Cravenroad7

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#243 L' Assassino è tra Noi
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Mediocre (5) 7%  7%  [ 2 ]
Accettabile (6) 25%  25%  [ 7 ]
Buono (7-8) 25%  25%  [ 7 ]
Ottimo (9-10) 29%  29%  [ 8 ]
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MessaggioInviato: ven dic 08, 2006 6:12 pm 
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Iscritto il: dom gen 09, 2005 2:46 pm
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by sBARBATO</i>
<br />Be Dario84 dovremo pur battere le 28 pagine di topic di Ucronìa...[;)]
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Allora impegnamoci... Ma qual'è il record di pagine che abbiamo raggiunto x una storia di Dylan?

siamo reietti...


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MessaggioInviato: ven dic 08, 2006 6:15 pm 
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Iscritto il: mar set 26, 2006 7:55 pm
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mi sa "oltre quella porta", 41 pagine [:O]


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MessaggioInviato: ven dic 08, 2006 6:23 pm 
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Iscritto il: dom gen 09, 2005 2:46 pm
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by bAdMaRk</i>
<br />mi sa "oltre quella porta", 41 pagine [:O]
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Così tante? Mi sa che rimarrà il record x un bel pò... Ma se ci impegnamo... Guarda, siamo già a 23...

siamo reietti...


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MessaggioInviato: ven dic 08, 2006 7:05 pm 
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Iscritto il: sab ott 29, 2005 1:53 am
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by bAdMaRk</i>
<br />già chiesto e già risposto, qualcun altro:
probabilmente per non rovinare la sorpresa a coloro che l'avevano già visto, svelandogli subito il finale.
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Sarà, ma forse era meglio se lo dicevano ugualmente... ci sarebbero state sicuramente meno polemiche.

__________________
Voglio avere il dopobarba di Dylan!!! :-)


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MessaggioInviato: ven dic 08, 2006 7:44 pm 
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io con il mio giudizio non voglio influenzare nessuno..non capisco quelle persone a cui l'albo non è piaciuto..perchè devono fare di tutto per convicere gli altri che è una m***a di albo???i gusti son gusti...
a me l'albo è piaciuto, ma capisco che può non piacere...per mille motivi..e questo lo accetto, mico cerco di convicere cheè una storia stupenda...


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MessaggioInviato: sab dic 09, 2006 4:47 am 
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Iscritto il: mar ott 03, 2006 11:18 am
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Purtroppo anche io ho visto il film "Identità". Dico purtroppo per il solo motivo che ho avuto la delusione di leggere un albo di Dylan Dog senza aver un minimo sussulto: l'unica motivazione che mi ha spinto a leggerlo fino alla fine è stata la speranza che nella pagina dopo ci fosse qualcosa che distinguesse di netto la storia dal film. Secondo me, l'errore è nella concezione di riprendere qualcosa da un film e riportarlo sul fumetto, cambiando qualche pezzo qua e là. Per esempio, il numero del pittore meledetto (non ricordo il titolo nè il num) è troppo scopiazzato da "La casa delle finestre che ridono" e, soprattutto, ha un finale che, cercando di cambiare la trama, risulta abbastanza ridicolo.
Risultano invece molto più godibili quegli albi che riprendono degli stereotipi di qualche film (come "I Quattro Elementi" da Jumanji e "Ucronia" da American Psycho), ma che si sviluppano poi in altra maniera. Per esempio, non ricordo che nessuno si sia mai lamentato che nel n.79 "La fata del male" compaia un surrogato di Chucky (elemento prestigioso, ma secondario alla trama).


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MessaggioInviato: sab dic 09, 2006 5:00 am 
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Iscritto il: mar ott 03, 2006 11:18 am
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by dyd_23</i>
<br />io con il mio giudizio non voglio influenzare nessuno..non capisco quelle persone a cui l'albo non è piaciuto..perchè devono fare di tutto per convicere gli altri che è una m***a di albo???i gusti son gusti...
a me l'albo è piaciuto, ma capisco che può non piacere...per mille motivi..e questo lo accetto, mico cerco di convicere cheè una storia stupenda...
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Non credo che si sia cercato di convincere gli altri che questo n. faccia schifo, ma penso che si sia criticato soprattutto il fatto che è un grosso errore scrivere un albo che riprende quasi interamente la trama di un film, visto che per molte persone che hanno visto quella determinata pellicola è risultato scontato e già visto. Dal momento che Dylan Dog è un fumetto popolarissimo, gli autori dovrebbero rendersi conto che molti lettori potrebbero aver visto il film a cui l'albo si ispira (che poi non è ispirato, è quasi uguale) e che questi, naturalmente, non se lo possono godere come si dovrebbe. Se invece ne avevano preso atto già da prima di farlo uscire, è giusto che si prendano le nostre critiche.


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MessaggioInviato: sab dic 09, 2006 11:33 am 
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Iscritto il: mar set 26, 2006 7:55 pm
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by TheRealm</i>
<br />Purtroppo anche io ho visto il film "Identità". Dico purtroppo per il solo motivo che ho avuto la delusione di leggere un albo di Dylan Dog senza aver un minimo sussulto: l'unica motivazione che mi ha spinto a leggerlo fino alla fine è stata la speranza che nella pagina dopo ci fosse qualcosa che distinguesse di netto la storia dal film. Secondo me, l'errore è nella concezione di riprendere qualcosa da un film e riportarlo sul fumetto, cambiando qualche pezzo qua e là. Per esempio, il numero del pittore meledetto (non ricordo il titolo nè il num) è troppo scopiazzato da "La casa delle finestre che ridono" e, soprattutto, ha un finale che, cercando di cambiare la trama, risulta abbastanza ridicolo.
Risultano invece molto più godibili quegli albi che riprendono degli stereotipi di qualche film (come "I Quattro Elementi" da Jumanji e "Ucronia" da American Psycho), ma che si sviluppano poi in altra maniera. Per esempio, non ricordo che nessuno si sia mai lamentato che nel n.79 "La fata del male" compaia un surrogato di Chucky (elemento prestigioso, ma secondario alla trama).
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

il numero tratto dal film di Avati è "L'incubo dipinto".


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MessaggioInviato: sab dic 09, 2006 3:42 pm 
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Scusate se mi ripeto, ma avete visto "Il padrino"? E "La leggenda del pianista sull'oceano?". Chi li ha visti, ritiene questi film delle stronzate perchè sono la riproposizione fedele del libro in pellicola?
Io penso proprio di no.
E allora, se il fumetto non vi è piaciuto, ditelo pure, ci mancherebbe altro. Ma non andate a motivarlo con un motivo che un motivo non è (a meno che non affermiate che i due film da me citati siano spazzatura).
La storia può piacere o no (a me è piaciuta tantissimo), e l'errore di non citare il film è redazionale, non degli autori. E' vero, forse si sarebbe rovinata la sorpresa (ma quale sorpresa? chi ha visto il film si è accorto di tutto dopo 5 tavole, pare), ma alla Bonelli, almeno un tempo, si usava il vecchio trucco di chiedere ai lettori "indovinate da quale film è tratto questo albo". Con questo si paravano le spalle.

Se io scrivo un libro dal quale viene tratto un fumetto, ne sarei fiero. Se però non venissi neanche citato, mi girerebbero le palle non poco.

-SPOILER-
Un'ultima cosa. Riguardo alla frase "State per leggere una storia unica nella saga di Dylan Dog e, per quanto ne sappiamo, anche nel fumetto mondiale"... Io credo che la sua unicità non stia nell'inganno (Dylan non è Dylan), ma nel fatto che Dylan è assolutamente assente in un albo della sua testata.
Effettivamente, quando mai è successo? Io ho letto molte storie in cui il protagonista della testata non è il protagonista della storia, ma storie in cui il protagonista della testata non compare assolutamente non l'avevo mai letta.


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MessaggioInviato: sab dic 09, 2006 4:00 pm 
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Iscritto il: sab dic 02, 2006 3:11 pm
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Ma guarda te che mi tocca leggere -.-

Un film che si intitola "IL PADRINO" e' TRATTO dal libro "IL PADRINO"... dici che per la gente che lo va a vedere al cinema E'INGANNEVOLE questo gioco di parole tanto che uno si potrebbe stupire di trovarsi davanti a una storia non ORIGINALE ma bensi' UGUALE a quella raccontata nel libro "IL PADRINO" di Mario Puzo?

Sveglia... questo albo si chiama "L'assassino è tra noi" e non "Identità (Il fumetto)" vorrei capire l'attinenza con il tuo esempio del Padrino...

Se per te il fatto che la storia di un albo sia palesememnte uguale a quella di un film con una rielaborazione di 3-4 particolari non sia un buon motivo per criticarla mi spiace ma secondo me lo è... perchè è chiaro che io ho comprato il fumetto per avere una storia nuova non per la trasposizione fumettistica di Identity...


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MessaggioInviato: sab dic 09, 2006 4:17 pm 
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Toplino qualche volta è monopolizzato da Paperino [:o)]

Scherzi a parte credo che la qustione sia dovuta a vari fattori

1)Chi vede il padrino sa che è una trasposizione, quindi non si aspetta variazioni di trama. Si vuole semplicemente godere la visualizzazione del libro fatta dal regista.
Chi compra Dylan Dog spera sempre di avere sotto mano qualcosa di nuovo, paga per questo e rimane deluso quando scopre di aver comprato qualcosa già visto.
2)Suscita maggior ammirazione chi fa qualcosa da zero rispetto a chi si limita a realizzare un'idea altrui. Per questo agli oscar c'è la differenziazione fra sceneggiature originali e non. In un caso si premia idea e realizzazione, nell'altro solo la realizzazione.
Per cui una storia non originale può anche piacere, però è pure legittimo avere maggiore ammirazione per chi ha sviluppato un'idea originale.
3)Spesso certe trame puntano tutto sul colpo di scena finale, in particolare quelle più gialle, in cui tutto si riduce al colpo di scena sull'identità dell'assassino.
Questo per me è intrinsecamente sbagliato in dyd, dal momento che dyd dovrebbe essere qualcosa di più di una semplice storia gialla, ma quando anche il colpo di scena finale è rovinato dal fatto che il colpo di scena è preso pari pari da un film che rimane?

Questo discorso vale in generale, decidete voi il vostro gradimento per l'ultima fatica sclaviana.

Io nonostante continui a parlarne male ho dato un voto positivo alla storia, prima di tutto perchè ho applaudito il coraggio di fare qualcosa di nuovo (nel senso della sperimentazione del linguaggio), poi perchè qualche guizzo c'è stato a garantire la sufficienza, tipo le riflessioni di Paddy, e anche per l'ottima atmosfera che si è riusciti a creare.
Però imo questo non basta a garantire l'eccellenza che molti hanno dato a questa storia (e che tutti noi a torto o a ragione ci aspettiamo da Sclavi). I pochi tratti che Sclavi ha saputo dare ai personaggi erano efficaci, ma credo che in una storia di 94 pagine si poteva fare di più.
Tornando al problema dell'originalità... altre storie di Sclavi erano prese da altri film altri, libri, eccetera.
Però in queste altre storie, che non ripeto perchè sono state già citate mille volte, Sclavi aveva saputo costruire qualcosa di suo prendendo spunto dalle opere altrui. Qualche volte una situazione iniziale identica finiva per risolversi in direzione opposta, qualche volta la storia era solo uno spunto per riflessioni, e così via.
Stavolta se a "L'asassino è tra noi" togliamo quello che è stato preso da identity, mi sembra che rimane davvero poco.
Qualcosa c'è, bastevole per meritare la sufficienza, ma non per ottenere l'eccellenza.

Per l'amor di Dio, Montresor!


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MessaggioInviato: sab dic 09, 2006 4:17 pm 
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Iscritto il: mar ott 03, 2006 11:18 am
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by Serlon</i>
<br />
Scusate se mi ripeto, ma avete visto "Il padrino"? E "La leggenda del pianista sull'oceano?". Chi li ha visti, ritiene questi film delle stronzate perchè sono la riproposizione fedele del libro in pellicola?
Io penso proprio di no.
E allora, se il fumetto non vi è piaciuto, ditelo pure, ci mancherebbe altro. Ma non andate a motivarlo con un motivo che un motivo non è (a meno che non affermiate che i due film da me citati siano spazzatura).
La storia può piacere o no (a me è piaciuta tantissimo), e l'errore di non citare il film è redazionale, non degli autori. E' vero, forse si sarebbe rovinata la sorpresa (ma quale sorpresa? chi ha visto il film si è accorto di tutto dopo 5 tavole, pare), ma alla Bonelli, almeno un tempo, si usava il vecchio trucco di chiedere ai lettori "indovinate da quale film è tratto questo albo". Con questo si paravano le spalle.

Se io scrivo un libro dal quale viene tratto un fumetto, ne sarei fiero. Se però non venissi neanche citato, mi girerebbero le palle non poco.

-SPOILER-
Un'ultima cosa. Riguardo alla frase "State per leggere una storia unica nella saga di Dylan Dog e, per quanto ne sappiamo, anche nel fumetto mondiale"... Io credo che la sua unicità non stia nell'inganno (Dylan non è Dylan), ma nel fatto che Dylan è assolutamente assente in un albo della sua testata.
Effettivamente, quando mai è successo? Io ho letto molte storie in cui il protagonista della testata non è il protagonista della storia, ma storie in cui il protagonista della testata non compare assolutamente non l'avevo mai letta.

<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Guarda, il tuo discorso non sta in piedi. Io quando ho visto il film "Jurassic Park" comprai dopo poco il libro e, nonostante la storia fosse la stessa, l'apprezzai entrambe enormemente. Così come apprezzo le trasposizioni cinematografiche di molti libri e, anzi, spesso mi arrabbio quando non sono per niente fedeli (tipo "Troy"). Ma quando io mi aspetto una storia originale o quantomeno diversa dal film a cui ci si è ispirati, sinceramente a leggere qualcosa che ho già visto mi da abbastanza fastidio. Specie poi se quest' albo cerca di diversificare la sua storia cambiando degli elementi trascurabili ai fini della trama stessa, facendo risultare questo tentativo quantomeno ridicolo. Personalmente mi sento preso in giro da quest' albo e spero che queste scopiazzature da film non si ripetano più.


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MessaggioInviato: sab dic 09, 2006 5:03 pm 
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E poi, ci si dimentica che non è tanto QUELLO che si racconta (ovvero il soggetto) a rendere indimenticabile una storia, bensì il COME lo si racconta (la sceneggiatura). Chi ritiene che la bellezza (o la bruttezza) di <i>L'assassino è tra noi</i> stia tutta nella maggiore o minore prevedibilità del colpo di scena finale è IMO fuori strada. Io non ho visto <i>Identity</i>, eppure l'albo mi ha sostanzialmente deluso. Segno di qualche carenza a livello di sceneggiatura, per quanto mi riguarda, non certo dell'efficacia della "trovata" finale (originale o meno).

Insomma, chi ne fa solo una questione di somiglianza con <i>Identity</i> non mi trova d'accordo con lui: sono ben altri i problemi di quest'albo.

Ciao

Teo


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MessaggioInviato: sab dic 09, 2006 5:24 pm 
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Iscritto il: lun ago 01, 2005 11:05 am
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by calfer</i>
<br />Ma guarda te che mi tocca leggere -.-

Un film che si intitola "IL PADRINO" e' TRATTO dal libro "IL PADRINO"... dici che per la gente che lo va a vedere al cinema E'INGANNEVOLE questo gioco di parole tanto che uno si potrebbe stupire di trovarsi davanti a una storia non ORIGINALE ma bensi' UGUALE a quella raccontata nel libro "IL PADRINO" di Mario Puzo?

Sveglia... questo albo si chiama "L'assassino è tra noi" e non "Identità (Il fumetto)" vorrei capire l'attinenza con il tuo esempio del Padrino...<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

A parte che certi toni riservali alla tua pianta grassa, e "sveglia" all'orologio tickettante che hai sul comodino... ti informo che, ad esempio, "Rita Hayworth and The Shawshank Redemption" è diventato "Le ali della libertà"; "Dalle nove alle dieci" è diventato "L'assassinio di Roger Ackroyd" (successivamente, addirittura, il libro ha ripreso il titolo del film). Infine, il libro "Novecento" è diventato "La leggenda del pianista sull'oceano". Esiste anche un film (altrettanto bello) che si chiama "Novecento", che forse tu credi tratto dal libro di Baricco, in realtà non c'entra proprio niente.
Quindi, puoi anche non essere d'accordo con me (del resto lo sono molto spesso anch'io), ma l'errore resta redazionale, non degli autori.

Guardiamo di valutare il fumetto per le sue caratteristiche, come ha giustamente fatto Rimatt.


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MessaggioInviato: sab dic 09, 2006 5:51 pm 
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<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by rimatt</i>
<br />E poi, ci si dimentica che non è tanto QUELLO che si racconta (ovvero il soggetto) a rendere indimenticabile una storia, bensì il COME lo si racconta (la sceneggiatura). Chi ritiene che la bellezza (o la bruttezza) di <i>L'assassino è tra noi</i> stia tutta nella maggiore o minore prevedibilità del colpo di scena finale è IMO fuori strada. Io non ho visto <i>Identity</i>, eppure l'albo mi ha sostanzialmente deluso. Segno di qualche carenza a livello di sceneggiatura, per quanto mi riguarda, non certo dell'efficacia della "trovata" finale (originale o meno).

Insomma, chi ne fa solo una questione di somiglianza con <i>Identity</i> non mi trova d'accordo con lui: sono ben altri i problemi di quest'albo.

Ciao

Teo
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">

Secondo me contano entrambe le cose.
Una trovata brillante può salvare una sceneggiatura non impeccabile.
Una sceneggiatura eccezionale può far dimenticare un soggetto banalotto.



Per l'amor di Dio, Montresor!


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