Scrivo due righe per dire come la penso.
Se sono più di due fermatemi eh
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">rimatt Posted - 04/29/2007 : 19:46:54
La risposta è semplicissima: Sergio Bonelli. Pare che in passato l'abbia addirittura pregato di rimanere a lavorare su Tex, quando ormai Nizzi affermava di non nutrire più il minimo interesse nei confronti del personaggio.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">Sì, è vero. Era più o meno verso il 1992, anche se poi noi lettori venimmo a saperlo qualche tempo dopo, il periodo in cui Nizzi entrò in una specie di "crisi artistica" anche piuttosto profonda, secondo le rare interviste del tempo. Quando tornò a scrivere, dopo un periodo di pausa (corrispondente agli esordi di Boselli, Medda, Canzio), un pò si notò il calo qualitativo delle sue storie, anche se allora intervallava decisamente storie sottotono ad altre che si avvicinavano al capolavoro (una delle ultime grandi opere è per esempio la tripla "Il presagio/L'uomo venuto dal fiume/Sfida selvaggia" o solo di qualche anno prima "L'uomo senza passato/Nella terra degli Utes/Sfida selvaggia")..ma converrete anche voi che dopo il 500...[:(][xx(]fischi a tutto andare; quindi io mi chiedo: era il caso, al tempo, di recuperare uno sceneggiatore che avrebbe voluto troncare con il suo lavoro? No. Anche perchè chi ci ha rimesso per tutto questo tempo, è stata la testata oltre che il lettore (piùo meno esigente), testata che comunque non avrà mai problemi di vendite perchè Tex come ben sai, Lon, continuano a comprarlo anche i papà di quelli della mia generazione che non sanno nulla di Nizzi, Boselli, Nolitta, etc...lo comprano ancora vuoi perchè Tex è un mito vero e proprio vuoi perchè continuando a leggerlo si sentono giovani come quando lo leggevano da ragazzi...ma mi sto allontanando[:)].
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">Non posso minimamente credere che non vi sia piaciuta nemmeno una storia di Nizzi...compagno Vace?<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
Non sai cosa rischi nel fare un'affermazione di questo tipo[;)].
Sono stato uno dei più assidui sostenitori e difensori di Nizzi, anche quando i primi texiani (quelli "GBonelliani", dello zoccolo duro intendo) hanno cominciato a storcere il naso davanti alle storie post 400 di Tex.
Seguo lo sceneggiatore, che considero uno dei migliori mai apparso sul territorio nazionale, da tempo immemore; sul Giornalino con "Rosco e Sonny", il mitico "Larry Yuma" (che bei tempi!) e il "Tenente Marlo", passando ancora per le due bellissime storie per Mister No ad arrivare a Nick Raider, del quale ho la collezione completa. Mi sono avvicinato a Tex un pò in ritardo in effetti, nel periodo in cui Nizzi era alla ribalta....qualcosa vorrà pur dire, no?
Ora passiamo ai problemi: [}:)][;)]
Sono d'accordissimo con Lon Chaney (e adesso prendo un pò le sue difese) quando asserisce che ...... <blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">Se c'è una cosa che mi è sempre stata antipatica del genere western (anche se forse incarna l'anima stessa del genere) è la presenza di Eroi puri che hanno occhi avanti e dietro, che leggono quasi nella mente dell'avversario, che superano decine di catastrofi naturali (e non) in un solo giorno e stanno senza mangiare e riposare per settimane.
Dei super-eroi in terra con pistola e speroni annessi.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
Giustissimo. Condivido. Che piaccia o no, Tex NON è un supereroe, non ha poteri magici, non è ancora un superuomo nè un essere invincibile!!! E meno male!
E' però un grande uomo, un grande personaggio dai mille valori e virtù che rispecchiano l'immagine stessa della perfezione (non sto ad elencare tutti i pregi del Ranger perchè li conosciamo a menadito) essendo assidui lettori della testata.
E quindi condivido Suonatore quando afferma che Nizzi ha "superato" Bonelli, non solo per quanto riguarda trame più articolate e sceneggiature più fresche ma proprio perchè, per paradosso se vogliamo, ha umanizzato molto di più la figura del personaggio di come non aveva mai fatto il "papà" di Tex prima di allora. Il grande lavoro svolto da Nizzi su Tex è stato proprio quello di renderlo più umano, "smitizzando" la figura del protagonista che fino ad alora parlava poco e tirava pugni a destra e a manca a chi non gli stava simpatico (non è una critica al Tex di Bonelli eh[;)]..solo che in certe situazioni egli esaltava troppo le caratteristiche della sua creazione tanto da renderlo a volte addirittura antipatico..ma probabilmente questo è un riscontro molto soggettivo, non me ne vogliate, spero di non aver detto nulla di eretico).
Questo, chiamiamolo, "rimodellamento" del personaggio mi può quindi anche star bene se:
1. non si esagera con le caratterizzazioni personali di un personaggio che non è il tuo (devi comunque ala fine rispettare le peculiarità principali della maschera, imposte in precedenza). E capirai che con Tex questo è un bel rischio perchè ha una fetta di pubblico non indifferente.
2. hai le carte in regola per farlo (devi cioè essere in gamba, e molto: per fare questo devi catturare il lettore con soggetti, sceneggiature, situazioni o quel che vuoi che non ti diano l pretesto di rimiangere il cambiamento).
Ora, fino a qualche tempo fa, non avevo nulla da dire.
Ora Nizzi è finito, mi spiace anche dirlo; è una fontana che non sgorga più acqua...il suo stravolgimento del personaggio unito a soggetti sempre più esili e a sceneggiature stiracchiate e scritte in modo svogliato, rischiano indissolubilmente di far arenare la testata, senza esagerare.
Io non avrei mai più pensato di abbandonare Tex e invece è successo... e penso che la stessa cosa valga per Triss; quando so che c'è una storia di Boselli il mese venturo so di poter "respirare" di nuovo, aspettandomi una sceneggiatura che so già che difficilmente mi deluderà..e qui se noti rinnego in parte il mio discorso di prima perchè sai che Boselli è probabilmente quello che tra gli sceneggiatori si avvicina di più al "papà" di Tex e quindi, in parte, si può parlare di "ritorno al passato".
Quindi vedi che non patteggio mai per un determinato schema piuttosto che un altro...semplicemente difendo il lavoro di chi merita.
Concludo con un'ultima questione che mi preme molto: una delle più grandi pecche di Claudio Nzzi sta...in questa frase di Triss
<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote">Quella di Mefisto oltre alle incongruenze, presenta uno spiegazionismo mostruoso. Ogni scena viene rispiegata due, tre volte. Mefisto che scappa come uno straccione, i personaggi più temuti della saga di Tex trattati come zimbelli. Neppure il grande Villa è riuscito a evitare lo sfacelo<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
Lo spiegazionismo.
E' stata la rovina di questo sceneggiatore.
Ma a quale scopo mi devi mettere in una didascalia tutto quello che sta succedendo per filo e per segno!?!?! A che pro?
Ma siamo forse una banda di dementi che non riusciamo a capire cosa sta avvenendo?
E guarda che, ora non ricordo in particolare in che storie ovviamente, si è passato il limite accettabile del buon senso; addirittura - non ricordo più in quale albo - in una didascalia veniva spiegato ciò che era appena avvenuto, ciò che stava accadendo e nientepopodimeno come avrebbe agito il Ranger in seguito.[:0]
No comment.
Ora capisco che questa possa essere stata una scelta dettata dalla redazione tempo addietro per ovviare a problemi di varia natura (rivolta penso probabilmente ad un pubblico decisamente meno "fumettaro") ma se mi blocchi la scorrevolezza della narrazione in Tex è finita...non ha senso. E Nizzi, purtroppo, ha ABUSATO di questa situazione rovinando così molte delle sue storie (aggiungici sempre il discorso del soggetto esile e della sceneggiatura stiracchiata e vedi un pò cosa può venire fuori: niente di buono, anzi....).
Se ti capita, poi, vatti a prendere una sceneggiatura di D'Antonio, anche solo Nick Raider se non trovi "Storia del West" e conta le didascalie che usava questo scrittore: se ne trovi 4 in una storia è già tanto e con sempre scritto dentro il minimo indispensabile.
Sono difatti proprio curioso della storia di D'Antonio..voglio proprio vedere la questione "didascalie".
Ora scusate ma ho un pò sonno...mi piacerebbe parlare ancora un pò di Tex eh[:D] ma data l'ora...scusate gli errori eventuali ma nn ricorreggo anche perchè mi sa che sono più di due righe cazzarola...
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E poi sospeso tra i vostri "Come stai?", meravigliato da luoghi meno comuni e più feroci,
tipo "Come ti senti amico... amico fragile... se vuoi potrò occuparmi un'ora al mese di te"
F. De Andrè - Amico fragile
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