Cravenroad7

e' il mio sogno avere un'edicola...ma ditemi, averla è più che altro un incubo, vista la quantità - e varietà - di roba che esce oggi?[:D]

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Sono gli anni, i mostri...gli anni che passano...

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Ema</i>
<br />*del resto siamo o non siamo i lettori di Dylan Dog?*

No, siamo prima il suo pubblico, con diritto di replica.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

A parte il fatto che la domanda era retorica, ma vabbè... [;)]
Quello che dici tu è palese [a parte magari il "prima"] e non serve nemmeno dirlo. Altrimenti per ogni farse che scrivo/amo si dovrebbe fare la lista di cosa implicano o meno le nostre proposizioni.

E'OVVIO che bisogna essere lettori attivi e pronti all'osservazione e alla replica. La critica è il sale del confronto e del dialogo [oltre che di un forum]. E' altrettanto ovvio pero' che, secondo me, chi legge Dylan Dog, FORSE, DOVREBBE possedere una sensibilità un pelo superiore e lasciarla venire fuori ogni tanto non sarebbe un dramma.

Altrettanto ovviamente, una cosa NON ESCLUDE L'ALTRA.

Spero di essermi spiegato. Credevo fossero concetti ovvi, ma a qaunto pare... [;)][:)]

Fuori Dal Blu... E Dentro Al Nero.

Certo... il tuo intervento era molto chiaro, volevo solo richiamare all'ordine chi, in virtù di sentimenti dylaniati, farebbe passare per un genio... che so, perfino Pasquale Ruju!
Scherzi a parte, diritto critico sempre e comunque - il pubblico pagante ha diritto a giudicare -, per me la riuscita delle storie dipende sempre e solo dalla loro tenuta narrativa, perchè a ben vedere da questa nasce l'eventuale dato emozionale di cui parli. Se affiliamo gli artigli è per il nostro amore smisurato della serie; per me ama più Dyd chi lo critica perché non si rassegna agli scivoloni nella medietà (sì, anche pescando il pelo nell'uovo) rispetto a chi ingoia di tutto perché "Dyd è pur sempre Dyd". Dalla propria sensibilità personale, poi, dipende ovviamente ogni riga di ogni singolo giudizio.
Detto questo, è sintomo di sanità mentale anche inchinarsi di fronte a storie, come MARTY, che risultano perfette non riportando alcuna sbavatura.

Due cose che non c' entrano niente tra loro [:)] :

1) Quoto <b>Ema</b> al 100%.

2) Soffro perchè ancora non ho potuto leggere "Marty", che avevo prontamente comprato il 23 Dicembre.
E soffro ancora di più perchè mi sembra di capire che gran parte del Forum lo ha già letto e acclamato come capolavoro...mentre io continuo a perdermi in disquisizioni astratte negli altri topic [:(] _

V.M.-vietato ai minori-
V.M.since1986

Ci voleva una storia così! Anche <i>Ucronia</i> mi era piaciuta tantissimo (non invece <i>L'assassino...</i>; colpa mia, perchè avevo già visto il film [:D]), ma Ucronia pur con tutta la sua sperimentazione e la sua miniera di idee seguiva schemi abbastanza "canonici" (dal punto di vista dell'assurdo sclaviano, si intende).
Questa no.
Questa davvero rompe con le convenzioni, ti fa venire un groppo al cuore e non te lo scioglie più. Tutto è delineato a perfezione qui dentro: Dyd triste ma di una tristezza motivata (non si limita a piangersi addosso come nelle mani di altri sceneggiatori), Botolo più umano degli umani (macché Cagliostro d'Egitto! [:(!] Dovrebbe essere Botolo il vero comprimario di Dylan!), Bloch con la sua paterna malinconia, Groucho... beh, grande Groucho! [:o)]

Questa è una storia bellissima!

P.S.: mi pare che l'Horror Post ormai stia alla testata come Sandro Bondi sta a Berlusconi... [B)] Tutto quello che fa il "capo" è epocale, superbo, eccezionale... Sarà.

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Ti mostrerò la paura in una manciata di polvere...

Era da un bel pò di tempo che non vedevo una tale concordanza di idee: forse da "La strada per Babenco", o da qualche storia di Medda, visto che in genere gli altri autori spaccano sempre il pubblico...


Mi accodo pur'io a tessere le lodi di questo Marty, anche se lo considero un gradino sotto i capolavori Sclaviani, fra le ottime storie


S
P
O
I
L
E
R
Una storia malinconica, triste, stavolta Dylan c'è ma mancano gli incubi, salvo innocue fantasie che fanno da parentesi horror in una storia che di horror ha veramente poco.
Qui Sclavi dimostra la sua maestria, scrivendo una storia in cui praticamente non succede niente, che potrebbe essere un tempo morto fra un'avventura e l'altra, e che invece finisce per coinvolgerci più di tante storie ben più piene di avvenimenti.
Le parentesi dedicate a Julian, che apparentemente non c'entrano niente con la triste vita del povero Marty, si armonizzano bene e fanno un efficace prologo alle riflessioni finali.
Unica pecca dell'albo è la mancanza di un finale più netto, più ad effetto, ma era piuttosto inevitabile, vista la natura della storia che a porvi fine fosse un momento lento e malinconico.
I personaggi sono tutti straordinariamente vivi, pur nei loro toni dimessi.
Casertano mi piaceva molto di più nei primi tempi, oggi lo apprezzzo di meno, ma qui fa un ottimo lavoro, in particolare il suo Botolo è uno dei più umani mai visti, e anche Julian/Jude mi è piaciuto moltissimo, specie alla luce dei chiarimenti finali di Marty.
La copertina è una delle più belle degli ultimi tempi, con l'inedita accoppiata Morte/Botolo, sia per composizione che per realizzazione.

Testi 8 (Soggetto 7,5 /Sceneggiatura 8,5)
Disegni 7,5
Copertina 8,5


Cmq il ritorno di Sclavi alla luce delle sue prime tre storie è davvero incoraggiante: che vi siano piaciute o no (a me son piaciute molto la prima e questa, mi ha lasciato perplesso la seconda) vi vedo uno Sclavi coraggioso, pronto a sperimentare nuove strade, e con un gran feeling coi suoi personaggi.

Sull'editoriale, onestamente non vedo tutta questa malizia dietro: l'ammissione della citazione è un gesto di correttezza, ma cmq superfluo, visto che la citazione era piuttosto evidente, e il discorso sull'imporanza della cultura per uno sceneggiatore mi sembra rivolto più agli aspiranti sceneggiatori che ai critici.


Per l'amor di Dio, Montresor!

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by the Imp</i>
<br />Era da un bel pò di tempo che non vedevo una tale concordanza di idee: forse da "La strada per Babenco", o da qualche storia di Medda, visto che in genere gli altri autori spaccano sempre il pubblico...


Mi accodo pur'io a tessere le lodi di questo Marty, anche se lo considero un gradino sotto i capolavori Sclaviani, fra le ottime storie


S
P
O
I
L
E
R
Una storia malinconica, triste, stavolta Dylan c'è ma mancano gli incubi, salvo innocue fantasie che fanno da parentesi horror in una storia che di horror ha veramente poco.
Qui Sclavi dimostra la sua maestria, scrivendo una storia in cui praticamente non succede niente, che potrebbe essere un tempo morto fra un'avventura e l'altra, e che invece finisce per coinvolgerci più di tante storie ben più piene di avvenimenti.
Le parentesi dedicate a Julian, che apparentemente non c'entrano niente con la triste vita del povero Marty, si armonizzano bene e fanno un efficace prologo alle riflessioni finali.
Unica pecca dell'albo è la mancanza di un finale più netto, più ad effetto, ma era piuttosto inevitabile, vista la natura della storia che a porvi fine fosse un momento lento e malinconico.
I personaggi sono tutti straordinariamente vivi, pur nei loro toni dimessi.
Casertano mi piaceva molto di più nei primi tempi, oggi lo apprezzzo di meno, ma qui fa un ottimo lavoro, in particolare il suo Botolo è uno dei più umani mai visti, e anche Julian/Jude mi è piaciuto moltissimo, specie alla luce dei chiarimenti finali di Marty.
La copertina è una delle più belle degli ultimi tempi, con l'inedita accoppiata Morte/Botolo, sia per composizione che per realizzazione.

Testi 8 (Soggetto 7,5 /Sceneggiatura 8,5)
Disegni 7,5
Copertina 8,5


Cmq il ritorno di Sclavi alla luce delle sue prime tre storie è davvero incoraggiante: che vi siano piaciute o no (a me son piaciute molto la prima e questa, mi ha lasciato perplesso la seconda) vi vedo uno Sclavi coraggioso, pronto a sperimentare nuove strade, e con un gran feeling coi suoi personaggi.

Sull'editoriale, onestamente non vedo tutta questa malizia dietro: l'ammissione della citazione è un gesto di correttezza, ma cmq superfluo, visto che la citazione era piuttosto evidente, e il discorso sull'imporanza della cultura per uno sceneggiatore mi sembra rivolto più agli aspiranti sceneggiatori che ai critici.


Per l'amor di Dio, Montresor!

<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Ti quoto in pieno, Imp! Mi hai tolto le parole dalla tastiera! [:D]

Buona storia, penso la piu' simbolica di quest'ultimo Sclavi e forse la storia piu' minimalista di tutta la serie,SPOILER peccato per il finale, troppo prevedibile imo che Marty muoia FINE SPOILER

PS A proposito dei record di cui i redazionali parlano sempre, anche per il Vicino di casa hanno sottolineato piu' di una volta che era una storia unica a livello mondiale perche' DYD non appariva mai anche se si "sentiva" la voce....

Cosa viene prima dei postumi? La sbornia!

Ma solo io son rimasto perplesso a vedere Dylan tanto disinvolto conle siringhe? E' una piccolezza lo so, ma normalmente sviene appena vede un ago...

Per l'amor di Dio, Montresor!

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by the Imp</i>
<br />Ma solo io son rimasto perplesso a vedere Dylan tanto disinvolto conle siringhe? E' una piccolezza lo so, ma normalmente sviene appena vede un ago...

Per l'amor di Dio, Montresor!

<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Forse sviene solo se vengono fatte a lui. [:D]

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Finalmente ho il Wii!

Codice: 3722-9236-0180-8897

Ma questo dylan dog è ambientato nel 1986? se vedete a pag . 54 Julian seppellisce sua madre e come data di morte scrive 1959-1986. dai tratti somatici alla fine dimostra 47 anni. Quindi questa avventura è contemporanea ai primi numeri quindi agli inizi della carriera di Dyd? Voi che ne pensate?

SPOILER




1986 dovrebbe essere la data in cui ha abbandonato Julian, al quale è stato detto invece che sua madre era morta...



FINE SPOILER
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Sono gli anni, i mostri...gli anni che passano...

RISPOSTA A STE MA CONTENENTE SPOILER

No, non può essere contemporanea perchè dylan all'epoca non conosceva botolo. Per il resto non sò perchè appaia il 1986 sulla tomba, forse perchè la vera madre di marty era morta in quell'anno (in effetti marty è un uomo anziano, è difficile che abbia i genitori ancora vivi).

FINE SPOILER

mmm penso di no! a un certo punto Dylan dice a Marty che Botolo l'ha aiutato in molte avventure! All'inizio Botolo ancora non c'era....

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Ui uisc iu a merri crismas
ui uisc iu a merri chrismas
ui uisc iu a merri crismas
end a eppi niu iar!!

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by STE</i>
<br />Ma questo dylan dog è ambientato nel 1986? se vedete a pag . 54 Julian seppellisce sua madre e come data di morte scrive 1959-1986. dai tratti somatici alla fine dimostra 47 anni. Quindi questa avventura è contemporanea ai primi numeri quindi agli inizi della carriera di Dyd? Voi che ne pensate?
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Sì, l'avevo notato pure io. Boh. Forse i delitti di Julian che vediamo non sono ambientati tutti "adesso", magari la madre l'aveva uccisa nel 1986.
O forse Sclavi voleva filosofescamente simboleggiare il suo ritorno come un "nuovo inizio", cioè un nuovo 1986.
Oppure semplicemente è un errore di Casertano, che verrà licenziato.

[:D]

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Finalmente ho il Wii!

Codice: 3722-9236-0180-8897