Per buona parte sono d' accordo con te.
Il fatto è che, quando ho iniziato a leggere Dylan Dog, 7 storie su 10 che mi capitavano erano di Chiaverotti, quindi la mia affermazione mi sembra normale in funzione del fatto che, se a uno non fosse piaciuto Chiaverotti, in quegli anni avrebbe abbandonato o non avrebbe iniziato a leggere Dylan Dog.
Se quindi oggi qualcuno è ancora appassionato di Dylan Dog, a meno che non appartenga alla nuova leva di giovani lettori che conoscono bene gli autori più recenti e poco quelli vecchi, è lecito supporre che sia un estimatore di Chiaverotti.
Inoltre, al di là della qualità delle sue storie, Chiaverotti fino al 100 e qualcosa è stato la seconda colonna portante della serie, quindi volenti o nolenti anche gli aspetti negativi del suo modo di scrivere hanno contribuito a definire il personaggio e lo stile del fumetto, incastonandosi con i punti cardine disegnati dal creatore Sclavi (o, se non incastonandosi, ponendosi parallelamente ad essi ma non al di sotto, o poco al di sotto).
Per lo meno dal mio punto di vista, subito dopo Scalvi Chiaverotti è l' autore che, in quanto a caratterizzazione della serie, ha contribuito molto più di ogni altro.
Però mi sa che siamo OT!
Probabilmente qualcuno ai piani alti riterrà che questi interventi debbano essere spostati in un thread più idoneo.