Dylan Dog 179 (Agosto 2001)
La terza faccia della medagliaSoggetto e sceneggiatura:
Michele MeddaDisegni:
Giovanni FreghieriCopertina:
Angelo StanoScheda Wikidyd dell'albo:
La terza faccia della medaglia La terza faccia della medaglia è la specialità di Peter Drabble, quell'elemento della verità che costituisce l'alternativa a cui nessuno penserebbe mai. E, bisogna riconoscerlo, per un detective questa è una gran bella risorsa... Il problema è che Peter, sulle tracce di un assassino che sembra replicare le discutibili imprese di alcuni suoi predecessori, sta impazzendo, e di fronte allo spettro della follia non gli resta che ricorrere a Dylan Dog. Ma stavolta sono gli incubi ad avere la meglio e né Peter né Dylan scorgeranno in tempo la fatidica terza faccia...--------------------------------------------------------------------
non ci posso credere che non esistesse ancora un topic per questo albo, che personalmente definisco sensazionale!
uno dei migliori capitoli thriller di dyd ad opera di un ispiratissimo medda (e freghieri non sfigura ai disegni)... penso che addirittura venga immediatamente dopo "sciarada" per il genere di storie.
finale eccezionale.
Quarta apparizione per Michele Medda all'interno della serie regolare (se si escludono le storie scritte a sei mani con Serra e Vigna) e albo che molti dei fan dylaniati non esitano a definire un gioiellino, che se non è un capolavoro poco ci manca.
Trovandocelo in mano abbiamo subito davanti agli occhi un Dylan più incupito che mai, con una pistola in mano quasi come se stesse per farla cadere a terra, una pioggia torrentizia e lo sguardo perso nel vuoto. "Se scruti nell'abisso, l'abisso scruta dentro di te", con questa frase di Nietzsche, citata più volte all'interno della narrazione, si potrebbe riassumere l'intero albo.
La storia infatti è incentrata su Peter, un investigatore davvero originale che risolve i casi grazie al suo acuto sesto senso, e sul suo mondo, formato per l'uno per cento da sua moglie e per il restante novantanove da tutto ci che riguarda il suo lavoro, e quindi serial killer, omicidi, sangue, psicopatici, abissi. Gi abissi oscuri della psiche umana, che tornano più volte in parole e illustrazioni di questo bellissimo albo. Le turbe psichiche di una persona integerrima e le sue visioni. Foto di cadaveri inermi affiancate a foto a Disneyland con i nipotini. L'orrore invisibile della vita matrimoniale di alcune coppie e la Noia baudelairiana, Nemico con la N maiuscola dell'essere umano; un orrore dal quale nemmeno il nostro Indagatore dell'Incubo è estraneo. Un finale tanto incerto quanto spiazzante nel suo rincorrersi di intuizioni, spiegazioni e confessioni; un finale da lacrime, allo stesso tempo. Un'ultima tavola sensazionale quanto struggente.
Grazie, Medda.
soggetto 8
sceneggiatura 9
disegni 8
copertina 7,5
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TOTALE 8,5