<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by cestaro</i>
<br />La storia a me è piaciuta,ma per deformazione professionale dico la mia sui disegni:ciò che mi lascia ogni volta ammirato nel vedere un lavoro di Dall'agnol, dietro l'apparente approssimazione o sintesi, è la cura(si la Cura) e la grande ricerca che dedica a ogni vignetta,a ogni singola, ricercata e mai banale posa di un personaggio(le pose di sally presenti un pò in tutto l'albo sono sempre ricercatissime e quanto mai efficaci, e la dicono tutta sul talento e la sensibilità di questo disegnatore).
Per non parlare della cura degli ambienti:i caseggiati e gli arredamenti di interni che disegna sono sempre ricercatissimi e studiatissimi.Mai banali.
Sono sicuro che è questa la parte del lavoro alla quale dedica più tempo:la documentazione,un lavoro davvero grosso,e davvero ben fatto.
La facilità con cui colloca delle figure credibili nell'ambiente mi lascia stupefatto.Non c'e mai una prospettiva sbagliata,mai una vignetta tecnicamente sbagliata,mai dei personaggi che sembrino non aderire all'ambiente. tecnicamente è davvero tutto perfetto,e vi garantisco che non è facile arrivare a questi livelli.Davvero si è avvicinato molto ad Alex Toth,il disegnatore che per antonomasia non sbagliava una sola vignetta.
Sarà perchè sono un disegnatore anch'io, fatto sta che riesco chiaramente a leggere quanta cura,ricerca e impiego di tempo ci sia dietro una vignetta solo APPARENTEMENTE approssimativa.
I lettori vedono inevitabilmente solo la fase finale di un lavoro,la china.Ma dietro quella sintesi di segno c'è sicuramente,e si vede,UN GROSSO,RICERCATO E COMPLESSO LAVORO A MATITA.
Può piacere o non piacere ma IMO il grande talento che ha acquisito non si può discutere.C'è ne son pochi,pochissimi di disegnatori così preparati in giro.
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Ho letto con interesse il tuo intervento caro Raul, però continuo a ritenere che qualunque sia l'impegno che Dall'Agnol ha messo nel suo lavoro, quel che conta è il risultato finale: cioè la china.
Ciò che io vedo nella china è qualcosa di confuso, talaltra di indecifrabile. E la sintesi, di per sé, non dovrebbe essere indecifrabilità, ma un altro modo di accesso alla lettura grafica.
Tuttavia, tengo conto del fatto che tu, essendo un professionista del settore, puoi vedere ciò che un profano, quale io sono, non riesce a cogliere.
Mi piacerebbe - e naturalmente se hai tempo, dato che sei impegnatissimo - comprendere la natura pragmatica di certe vignette e di certe scelte di visualizzazione di Dall'Agnol, che io non ritengo frutto della sciatteria, sia chiaro, bensì di una resa finale insoddisfacente.[:)]
<hr noshade size="1">Temo di essere frainteso. Forse ho raggiunto il mio obiettivo.
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