<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by the Imp</i>
<br />Sono d'accordo con la donna baffuta.
Anche se, per ragioni angrafiche ho letto il 100 prima dell'1, per cui, avendo capito fin dall'inizio come la cosa andava a parare, non me ne sono fregato troppo, trovo molto poco professionale la cosa, e anche irrispettosa verso il lettore.
Anche se non aveva intenzione di esplicitare tutto subito, anche se non sapeva se la serie sarebbe durata abbastanza da giungere al momento in cui certi misteri sarebbero stati svelati, Sclavi avrebbe dovuto avere un'idea almeno vaga della storia di Dylan. Mi immagino come saranno rimasti i lettori di Dylan dell'86 che si facevano 1000 pippe mentali a indovinare, per poi scoprire che non c'era niente da indovinare.
In una serie dove la storia del protagonista è secondaria rispetto alla storia del mese, è un peccato veniale (ma cmq ha portato a una situazione piuttosto imbarazzante che la Barbato ha gestito come poteva nel ventennale), ma in una serie dove ciò non avviene è un peccato mortale... pensate alle saghe letterarie, dalla fondazione ad Harry Potter... come sarebbero venute se gli autori avessero scritto girno per giorno senza sapere dove si andava a parare?
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Ci sono 11 tipi di persone.
Quelli che capiscono il codice binario, quelli che non lo capiscono e quelli che chiedono al capostazione.
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Non sono un lettore del 1986 ma poco ci manca poco e devo dirti che la curiosità di sapere la storia di Dylan Dog l'avevo ma non me ne sono fatto mai un cruccio se Sclavi ha scoperto le carte o meglio le ha disegnate col tempo.
E' stato anche bello così
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Batti in aria le mani e
poi falle vibrar
se fai come Simone
non puoi di certo sbagliar !
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