Prendo visione solo ora dei risultati del Galeone d? oro 2006.
Paola Barbato ha rappresentato i vertici qualitativi del 2005, su questo non credo ci siano dubbi: il podio della Miglior Pubblicazione è infatti interamente suo.
Ma davvero non mi sarei aspettato che <b>?Il tocco del diavolo?</b> precedesse ?Oltre quella porta? nella suddetta categoria.
Certamente la prima storia, oltre a godere degli splendidi disegni di Celoni (per lui il premio è più che meritato), ha ricevuto una cura lodevole: memorabili le figure di Ash e Dust, entrambe splendidamente caratterizzate e dotate di un carisma notevole; il fantasy (purtroppo) c? è, ma è dosato in modo tale da non far calare mai l? attenzione del lettore, da non far mai venir meno la credibilità della vicenda.
Insomma è un fantasy che riesco a sopportare, perfino ad apprezzare, e che non scade mai nel ridicolo, come invece è avvenuto in altre storie barbatiane (qualcuno ha detto ?La lunga notte??).
Ma il 228/<b>?Oltre quella porta?</b> è davvero su un altro livello.
Non va capito, non va apprezzato. Va vissuto. Va interpretato.
?Oltre quella porta? è un capolavoro, è emozione allo stato puro.
E? il tunnel psicologico di una persona che il lettore riesce a compatire e a conoscere senza mai vedere, senza mai sapere neppure se esista o no.
E? un albo che lascia domande senza dare risposte.
E? un albo che si presta ad un? infinità di letture differenti (meta-fumetto? Critica alla Medicina? Vicenda personale dell? autrice?).
E? un albo con pochi, forse nessun difetto. Soggetto quasi perfetto, sceneggiatura quasi perfetta.
Chi ricorda i miei post precedenti saprà che non ho particolari simpatie per la Barbato; ma nonostante ciò, posso dire con una certa sicurezza che ritengo ?Oltre quella porta? il miglior Dylan Dog successivo al 100. E forse anche uno dei dieci migliori Dylan in assoluto.
Per questo davo quasi per scontata la vittoria del 228.
E invece, ahimè, i risultati mi hanno in parte smentito_
V.M.è l? enigma
V.M.è la chiave
V.M.-since1986-
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