sceneggiatura che lo possa salvare, IMO. L'esempio di Hitchcock, poi, calza fino a un certo punto: se i suoi film sono così belli non è merito né dei soggetti né delle sceneggiature (che Hitch trattava con grande libertà), bensì della sua impareggiabile maestria dietro la macchina da presa. Questione di regia, insomma. [;)]

Ciao

Teo


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MessaggioInviato: mar mag 01, 2007 9:28 pm 
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Località: ancona
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">[i]Originally posted by Dario84


Tornando alle pecche credo che soprattutto una sia grave: pagina 38, seconda vignetta, "*storicamente falso."...queste due semplici parole azzerano completamente quella che tante volte è stata tirata in ballo col nome di sospensione dell'incredulità: in questo modo l'autore mette una bella lastra di vetroresina fra il lettore e la storia, dicendogli palesemente che quello che sta raccontando è uno stratagemma narrativo, che è appunto falso, bloccando l'immedesimazione del lettore con ciò che legge.



<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Credo che abbiano scritto quella nota per non creare eventuali polemiche da parte di qualche lettore che,dopo aver letto "storicamente vero" potessero accusarli di scrivere cose non vere.
E' già successo in passato riguardo l'utilizzo della pena di morte nonostante sia stata abolita negli anni 60.

_______________________

...mia moglie era al fiume che lavava.Un gringo l'aggradì e la voleva...


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Località: Giuliano Teatino (Chieti)
Ho appena finito di leggere l'albo, la storia l'ho trovata bella, intrigante, molto sclaviana e con tutti i vecchi cliché di Dylan Dog.
Forse poco misteriosa, che sia
SPOILER
Chester Wise il piromane lo si capisce abbastanza presto,
FINE SPOILER
ma tutto rimediato anche da personaggi romantici come il signor Moore.
Cosa non mi é piaciuto: mi spiace dirlo ma sono i disegni poiché a volte non sapevo se avevo di fronte Dylan Dog oppure Brad Barron.
Riassunto:
Soggetto 6,5
Sceneggiatura 7
Disegni 6




<font size="2"><i>edit by skymulder: ho aggiunto lo spoiler</i></font id="size2">


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MessaggioInviato: mer mag 02, 2007 10:14 am 
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Iscritto il: ven giu 27, 2003 10:00 pm
Messaggi: 3868
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by simone</i>
<br />Ho appena finito di leggere l'albo, la storia l'ho trovata bella, intrigante, molto sclaviana (con tutti i vecchi cliché di Dylan elencati da Dario84).
Forse poco misteriosa, che sia Chester Wise il piromane ci si rende conto abbastanza presto, ma tutto rimediato anche da personaggi romantici come il signor Moore.
Cosa non mi é piaciuto: mi spiace dirlo ma sono i disegni, a volte non sapevo se avevo di fronte Dylan Dog oppure Brad Barron.

<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

un oculista prego , questa è una grouchata ,
puoi dire che non ti piacciono i disegni , ma che assomigli a Brad Barron
mi sembra esagerato.

bella la discussione su hitchcok , secondo me pero' grande la regia ,
ma soprattutto grande la trama che tiene sempre tesa la situazione ,
e poi molto attento ai particolari.


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MessaggioInviato: mer mag 02, 2007 11:24 am 
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Iscritto il: lun apr 23, 2007 1:18 pm
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Località: Giuliano Teatino (Chieti)
Ho 10 decimi per occhio, non é una grouchata e ribadisco che secondo il mio parere molte volte, sarà perché parliamo dello stesso disegnatore, i lineamenti di DD ma anche quelli di zio baffo Groucho e di Bloch riportano alla mente i disegni della saga di Brad Barron.


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MessaggioInviato: mer mag 02, 2007 12:19 pm 
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Iscritto il: dom gen 09, 2005 2:46 pm
Messaggi: 4391
Località: Rezzato (BS)
Scusate il mio ritardo.
COme stroia mi è piaciuta molto; ed anche i disegni di fabio, forse un pò cambiato dagli albi precedenti.
SOGGETTO: 7
SCENEGGIATURA: 7,5
DISEGNI: 8
COPERTINA: 7

siamo reietti...


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MessaggioInviato: mer mag 02, 2007 2:07 pm 
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Iscritto il: mar ott 19, 2004 2:43 pm
Messaggi: 10746
Località: Sardegna
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">Ho 10 decimi per occhio, non é una grouchata e ribadisco che secondo il mio parere molte volte, sarà perché parliamo dello stesso disegnatore, i lineamenti di DD ma anche quelli di zio baffo Groucho e di Bloch riportano alla mente i disegni della saga di Brad Barron.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
Considerando che Celoni ha disegnato in BB solo le copertine e 14 tavole in totale...hai una vista miracolosa!![:D][:D]


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